Ciao a tutti,
ho finalmente deciso di iscrivermi a questo forum dopo un periodo abbastanza lungo in cui mi sono limitato a “osservare” le vostre conversazioni da utente esterno – sì, sono così timido che persino iscrivermi a un forum online per me non è una decisione semplice...
Qualche informazione su di me: ho 27 anni, abito in un anonimo paese della provincia veneta e sono afflitto da un assurdo timore nei confronti delle altre persone. Per non stare ad annoiarvi con la storia della mia vita, mi limiterò a dire che ho avuto sempre pochissimi amici, alle medie ho subito alcuni episodi di bullismo che per quanto non gravi mi hanno segnato indelebilmente, così per reazione alle superiori ho avuto solamente rapporti molto superficiali con i miei compagni di corso, infatti avevo paura di rivelare i miei lati deboli e questo mi bloccava.
In quarta superiore trovo la forza di espormi un po' di più, comincio a frequentare alcuni compagni e l'anno successivo ho perfino una breve storia con una ragazza, che comunque finirà presto e male, in ogni caso io non la vivo bene perché mi sento ancora molto immaturo e non “pronto” per questo genere di cose.
Fin qui le mie difficoltà nei rapporti con le persone rimangono comunque ad un livello “controllabile”, intendo dire che dentro di me soffro la situazione ma all'esterno riesco a dissimulare abbastanza bene questi problemi.
Tuttavia, con la fine della scuola, la difficoltà ad orientarmi nel mondo dell'università e del lavoro, unita a qualche problema di salute comunque di per sé non gravissimo, contribuiscono a far esplodere la situazione, tanto da farmi avere una importante crisi depressiva. I miei genitori si accorgono della mia sofferenza e cercano goffamente di aiutarmi, ma io non riesco proprio a parlare con loro di questi miei tormenti. Per qualche periodo sono seguito da una psichiatra del locale CSM e mi vengono prescritti degli antidepressivi seppure in basse dosi, poi in qualche modo la situazione sembra tornare ad un livello accettabile. Nel frattempo interrompo gli studi, faccio l'anno di servizio civile e qualche lavoretto saltuario ma sostanzialmente non combino niente, infine mi iscrivo da capo all'università in un'altra città, e il cambio di ambiente mi aiuta a sentirmi più libero (ero arrivato a non voler girare per le strade del paese per paura di incontrare conoscenti che mi chiedessero come stai, studi o lavori e cose del genere), Tanto che poco tempo fa mi sono pure laureato. Sembrava che fossi riuscito a rimettermi in carreggiata, invece la depressione torna ad assalirmi perché sostanzialmente non ho mai affrontato veramente le mie difficoltà relazionali, le avevo solo “accantonate” per un breve periodo.
Ciò che mi fa soffrire di più è soprattutto la difficoltà ad entrare in relazione con le donne, infatti sono ancora vergine e ho avuto una sola storia, quella breve e sfortunata cui accennavo sopra. Più in generale, la mia paura del giudizio altrui ha fatto sì che accumulassi un ritardo di esperienza rispetto ai miei coetanei, sotto vari aspetti, e questo contribuisce a rendermi ancora più insicuro, innescando un circolo vizioso che se non cambia mi porterà prima o poi all'autodistruzione...
Mi ero promesso di essere breve invece ho scritto un papiro, spero sia sufficiente a giustificare la mia richiesta di iscrizione a questo forum.
Grazie per l'attenzione, a presto.