Ho sentito dell'emdr,so che è una tecnica nuova,riconosciuta,e in genere ne sento parlare bene,soprattutto da parte di chi ha avuto un trauma importante nel corso della vita.Sembrerebbe non funzionare molto con persone che hanno subito una serie di traumi e che in genere hanno un trascorso tutto travagliato.Essendo quest'ultimo il mio caso,trovandomi di fronte alla possibilità di fare emdr,ho lasciato perdere.Lo psicoterapeuta che lo effettua,stimola l'emisfero destro,quello creativo, del paziente,picchiettando con le mani sulle sue gambe o facendogli seguire il movimento del dito da dx a sx(come per indurre uno stato ipnotico).Il paziente rimane cosciente,pian piano si rilassa,soffermandosi sul ricordo doloroso ed elaborandolo per libere associazioni.La prima cosa(pensiero,sentimento di ora rispetto ad allora..) che viene in mente al paziente ripensando a quella parte del passato è un primo tassello sempre valido per procedere nell'elaborazione.Nel caso di un vissuto tutto doloroso è difficile per lo psicoterapeuta trovare la causa,il ricordo di quell'evento a monte che ha generato l'inghippo,il danno,la ferita.Si va per tentativi,da quanto ho sentito.Comunque la tecnica se pur valida di per sè non basta,è sempre uno strumento che può essere utilizzato bene da alcuni psicoterapeuti,e meno da altri.Fondamentale è lo psicoterapeuta che si sceglie,il suo intuito,la sua incisività,il suo modo di rapportarsi a te e di comprenderti,il suo modo di condurre
tutto in modo efficace,affinchè si stabilisca un feeling,un'intesa,elementi basilari per un buon rapporto terapeutico,al di là della tecnica o dell'orientamento seguiti.
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