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Originariamente inviata da Lost
Secondo voi è voro ciò che dicono di noi italiani specialmente paesi dove l'economia va meglio? E cioè che se da noi l'economia va male e se abbiamo inefficenze ovunque la causa base è che l'italiano medio non ha voglia di lavorare?
L'italiano medio se non ha un lavoro si lamenta perchè non può lavorare, se ha il lavoro fisso si lamenta perchè gli tocca lavorare, si mette in malattia anche quando sta bene pur di non lavorare, se non c'è il capo che lo controlla passa le giornate intere su internet, oppure nei casi peggiori, specialmente tra la pubblica amministrazione molti timbrano il carlellino e poi vanno al bar o al mercato. L'italiano medio si da da fare solo quando è precario in attesa del contratto a tempo indeterminato, o in attesa di un aumento, ma una volta ottenuto ciò lavora meno che può. L'italiano medio per giustificare le giornate passate in ufficcio a cazzeggiare su facebook tira fuori l'alibi che guadagna poco e per quello che prende fa anche troppo, ma anche chi guadagna molto fa così, i parlamentari ad esempio sono i più pagati d'eurapa ma non fanno un cazzo tutto il giorno...
Meglio non va nel mondo imprenditoriale, chi non ha voglia di lavorare ma vuole lo stesso fare i soldi evade le tasse più che può, sfrutta i dipendenti, assume personale in nero, truffa i clienti, si butta negli affari illeciti, ecc...
E' un circolo vizioso che fa persistere una situazione di economia stagnante, e non ci da la possibilità di essere competitivi con gli altri paesi.
Questo è quello che spesso dicono, voi cosa ne pensate?
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Se fossi un disoccupato in cerca di lavoro, mi sentirei preso per il culo...
Come lavoratore, sento di essere spremuto come un limone (lavoro nel privato).
Nel settore pubblico, probabilmente la produttività in alcuni comparti è minore.
Comunque, continuiamo a girare attorno al problema: il lavoro in Italia non c'è. Punto. Nel Sud non c'è mai stato > eccesso di popolazione rispetto alle risorse locali = disoccupazione Anche negli anni del boom economico, la disoccupazione al Sud è rimasta alta, figuriamoci in questi anni di crisi.
E' inutite parlare della flessibilità in entrata, dei vari contratti di assunzione, dell'Art 18.... tutte queste "regalie" agli imprenditori non hanno aumentato il n. degli occupati. Anzi, hanno reso ancora più precario il lavoro dei giovani (che nel frattempo non sono più giovani ma ultra-trentenni o quarantenni.
Poi vi sono alcune Corporazioni in cui c'è uno sbarramento all'entrata, e parliamo sia di lavori "nobili" (es: notai) che meno nobili (es: tassista).