e.montale

Ciao a tutti i membri del forum,
dopo aver letto con interesse alcuni vostri topic ho pensato di iscrivermi a questo forum nella speranza di trovare un po' di conforto fra persone spero affini a me. Due parole su di me: vivo fuori MIlano, sono un quasi ventisettenne timido da sempre; col passare degli anni quello che all'inizio consideravo un normale tratto del mio carattere privo di conseguenze si è rivelato essere qualcosa di più grave, un'indole interiore capace di allontanare da me esperienze di vita e benessere.
Forse per indole naturale forse per una serie di circostanze che mi hanno portato a passare anche in infanzia molto tempo da solo (no fratelli o parenti coetanei, no vicini di casa con cui passare i primi anni di gioco) ho finito per essere abbastanza asociale. L'adolescenza è passata con una ristretta cerchia di amici e niente ragazze, quelle esperienze che cinema e tv ci mostrano come le più belle e romantiche io non le ho mai vissuto. Dopo le scuole superiori entro all'università pieno di speranze di cambiamento, ma ahimè andò peggio: credo sia il luogo più ostile per chi ha problemi a relazionarsi (e vedo che se ne sta parlando anche qui in un topic); fatto sta che la tristezza di trovarmi isolato fra centinaia di ragazzi mi ha portato a mollare gli studi. Ho passato periodo senza fare nulla, uscendo pochissimo, perndendo tempo su internet ma anche leggendo e coltivando in solitudine il mio essere, ma ho anche passato periodo lavorando ottenendo certamente benifici. Al lavoro, per lo meno in quelli che ho fatto, ci sono interazioni obbligatorio che aiutaro ad imparare a relazionarsi; ed è proprio granzie al lavoro -ma anche a internet- che ho fatto anche qualche esperienza amorosa e sessuale, dando un po' di significato ad un periodo della mia vita che è finito. Ora sono disoccupato da un anno e mi sto chiudendo in me stesso. Mi sto allontanando dai pochi amici, sento forte il tempo che passa e mi pare che nulla abbia più un senso. Mi sono iscritto di nuovo all'università, pensavo di essere cambiato di essere più pronto a viverla, invece è tutto come prima, anzi peggio, ora sono più vecchio dei miei compagni e ciò mi porta a sentirmi inadeguato. Inoltre i mesi che ho passato e passerò senza lavorare per frequentare l'università mi alimentano l'ansia di non trovare lavoro quando a 27,28 anni tornerò a cercarlo (chi se lo prende un laureato a 27 anni che non lavora da due?). Insomma questo è il mio quadro di vita, leggendo il forum ho visto esperienze varie alcune diverse dalla più, più o meno drammatiche, altre magari più simili. spero che questo luogo possa servire a sfogarmi un po', riflettere e perchè no, fare qualche amicizia.

passenger

ciao benvenuto, qui sicuramente troverai molte persone con cui avere qualcosa da condividere

perla nera

bel nick e benvenuto

starlight

bel nick

cmq..cheer up...

cancellato2824

benvenuto, la mia vita è in alcuni aspetti simile alla tua
cosa studi?

e.montale

Grazie a tutti :-)
Studio comunicazione...che per chi ha problemi relazionali è forse la peggiore scelta possibile..

Nothing87

Ciao, ti saluto anch'io. Forse un po' in ritardo (perché dopo le 14:30 nn t ha risposto + nessuno). Boh, vabbè, ciao punto e basta...dovevo salutarti in modo un po' diverso dagli altri se no non sono io.

calipelo

benvenuto, il tuo nick non mi piace molto, ma sembri simpatico cmq

forse più che insistere con l'uni, una volta capiti i tuoi problemi relazionali ed il tempo che non è dalla tua, avrei optato x cercare un lavoro più adatto alla tua attuale condizione, come punto di partenza per un miglioramento futuro (cit.)

e.montale

Grazie pure a voi due del saluto

Il nick name nasce dal mio amare molto la poesia "spesso il male di vivere ho incontrato" di Montale, per il resto non ho una conoscenza approfondita dal poeta affrontato solo a scuola e mai fuori...

La ricerca di un lavoro l'ho fatta dai 21 anni ottenendo sicuramente assieme ad alcuni lavori molti miglioramenti. Forse li avevo sopravvalutati al punto da ritenermi pronto per tornare all'università ma evidentemente mi sbagliavo. Da qualche settimana poi mi sono rimesso in cerca di lavoro, ma non trovo niente, così per non stare chiuso in casa vado all'università: mi crea frustrazione e tristezza ma comunque di meno rispetto allo stare in casa...

calipelo

capisco
però oggi come oggi trovare il lavoro è un lavoro
cioè bisognerebbe alzarsi tutte le mattine presto e continuare a sfogliare annunci e mandare curriculum
ovvero ci vuole molto tempo, pazienza e forza, in teoria non ci sarebbe il tempo di annoiarsi (ma la frustazione dopo un po' è normale che venga)
non so, considera anche il fatto che fare una cosa fatta bene è meglio che due così così, perchè l'insoddisfazione di un campo ti può minare anche le prestazioni sull'altro, insomma, ocio

e.montale

Hai ragione, ne sono consapevole. Infatti quando a giugno ho perso il lavoro l'idea era quella di studiare a tempo pieno per un annetto senza cercare lavoro. Solo che mese dopo mese trovandomi nella stessa situazione di m...da di anni fa (io a lezione che non socializzo con nessuno e ne soffro, e ora ancora più a disagio per gli anni in più) ho iniziato a pensare di andare a lavorare e ad essere ansioso per come i tizi delle risorse umane potessero valutare il mio "buco" di otto mesi (dovergli spiegare che mi sono rimesso a studiare e che però ora ho cambiato di nuovo idea)...così sto facendo male entrambe le cose.
Per quanto riguarda la ricerca mi limito a rispondere ad annunci on line, la mia speranza era di lavorare nello stesso settore di prima che era molto buono, ma dovrò abbassare le aspettative.
Comunque mi trovvo abbastanza immobilizzato tra decidere se cercare lavoro seriamente (prendendo quel che capita) o studiare e basta. Boh ho sempre un tale casino in testa quando devo decidere qualcosa

cancellato2824

comunque ti consiglio di continuare a cercare un lavoro che ti interessa nel mentre e se capita l'opportunità coglierla al volo...mettendocela tutta nell'intervista, puoi dire es. che in quei mesi a casa hai studiato e che ora per vari motivi vorresti anche riprendere a lavorare ...o che quel lavoro ti attrae talmente che...

e nel frattempo studiare non può che essere positivo...non perdi tempo, non stai chiuso in casa, ti distrai, trai soddisfazione dal passare gli esami...
vero però che non è facile fare amicizie all'università, forse per quelle dovresti cercare dei luoghi in cui sia più facile socializzare ...

Thermaltake

Benvenuto

CodaDiLupo

Ciao, benvenuto!

Ma la tua università non ha una sorta di forum online in cui socializzare o parlare di corsi, esami ecc? Io ho conosciuto un sacco di gente facendo così!

clanghetto

Benvenutoooooooooo

Io non mi sono trovato male all'uni e anche quelli più grandi si sono inseriti bene

Winston_Smith

Benvenuto, caro autore degli Ossi di seppia...

Non saprei, ma forse tra ricerca di un lavoro e università, pur cercando di portare avanti entrambi, dovresti dare priorità al lavoro, sia per la tua età sia perché tra i due ambienti sembra l'unico nel quale tu sia riuscito a trovare amicizie e relazioni.

e.montale

Eh ma io ho problemi relazionali (timidezza grave, o chissà disturbo evitante di personalità) che mi porta a evitare di attaccare bottone con sconosciuti, se conosco qualcuno in rete o già lo conosco è diverso...ma sconosciuti dal vivo li evito

Sì mi pare ci sia...proverò...thanks!

Non so in verità quali siano luoghi facili in cui socializzare, più che altro ho un po' di vita sociale con persone che conosco da anni...il problema è passare le giornate da solo in università la cosa mi intristice e deconcentra nello studio

Grazie a tutti cmnq per il benvenuto

Nuvola

Benvenuto!!

e.montale

Da un punto di vista puramente razionale hai ragione: il lavoro mi dava soldi e vita sociale meno drammatica però dentro di me ho sempre avuto un superego pronto a dirmi "prima o poi dovrai studiare e laurearti" e non riesco a zittirlo. Anche perchè tra chi mi conosce io sono "l'intellettuale" quello che da ragazzino non giocava mai a pallone ma a scuola era bravo e faceva discorsi interessanti. Era quello il mio ruolo, il mio personaggio, se non terminerò, se passerò la vita a fare lavori materiali (rispettabilissimi ma mutano l'identità che mi ero costruito e che mi dava un posto nel mio microcosmo) ho paura di mostrare a tutti che ero un bluff e che in realtà il cicciotto che non giocava a pallone non era il genietto incompreso ma solo un fallito...

Sociofobic

benvenuto!!