Ciao a tutti.
Le mie capacità di scrittore sono molto scarse, spero però di riuscire a presentarmi in modo decente.
Sono un ragazzo alla soglia dei 30 anni. Ho iniziato a leggere questo forum qualche mese fa, per cercare di capire come convivere con il carattere e l'indole introversa che mi ritrovo.
Già fin da piccolo son sempre stato lo zimbello della scuola e l'attenzione preverita dei vari bulletti, che vedevano n me una preda facile. Proprio per questo non sono mai riuscito a stringere amicizia con molti coetanei e, anche quesi ultimi, giunti alle medie mi hanno voltato le spalle.
Alle superiori ho convinto i miei genitori a mandarmi in una scuola a 40 km di distanza e, non avendo più a che fare con la solita gente, le cose sono leggermente migliorate, almeno non venivo deriso. In compenso però venivo completamente ignorato dai miei nuovi compagni di classe. E' proprio in questi anni che ho capito di aver sviluppato una sorta di timore verso la società. Azioni che agli altri venivano spontanee (da interagire con persone dell'altro sesso a entrare in un negozio a provare qualche vestito) a me richiedevano (e richiedono tuttora) un grande sforzo.
All'epoca però sottovalutavo il problema e vivevo bene questa solitudine. Passavo giornate intere a dedicarmi alla lettura e ai miei hobby. Qualche amicizia scolastica ero riuscito ad instaurarla, ma la distanza e la mancanza della patente non permettevano frequentazioni continuative.
Anche il fatto di non avere una ragazza (complice il fatto di essere in una classe di solo uomini) non mi pesava, dicendo a me e agli altri "ma si, per adesso non mi interessano" .
Finite le superiori ho seguito alcuni compagni di classe all'università, e ho così iniziato la mia disastrosa carriera universitaria in ingegneria al politecnico di milano.
La presenza di un maggior numero di donne ha fatto nascere in me il desiderio di relazionarmi alla cosìdetta "altra parte del cielo". Mi sono così accorto che tutti gli anni di solitudine non mi avevano permesso di sviluppare le abilità sociali necessarie per riuscire a relazionarmi con le ragazze. Ho cominciato a soffrire per questo, però senza parlarne con nessuno per paura di essere considerato debole ed essere deriso. Io tutti questi anni non sono mai riuscito ad avvicinarmi ad una ragazza, e ho ormai perso ogni speranza.
Però continuato a tirare avanti facendo finta che andasse tutto bene, guardando gli altri che si facevano una vita e io che rimanevo sempre fermo nello stesso punto.
Adesso sono sul punto di abbandonare l'università per fare non so che cosa.
Perchè mi sono iscritto? Per avere l'occasione di riuscire a togliermi almeno per un momento questa odiosa maschera che ormai mi ha imprigionato e riuscire finalmente ad esternare quello che sento dentro.
Un saluto,
CDW