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Vecchio 30-01-2012, 14:48   #21
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Originariamente inviata da Jokerfs Visualizza il messaggio
Tra chi soffre di problemi psicologici e sociali.. nessuno ha mai pensato di non poterne mai uscire? Che tutto quello che accade sia semplicemente destino, ineluttabile e immutabile? Pensateci.. Quante sconfitte ci sono per chi soffre di attacchi di panico o sociofobia, a fronte di una piccola vittoria, di una sola situazione in cui ha mantenuto il controllo ed è tornato vincitore dalla lotta con sè stesso?

Non avete mai pensate che tutti i vostri sforzi siano inutili? Che sia ineluttabile che questo ci debba accadere? Che tutte le interpretazioni degli psicologi, tutte le terapie siano inutili: loro non potranno mai capire fino in fondo cosa si prova. E se non possono capirlo, come possono aiutarci?

Per quelli che pensano che tutto questo sia ineluttabile, e io penso che siano in molti visto che anche io l'ho pensato, vorrei proporre una riflessione: e se fosse davvero destino?

Se, aldilà di tutto quello che potevate fare e di tutte le scelte, il nostro posto fosse soffrire di questi problemi? Ma, al tempo stesso, che questo destino non sia tragico, ma sia anzi ciò che un domani ci condurrà a delle scelte migliori,a far accadere qualcosa di eccezionale, che non sarebbe accaduto in nessun altro modo?

Se magari era destino che noi soffrissimo di questi problemi.. Perchè il soffrire di questo un giorno spingerà qualcuno a studiare psicologia per aiutare gli altri meglio di come altri non hanno saputo fare con noi... O magari ci spingerà a frequentare un gruppo di supporto in cui conosceremo la ragazza che sposeremo? O che un domani ci porterà a fare qualcosa di banale, per noi, ma di così importante, per qualcun altro, che cambierà per sempre la sua vita?

Non ho mai creduto nel destino, ma questo pensiero è uno dei più belli che la mia mente partorisca da anni e anni e volevo condividerlo con voi..
Quì dentro c'è gente che ha bisogno di essere curata. Poi magari c'è anche chi segue già una terapia, ma sono pronto a giocarmi le pelotas (e in alcuni casi l'ho già letto) che c'è gente che continua a vegetare nella sua condizione. Gente convinta che le terapie non servano a nulla e che blablabla i farmaci, il tutto senza aver mai messo anima e corpo e convinzione in un percorso di guarigione. la fobia sociale si cura, la depressione si cura, andate da un medico e cercate di curarvi, altro che il destino.
Vecchio 30-01-2012, 14:56   #22
Esperto
L'avatar di super unknown
 

ma quale destino, genetica, genitori opprimenti, fanatismo religioso, scelte sbagliate, non curarsi o iniziare troppo tardi, questi sono fattori determinati secondo me, sono arrivato persino a comprendere chi tira cocaina, meglio drogati allegri che vedersi intrappolati nel proprio io (tanto soffri solo e poi la paghi anche fisicamente, garantito, soffrire non serve a un cazzo, spesso, ti rende solo una persona peggiore, prima te ne esci fuori e meglio è, problemi chiamano problemi...) noi, spesso ci creiamo dei parametri di vita troppo stretti, mentre, dovremmo essere bellamente menefreghisti, pensare poco, anche perché quando pensiamo lo facciamo spesso in modo sbagliato, ovviamente predico bene ma razzolo male...

Ultima modifica di super unknown; 30-01-2012 a 14:59.
Vecchio 30-01-2012, 14:57   #23
Esperto
L'avatar di Efits
 

Suppongo sia cosi' per tutti, se non è cosi' perchè ci si è iscritti in questo forum? Se ognuno accettasse stoicamente la propria situazione come un qualcosa di inevitabile non avrebbe motivo di trovarsi qui.
Che poi io mi complichi la vita oltre il ragionevole è indubbio, ma la "predisposizione" è una conseguenza delle scelte che ho intrapreso(e che non avendo serenità reputo quindi sbagliate), non una caratteristica che mi hanno dato alla nascita.

EDIT: ovviamente mi riferivo al messaggio precedente
Vecchio 30-01-2012, 15:11   #24
Esperto
L'avatar di Graziepapi
 

Io sono buddhista..quindi credo alla legge del karma:Tutte le sofferenze che noi patiamo sono dovute a cattive azioni che abbiamo commesso in questa od in altre vite..possiamo liberarci dai karma solo attraverso il dharma..vale a dire facendo azioni buone..
Vecchio 30-01-2012, 15:31   #25
Esperto
L'avatar di Graziepapi
 

Ascoltate questo mantra..è molto rilassante:
Vecchio 30-01-2012, 16:04   #26
Esperto
L'avatar di Allocco
 

Mettiamo.. non mi riferisco specificamente all'autore del topic..
Che qualcuno abbia una disposizione "passiva" verso la vita.
Sa che "lottando" arriverebbe magari a risollevarsi ma non ce la fa.
Sono anni che ci prova ma niente, la sofferenza è totale e continua e perpetua.

A un certo punto gli passa per la testa il dubbio che forse quella sofferenza abbia un significato, di qualsiasi tipo.
Ah! La folgorazione! Improvvisamente è pieno di speranza!
Non ha mai creduto nel destino, ma questo pensiero è uno dei più belli che la sua mente abbia partorito da anni e anni!
Sente il bisogno di condividerlo
..

Se lo facesse, per assurdo, cosa gli rispondereste?
E con quali motivazioni? Rispedirlo nel suo pozzo senza fondo? Per amor ( ) di verità? No, è meglio un'altra strada, bisogna dirglielo.
Forse.
Ma per me ogni passo avanti (specie se viene da sè stessi) va incoraggiato..

Per il resto quoto Faria: "pensa quello che vuoi."

Ultima modifica di Allocco; 30-01-2012 a 16:08.
Vecchio 30-01-2012, 16:07   #27
Esperto
L'avatar di Myway
 

Come ho detto prima penso ch eper un certo periodo sia inevitabile e ineluttabile essere preda del proprio destino....
Ammesso che ad un certo punto esso si possa trascendere, è pacifico che per farlo bisogna SVEGLIARSI!!!!
Vecchio 30-01-2012, 16:20   #28
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Allocco Visualizza il messaggio
Ma per me ogni passo avanti (specie se viene da sè stessi) va incoraggiato..
e se non è un passo avanti, ma tutt'altro?

Ultima modifica di lauretum; 30-01-2012 a 16:33.
Vecchio 30-01-2012, 17:01   #29
Esperto
L'avatar di Jokerfs
 

Grazie dell'attenzione! Volevo dirvi che questo pensiero arriva in un momento della mia vita in cui sto migliorando molto, quasi senza farmaci (media di 0.5 di xanax ogni due settimane da quando ho iniziato, circa 6 mesi fa). Il mio non era un inno alla rassegnazione, tutta altro, era un invito a non tragedizzare nulla, xke aiuta molto da un punto di vista oggettivo, qualunque specifico problema voi abbiate. In sostanza sto dicendo che per noi credere nel destino o in dio è mille volte più difficile, ma coltivae l idea che qualcosa di metafisico possa guidarci in qualche modo verso qualcosa di migliore in un futuro prossimo può aiutarci a guardare tutto con molta più tranquillità ed effettivamente ci guida verso il meglio.
Vecchio 30-01-2012, 17:48   #30
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Quote:
Originariamente inviata da Telos Visualizza il messaggio
Quì dentro c'è gente che ha bisogno di essere curata. Poi magari c'è anche chi segue già una terapia, ma sono pronto a giocarmi le pelotas (e in alcuni casi l'ho già letto) che c'è gente che continua a vegetare nella sua condizione. Gente convinta che le terapie non servano a nulla e che blablabla i farmaci, il tutto senza aver mai messo anima e corpo e convinzione in un percorso di guarigione. la fobia sociale si cura, la depressione si cura, andate da un medico e cercate di curarvi, altro che il destino.
la depressione secondo me e' una conseguenza,se curo la conseguenza,rimane la causa.se non risolvo la causa,la depressione ritorna.
e se la causa non e' una malattia,bensi' fattori genetici?ai quali si aggiunge un ambiente circostante sfavorevole.
ad esempio io da piccolo ero solo timido,non ero disastroso,ero solo piu' timido di altri,infatti se capitava di essere accettato da qualcuno,miglioravo,parlavo e ridevo.ma poi si rovinava tutto,perche' all'interno di gruppi venivo escluso,in quanto mi identificavano come diverso da loro,piu' timido,quindi piu' debole (legge animale).
non venendo accettato da nessuno (ambiente sfavorevole),nel tempo sono peggiorato,e mi sono ammalato di fs e dep..ora se curo fs e dep,che sono conseguenze,rimane la causa.la causa e' la mia genetica,delle caratteristiche ben precise che formano la mia personalita',la timidezza e' un tratto della personalita',alla quale aggiungo anche una faccia che non ispira simpatia,e anche questo conta,tant'e' vero che a scuola forse ero disprezzato piu' per l'aspetto estetico,che per il carattere.in sostanza io non piaccio alla gente,non ho mai ottenuto nulla con la gente
ma cosa c'e' da curare in tutto questo? io non capisco...
Vecchio 30-01-2012, 18:08   #31
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da ElectricF Visualizza il messaggio
la depressione secondo me e' una conseguenza,se curo la conseguenza,rimane la causa.se non risolvo la causa,la depressione ritorna.
e se la causa non e' una malattia,bensi' fattori genetici?ai quali si aggiunge un ambiente circostante sfavorevole.
ad esempio io da piccolo ero solo timido,non ero disastroso,ero solo piu' timido di altri,infatti se capitava di essere accettato da qualcuno,miglioravo,parlavo e ridevo.ma poi si rovinava tutto,perche' all'interno di gruppi venivo escluso,in quanto mi identificavano come diverso da loro,piu' timido,quindi piu' debole (legge animale).
non venendo accettato da nessuno (ambiente sfavorevole),nel tempo sono peggiorato,e mi sono ammalato di fs e dep..ora se curo fs e dep,che sono conseguenze,rimane la causa.la causa e' la mia genetica,delle caratteristiche ben precise che formano la mia personalita',la timidezza e' un tratto della personalita',alla quale aggiungo anche una faccia che non ispira simpatia,e anche questo conta,tant'e' vero che a scuola forse ero disprezzato piu' per l'aspetto estetico,che per il carattere.in sostanza io non piaccio alla gente,non ho mai ottenuto nulla con la gente
ma cosa c'e' da curare in tutto questo? io non capisco...
C'è da curare la tua depressione e da fare un percorso di psicoterapia. La genetica di mezzo ce l'ho anch'io, sono predisposto. L'ambiente sfavorevole pure. Mi sono ammalato anch'io di depressione (definita gravissima dal medico). Se tu ti senti messo male avresti dovuto vedere com'ero messo io.
Non sono un medico, quello che posso dirti è che dopo un anno e mezzo di terapia e tre farmaci cambiati, sto bene.

Poi io non conosco la tua situazione, sei tu che devi farti un'analisi interna e decidere se hai bisogno di aiuto, ma cerca di fidarti delle mie parole.
Vecchio 30-01-2012, 18:27   #32
Esperto
L'avatar di D. Vecio
 

No.
Capisco che affascini ma l'idea del destino in questo caso non è nient'altro che una scusa per non ammettere che hai le tua mancanze e per sentirti legittimato a non provare a porvi rimedio.
Vecchio 30-01-2012, 19:15   #33
Banned
 

Quote:
Originariamente inviata da lauretum Visualizza il messaggio
e se non è un passo avanti, ma tutt'altro?
Appunto.....
Vecchio 30-01-2012, 21:25   #34
Esperto
L'avatar di Wrong
 

Quote:
Originariamente inviata da Jokerfs Visualizza il messaggio
Tra chi soffre di problemi psicologici e sociali.. nessuno ha mai pensato di non poterne mai uscire? Che tutto quello che accade sia semplicemente destino, ineluttabile e immutabile? Pensateci.. Quante sconfitte ci sono per chi soffre di attacchi di panico o sociofobia, a fronte di una piccola vittoria, di una sola situazione in cui ha mantenuto il controllo ed è tornato vincitore dalla lotta con sè stesso?

Dovrei prendere esempio da Gatsu...



Vecchio 30-01-2012, 21:29   #35
Avanzato
L'avatar di Marlalee
 

Quote:
Originariamente inviata da D. Vecio Visualizza il messaggio
No.
in questo caso non è nient'altro che una scusa per non ammettere che hai le tua mancanze e per sentirti legittimato a non provare a porvi rimedio.
Ma ti riferisci al post di apertura di Jokerfs?
Ma nu dai, ha poi specificato che non è un inno alla rassegnazione, aggiungendo:

Quote:
Originariamente inviata da Jokerfs Visualizza il messaggio
coltivae l idea che qualcosa di metafisico possa guidarci in qualche modo verso qualcosa di migliore in un futuro prossimo può aiutarci a guardare tutto con molta più tranquillità ed effettivamente ci guida verso il meglio.
Chapeau per Allocco che ha esposto con tatto - e grande apertura mentale nei confornti delle convinzioni/speranze altrui - concetti che avrei voluto esporre io stessa come premessa a quel che scriverò.

"pensa quello che vuoi" se offre reale sollievo.

E quindi...

Credo che ciascuno di noi, consapevole o meno (e più è meno e più è un guaio), disegna il mondo in cui esiste.
Per il mio mondo e come lo interpreto ritengo non possa esistere consapevolezza migliore dell'essere pienamente responsabile di quello che penso (con margini di condizionamento a cui ogni singolo uomo è soggetto) e di ciò che attuo.

La consapevolezza di non avere un destino predefinito mi agevola a continue manovre su me stessa che non sono affatto semplici poichè non c'é possibilità di delega, neanche immaginaria (sono così per larga colpa di mio padre, di belzebù, dello stupratore, dei piani del Signore, del fato, dei geni e non posso farci molto, spero solo che...) Prendersi la responsabilità di come si pensa e in conseguenza si diviene, anche nel male, trovo sia l'unica strada per me praticabile al fine di conseguire un reale miglioramento e monitorare costantemente la mia evoluzione/involuzione nonché il mio atteggiamento nei confronti del prossimo.

Quando allento le briglie della fantasia l'idea di un destino mi solletica e diverte, ovviamente sempre grandioso e mai in rovina, un po' come quando fantastico sull'esistenza degli gnomi in terre nordiche, saggi e benevoli ma mai malvagi, nascosti tra i boschi.
Vecchio 30-01-2012, 22:07   #36
Banned
 

Non credo nel destino.
Vecchio 30-01-2012, 22:44   #37
Esperto
L'avatar di D. Vecio
 

Quote:
Originariamente inviata da Marlalee Visualizza il messaggio
Ma ti riferisci al post di apertura di Jokerfs?
Ma nu dai, ha poi specificato che non è un inno alla rassegnazione, aggiungendo:



Chapeau per Allocco che ha esposto con tatto - e grande apertura mentale nei confornti delle convinzioni/speranze altrui - concetti che avrei voluto esporre io stessa come premessa a quel che scriverò.

"pensa quello che vuoi" se offre reale sollievo.

E quindi...

Credo che ciascuno di noi, consapevole o meno (e più è meno e più è un guaio), disegna il mondo in cui esiste.
Per il mio mondo e come lo interpreto ritengo non possa esistere consapevolezza migliore dell'essere pienamente responsabile di quello che penso (con margini di condizionamento a cui ogni singolo uomo è soggetto) e di ciò che attuo.

La consapevolezza di non avere un destino predefinito mi agevola a continue manovre su me stessa che non sono affatto semplici poichè non c'é possibilità di delega, neanche immaginaria (sono così per larga colpa di mio padre, di belzebù, dello stupratore, dei piani del Signore, del fato, dei geni e non posso farci molto, spero solo che...) Prendersi la responsabilità di come si pensa e in conseguenza si diviene, anche nel male, trovo sia l'unica strada per me praticabile al fine di conseguire un reale miglioramento e monitorare costantemente la mia evoluzione/involuzione nonché il mio atteggiamento nei confronti del prossimo.

Quando allento le briglie della fantasia l'idea di un destino mi solletica e diverte, ovviamente sempre grandioso e mai in rovina, un po' come quando fantastico sull'esistenza degli gnomi in terre nordiche, saggi e benevoli ma mai malvagi, nascosti tra i boschi.
L'idea del destino spoglia di qualunque potere la persona, anche se da un po' di calore alla sofferenza, quello che fa non è che consolazione.
E un po' di speranza malriposta.
Sempre cose che non sono in tuo potere, tu non sei nemmeno l'uomo più debole del mondo perché già lui potere ne ha, sei il pedone sulla scacchiera dell'universo guidato da altri.
Per questo non la condivido per niente.

Ultima modifica di D. Vecio; 31-01-2012 a 07:53.
Vecchio 31-01-2012, 05:59   #38
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Credere nel destino ha senso solo per le persone convinte che il cosmo sia un sistema olistico.
per gli altri (che ci credono) è solo una scusa atta a legittimare ogni insuccesso.

se poi non ci si crede non vuol dire che siate in difetto, anzi.

Che poi alla fine son solo opinioni e nulla di più.

o qualcuno qui ha la risposta alla grande domanda che non sia "42"?
Vecchio 31-01-2012, 19:16   #39
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Quote:
Originariamente inviata da D. Vecio Visualizza il messaggio
Sempre cose che non sono in tuo potere, tu non sei nemmeno l'uomo più debole del mondo perché già lui potere ne ha, sei il pedone sulla scacchiera dell'universo guidato da altri. Per questo non la condivido per niente.
Metafora azzecatissima....
Vecchio 31-01-2012, 19:49   #40
Esperto
L'avatar di Myway
 

Quote:
Originariamente inviata da D. Vecio Visualizza il messaggio
L'idea del destino spoglia di qualunque potere la persona, anche se da un po' di calore alla sofferenza, quello che fa non è che consolazione.
E un po' di speranza malriposta.
Sempre cose che non sono in tuo potere, tu non sei nemmeno l'uomo più debole del mondo perché già lui potere ne ha, sei il pedone sulla scacchiera dell'universo guidato da altri.
Per questo non la condivido per niente.
SI potrebbe dire molto sulla metafora della scacchiera.....
Noi giochiamo la nostra partita che deve comunque sottostare a delle regole, prima si capiscono queste regole e prima si finisce di fare i fintiribelli che spaccano tutto , fanno quello che vogliono (si si come no) che le regole se lefanno da soli , e prima si incomincia a giocare in modo proficuo.
FIno a che sei pedone le mosse che puoi fare sono quelle, se riesci a "diventare" un altro pezzo puoi fare altri tipi di mosse e così via....
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