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21-03-2016, 14:01
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#1
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Banned
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 2,710
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Vorrei porre la domanda sotto un profilo diverso dal solito.
Prendiamo in esempio una persona che non fa nulla tutto il giorno, che vive per soffrire costantemente (quindi, di fatto, vive per morire), che è solo un peso per gli altri, che vive senza aver guadagnato nulla per sopravvivere, ma solo per benevolenza altrui, che non sa prendere alcuna decisione, che vive in balia del volere altrui e che non riesce/non vuole fare nulla per cambiare.
Secondo voi, è opportuno per questa persona continuare a vivere?
Ho sottolineato opportuno, perché non voglio discutere della questione riguardo al fatto che sia giusto o sbagliato vivere, che ognuno meriti la sua possibilità ecc, ma voglio che si rifletta sull'utilità/inutilità di una vita, e quindi sul fatto che sia opportuno, o meno, portarla avanti.
Ci tengo a precisare che il mio è un discorso ipotetico, basato sull'esistenza di una società che non rappresenta quella reale (ho fatto un esempio nel post #11).
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Ultima modifica di Strange Man; 29-03-2016 a 16:41.
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21-03-2016, 14:12
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#2
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,426
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Se c'è benevolenza altrui, come indicato nella premessa, non significa forse che almeno per queste persone benevolenti è opportuno che la persona in oggetto continui a vivere?
Si dovrebbe piuttosto ipotizzare una persona che non gode nemmeno della benevolenza altrui, cioè qualcuno che riesca/debba vivere in totale solitudine, allora forse (e dico forse) la domanda sull'"opportunità" del restare in vita avrebbe più senso.
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21-03-2016, 14:18
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#3
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Banned
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 2,710
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Quote:
Originariamente inviata da Hor
Se c'è benevolenza altrui, come indicato nella premessa, non significa forse che almeno per queste persone benevolenti è opportuno che la persona in oggetto continui a vivere?
Si dovrebbe piuttosto ipotizzare una persona che non gode nemmeno della benevolenza altrui, cioè qualcuno che riesca/debba vivere in totale solitudine, allora forse (e dico forse) la domanda sull'"opportunità" del restare in vita avrebbe più senso.
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Più che benevolenza sincera, mi riferivo ad un "obbligo" di benevolenza al quale sono sottoposti gli altri (ad esempio, dei genitori che non possono abbandonare un figlio per questo "obbligo" di benevolenza, ma per i quali questo figlio è un enorme peso).
Se la persona in questione vivesse completamente sola, sarebbe obbligata a fare qualcosa durante il giorno per poter sopravvivere, sopravvivrebbe quindi grazie a ciò che guadagnerebbe in autonomia. Sarebbe quindi opportuno, almeno per sé stessa, continuare a vivere.
Nel caso che ho descritto nella premessa, invece, grazie a questa benevolenza "obbligata", ma assolutamente immeritata, la persona in questione potrebbe vivere senza fare nulla, senza quindi guadagnare nulla, nemmeno l'opportunità della sua vita.
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Ultima modifica di Strange Man; 21-03-2016 a 14:32.
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21-03-2016, 15:03
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#4
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Principiante
Qui dal: Mar 2016
Messaggi: 18
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Quote:
Originariamente inviata da Strange Man
Più che benevolenza sincera, mi riferivo ad un "obbligo" di benevolenza al quale sono sottoposti gli altri (ad esempio, dei genitori che non possono abbandonare un figlio per questo "obbligo" di benevolenza, ma per i quali questo figlio è un enorme peso).
Se la persona in questione vivesse completamente sola, sarebbe obbligata a fare qualcosa durante il giorno per poter sopravvivere, sopravvivrebbe quindi grazie a ciò che guadagnerebbe in autonomia. Sarebbe quindi opportuno, almeno per sé stessa, continuare a vivere.
Nel caso che ho descritto nella premessa, invece, grazie a questa benevolenza "obbligata", ma assolutamente immeritata, la persona in questione potrebbe vivere senza fare nulla, senza quindi guadagnare nulla, nemmeno l'opportunità della sua vita.
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Non vorrei sembrare ipocrita,perchè so che non tutte le situazioni famigliari sono rose e fiori,ma...spesso i genitori amano nonostante obiettivamente un figlio non lo meriti. E nonostante possano esserne stanchi,preoccupati,non lo vogliano ammettere o quant'altro.
Percui...io trovo inopportuno levare per sempre ad un genitore la possibilitá di amare il proprio figlio.
Poi non saprei. Si può davvero definire opportuna o meno una vita umana?
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21-03-2016, 15:14
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#5
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Banned
Qui dal: Dec 2015
Messaggi: 1,319
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Una persona come me che non ha niente e nessuno dovrebbe avere il diritto di andarsene in pace con una puntura.
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21-03-2016, 15:26
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#6
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Esperto
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Infinitamente nel tuo pensiero.
Messaggi: 3,181
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Quote:
Originariamente inviata da Strange Man
Secondo voi, è opportuno per questa persona continuare a vivere?
Ho sottolineato opportuno, perché non voglio discutere della questione riguardo al fatto che sia giusto o sbagliato vivere, che ognuno meriti la sua possibilità ecc, ma voglio che si rifletta sull'utilità/inutilità di una vita, e quindi sul fatto che sia opportuno, o meno, portarla avanti.
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Non vedo come si possa dire se è utile o inutile senza fare riferimento a problemi etici o alla speranza di miglioramento.
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21-03-2016, 15:26
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#7
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Intermedio
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 185
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Non capisco che intendi con "opportuno"
Opportuno per se stesso? Per lo stato? Per i suoi amici, parenti e familiari?
Penso che ci siano troppe varianti per considerarla una domanda da bianco/nero, comunque l'essere semplicemente un peso per qualcuno non è, a mio modesto parere, una motivazione per levarsi la vita o perchè peggio ancora la tolga qualcun altro.
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21-03-2016, 15:51
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#8
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,825
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Boh non c'è un motivo alla fine, è tutto un caso.
Anche per la persona "più felice del mondo" (con tutte le riserve che ho sullo stato di felicità visto come viene idealizzato troppo)...è opportuno che sia nata? Che continui a vivere? O che la terra esploda?
Ormai per me non ha più senso la domanda, non posso far altro che notare il moto di frustrazione e disperazione che ci sta dietro.
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21-03-2016, 16:11
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#9
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 2,410
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queste domande continuano ad essere poste sotto il profilo sbagliato, a mio avviso la vera domanda è...
ma questa persona desidera continuare a vivere?
e se questa persona non volesse continuare la sua esistenza ma non avesse la forza per interromperla?
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21-03-2016, 17:09
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#10
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Banned
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 2,710
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Quote:
Originariamente inviata da NevermorA
Non vorrei sembrare ipocrita,perchè so che non tutte le situazioni famigliari sono rose e fiori,ma...spesso i genitori amano nonostante obiettivamente un figlio non lo meriti. E nonostante possano esserne stanchi,preoccupati,non lo vogliano ammettere o quant'altro.
Percui...io trovo inopportuno levare per sempre ad un genitore la possibilitá di amare il proprio figlio.
Poi non saprei. Si può davvero definire opportuna o meno una vita umana?
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Nel caso descritto, i genitori della persona in questione non amano il figlio, anzi, lo avvertono come un peso sulle spalle.
La seconda domanda è molto interessante, anche se, in generale, una vita umana è considerata opportuna se vissuta nel modo convenzionale.
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21-03-2016, 17:17
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#11
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Banned
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 2,710
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Quote:
Originariamente inviata da Noriko
Non vedo come si possa dire se è utile o inutile senza fare riferimento a problemi etici o alla speranza di miglioramento.
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Guardando la domanda da un punto di vista oggettivo distaccato dalle sensazioni personali.
Mettiamo che sia il punto di vista della società.
Immagina che la società sia un complesso macchinario che produce risorse, grazie al lavoro di svariati ingranaggi. Mettiamo che gli ingranaggi siano le persone.
Questi ingranaggi lavorano per un fine comune, contribuiscono alla creazione di risorse e ne guadagnano come ricompensa per il lavoro svolto.
In questo modo, gli ingranaggi hanno guadagnato la loro sopravvivenza, grazie al contributo dato ad un fine comune.
Mettiamo che, in questa società, esiste un ingranaggio che gira a vuoto, non contribuisce per nulla al fine comune, non ha possibilità di essere reso utile, ma spreca comunque risorse per sopravvivere.
È opportuno lasciare al suo posto l'ingranaggio? Oppure sarebbe più opportuno rimuoverlo?
Senza farsi problemi etici, cosa sarebbe più utile al fine comune?
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Ultima modifica di Strange Man; 21-03-2016 a 17:25.
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21-03-2016, 17:20
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#12
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Banned
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 2,710
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Quote:
Originariamente inviata da Sharp
Non capisco che intendi con "opportuno"
Opportuno per se stesso? Per lo stato? Per i suoi amici, parenti e familiari?
Penso che ci siano troppe varianti per considerarla una domanda da bianco/nero, comunque l'essere semplicemente un peso per qualcuno non è, a mio modesto parere, una motivazione per levarsi la vita o perchè peggio ancora la tolga qualcun altro.
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Opportuno da un punto di vista oggettivo (diciamo che potremmo identificarlo come il punto di vista della società).
L'esempio del messaggio precedente dovrebbe rispondere alla tua domanda.
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Ultima modifica di Strange Man; 21-03-2016 a 17:26.
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21-03-2016, 17:22
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#13
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Banned
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 2,710
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Quote:
Originariamente inviata da Weltschmerz
Boh non c'è un motivo alla fine, è tutto un caso.
Anche per la persona "più felice del mondo" (con tutte le riserve che ho sullo stato di felicità visto come viene idealizzato troppo)...è opportuno che sia nata? Che continui a vivere? O che la terra esploda?
Ormai per me non ha più senso la domanda, non posso far altro che notare il moto di frustrazione e disperazione che ci sta dietro.
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Intendo se sia opportuno in ottica societaria.
È opportuno mantenere in vita un ingranaggio che spreca, ma non è utile a nulla (ho fatto un esempio nei messaggi precedenti)?
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21-03-2016, 17:24
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#14
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Banned
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 2,710
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Quote:
Originariamente inviata da sato
queste domande continuano ad essere poste sotto il profilo sbagliato, a mio avviso la vera domanda è...
ma questa persona desidera continuare a vivere?
e se questa persona non volesse continuare la sua esistenza ma non avesse la forza per interromperla?
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No, la mia domanda vuole prendere in considerazione un punto di vista oggettivo distaccato dalle sensazioni personali.
A prescindere dalla volontà della persona, sarebbe opportuna mantenerla in vita?
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21-03-2016, 17:25
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#15
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Intermedio
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 185
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Quindi di riflesso anche i disabili
I malati gravi
Gli anziani
Tutta la gente che non contribuisce all'ingranaggio giù nel cesso
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21-03-2016, 17:29
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#16
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Banned
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 2,710
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Quote:
Originariamente inviata da Sharp
Quindi di riflesso anche i disabili
I malati gravi
Gli anziani
Tutta la gente che non contribuisce all'ingranaggio giù nel cesso
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Assolutamente no.
Un ingranaggio uscito difettoso dalla fabbrica, in questo particolare caso, può avere comunque il diritto alla sopravvivenza (non è colpa sua se è uscito difettoso dalla fabbrica).
Stesso discorso per un malato.
Un anziano, se ha contribuito al fine comune, ha il diritto alla sopravvivenza come merito (pensione).
L'ingranaggio in questione, invece, seppur perfettamente sano, è comunque inutile e deleterio.
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21-03-2016, 17:32
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#17
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Esperto
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 2,410
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Quote:
Originariamente inviata da Strange Man
No, la mia domanda vuole prendere in considerazione un punto di vista oggettivo distaccato dalle sensazioni personali.
A prescindere dalla volontà della persona, sarebbe opportuna mantenerla in vita?
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beh... se non si prende in considerazione la volontà della persona non credo che la domanda abbia tanto senso, mi spiego, su che basi decidi l'opportunità o meno di tenere in vita una persona, e chi si prende la responsabilità di questa scelta... il singolo? la società? e chi garantisce l'obbiettività di chi dovrebbe valutare l'opportunità o meno di questa decisione?
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21-03-2016, 17:32
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#18
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Banned
Qui dal: Dec 2015
Messaggi: 1,319
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Saranno i prossimi tagli di Renzi
A proposito, se si parla di ingranaggi inutili o dannosi tutti i politici/banchieri andrebbero eliminati ma mi sa che non sarebbero d'accordo
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21-03-2016, 17:34
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#19
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Intermedio
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 185
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Quote:
Originariamente inviata da Strange Man
Senza farsi problemi etici, cosa sarebbe più utile al fine comune?
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Io sto rispondendo a questo post. "Senza farsi problemi etici" quelle categorie di persone finiscono nel cesso anche prima di un baldo giovane che in un sistema simil 1984 come prospetti tu potrebbe ancora essere motivato in mille simpatici modi diversi .
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21-03-2016, 17:38
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#20
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Banned
Qui dal: Nov 2013
Messaggi: 2,710
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Quote:
Originariamente inviata da sato
beh... se non si prende in considerazione la volontà della persona non credo che la domanda abbia tanto senso, mi spiego, su che basi decidi l'opportunità o meno di tenere in vita una persona, e chi si prende la responsabilità di questa scelta... il singolo? la società? e chi garantisce l'obbiettività di chi dovrebbe valutare l'opportunità o meno di questa decisione?
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Come ho scritto nell'esempio precedente, diciamo che il punto di vista di riferimento sia la società.
La decisione ha come base l'effettiva utilità/inutilità oggettiva della persona in questione.
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