Premessa:
Mi rendo conto che in teoria questa doveva essere una presentazione atta all'attivazione o meno dell'account sul forum, ma ormai l'ho scritto così, rivolto a tutti, quindi chiedo venia, ma è già difficile sintetizzare tutti questi problemi in qualche riga.
Grazie per la comprensione.
Ciao a tutti.
Chiamatemi Neve (a che servono i nickname altrimenti?), ho 24 anni ma vorrei averne di meno.
Sì, sono giovane, ma sono troppo vecchia per avere i blocchi che continuo ad avere per cose così banali e facili da superare. Se voglio sopravvivere in questo mondo devo superarli e in fretta. Il tempo stringe e lo sento pesare sul mio collo come un'enorme ghigliottina.
Partiamo dal fatto che ci ho messo un buon sette giorni prima di aver voglia o coraggio (a volte non so distinguerli) di scrivere questa presentazione. Ma comunque eccomi qua.
La mia reticenza penso nasca dal fatto che i forum non mi piacciono molto. Ho sempre incrociato gentaglia disgustosa, che sapeva essere davvero cattiva. Purtroppo c'è sempre qualcuno a cui non piace esser contraddetto... e la mia sensibilità è così alta che se capitava un brutto post nei miei confronti, e bastava anche una sola piccola critica su quanto io sia prolissa, che mi sentivo male per giorni. In quei momenti, sento il mio stomaco venir tagliato a fettine e mi viene quello strano brivido che parte dal petto e arriva fino alle punta delle dita.
Ma oddio, dietro allo schermo me la cavo anche fin troppo bene a dire la verità.
Ho deciso di iscrivermi qui per sentirmi meno sola, anzitutto. Non lo so se soffro di fobia sociale, non sono mai andata da uno psicologo, anche se penso di averne bisogno: mi viene un attacco di panico (palpitazioni, mani sudate, brividi e alla peggio nausea, conati e crisi di pianto) al solo pensiero di telefonare il consultorio per prendere un primo appuntamento... perciò beh, avete capito.
Se non è fobia sociale è qualcosa di molto, molto simile, che si manifesta allo stesso modo.
Il batticuore solo per entrare in un bar per comprare una bottiglia d'acqua è un esempio eclatante e la dice lunga su tutto il resto. Aggiungo anche che nel caso della bottiglietta d'acqua, 90 volte su 100 preferisco tenermi la sete balorda che mi è venuta, piuttosto che entrare e iniziare a sudare freddo e balbettare.
Del resto, sono iscritta all'università, frequento lettere, ma per quel che mi riguarda "frequentare" è un eufemismo.
I miei blocchi mi impediscono di studiare come vorrei e fare quello che voglio fare.
A volte invece riesco a darmi una spinta, ma capita troppo raramente e non riesco a essere per nulla costante.
Un esempio recente di "scossa-motivazionale" può essere la mia ultima esperienza di lavoro. Ho fatto la ghost writer, un lavoro che mi permetteva di restare a casa e avere contatti con colleghi e capi giusto via mail (e per fortuna! che sofferenza quando si ha a che fare con gente ossessionata dalla corrispondenza telefonica!). Quindi sì, in quel caso è stato facile ed ero anche entusiasta perché era un lavoro affine alle mie passioni.
Per di più era andata anche molto bene. I miei manoscritti erano piaciuti molto e sono orgogliosa di questo.
Ma non posso dire che in altre occasioni di lavoro precedenti sia sempre andata bene, anzi... un paio di queste sono state un vero disastro! Mi sentivo così a disagio con capi e colleghi che avevo preferito rinunciare e interrompere la collaborazione, smettendo di presentarmi in ufficio da un giorno all'altro...
Come se non bastasse, il mio ragazzo mi ha lasciato tre mesi fa perché esausto di tutto questo. Lui è l'esatto opposto di me, in qualche modo mi proteggeva e riusciva a tirarmi fuori quando non riuscivo a farlo da sola, ovvero sempre... Ma non voglio parlare di questo, la situazione è ben più complicata di così e onestamente la sto gestendo piuttosto bene fin'ora. Tant'è che sono sorpresa di me stessa, davvero!
Ho dato un esame e anche la teoria per la patente. Ho fatto alcune guide, ma continuo a tergiversare e se non mi sbrigo fra poco mi scadrà il foglio rosa e... come al solito faccio le cose all'ultimo minuto e oltre al peso dell'ansia di chiamare, prenotare, fare, affrontare sconosciuti... mi sobbarco anche il peso di fare le cose il prima possibile, di non sprecare soldi, di non portare a casa l'ennesimo fallimento e deludere mia madre un'altra volta e via dicendo...
Il problema che mi ritrovo ad affrontare ora è che non ho mai avuto amici. La mia vita sociale era composta da lui e i suoi amici, più i nostri conoscenti.
Sapevo che dovevo impegnarmi di più, che ho questi famosi blocchi anche nel campo delle amicizie, però mi son ritrovata all'improvviso completamente sola. Perciò è da ormai tre mesi che non ho nessuno con cui chiacchierare, uscire per bere qualcosa, etc... non sono mai stata capace di coltivare nessuna amicizia.
Indubbiamente sono un vero impiastro con tutto ciò che riguarda il sociale
Quindi, tornando al discorso dell'età... non posso continuare così. Devo darmi una mossa, ho paura che se qualcosa non cambia al più presto sarà troppo tardi per me.
Ammetto di sentirmi un poco disperata. Mia madre non capisce queste problematiche, anche se ho provato a spiegargliele. Anche *lui* non le capiva appieno, ma quanto meno provava ad aiutarmi. Lei invece pensa che sia una sfaticata che merito soltanto due calci in culo, per dirla palepale...
Per questo sono davvero in uno stato totale di abbandono. Se mi viene un attacco di panico non posso chiedere incoraggiamento a nessuno.
Sono qui in cerca di incoraggiamento.
E siccome predico bene e razzolo male, sono qui anche per incoraggiarvi, se posso.
Un saluto e buon anno.
