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Vecchio 17-05-2015, 19:15   #1
Avanzato
 

Da quando ho fatto una specie di terapia cognitivo-comportamentale ho delle reazioni nuove e completamente inaspettate che mi vengono mentre sto in giro.
Esempio: ogni volta che fuori per strada incontravo qualcuno pensavo sempre che non volevo vederlo, che il fatto di averlo incontrato fosse "una vendetta divina" e mentivo spudoratamente alle risposte che davo alle loro domande quando mi chiedevano: "Come va? Che fai?" e via dicendo; perché mi vergognavo di me stesso.

Adesso mi è capitata una cosa molto superflua (per carità non voglio esagerare) ma comunque particolare: in questo periodo di elezioni ci sono comizi ogni sera e me li sono girati tutti per stare in mezzo alla gente proprio per vedere di non avere problemi di ansia. Il risultato è che non solo non ho più fastidio ad avere gente intorno, tipo i bambini che gridano prima mi davano un fastidio tremendo mentre adesso quando li sento mi fanno addirittura sorridere, ma anche che quando ho visto da lontano in piazza un paio di persone che conosco e che non vedevo da mesi e mesi, appena li ho visti mi è venuta voglia di salutarli, istintivamente. E addirittura quando se ne sono andati mi è pure dispiaciuto di non averlo fatto e mi sono sentito in colpa. Il primo pensiero che ho avuto è stato di andare li e salutare, fare domande, starci insieme. La prima volta non lo feci ma la seconda si.Zero ansia,zero pippe mentali.
Sono piccolissime cose eh, ma per me sono cambiamenti enormi in realtà. Io ho sempre evitato di salutare chiunque, non farmi notare e scappare era per me un sollievo e proprio per questo evitavo gli avvenimenti e non uscivo di casa.

Secondo voi tutto questo potrà durare e evolvere ancora o passato l'effetto terapia finirà tutto? Io spero che siano cambiamenti permanenti perché per la prima volta nella mia vita penso,dico e faccio cose nuove e "normali" senza sforzarmi, ma in maniera naturale.
Ringraziamenti da
Blue Sky (17-05-2015), Weltschmerz (18-05-2015)
Vecchio 17-05-2015, 19:24   #2
Banned
 

Io direi che ci sono gli estremi per essere ottimista.
Vecchio 17-05-2015, 20:13   #3
Intermedio
L'avatar di veracare
 

Quote:
Originariamente inviata da Genesis_R Visualizza il messaggio
Io direi che ci sono gli estremi per essere ottimista.
Nonostante l'avversione morale per quel termine, quoto

Ci diresti in cosa consisteva la terapia?
EDIT: ho trovato dove andare a leggere

Ultima modifica di veracare; 17-05-2015 a 20:19.
Vecchio 17-05-2015, 20:29   #4
Avanzato
L'avatar di misantropo
 

Bravo!! Stai andando alla grande, stai abituando il tuo cervello a situazioni ansiogene. L'inizio è la parte più dura, è proprio qui che bisogna insistere. I piccoli passi che stai facendo sono in realtà molto grandi, va fatto tutto in modo graduale. Per i cambiamenti vai tranquillo, per esperienza personale ti posso dire che rimangono nel tempo!
Ringraziamenti da
ilPaul (18-05-2015)
Vecchio 17-05-2015, 23:35   #5
Esperto
L'avatar di Kody
 

Quote:
Originariamente inviata da ilPaul Visualizza il messaggio
Secondo voi tutto questo potrà durare e evolvere ancora o passato l'effetto terapia finirà tutto? Io spero che siano cambiamenti permanenti perché per la prima volta nella mia vita penso,dico e faccio cose nuove e "normali" senza sforzarmi, ma in maniera naturale.[/LEFT]
Se continui così, finirai per naturalizzare il tutto NON provando più ansia nelle situazioni che più spesso hai affrontato. Esponiti sempre e costantemente, consolida i miglioramenti e poi esponiti a cose [ansie] sempre più grandi.

Continua così, hai fatto enormi progressi, sei un esempio.
Ringraziamenti da
ilPaul (18-05-2015)
Vecchio 17-05-2015, 23:42   #6
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Penso che questo tipo di cambiamenti possano essere stabili e abbastanza permanenti. Naturalmente come tutte le persone non sociofobiche quale ti stai apprestando a diventare, ci saranno comunque momenti di odio/ripulsa/etc verso il mondo; la differenza sarà che prima questi problemi ti invalidavano la vita, dopo sarà il normale alternarsi di momenti di apertura e chiusura verso il prossimo.
Vecchio 18-05-2015, 00:14   #7
Esperto
 

complimenti,a me invece anche camminare in mezzo alla gente mi mette ansia

Ultima modifica di Edopardo; 18-05-2015 a 01:14.
Vecchio 18-05-2015, 02:25   #8
Esperto
L'avatar di Alchemist
 

Complimenti niente male per le premesse iniziali (scherzo ovviamente, mi riferisco al titolo della discussione che hai creato su questa terapia di 'seconda mano'). Ultimamente mi sto interrogando spesso sull'efficacia della terapia che sto seguendo: vado da uno psicologo privato che fa psicoterapia analitica, quindi mi lascia parlare ma a me sembra di non andare da nessuna parte. Scusa l'OT.
Ringraziamenti da
ilPaul (18-05-2015)
Vecchio 18-05-2015, 10:55   #9
Avanzato
 

Vi ringrazio dell'incoraggiamento. Speriamo!

Per chiarire alcuni vostri dubbi: la terapia cognitivo-comportamentale è in realtà niente di che. Bisogna avere uno specialista che ti ascolta, non ti giudica, e ti fa vedere le cose in maniera obiettiva facendoti capire particolari della tua mente e nella tua vita in realtà banali ma che proprio non riuscivi a capire. Fatto questo ci sono le premesse per scrivere su un foglio la situazione invalidante (esempio:camminare con gente sconosciuta accanto) e aggiungere i sentimenti che provi con altri pensieri alternativi "come farebbe lo specialista" e seguire nel frattempo alcuni "compiti a casa" che ti da lui (come ad esempio non avere paura a mangiare fuori ogni sera o altre cose così). Fatta più volte i pensieri razionali ti entrano letteralmente nel cervello: all'inizio ti permette di riconoscere i pensieri sbagliati e correggerli sul momento, e a lungo andare si sostituiscono proprio.
Attualmente sto in mezzo a queste due cose.

Sono fortunato perché questa terapia "di seconda mano" me la fa il mio migliore amico che l'ha seguita per superare (benissimo) il disturbo ossessivo-compulsivo. Con il lavoro su me stesso fatto negli anni precedenti e la possibilità di contare su un amico come lui posso dire che per farcela serve davvero anche una piccola dose di fortuna.
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