Qualche giorno fa dopo aver raccontato ad una persona di un sogno che avevo fatto da piccola è saltato fuori il discorso dei traumi (più che altro infantili)
e pensando al mio passato e agli eventi vissuti fino all'età di 13/14 anni che mi sono rimasti impressi mi son venuti in mente determinati aneddoti che col tempo avevo un po' messo da parte...
ho ripensato a quando ho visto per la prima (e ultima, poi è toccato a me
) volta mio padre tirare un ceffone a mia madre che è scoppiata in lacrime
e a quando mio padre mi ha portato più volte in campagna con lui per osservarlo mentre sgozzava e scuoiava i conigli e spennava le galline
mentre riaffioravano questi ricordi, in particolare l'ultimo, e mi venivano in mente sempre più dettagli (compresi i miei stati d'animo e i miei pensieri) mi sentivo male, provavo sofferenza, la stessa di quando avevo 10/11 anni
man mano ho collegato varie cose
come il fatto che
odio chi usa le mani sui bambini (e non) tanto da non poter concepire che questa gente possa essere in alcun modo giustificata o perdonata
o il fatto che io abbia smesso di mangiare carne anche perchè so che lamenti emettono quelle povere bestie quando vengono ammazzate
comunque, ho un rifiuto abbastanza forte per la violenza in generale
dopo aver collegato le cose elencate prima mi son resa conto che questi eventi hanno fortemente condizionato il mio modo di vedere alcune cose e di credere in determinati principi...
apparentemente non sembra che mi abbiano segnato tanto negativamente
ma io in fondo ho tanta rabbia repressa che mi ha fatto soffrire molto e di cui, con un po' di tempo e pazienza, mi libererò quasi completamente...almeno spero
io sono ottimista, ma ovviamente una risposta certa ora non posso averla...potrò conoscerla solo col tempo
vorrei sapere cosa pensate voi dei traumi, se è possibile "affrontarli" da soli e vivere una vita più o meno serena convivendo con essi cercando di liberarsene giorno dopo giorno...