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14-04-2017, 23:18
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#1
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,270
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L'empatia è la capacità di calarsi rapidamente nella situazione psichica dell'altro.
C'interessa molto, ci serve , ma non ci pensiamo. Quante volte ci sentiamo offesi, umiliati, traditi? Se ce lo fa un estraneo, non diamo gran peso, ma se è un amico o un familiare, è dura.
Poi, quando il colpo arriva, spesso non te lo spieghi e questo lo rende più doloroso.
A questo punto ci facciamo il nostro film dell'accaduto e
rischiamo di rivederlo migliaia di volte, senza che arrivi mai il "The end".
Ecco, bisogna, per quanto possibile, vedere il film dell'altro. Questo permette di avere un quadro più veritiero delle cose e di cambiare il senso dell'azione che è risultata per noi offensiva.
Non è un miracolo e il torto resta, ma cambia il nostro giudizio.
Sarebbe meglio, credo, essere sempre empatici nel vivere, non ogni tanto.
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14-04-2017, 23:32
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#2
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,825
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Per essere empatici bisogna vedere prima di tutto il nostro film, specialmente quello passato. Se non si capiscono le ragioni per cui ci si sente offesi, come si può superare l'episodio cominciando perfino a capire il punto di vista dell'altro?
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14-04-2017, 23:57
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#3
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,270
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Quote:
Originariamente inviata da Weltschmerz
Per essere empatici bisogna vedere prima di tutto il nostro film, specialmente quello passato. Se non si capiscono le ragioni per cui ci si sente offesi, come si può superare l'episodio cominciando perfino a capire il punto di vista dell'altro?
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Si ma così si rischia di non finire più: prendiamo a rimuginare. Se una cosa ci ha ferito, la ferita si riapre tutte le volte che ci pensiamo.
Se è vero che non possiamo modificare l'azione, è anche vero che possiamo cambiare la luce con la quale vederla. Capire il senso che quell'azione ha per l'altro completa il quadro, cosa che il solo nostro punto di vista non può fare.
Dopo non è detto che corriamo ad abbracciare il nostro "nemico", ma solo che avremo un giudizio fondato su dati più completi. E le decisioni che ne conseguiranno, saranno più motivate e solide.
Possiamo anche dirgli: "no grazie", ma sappiamo davvero bene il perché.
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15-04-2017, 02:00
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#4
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Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: Terra dei cuochi
Messaggi: 4,333
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L'empatia è un concetto che mi affascina tantissimo.
È proprio grazie all'empatia che riesco a mantenere la mia fiducia verso il prossimo. Avvolte mi fermo a pensare ai comportamenti, alle situazioni, che sono tutte collegate tra di loro, le quali se analizzate bene rivelano il funzionamento della psiche umana, e dato che faccio anche io parte del genere umano (anche se non si direbbe) , mi immedesimo nell'altro, sentendomi meno solo.
È una bella sensazione pensare, anzi essere consapevoli che in fondo non siamo alienati l'uno dall'altro e che possiamo specchiarci anche con un tizio totalmente diverso da noi. Si può fare questo solo mettendo da parte il nostro ego ed elevarci verso un livello piu universale.
È grazie all'empatia quindi, che siamo in grado di accettare il diverso, smontando le barriere di ogni tipo.
Ecco perché non sopporto la superbia. Non ho niente in comune con i miei amici e non si può dire abbia un forte legame con loro, ma io in qualche modo mi sento connesso a loro anche se forse possono essere superficiali o solamente diversi proprio perché attraverso quello che dicono e fanno riesco a leggere una storia e ad immedesimarmi.
Sono d'accordo l'empatia è un concetto fondamentale per vivere bene, ma come hai detto tu, senza cadere nel buonismo e nell'ingenuità, ricordando che sto mondo non è perfetto anzi fa ancora parecchio schifo ed è pieno di gente che non vede l'ora di mettercelo in quel posto, altro che empatia .
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15-04-2017, 02:08
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#5
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Banned
Qui dal: Apr 2015
Messaggi: 85
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Quote:
Originariamente inviata da Superpippo
L'empatia è la capacità di calarsi rapidamente nella situazione psichica dell'altro.
C'interessa molto, ci serve , ma non ci pensiamo. Quante volte ci sentiamo offesi, umiliati, traditi? Se ce lo fa un estraneo, non diamo gran peso, ma se è un amico o un familiare, è dura.
Poi, quando il colpo arriva, spesso non te lo spieghi e questo lo rende più doloroso.
A questo punto ci facciamo il nostro film dell'accaduto e
rischiamo di rivederlo migliaia di volte, senza che arrivi mai il "The end".
Ecco, bisogna, per quanto possibile, vedere il film dell'altro. Questo permette di avere un quadro più veritiero delle cose e di cambiare il senso dell'azione che è risultata per noi offensiva.
Non è un miracolo e il torto resta, ma cambia il nostro giudizio.
Sarebbe meglio, credo, essere sempre empatici nel vivere, non ogni tanto.
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Se si è sempre empatici non è una cosa positiva, quando stai male per altre persone e magari aggiungi preoccupazioni oltre alle tue che normalmente potresti evitare non è una bella cosa.
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15-04-2017, 02:22
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#6
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Avanzato
Qui dal: Mar 2017
Ubicazione: Roma
Messaggi: 325
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Non è che bisogna essere empatici,o lo si è o non lo si è. L'empatia è una questione che riguarda il sentimento,la sfera emotiva della persona,non la sua ragione.
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15-04-2017, 02:41
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#7
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Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: Terra dei cuochi
Messaggi: 4,333
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Quote:
Originariamente inviata da Vertigo
Non è che bisogna essere empatici,o lo si è o non lo si è. L'empatia è una questione che riguarda il sentimento,la sfera emotiva della persona,non la sua ragione.
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Scusami se fraintendo, quindi secondo te empatici si nasce? Emotività e ragione sono collegati l'un l'altro a mio parere. Come posso essere empatico se non ho una ragione che sostenga quel sentimento?
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15-04-2017, 02:54
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#8
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Banned
Qui dal: Feb 2017
Ubicazione: Nord
Messaggi: 7,038
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Non so se ne sono dotato, ultimamente prevale l'egocentrismo in me,e non so se le due cose sono compatibili
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15-04-2017, 03:01
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#9
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Avanzato
Qui dal: Mar 2017
Ubicazione: Roma
Messaggi: 325
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Quote:
Originariamente inviata da SamueleMitomane
Scusami se fraintendo, quindi secondo te empatici si nasce? Emotività e ragione sono collegati l'un l'altro a mio parere. Come posso essere empatico se non ho una ragione che sostenga quel sentimento?
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Non dico sia un'abilità innata,ma che sorga da un vissuto interiore simile. Non posso di certo simulare quello che sta provando o pensando l'altra persona,devo averlo in qualche modo già sentito sulla mia pelle per potermi immedesimare. La ragione ti dirà solo quel che è plausibile lui provi o pensi,quindi solo una semplice congettura.
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15-04-2017, 06:44
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#10
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Banned
Qui dal: Dec 2016
Ubicazione: Terra dei cuochi
Messaggi: 4,333
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Quote:
Originariamente inviata da Vertigo
Non dico sia un'abilità innata,ma che sorga da un vissuto interiore simile. Non posso di certo simulare quello che sta provando o pensando l'altra persona,devo averlo in qualche modo già sentito sulla mia pelle per potermi immedesimare. La ragione ti dirà solo quel che è plausibile lui provi o pensi,quindi solo una semplice congettura.
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Capito.
Sono d'accordo allora, però è un qualcosa di più semplice di questo. Certo non è da tutti perché non tutti hanno la volontà o l'abitudine nel provare empatia, però non è indispensabile essere esattamente nella situazione o circostanza altrui. L'empatia è un qualcosa che tocca le emozioni, e le emozioni son sempre quelle, rabbia, amore, paura ecc. Se un corridore olimpionico si frattura la tibia, io attraverso l'empatia non mi collego alla circostanza ma all'emozione, cioè la sofferenza. E con un vissuto simile l'emozione subisce un contesto più vivido, contesto che però sarebbe comunque presente con la mancanza del vissuto.
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15-04-2017, 07:15
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#11
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Intermedio
Qui dal: Mar 2017
Messaggi: 125
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Concordo, l'empatia non è un immedesimarsi perfettamente nell'altro, ma è più un cercare di pensare/provare emozioni/cercare di avere più prospettive e non soffermarsi sul proprio ed unico punto di visto.
Non sempre serve aver vissuto la cosa per riuscire ad essere "più vicini" ad una persona.
Io mi sento piuttosto empatica e me l'hanno anche fatto notare.
Di solito lo sono o lo diventano le persone che più hanno sofferto, ma non è assolutamente una regola generale.
Come tutte le cose, la medaglia ha doppia faccia: l'empatico è più sensibile e rischia di farsi del male spesso.
Se lo fossimo tutti un po', non dico proprio a livello di empatia, ma più a livello di comprensione verso l'altro, si starebbe davvero meglio.
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15-04-2017, 08:06
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#12
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Esperto
Qui dal: Aug 2015
Messaggi: 540
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l'empatia è un fenomeno rarissimo
anche coloro che hanno sofferto, una volta ripresi, ridiventano stronzi magari proprio verso coloro che affrontano problemi simili, semplicemente perché se ne fottono, perché campano alla giornata, senza memoria come i pesci rossi
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15-04-2017, 08:09
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#13
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,197
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Io non ne sono capace. Riesco ad afferrare cosa può pensare un'altra persona, che scenari potrebbe costruirsi, ma non riesco a comprendere cosa desidera di preciso.
Chi è molto empatico quando deve fare un regalo riesce a capire bene cosa regalare per far contenta l'altra persona, io non ci sono mai riuscito a fare cose del genere.
Già non riesco a capire cosa serve a me di preciso in certi contesti (non sempre fortunatamente), figuriamoci gli altri .
Certo è che se sto male, io non riesco a capire proprio un bel niente, nemmeno vagamente cosa può passare per la testa ad un'altra persona.
Nei momenti peggiori prenderei a calci tutto quel che trovo sotto tiro. Tornata la calma si ripristina questa capacità.
Tutti, chi più chi meno hanno delle capacità di comprensione, l'empatia rappresenta una capacità elevata di comprensione che non tutti possono raggiungere secondo me. La capacità di comprensione si può sempre migliorare comunque.
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Ultima modifica di XL; 15-04-2017 a 08:27.
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15-04-2017, 09:30
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#14
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,270
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Bravo Samuelemitomane! Bel ragionamento!
Sintetizzo gli interventi per rispondere. L'empatia è possibile per tutti, a patto di ricordarsene e di tenerla presente sempre. E' una questione di testa, che coinvolge il cuore.
Faccio un caso mio, piccolo, ma emblematico. Il mio farmacista è molto simpatico. Quando sono al banco , scherziamo sempre. Quando capita che lo incontro al giardinetto a 100 metri dalla farmacia, si rivela abbastanza arrogante e poco simpatico. Adesso lo evito, ma un po' la cosa mi dava fastidio.
Poi ho attivato l'empatia e la cosa mi è divenuta spiegabile: in farmacia, lui è separato e anche protetto dal banco. In più il tempo per la chiacchiera si riduce a un minuto/due. Al giardinetto, invece , siamo vicini e la conversazione si può prolungare e questo gli risulta più impegnativo.
Questo poi, è un giardino molto solitario: probabilmente lui si prende una pausa e preferisce stare da solo, anche perché la farmacia è sempre piena di gente, peraltro non sempre facile: la farmacia non è pub!
Quindi sono consapevole del fatto che se lo lascio da solo, non si offende. Quindi lo evito, non più in modo risentito, ma in modo comprensivo.
Perciò, la situazione è la stessa, ma la vivo meglio.
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Ultima modifica di cancellato16573; 15-04-2017 a 12:05.
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15-04-2017, 09:55
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#15
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Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
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L'empatia è utopia.Non si può sentire quello che sente l'altro se non lo si prova,ma si può dimostrare vicinanza e conforto.
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15-04-2017, 10:00
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#16
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Ubicazione: Banned
Messaggi: 18,111
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so più importanti le azioni concrete che uno fa per l'altro , con l'empatia del prossimo te ce pulisci er c....
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15-04-2017, 11:25
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#17
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,181
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Non sento di essere empatica a livello di sentimento, cioè col "cuore" come è stato detto.
Ma mi sforzo di capire con la testa l'altro ma questa non è empatia è un semplice ragionare sulle motivazioni dell'altro.
Empatia secondo me è un identificarsi nelle situazioni e sentimenti degli altri, grazie alle esperienze fatte.
Non so se empatia è sinonimo di altruismo perché in fondo teniamo sempre in considerazioni noi stessi, prima di tutto.
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15-04-2017, 11:46
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#18
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Esperto
Qui dal: Dec 2012
Ubicazione: Emilia-Romagna
Messaggi: 8,317
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Quote:
Originariamente inviata da Noriko
Empatia secondo me è un identificarsi nelle situazioni e sentimenti degli altri, grazie alle esperienze fatte.
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Quote:
Originariamente inviata da claire
L'empatia è utopia.Non si può sentire quello che sente l'altro se non lo si prova,ma si può dimostrare vicinanza e conforto.
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Empatia non è sentire quello che sente l'altro. Empatia è comprendere l'altro e magari fargli capire di essere compreso, ma spesso è proprio l'altro che non vuole essere compreso.
" Non puoi capire" significa che non vuole essere aiutato, per me.
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15-04-2017, 12:57
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#19
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,181
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Empatia secondo me è "sentire l'altro" immedesimarsi con il "sentimento" nei panni dell'altro, è l'emozione in gioco avviene immediatamente senza riflessione.
Comprensione, capire l'altro comprendere con il ragionamento e rifletterci eventualmente.
Mi ha aiutata Google.
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15-04-2017, 13:43
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#20
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Esperto
Qui dal: Aug 2016
Ubicazione: Sottozero
Messaggi: 745
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La ''mia'' empatia è più qualcosa a livello di vibrazioni che ragionato... c'è a prescindere. Non ho bisogno di vivere/aver vissuto quello che affligge una persona per sentire il suo dolore, mi basta pensare che soffra, punto. Poi qualsiasi sia il motivo me ne frego in un certo senso, cerco di far parlare il mio interlocutore al riguardo per farlo sfogare, a prescindere che a detta mia sia una piccolezza o qualcosa di pesante. Che poi magari stare a cibarmi tutto il pappone mi stufa pure ad una certa, ma sopporto uguale se so che può servire a chi mi sta davanti.
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