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Vecchio 12-12-2011, 00:30   #1
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L'avatar di LadyLovett
 

Ultimamente sto ponderando la mia esistenza (uh... che paroloni)
Uno dei miei più grandi problemi è la mancanza di autostima/senso di inadeguatezza. Non riesco a venirne fuori. Secondo me tutti gli uomini sono uguali, tutti. Eppure io mi considero meno uguale degli altri... Sono ultrasevera nel giudicarmi, arrivo anche a farmi del male (graffi)...
E con questa situazione non riesco a farmi rispettare, da nessuno. A casa mia mi dicono sempre di imparare a farmi valere... Ma come posso fare se mi è stato insegnato a rigare diritto, a ubbidire, a dire sempre sì e a non ribellarmi?
E alla bella età di 31 (tra poco 32) anni mi dicono: "ma è fuori che devi farti valere. Non ha senso farlo qui in casa. Non è con noi che devi alzare la cresta, ma con gli altri..." Il bello è che non solo me lo dicono i miei genitori, ma anche tutto il contorno di zie e zii. Sono cresciuta (figlia unica) in questa famiglia numerosa e tutti, quando i miei non c'erano, avevano il benestare dei miei a educarmi e "applicare la disciplina". Non che ce ne fosse stato bisogno, sapevo benissimo che certe cose non andavano fatte, non avevo voglia di farle e non le facevo. Punto. Se per caso facevo qualcosa che non andava, prima me le sentivo dallo zio/zia (o nonna) in questione, che poi riferiva ai genitori (soprattutto la mamma), e scattava la seconda menata...
Ora mi dicono che avrebbero dovuto educarmi più rigidamente perché sono "indisciplinata": lavoro 8-9 ore al giorno, non esco quasi mai, cerco sempre di mantenere un atteggiamento solare (malsopportato, perché secondo loro è da stupidini)... Forse parlo un po' troppo... E sicuramente, secondo loro, leggo troppo (grande trasgressione!). Ogni tanto qualche rispostaccia scappa pure a me... ma è raro... Poi loro si offendono a morte e io me ne pento a tal punto che mi faccio del male...

Non ci capisco più nulla...
Vecchio 12-12-2011, 00:45   #2
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@LadyLovett, ma non ti sei laureata con 110 e lode, bacio accademico incluso? Ma cosa vogliono? Per me non saranno mai contenti di te, qualunque cosa tu faccia, o farai, nella vita. Ti faranno sempre sentire inadeguata alle loro aspettative, semplicemente per averti in loro potere: il giorno che farai capire loro, che di quello che pensano di te, non te ne frega nulla; la magia si spezzerà. Cerca di tagliare, 'sto cordone ombelicale....lasciali dire, ma vedili per quello che sono:persone normalissime...non dei. Non lasciare che ti trattino come una bambina.....Io, da quando ha fatto capire ai miei che , qualunque cosa mi dicano, faccio di testa mia, vivo meglio.
Vecchio 12-12-2011, 00:51   #3
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Originariamente inviata da Bastet. Visualizza il messaggio
@LadyLovett, ma non ti sei laureata con 110 e lode, bacio accademico incluso? Ma cosa vogliono?
Vero. Vogliono che sia più "disciplinata"... che faccia più cose "da donne" (secondo mia mamma non sono in grado di lavarmi un paio di mutande, eppure ho una casa mia e non lei ho mai portato un solo calzino da lavare o stirare). Però secondo loro (di più la parte materna) una donna responsabile non legge (deve pulire la casa), non se ne va in giro a fare foto (deve lavare), non si appassiona all'archeologia (deve spolverare i mobili di casa, non i reperti) e tante altre cose... Che stress...
Vecchio 12-12-2011, 00:53   #4
Esperto
 

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Originariamente inviata da LadyLovett Visualizza il messaggio
Però secondo loro (di più la parte materna) una donna responsabile non legge (deve pulire la casa), non se ne va in giro a fare foto (deve lavare), non si appassiona all'archeologia (deve spolverare i mobili di casa, non i reperti) e tante altre cose... Che stress...
In casa tua si leggono giornali di un certo tipo?

http://www.diredonna.it/libero-no-ai...gli-62992.html
Vecchio 12-12-2011, 00:57   #5
Banned
 

Loro ti vogliono eterna bambina.....per restare eterni genitori, perchè ammettere che il tempo passa è difficile per certe persone...a costo di far soffrire le figlie. A me l'hanno menata tutta la vita perchè ho mollato l'uni....a te la menano nonostante il bacio accademico...ma che vadano tutti un po a .....
Vecchio 12-12-2011, 00:59   #6
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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
In casa tua si leggono giornali di un certo tipo?

http://www.diredonna.it/libero-no-ai...gli-62992.html
Ahahahaha, no, no... Altro orientamento politico... E poi mi sconsigliano di fare figli... Non so badare a me...
Solo un'educazione un po', come dire, d'altri tempi...
Ah, vivere da sole non è consigliabile: una donna che vive sola può ricevere in casa chiunque ... e dare adito a pettegolezzi.
Be', a me è successo, anche se a casa mia entrava solo il gatto (per giunta castrone), i miei vicini hanno fatto di quei romanzi... Ma questa è un'altra storia...
Vecchio 12-12-2011, 01:09   #7
Esperto
 

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Originariamente inviata da LadyLovett Visualizza il messaggio
Ultimamente sto ponderando la mia esistenza (uh... che paroloni)
Uno dei miei più grandi problemi è la mancanza di autostima/senso di inadeguatezza. Non riesco a venirne fuori. Secondo me tutti gli uomini sono uguali, tutti. Eppure io mi considero meno uguale degli altri...
Complimenti per la citazione del "mio" autore
Spesso è quello che penso anch'io.

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Originariamente inviata da LadyLovett Visualizza il messaggio
Sono ultrasevera nel giudicarmi, arrivo anche a farmi del male (graffi)...
E con questa situazione non riesco a farmi rispettare, da nessuno. A casa mia mi dicono sempre di imparare a farmi valere...
Vale anche per me (ai graffi sostituisco le grattate, sul serio).

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Originariamente inviata da LadyLovett Visualizza il messaggio
Ma come posso fare se mi è stato insegnato a rigare diritto, a ubbidire, a dire sempre sì e a non ribellarmi?
E alla bella età di 31 (tra poco 32) anni mi dicono: "ma è fuori che devi farti valere. Non ha senso farlo qui in casa. Non è con noi che devi alzare la cresta, ma con gli altri..."
Lo dicevano anche a me, per fortuna non più ultimamente.

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Originariamente inviata da LadyLovett Visualizza il messaggio
Ora mi dicono che avrebbero dovuto educarmi più rigidamente perché sono "indisciplinata": lavoro 8-9 ore al giorno, non esco quasi mai, cerco sempre di mantenere un atteggiamento solare (malsopportato, perché secondo loro è da stupidini)... Forse parlo un po' troppo... E sicuramente, secondo loro, leggo troppo (grande trasgressione!). Ogni tanto qualche rispostaccia scappa pure a me... ma è raro... Poi loro si offendono a morte e io me ne pento a tal punto che mi faccio del male...

Non ci capisco più nulla...
Secondo me vogliono la brava bambina, zitta e buona, che svolge le faccende di casa senza fiatare. Anche a me dicevano (soprattutto mia madre) che leggevo troppo, ma ovviamente non c'entravano gli stereotipi di genere, quanto il fatto che mi accusavano di non acquisire sufficiente senso pratico per "la vita" e di parlare poco con loro e con gli altri parenti /conoscenti, passando a leggere gran parte del mio tempo libero.
Vecchio 12-12-2011, 06:07   #8
Intermedio
 

Sicuramente il mestiere del genitore non è dei più facili, ed infatti a volte sono terrorizzato dall'idea di poter avere dei figli perchè avrei paura di essere assolutamente inadeguato....
Però, obiettivamente, è inutile negare che spesso i genitori sbagliano magari inconsapevolmente, mentre altre volte cercano proprio di mettere i bastoni fra le ruote ai figli, perchè non sono convinti riguardo le loro scelte di vita.
La mia opinione personale è che, sopratutto ad una certa età, bisognerebbe cercare di fare a meno del giudizio dei propri genitori, prendendo in autonomia e responsabilità delle scelte autonome, perchè forse questa è la strada che ci permette di costruirci una identità veramente nostra.
Vecchio 15-04-2013, 22:57   #9
Principiante
 

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Originariamente inviata da Acheo Visualizza il messaggio
Sicuramente il mestiere del genitore non è dei più facili, ed infatti a volte sono terrorizzato dall'idea di poter avere dei figli perchè avrei paura di essere assolutamente inadeguato....
Però, obiettivamente, è inutile negare che spesso i genitori sbagliano magari inconsapevolmente, mentre altre volte cercano proprio di mettere i bastoni fra le ruote ai figli, perchè non sono convinti riguardo le loro scelte di vita.
La mia opinione personale è che, sopratutto ad una certa età, bisognerebbe cercare di fare a meno del giudizio dei propri genitori, prendendo in autonomia e responsabilità delle scelte autonome, perchè forse questa è la strada che ci permette di costruirci una identità veramente nostra.
Ma perchè bisogna sempre pensare al ruolo dei genitori come a un "mestiere"...c'è questa idea diffusa che fare il genitore sia un mestiere e come tale si può fare male e bene..beh questa è un'idea che secondo me serve solo a giustificare degli orrori che si fanno dentro le mura domestiche, anzi degli orrori che si fanno ancora prima di concepire un figlio. E' come dire "ti ho ammazzato non l'ho fatto a posta errare è umano". L'orrore è pensare che mettendo su famiglia "si è apposto" si è ben integrati nella società, l'orrore è l'idea di pensare di mettere al mondo delle creature per orgoglio personale...che poi se ci pensiamo un attimo nessuno mette al mondo nessuno, siamo noi stessi che da spermatozoi riuscamo con un grande sforzo a fecondare un ovulo e decidiamo di crescere ospitati da un caldo utero materno. E invece no questo non viene mai pensato, ma studiato nei libri di medicina...un individuo quando viene al mondo è un individuo a se, che ha bisogno per crescere di cibo, attenzioni e amore. L'amore questa parola così oscura in certi ambienti familiari che desta quasi ilarità!!!....."l'amore? e perchè noi non ti vogliamo bene?" ti senti dire...ma l'amore è atto, è sacrificio, significa prima di tutto, "io sono soddisfatto di quello che sono quindi sono pronto ad amare e dedicarmi a crescere un altro individuo con tutte le attenzioni senza pensare più a me in termini di potere, il mio orgoglio lo metto da parte perchè già sono un individuo INDIPENDENTE". Invece succede il contrario: "sono una persona piccola e insoddisfatta, che deve co-dipendere e allora per sentirmi un uomo (o una donna a seconda dei casi) metto anche io al mondo un figlio". Che poi ripeto è sbagliato pensare così, perchè quello che fai è essenzialmente fare un atto sessuale (se ci metti amore o no nel farlo poi quello è un discorso personale di un individuo che decide di fecondare una donna).
Beh fare il genitore non è un mestiere e credo di non dire un'eresia non è tanto diverso dall'essere un AMICO/A ... si un AMICO che tifa sempre per te, che ti motiva, che ti stima sempre e comunque, che ti sollecita che ti apprezza e te lo fa sentire, con le parole, ma prima di tutto con i gesti. Un amico che ti sgrida anche, che alza la voce, ma lo fa per la tua incolumità, per il tuo vero benessere, e non perchè così si sente più forte, si sente più "genitore" proprio perchè non ha ancora ben capito minimamente cosa significhi. Facile fare i più forti con una creatura piccola di statura e che non ha ancora sviluppato al pieno la ragione e l'abilità per guadagnarsi da mangiare!!..L'ideale sarebbe per una persona disturbata o in difficoltà con la propria vita che riesca ad ammetterlo almeno a se stessi: "sento che non sono in grado di fare il padre/la madre". Ma già ammettendolo stai facendo un atto d'amore e di rispetto verso una creatura che in fondo può crescere bene anche con una sola figura genitoriale. Invece no queste persone piccole non riescono neanche a rendersi conto che sono cattive, e portano avanti un'idea sbagliata di genitore, che è sbagliata già solo per il fatto che fare il genitore possa essere un'IDEA!!..Farti trovare la pappa sul piatto non basta, non vuol dire essere genitori quello. Dietro quel piatto di pasta ci può essere un enorme atto di egoismo, come quello che ha i soldi e si sente figo perchè fa la carità, in realtà delle volte potrebbe essere che pensi solo alla sua bella figura caritatevole mentre del poveraccio non gli frega un cazzo. Facile essere genitore così, comprare cibo, comprare cose, non basta solo quello. Si può essere anche poveri, non avere niente, solo un tetto sotto cui stare, ma felici perchè ci si sente RICONOSCIUTI come esseri speciali. Ci sono genitori eccezionali che non hanno un lavoro e a stento riesco a comprare da mangiare ai loro figli, ma loro crescono lo stesso e bene anche, sani di mente almeno!Pensate alle famiglie di zingari che non hanno niente, che vivono con gli stracci in mezzo alla sporcizia, vorrei vedere quanti depressi ci sono in quelle famiglie. No essere genitore non è un mestiere, non è neanche una parola, una definizione, non si può definire, è come definire cos'è l'amore, l'amore è e basta. Ah quello che penso cari amici miei fobici e depressi come me, che qualcosa non è andato nelle nostre case, è la nostra depressione e ansia è tanto più grande quanto è la menzogna dentro cui siamo stati allevati. E sapete per me qual è la MENZOGNA?
E' la bugia di essere cresciuti nella serenità e nell'amore.
Quello di cui siamo stati TESTIMONI non è amore ma solo un surrogato.
A volte è difficile ammetterlo.
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