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Vecchio 18-11-2022, 07:39   #21
XL
Esperto
L'avatar di XL
 

L'idea di fondo è che si dovrebbe arrivare ad accettare la cosa ma io non ci sono mai riuscito praticamente in relazione a niente di tutto quello che per me risultava rilevante.
E con i lutti effettivi è stato lo stesso.
Ogni perdita per me lascia una voragine aperta, un buco nero che resta lì attivo; è un tumore che o resta localizzato o un po' alla volta continua ad espandersi.
Per me non c'è cura, non riesco a convincermene che queste cose si elaborino o si curino, può capitare al più che uno non ci pensi per un po', ma anche se non pensi ad un tumore il tumore continui ad avercelo.

Uso un'analogia con le malattie della pelle, alcune guariscono e viene ripristinata la condizione precedente al male, altre no, rimane un neo, un tumore, un'inestetismo permanente che non va più via, l'organismo è semplicemente incapace di ripristinare la condizione di salute precedente, in certi casi restano dei mali cronici, in altri comunque la salute non si ristabilisce, rimane attivo uno squilibrio permanente.

Secondo me è scorretto sostenere che si è transitati in un sistema equlibrato ma diverso, una pelle deteriorata è deteriorata e basta, non si ha a che fare necessariamente con un altro equilibrio neutro, con la pelle si ha a che fare spesso con un equilibrio comunque peggiore rispetto a quello che precedeva il male.

I lutti e le perdite significative sono simili ad ustioni, l'acido gettato sulla faccia e roba simile per me.
In una sporadica manciata di casi si riesce a tornare allo stato di salute precedente, ma nella maggior parte dei casi lo stato di salute rimane più depresso, alterato e definitivamente compromesso rispetto al precedente, la perdita è permanente e l'organismo non può fare assolutamente nulla, non ha proprio i mezzi per ripristinare lo stato di salute precedente, rimane una parte che non viene affatto elaborata, il danno resta.

Ultima modifica di XL; 18-11-2022 a 08:22.
Ringraziamenti da
Stan Kezza (18-11-2022)
Vecchio 20-11-2022, 19:38   #22
Esperto
L'avatar di Gufetto
 

Ieri mia madre è passata a trovarmi e fra altre cose mi ha detto che ha sentito persone che le hanno chiesto perché alla cerimonia per mio padre io ero quasi impassibile, non ho pianto...anche quel martedì quando andai lì non ebbi chissà quale reazione...lì per lì ho detto che ognuno reagisce a modo suo, ma comunque è una cosa sicuramente bizzarra. Di solito un figlio per la morte di un padre non resta quasi impassibile...
Poi mi son detto che sarà che sono scollegato un po' dalla realtà, non ho più sentimenti o che altro..forse con mio padre non ho avuto un rapporto che mi avrebbe portato a piangere..non lo so..
O forse non ho pianto più di tanto perché mio padre in fondo se ne è andato dopo una vita completa e non c'è stato motivo di piangere.
Mi viene a mente "La fine è il mio inizio" di terzani, non ho letto il libro o visto il film ma leggendo la sinopsi, forse è stata una cosa simile...
Mah. Forse dovrei parlarne con uno psic...
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