Salve a tutti.
Mi chiamo Matteo, ho poco più di 20 anni, vivo in centro Italia e lavoro andando avanti con contratti a tempo determinato; quindi vivo a casa ancora con i miei.
Come sono arrivato qui? Cerco un aiuto, delle risposte.
Sono sempre stato timido, ma poi andando avanti nell'isolarmi ho notato di avere paura di determinati contesti sociali, come quando Sabato scorso non sono andato in un bar perché era pieno di ragazzini più giovani, e ho voltato strada, con il consenso del mio migliore amico che ovviamente non immagina il mio disagio, o suppongo ne abbia uno lui a sua volta.
Sono single, lo sono sempre stato, non ho mai avuto esperienze sessuali; ce ne è stata l'occasione, ma l'ansia non mi ha permesso di performarle.
Da un anno a questa parte ho notato anche di essere davvero molto lunatico, infantile e sociopatico. Non parlo molto con le persone, quando le conosco poi all'inizio tento di fare l'uomo vissuto, il distaccato e di simpatizzare, dimostrandomi una persona alla mano. Una volta entrati in confidenza cambio approccio, faccio sempre l'idiota in cerca di attenzioni, con battute stupide e metto sempre alla prova la fiducia degli altri nei miei confronti con scatti di rabbia e dispetti. Parlo senza pensare, ormai se non bevo alcol non riesco a "buttarmi nel vivo" della serata o a sciogliermi con altri.
Ho ferito più volte i sentimenti di una persona a cui tenevo molto, forse uno dei pochi "raggi di luce" che mi hanno schiarito il mio cielo grigio, e ormai questa persona mi detesta.
Non mi piaccio fisicamente e sono convinto che gran parte delle mie delusioni in amore sia complice questo: il mio aspetto fisico. Ma spesso mi domando se non sia io a calcare un po' la mano anche sul lato caratteriale.
Mi odio, continuo a fare del male alle persone e ad apparire come una persona poco credibile, instabile e cattiva.
Non ho una mia personalità e spesso, e questo mi spaventa, cerco di emulare il carattere e di voler apparire come personaggi di videogiochi o manga.
Mi chiedo se anche il mio voler cambiare non sia portato da questo.
Voglio delle risposte, voglio capire che razza di persona sono ma soprattutto voglio cambiare. Ho fatto degli errori, ne sto socialmente pagando le conseguenze e voglio girare questa dannata ruota: in minima parte per non soffrire più; ma soprattutto per non ferire più persone che mi diano fiducia; anche se sotto sotto non glie ne importasse nulla.
C'è una citazione riguardante il suicidio, che le pagine della nostra vita non possiamo strapparle, ma possiamo bruciare l'intero libro. E forse una volta credevo così, anche se non ho mai seriamente tentato il suicidio.
Ma i libri possono avere anche capitoli scritti male, per poi riprendersi più in là e con un buon finale.
Spero di non essermi dilungato troppo.