Markhus

Ciao a tutti, mi chiamo Marco e ho 18 anni... Sono un liceale in pieni esami di maturità.
Non ricordo un anno in cui non mi sono ritrovato a fronteggiare un problema di natura sociale...
Tutto è iniziato in prima media con il bullismo, che ha distrutto progressivamente la mia autostima... Successivamente come logica conseguenza è subentrata la timidezza che in secondo liceo mi dava problemi con lo studio, tant'è che dalla media del 9 scesi a quella del 6 perchè non mi facevo più interrogare, lasciando un forte divario tra i voti bassi degli orali e quelli alti degli scritti... Conseguentemente ho sviluppato una serie di disagi quali iperidrosi diffusa, eritrofobia, agorafobia e scopofobia che durante il terzo anno di liceo hanno aumentato il mio "assenteismo" da scuola e distrutto completamente la mia vita sociale limitandola a pochi amici stretti che di rado hanno notato qualcosa che non andava.... Di tutta risposta da parte della scuola ho ricevuto una schiera di compagni di classe e docenti che indagavano su di me col sospetto che facessi uso di droghe....
Ad oggi sono riuscito a risolvere gran parte dei miei problemi da solo e con tantissima sofferenza: ho ricostruito la mia vita sociale meglio di quanto non ci fossi mai riuscito prima e non ho più problemi di agorafobia e scopofobia...
Persiste ancora l'ansia e l'iperidrosi, specie quella palmare e facciale in situazioni stressanti, mi infastidisce ancora un pò lo sguardo delle persone ma riesco a limitare la cosa...
Oggi sono qui, cosciente del fatto che tra 2 giorni dovrò dare l'esame orale di maturità davanti a un'intera commissione e con molti dei miei amici che vorranno assistervi.... oltre alla grande ansia che mi divora so che le mie aspettative su un 100 sono crollate da almeno 2 anni e la mia più grande ambizione ad oggi non può che essere un 75 o un 80...
Sono qui per parlare con chiunque abbia voglia di ascoltare... sono qui per parlare di come una serie di fobie sociali possono devastare un'infanzia e un'adolescenza... sono qui perchè molti dei miei piani x il futuro sono andati distrutti mentre io andavo avanti spinto dall'inerzia e la mia vita mi è sfuggita di mano per troppo tempo...

very90

Benvenuto!

missim

ciao e benvenuto

Yannis Akis

Benvenuto...

rainy

ciao e benvenuto, Markhus

P.S. Come è andato l'esame orale?

Inosservato

benvenuto

Kaline2

Uguale anch'io,
benvenuto

Markhus

Grazie a tutti per la cordialità...
E' stato difficile entrare nell'ottica dell'esame, tant'è vero che fino a quando non sono entrato in classe ero solo in normale tensione... quando ho visto i banchi e metà della commissione già pronta ho iniziato a cedere al panico, ma per fortuna è andato tutto alla grande, fatta eccezione per qualche intoppo...
Unica puntualizzazione: nonostante mi abbiano tenuto 1 ora al colloquio mi è sembrato fin troppo facile, così facile che ancora devo realizzare di aver appena completato un altro ciclo di studi... mi aspettavo di peggio...
P.s.: perdonate l'ot...

Marco Russo

Benvenuto markhus, solitamente i thread di presentazione me li perdo sempre ed è una fortuna che questa volta il tuo l'abbia visto, giacché mi ha colpito molto.

Sei stato fortunato a non aver perso anni scolastici a causa dei tuoi problemi, e te lo dice uno che ha 10 anni più di te, non permettere che lo facciano. Hai ancora un sacco di cose da fare, puoi raccogliere ancora tantissimi frutti e puoi lasciarti alle spalle la maggior parte degli "errori" che, per colpa o meno, hanno condizionato la tua esistenza passata e i risultati che da essa hai ottenuto.

Quindi lotta finché puoi, non temere di esagerare, non temere di chiedere aiuto, anche terapeutico se necessario, perché è molto peggio rendersi conto di averne bisogno una volta che i lustri sono trascorsi e la vita oramai si è assestata in un solco troppo profondo perché possa essere riposizionata.

In bocca al lupo e complimenti per l'esame

Markhus

Ciao e grazie per i tuoi consigli... purtroppo essere ossessivi e maniacali come me porta spesso a perdersi d'animo anche per poco... Pensa a cosa succedeva nella mia testa quando mi lasciavo andare sapendo benissimo di crearmi dei danni per l'avvenire come ho fatto... Odio non eccellere, mi manca molto non essere più il primo dell'istituto...

Marco Russo

tanto all'università non lo saresti stato comunque, questa smania dell'eccellenza ce l'avevo anche io in diebus illis.

C'è (quasi) sempre qualcuno che ti batte in un campo particolare, ma non c'è nessuno che ha combinazioni di caratteristiche e abilità combinate nel modo peculiare come il tuo. Magari anche capacità che non sono valutate scolasticamente ma sono molto più preziose per la vita reale: la sensibilità, l'empatia, il senso critico, ecc.
Quest'insegnamento me lo trasmesse un ex studente di liceo che venne a trovarci, ero in terza, e -lo ricordo come fosse ieri- pensai "quante cazzate!".
E invece era vero: il ragazzo, che uscito dal liceo si credeva un genio della matematica, si rese conto di essere uno tra tanti e che rispetto a isrealiani e indiani faceva una ben magra figura. Scoperto di possedere anche discrete capacità sociali, si reinventò nell'economia.

Markhus

Hai centrato una tematica scottante... Uno dei motivi per i quali mi sono perso d'animo era proprio la questione del giudizio scolastico... Non concepivo più il fatto che eccellere significasse soddisfare dei criteri di valutazione che spesso sfociavano nella soggettività del docente; era improponibile per me che io dovessi adattarmi a delle convenzioni, che spesso esulavano dall'ambito didattico, per ottenere un'ottima valutazione ed essere definito "bravo"... Mi sono convinto che il voto di un docente non era altro che la sua opinione e per me non significava nulla... Ma da un altro lato sono sempre stato cosciente che quel maledetto voto ha una valenza legale e può influenzare il mio futuro percorso universitario... è una questione che mi consuma il fegato ogni volta che ne parlo perchè so di essere molto più capace di certa gente che ha la media del 10 perchè se ne viene in classe con pasticcini e complimenti x i prof... che schifo...

Marco Russo

Senti, molti dei miei problemi derivano dal fatto che ho sempre cercato l'approvazione degli adulti.
Avessi avuto un cane da piccolo avrei capito subito la lezione di vita che invece ho potuto afferrare solo pochi anni fa: "bravo bravo" lo dici a un cane che obbedisce al comando.
Lavorando dove lavoro ho capito che ti dicono che sei bravo quando fai il lavoro di qualcun'altro, viceversa quando ti rifiuti iniziano a dirti che sei stronzo, egoista, che non sei sufficientemente aziendalista ecc.
Cose che ho imparato a ignorare, se provengono da un pari grado (mentre il compito del capo è proprio quello di farti fare il suo lavoro, quindi che ti dica "bravo" ha un suo significato....).
Quindi anche te devi imparare a capire quando le persone stanno tentando di addestrarti per farti entrare nel loro cerchio, come le bestie del circo se hai presente: ti dicono bravo quando fai il giochetto che ti hanno insegnato.
Devi imparare a dirti bravo da solo, ad auto-addestrarti su ciò che realmente ti interessa.

Martello

Benvenuto!