Un tipo strano… ecco chi sono
Ho un paio di anni meno della trentina e vivo con i miei, ragazza niente.
Sono capitato su questo forum mentre ero alla ricerca del significato di fobia sociale circa un paio di mesi fa, quando “finalmente” mi sono reso conto che qualcosa in me che non va c’era e che tutt’ora cè.
Però non credo di essere sociofobico in modo completo, ma solo “in parte”, ora mi spiego meglio.
Sono sicuramente una persona molto, ma molto riservata che dei fatti propri ne parla veramente poco, anzi mai, anche con i colleghi di molti anni e con conoscenti o amici di “vecchia data” e famigliari.
Io sono un trasformer: mi trasformo.
Quando lavoro e quando pratico il mio hobby non ho nessun tipo di ansia, paura, incertezza. Per lavoro riesco a svolgere i lavori più complessi e problematici senza difficoltà, mi relaziono con molte persone, sono solare, faccio battute, anche con persone più grandi di me e a volte anche importanti: ho una bella faccia tosta diciamo.Svolgo delle commissioni sempre una diversa dall’altra e che mi pongono davanti a persone nuove e tutto ciò non mi mette nessun tipo di ansia ne paura.In ufficio , ogni tanto, passano ragazze e anche lì riesco ad essere “brillante” senza dimostrare segni di incertezza e debolezza.
Per hobby ho dovuto e voluto, più di una volta sostenere responsabilità e avere da colloquiare con 30 e passa persone il tutto fatto con una naturalezza estrema. Da alcuni amici dell’ambiente sono stato addirittura classificato come “troppo esuberante” per le mie trovate e i miei modi non convenzionali.
Ho amici, alcuni di loro sono veri amici almeno 5, ma tutti loro hanno un solo “difetto”: sono molto più grandi di me, quasi il doppio della mia età ( quindi sono quasi come dei padri) e come è prevedibile non è la stessa cosa di un amico coetaneo al quale si possono confidare alcune cose e problemi che lui, da coetaneo, possa capirli.
Con loro mi trovo bene anche perchè mi hanno visto crescere nel vero senso della parola.
Amici o ragazzi della mia età che non vedo da almeno 7/8 anni se non di più-
Voi direte: cosa ci fa su fobiasociale?
Bhe, questa è una parte di me, e già il fatto di non avere amici coetanei da anni e quindi la relativa vita sociale che ne comporta e non sapere il significato di "avere una ragazza" è più di un motivo: adesso arriva l’altro.
Se non sono al lavoro e se non pratico il mio hobby, nella mia vita “privata” mi trasformo.
Divento ansioso, timoroso, insicuro. Cose che per lavoro faccio con scioltezza, se la devo fare per un mio interesse mi cresce ansia fino al punto di rimandarla, rimandarla, rimandarla e…evitarla, quasto anche in età molto più "tenera", ma non avevo il metro di paragone del lavoro/hobby.
Esempio pagare un bollettino: per lavoro senza problemi, per un mio interesse diventa come scalare il K2.
Anche andare in un negozio: se lo devo fare per lavoro qualcosa, no problem, ma se devo entrare in un negozio per un mio interesse non ci riesco, divento pauroso, come comprare il telefono nuovo che devo fare da 2 mesi, ma ogni giorno rimando…
Se cè qualche cosa da fare la rimando e cerco di non farla soprattutto se devo veder persone per timore di essere criticato.
Pensate che per un mio collega sono andato a compragli le sigarette senza problemi, ma se devo andare dal tabaccaio a comprare per me una marca da bollo divento paranoico.
Anche le cene o gli inviti molto spesso tendo a rifiutarli per ansia da prestazione un po’ trasmessa dai miei che quando devono andare a cena per 19.00, per le 17.30 sono già pronti.
Altro esempio le telefonate: in ufficio telefono senza problemi a persone che manco so chi sono in modo spigliato, ma se devo chiamare da casa la compagnia telefonica per una info sulla bolletta divento “strano-paranoico-ansioso”.
Potrei andare avanti per pagine, ma diventerei noioso e poi ho già fatto fatica a scrivere queste righe visto che non amo proprio scrivere “poemi”
Il problema è che rispetto a quando avevo 20 anni sono peggiorato…
In pratica ho un “interruttore” nel cervello che mi trasforma a seconda “per chi sto lavorando”.
Già il fatto di aver capito che ho “qualcosa” ritengo che sia un bel passo avanti, ora devo solo capire cosa cavolo gira nella mia testa e riuscire ad ammorbidirmi ( sbloccarmi è un parolone) almeno piano piano, ma non è così semplice.
Alcuni problemi potrei risolverli, ma ho sempre "il blocco" che mi limita ad agire...
Magari leggendo nei vari post qualche commento potrei cercare di migliorare l’atteggiamento “dell’altro io” con forza di volontà senza ricorrere a professionisti che mi farebbero classificare agli occhi dei miei famigliari con mentalità ,un poco antica, come “ il matto”.
Un saluto a tutti
FD