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24-02-2009, 14:52
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#1
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Avanzato
Qui dal: Oct 2008
Ubicazione: à rebours
Messaggi: 397
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Negli ultimi tempi sto iniziando a non sopportare più la mia condizione non lavorativa, o meglio di studente universitario a tempo pieno. Ho "solo" 22 anni e, in considerazione delle mie difficoltà caratteriali nell'affrontare normalmente l'ambiente dell'università, non riesco proprio a vederla come un'opportunità concreta per il futuro, nonostante sia ormai prossimo alla laurea triennale. Avverto di essere nel pieno delle forze fisiche (almeno quello :roll e mi chiedo: se non inizio a lavorare adesso, quando lo farò?Quando sarò ultratrentenne?
Tutto questo a non voler parlare del fatto che per far fruttare la laurea nel settore privato bisogna essere ultraqualificati, il che significa come minimo dover proseguire con la specialistica ed eventuali master, perchè il cv non si riempie da solo; e intanto si arriva a trent'anni...Nel settore pubblico, poi, bisogna fare i conti con concorsi assurdi dove per 80 posti disponibili fanno domanda in 190.000 persone e non vale neanche l'adagio "Uno su mille ce la fa"...
Ho notato che su questo forum i lavoratori sono una minoranza. Giustamente loro parlano dei loro problemi relazionali sul posto di lavoro e immagino che anch'io incontrerei difficoltà analoghe ma, ora come ora, forse ingenuamente penso che la prospettiva di essere retribuito o anche sottoretribuito mi aiuterebbe ad avere qualche certezza e qualche punto fermo in più nella vita rispetto a quanto accade ora, fermo restando che il lavoro precario genera ansia ed insicurezza in chiunque.
Spero che tutto ciò non sia un pippone mentale e che ci sia qualcun'altro che abbia fatto ragionamenti simili...Mi farebbe piacere sapere cosa ha deciso di fare. :wink:
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24-02-2009, 15:18
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#2
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Avanzato
Qui dal: Aug 2008
Messaggi: 333
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Consolati, io ne ho 27 e devo ancora finirla
Anche io la penso nel tuo modo. Spero di trovare un lavoretto e se ci riesco dedicarmi poi ad altre cose. Sicuramente, la troppa inattività mi sta facendo più male che bene, ma spero che non duri.
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24-02-2009, 15:43
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#3
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Esperto
Qui dal: Jul 2007
Messaggi: 1,953
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Io ho avuto la fortuna di poter lavorare d'estata quasi sempre,a partire dai 20 anni.
Ti consiglio di provare.Sono esperienze importanti e aiutato a fortificare il carattere nonche' a prepararti al mondo del lavoro.
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24-02-2009, 19:05
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#4
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Ubicazione: Bari
Messaggi: 636
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Quote:
Originariamente inviata da vetro
Io ho avuto la fortuna di poter lavorare d'estata quasi sempre,a partire dai 20 anni.
Ti consiglio di provare.Sono esperienze importanti e aiutato a fortificare il carattere nonche' a prepararti al mondo del lavoro.
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Che tipo di lavori facevi?Villaggi turistici?Vacanze lavoro nei paesi del nord Europa?
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26-02-2009, 13:21
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#5
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Principiante
Qui dal: Mar 2008
Messaggi: 37
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Quote:
Originariamente inviata da Vento-del-Sud
Negli ultimi tempi sto iniziando a non sopportare più la mia condizione non lavorativa, o meglio di studente universitario a tempo pieno. Ho "solo" 22 anni e, in considerazione delle mie difficoltà caratteriali nell'affrontare normalmente l'ambiente dell'università, non riesco proprio a vederla come un'opportunità concreta per il futuro, nonostante sia ormai prossimo alla laurea triennale.
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E' la mia descrizione: 22 anni, prossimo alla laurea triennale, università vissuta molto male e non ho mai stretto amicizia con nessun compagno, non vedo opportunità per il futuro e non mi sento capace di poter svolgere un lavoro e di stare a contatto con dei colleghi.
Solo che io la mia condizione l' ho iniziata a non sopportare già dal 2° anno di università. L' università ' ho scelta solo per perdere ulteriore tempo e rinviare il mio inserimento nel mondo del lavoro, del quale ho paura non sentendomi per niente all' altezza. All' inizio, specialmente al 1° anno, avevo un po' di soddisfazione perchè sentivo che cmq stavo facendo qualcosa di buono ma col passare del tempo mi sono sempre più reso conto che alla fine non stavo facendo niente. Ora mi ritrovo a passare tutte le giornate a casa lavorando alla pseudo-tesi una settimana e cazzeggiando per 3, assalito dai sensi di colpa per non aver combinato niente nella vita e per non lavorare.
Se mi fossi minimamente messo di impegno ce l' avrei fatta per luglio o per ottobre dell' anno scorso ma non ho il minimo interesse o motivazione nel mettermi a lavorarci sopra.
Ora però sono ad un punto cruciale della mia vita. La domanda per la discussione della tesi l' ho fatta. Ho una scadenza da rispettare e non posso rimandare oltre. Una volta conclusa questa ennesimo inutile, insulsa e vuota tappa della mia vita deve esserci il cambiamento altrimenti non so come finirò e ciò sarà possibilile grazie solo ad una cosa: LAVORARE. Solo questo mi potrà salvare e forse farmi tornare a vivere, sempre che abbia veramente mai vissuto.
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26-02-2009, 15:50
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#6
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Intermedio
Qui dal: Jul 2008
Messaggi: 159
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Quote:
Originariamente inviata da Vento-del-Sud
Negli ultimi tempi sto iniziando a non sopportare più la mia condizione non lavorativa, o meglio di studente universitario a tempo pieno. Ho "solo" 22 anni e, in considerazione delle mie difficoltà caratteriali nell'affrontare normalmente l'ambiente dell'università, non riesco proprio a vederla come un'opportunità concreta per il futuro, nonostante sia ormai prossimo alla laurea triennale. Avverto di essere nel pieno delle forze fisiche (almeno quello :roll e mi chiedo: se non inizio a lavorare adesso, quando lo farò?Quando sarò ultratrentenne?
Tutto questo a non voler parlare del fatto che per far fruttare la laurea nel settore privato bisogna essere ultraqualificati, il che significa come minimo dover proseguire con la specialistica ed eventuali master, perchè il cv non si riempie da solo; e intanto si arriva a trent'anni...Nel settore pubblico, poi, bisogna fare i conti con concorsi assurdi dove per 80 posti disponibili fanno domanda in 190.000 persone e non vale neanche l'adagio "Uno su mille ce la fa"...
Ho notato che su questo forum i lavoratori sono una minoranza. Giustamente loro parlano dei loro problemi relazionali sul posto di lavoro e immagino che anch'io incontrerei difficoltà analoghe ma, ora come ora, forse ingenuamente penso che la prospettiva di essere retribuito o anche sottoretribuito mi aiuterebbe ad avere qualche certezza e qualche punto fermo in più nella vita rispetto a quanto accade ora, fermo restando che il lavoro precario genera ansia ed insicurezza in chiunque.
Spero che tutto ciò non sia un pippone mentale e che ci sia qualcun'altro che abbia fatto ragionamenti simili...Mi farebbe piacere sapere cosa ha deciso di fare. :wink:
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Non ho ben capito una cosa: se studi un tot di ore al giorno non è un lavoro ?
Vabbè che non siamo in Svezia dove agli studenti fuori sede offrono anche
o un locale o dei contributi per l'affitto.
Se riesci a mentenere oltre l'impegno dello studio anche quello di fare qualche lavoretto la sera, perchè no, fallo.
E niente pipponi, non ho capito se sia un problema meramente economoco o esitenziale.
Oggi vado un pò a rilento
Ciao :wink:
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26-02-2009, 16:03
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#7
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Intermedio
Qui dal: Sep 2005
Messaggi: 250
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Quote:
Originariamente inviata da Vento-del-Sud
Ho notato che su questo forum i lavoratori sono una minoranza. Giustamente loro parlano dei loro problemi relazionali sul posto di lavoro e immagino che anch'io incontrerei difficoltà analoghe ma, ora come ora, forse ingenuamente penso che la prospettiva di essere retribuito o anche sottoretribuito mi aiuterebbe ad avere qualche certezza e qualche punto fermo in più nella vita rispetto a quanto accade ora, fermo restando che il lavoro precario genera ansia ed insicurezza in chiunque.
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Beh,già lo studio è un impegno.
Personalmente quando ho iniziato a lavorare ero pieno di entusiasmo e di buoni propositi,adesso dopo 20 anni è un'incubo quotidiano,non per la mancanza di voglia di fare,ma per la f.s. solo questo,mi preclude la volontà di migliorare ed i rapporti di lavoro sono pessimi.
L'indipendenza economica è un fattore che accresce l'autostima,ma con la f.s. che te ne fai delle tasche piene?
Ovviamente parlo senza cognizione di causa,magari per te sarà diverso,te lo auguro... :wink:
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