Ciao a tutti, sono Reby una ragazza di 26 anni.
Io... non so da dove cominciare. Sono capitata qui perché armandomi di coraggio ho scritto sulla barra Google le parole "fobia sociale".
Ho dato una sbirciata agli altri post e penso che qui potrò essere in parte capita.
Ho un ragazzo con cui sto insieme da 7 anni e pochissime amiche. Non sono mai stata una persona socievole ma ho sempre avuto più o meno il mio gruppo, mi sono divertita, ho vissuto tante esperienze normali per la mia età. So di non avere problemi "fisici": ho un bel fisico, mi reputano una ragazza carina. Io ho avuto un rapporto difficile con il mio corpo, ho sofferto quando ero adolescente di anoressia e bulimia a seguito della pesante situazione familiare(mia madre soffre di depressione da anni) ma per fortuna grazie anche all'aiuto del mio ragazzo ne sono completamente uscita da parecchi anni.
Ma da un paio di anni la situazione "sociale" è precipitata a seguito di tante delusioni, del gruppo di amici che pian piano mi hanno lasciata fuori, di gravi lutti famigliari purtroppo avvenuti nell'arco di appena due anni che hanno accentuato questo mio lato tendente alla solitudine ed io sono rimasta con le mie pochissime amiche fidate ed il mio ragazzo.
Trascorro le mie giornate in solitudine, sono una studentessa fuorisede, studiando o leggendo per arrivare alla laurea. Alla sera mi vedo con il mio ragazzo e qualche volta con le mie amiche che gli impegni di lavoro stanno allontanando un po' perciò non riusciamo più a vederci come prima.
Non interagisco quasi più con nessuno e per quanto asociale io possa essere, mi accorgo che questa cosa mi sta facendo peggiorare.
Sicuramente un altro tassello è stata una crisi di un anno e mezzo fa con il mio ragazzo: il mio isolamento portò lui ad allontanarsi e per un periodo era diventato un'altra persona ed io succube dei suoi atteggiamenti. Badate, non do la colpa a lui, siamo stati colpevoli al 50% in quella situazione, ma scoprii tempo dopo che si era "infatuato" di una ragazza che è l'opposto di me. Non successe nulla perché lui resosi conto della situazione, fermò tutto e da allora siamo più forti di prima. Ma questo mi porta ora ad osservare tutto con maggiore diffidenza.
Il mio vero problema è sempre stato l'insicurezza cronica e il mio isolamento.
Vi racconto un episodio chiave di qualche mese fa: lui voleva portarmi a bere fuori un bel locale ed io avevo una paura tremenda perché in quel posto erano tutti raffinati(ma nemmeno tanto!) e una volta arrivati lì davanti volevo solo scappare. Litigammo ed io mi sentii una schifezza per l'ennesima delusione inflittami da sola. Lui capì, e tenta sempre di spronarmi ma so che il cambiamento deve venire da me.
Quando vedo un gruppo di gente per strada io cambio strada. Quando vedo un bar affollato io non lo sfioro nemmeno, vorrei entrare in piccoli negozi ma preferisco sempre i supermercati. Cose come sedermi da sola in un bar sono una conquista immensa per me e solo in parte e solo in alcuni posti da qualche tempo finalmente ci riesco.
E poi ci sono le nuove amicizie. Mi è davvero difficile vivere serenamente un'uscita con persone che non conosco o che conosco in parte. Mi spiego, quando sono con loro metto su la mia maschera e alla fine mi lascio anche andare ma il "rompere il ghiaccio" e accettare l'uscita per me è causa di profondo disagio.
Io sono stanca di tutto questo, voglio davvero sbloccarmi perché so che mi penalizza in tutto ciò che faccio e che potrei fare(in primis l'università, sapete quante volte ho rimandato esami perché avevo il timore di farmi ascoltare dagli altri e andare male?).
Devo sbloccarmi perché di contro influenza il rapporto con il mio lui che, essendo il mio unico punto di riferimento costante, non si merita di subire le mie turbe né tanto meno voglio annoiarlo e logorarlo(ho questo costante timore, così come con le altre persone).
Spero di trovare qualcuno qui che mi capisca e che riesca a vedere quanta difficoltà si celi dietro gesti che per altri sono innati.