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21-11-2014, 17:41
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#1
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: Pisaurum
Messaggi: 1,045
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La gente da del pazzo ai matti, appunto, secondo questi pero', i veri matti sono tutti gli altri. Chi ha ragione allora? Come si fa ad essere sicuri di non avere il torto?
Vivere in questa societa' ci farebbe diventate matti? Una societa' che non ci fa essere se stessi, ci modella e ci fa comportare come vuole lei, sicuri che non ci "disturbi"?
E se la societa' in cui viviamo crea delle malattie mentali e allo stesso tempo trovasse dei metodi per solleviare il dolore? Per esempio pensate al pianto. Tra i maschi sembra sia assolutamente vietato piangere, eppure e' un gesto cosi banale e profondo. Eppure il maschio non piange. Si convince che non sia giusto piangere, se lo autoimpone e cosi evita il "fastidio". Non e' folle questa cosa?
Prendo spunto da un libro che sto leggendo adesso di psicanalisi, avra' 50 anni ma sembra ancora attuale, nonostante possa avere tute le imperfezioni causate del tempo. Spero sia uno spunto di riflessione per qualcuno
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21-11-2014, 17:52
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#2
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 1,074
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Ma infatti; qual è la differenza tra ragionare e sragionare?
Sono entrambi processi del pensiero che attraverso deduzioni, induzioni, “ragionamenti”, in un movimento di introiezione e rappresentazione di esperienze, di determinazione delle esperienze stesse, (rivolgendo in modo arbitrario l'attenzione a degli aspetti del mondo piuttosto che ad altri) e di determinazione di noi stessi attraverso queste, definiscono la realtà; se è vero quindi che ciascuno ha sviluppato la sua, attraverso idee e significati delle cose e se è vero inoltre che ciascuno conosce solo ciò in cui si imbatte, chi sragiona e chi no? Semplicemente si parte da presupposti diversi.
Le premesse sono importanti; bisognerebbe ricordarlo sempre.
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21-11-2014, 17:52
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#3
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Super Moderator
Qui dal: Jun 2013
Ubicazione: Lombardia
Messaggi: 7,579
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La 'ragione' di cui parli nella prima parte è determinata dalla statistica e dal buon senso.
Ci sono degli assassini che dicono che uccidere è bene, ma per quasi tutti non è così, tant'è che l'omicidio è illegale e considerato eticamente un grosso sbaglio.
Piangere è una cosa normale, ho visto tanti uomini farlo, mi sembra stupido avere la credenza dell'essere forti se non si piange. (Io piango pochissimo ma non è per quello, è nella mia fisiologia).
Ho sentito dire da qualcuno, tempo fa, forse l'avevo letto, che siamo TUTTI malati...ma è scorretto perché in tal modo non si definirebbe la sanità di un'individuo non avendone esperienza....lo si potrebbe fare modificando le basi di tale concetto
Detto questo, sono d'accordo che in ogni momento che stiamo con altri usiamo delle maschere dovute anche a '''convenzioni' dettate dalla legge sociale'', ma non so se non utilizzandole sarebbe migliore la situazione.
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Ultima modifica di Loner; 21-11-2014 a 17:55.
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21-11-2014, 18:05
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#4
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Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 572
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Secondo me normalità e pazzia sono determinati dal comportamento della maggioranza delle persone. Quindi se quasi tutta la popolazione crede il cielo sia stato colorato con un pennarello, la persona che sostiene una cosa diversa viene etichettato come pazzo o non normale. Probabilmente normalità e pazzia sono una questione di punti di vista. Un qualcosa che per una certa società e cultura può essere la norma, per un'altra società e cultura potrebbe essere follia pura.
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21-11-2014, 18:06
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#5
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Principiante
Qui dal: Jul 2014
Messaggi: 10
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SPOILER The Walking Dead (che credo ormai sappiano tutti)
Non so perchè ma la prima cosa a cui ho pensato leggendo questa teoria è la serie TWD.
Come nella serie infatti in realtà potremmo essere già tutti "malati" di default.
Malattia che poi si manifesterebbe effettivamente alla "morte" dell'individuo (sociale? affettiva?), insomma a seguito di un evento scatenante la perdita di vitalità.
Chi riesce ad evitare gli infetti riesce a stare tranquillo, ma chi invece ci ha a che fare è costretto a rivedere totalmente i preconcetti che la società ha costruito, mettendone di fatto in dubbio la solidità e credibilità.
Ed infine, proprio come nella serie, i "normali" massacrano gli infetti.. fino a quando si accorgono di essere i veri Walking Dead... perchè prima o poi capita a tutti credo.
Quindi sì, per me siamo tutti malati e purtroppo si muore almeno un paio di volte di sicuro in un'intera vita... ed è solo quando "muori" la prima volta che comprendi molte verità.
Lunedì sera guarderò la serie con altri occhi
(Ok, una fesseria perdonatemiiii ma non sono riuscito a fermarmi!!!)
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21-11-2014, 18:34
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#6
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Banned
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 3,059
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Per la gente i pazzi sono quelli che vedono e sentono cose che gli altri non vedono e sentono, per me i pazzi sono quelli che pensano che quello che si può vedere e sentire sia tutto ciò che esiste. Reputo molto più saggia e sana di mente una persona che ammette di non poter conoscere affondo tutto, e di non avere risposte certe.
Chi pensa di poter conoscere tutto e di avere tutte le risposte per me è pazzo e folle, non ragiona...
Vedi il concetto di pazzia dipende molto da cosa tu intendi "normale", per me una persona chiusa di mente, che segue ciecamente quello che altre persone gli dicono di fare e di pensare ,senza riflettere con la propria testa, non è affatto normale, perchè io sono abituata a ragionare in modo ben diverso.
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21-11-2014, 18:41
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#7
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Esperto
Qui dal: May 2014
Messaggi: 604
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Infatti uno è pazzo o normale in base alle regole della società! E' possibile che queste regole siano davvero quelle malate, basta guardare a cosa portano...
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21-11-2014, 19:03
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#8
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,213
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La parola "matto" "pazzo" o qualsivoglia è già di per sé una classificazione, la malattia mentale secondo me è una profonda sofferenza che altera la percezione, il pensiero, la volontà e soprattutto le relazioni.
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21-11-2014, 19:10
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#9
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Esperto
Qui dal: Apr 2012
Messaggi: 5,277
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"Matto" o "pazzo" credo sia colui che non si rende conto (neanche messo davanti all'evidenza) di avere delle idee palesemente "erronee" : non bisogna cercare casi eclatanti,anche i tuttologi o quelli che pretendono di aver sempre ragione sono dei "malati" ma socialmente cool e accettati,quando non osannati.
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21-11-2014, 19:30
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#10
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: nel pozzo senza fondo del relativismo
Messaggi: 3,525
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La realtà è quella che consideriamo tale.
I cosiddetti sani considerano i cosiddetti matti fuor di realtà, i cosiddetti matti considerano i cosiddetti sani fuor di realtà.
Visioni diverse della realtà.
Comportamenti che per i cosiddetti sani son matti.
Comportamenti che per i cosiddetti matti son sani.
"il vero pazzo è colui che è allegramente inconsapevole di esserlo", lessi qualche tempo fa, su un fumetto.
Il dottore del manicomio stava mettendo la camicia di forza a paperino che urlava "non sono matto non sono matto".
A quanta gente metteremmo la camicia di forza, ogni giorno, se dipendesse da noi?
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21-11-2014, 20:24
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#11
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Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: £
Messaggi: 8,149
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Siamo geneticamente difettati o non abbiamo avuto dei buoni esempi da replicare... comunque sia, siamo difettati, mancanti di qualcosa.
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21-11-2014, 21:30
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#12
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Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,384
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Su questo tema consiglio di lasciar perdere la psicanalisi ortodossa (se si tratta di ciò), ma di leggere piuttosto "Il normale e il patologico" di G.Canguilhem
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21-11-2014, 21:39
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#13
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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Quote:
Originariamente inviata da ManuzDi
SPOILER The Walking Dead (che credo ormai sappiano tutti)
Non so perchè ma la prima cosa a cui ho pensato leggendo questa teoria è la serie TWD.
Come nella serie infatti in realtà potremmo essere già tutti "malati" di default.
Malattia che poi si manifesterebbe effettivamente alla "morte" dell'individuo (sociale? affettiva?), insomma a seguito di un evento scatenante la perdita di vitalità.
Chi riesce ad evitare gli infetti riesce a stare tranquillo, ma chi invece ci ha a che fare è costretto a rivedere totalmente i preconcetti che la società ha costruito, mettendone di fatto in dubbio la solidità e credibilità.
Ed infine, proprio come nella serie, i "normali" massacrano gli infetti.. fino a quando si accorgono di essere i veri Walking Dead... perchè prima o poi capita a tutti credo.
Quindi sì, per me siamo tutti malati e purtroppo si muore almeno un paio di volte di sicuro in un'intera vita... ed è solo quando "muori" la prima volta che comprendi molte verità.
Lunedì sera guarderò la serie con altri occhi
(Ok, una fesseria perdonatemiiii ma non sono riuscito a fermarmi!!!)
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ahahah anche io ho pensato subito a TWD
ma non regge -_-
loro sono malati e diventano zombie alla morte, ok, ma allora mi spiegate per quale astruso motivo se vengono morsi si ammalano uguale e muoiono? -___-
davvero io ormai quella serie la quardo solo per assaporare il momento in cui l'odioso bambino col cappellone da cow boy verrà mangiato... (il dramma è che finirà con lui unico superstite del gruppo a simboleggiare la vita che continua, ve lo dico io, vedrete se non sarà così )
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21-11-2014, 21:49
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#14
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Banned
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Isolationville (Limboland)
Messaggi: 5,181
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Credo di aver capito a quale libro tu ti riferisca, non ne ho la certezza, il titolo originale era per caso "who is sane?"?
Secondo me è vero che viviamo in una società talmente nevrotica da generare in tutti delle problematiche, che poi ci si conviva o meno è un altro paio di maniche.
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21-11-2014, 21:53
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#15
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Esperto
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: Provincia di Milano
Messaggi: 4,745
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certo che tutto sono un po malati, non solo grazie alla società.
io sono il primo pazzo e malato, il mio sogno è da pazzi e malati di mente, quindi..... chi sa qual'è il mio sogno capirà.
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21-11-2014, 23:21
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#16
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,892
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riguardo al piangere.. beh di contro anche piangere troppo fscilmente fa perdere di credibilità..
a me sinceramente di solito non vien da piangere al massimo gli occhi lucido e qualche lacrima.. ma quelle volte che mi vien da piangere veramente (anche se rare) non mi trattengo affatto
comunque conta molto in che contesto si vive..
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22-11-2014, 01:19
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#17
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: Pisaurum
Messaggi: 1,045
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Grazie a tutti per i commenti, danno tutti una buona posizione oggettiva dela cosa
Il libro in questione e' questo
http://img2.annuncicdn.it/56/20/5620d5443bdcbc251d04730f50b90ad3_big.jpg
Stampato nel 1960, comprato (quasi regalato) in una bancarella l'anno scorso, ha il suo tempo xD
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22-11-2014, 01:42
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#18
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Esperto
Qui dal: Apr 2014
Ubicazione: Pisaurum
Messaggi: 1,045
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Cercare un senso a quello che si fa, un senso alla vita. Il "sano" lo trova e rimane in equilibrio, il nevrotico no e questo lo frusta
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26-11-2014, 23:40
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#19
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Esperto
Qui dal: Nov 2012
Messaggi: 1,314
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Si....in un certo senso siamo tutti malati secondo me ....solo che nel 90% dei casi alla base nn c’é nessuna malattia....in senso patologico del termine
....se partiamo dal presupposto che l'aggettivo "normale" vuol dire solo rispondente agli standard inclusivi della società nel momento stesso del giudizio
Chi é normale ?
Ho conosciuto un sacco di gente che era perfettamente integrata nella società e riconosciuta come individuo....ma era "pazza come un cavallo" e nn in senso buono
Così come ho conosciuto persone considerate alla stregua di "paria", tutto ciò magari xché erano timide ed introverse ma queste erano spesso solo caratteristiche neanche poi così pronunciate.
Ed in tutto questo la società stessa includendo o escludendo qualcuno e ponendosi in modo assolutamente giudicante fa forse i peggio danni....
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27-11-2014, 01:20
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#20
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Intermedio
Qui dal: Jun 2014
Ubicazione: nord
Messaggi: 213
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[QUOTE caratteriale : abbiamo creato nel corso dei secoli una serie di concetti nei quali ci rifugiamo per avere certezze, come se la nostra mente ipersviluppata dovesse costantemente essere in cerca di obiettivi, classificazioni.[/QUOTE]
Dobbiamo dare un senso alle cose,abbiamo un disperato bisogno di certezze,altrimenti nelle nostre menti ci sarebbe il caos..............e su questo che si regge quella che noi chiamiamo VITA
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