non so se questa sia la sezione giusta. l'ho considerata tale perchè si tratta di me e della mia storia appunto.
mi appresto ad una nuova convivenza (ed eventuale matrimonio se mai mi convincerò) ma stavolta con una modalità che considero forte e quasi senza respiro. acquisterò casa con il mio ragazzo e da quando è stata presa questa decisione sono entrata in crisi e vivo male. ripenso sempre più spesso al mio ex con cui ho vissuta una lunga relazione e vorrei rivederlo, sentirlo (cosa che tra l'altro accade di rado) ma forse più come un rifugio in cui tornare per non dover affrontare questa nuova situazione, questo nuovo passo che forse non sono in grado di compiere.
non si tratta di non volerlo, è proprio il mio senso di inadeguatezza che mi fa stare male. penso di non essere in grado di fare quel salto che mi porti ad avere una famiglia davvero mia e magari un figlio che non sento di poter crescere in modo adeguato come fanno quasi tutti. io non ce la faccio ma devo restare.
io sto male quando vedo giovani più o meno della mia età con figli, famiglia...non so, però, perchè sto male. o vorrei anche per me ciò che vedo oppure anche se non lo vorrei, sto male ugualmente perchè penso che la mia vita sarebbe più serena se seguissi una certa strada, quella strada.
sto facendo psicanalisi e dopo tre sedute il terapeuta è andato in ferie ed io sono entrata in crisi.
mi ha consigliato durante uno dei colloqui di cominciare a vivere la mia vita (non quelle degli altri) ma il problema è che io penso di vivere e aver vissuto secondo me stessa (anche se in coppia ci si abitua a pensare per due, ad agire nello stesso modo, a mediare, a rinunciare, ecc.).
spero che qualcuno di voi voglia scrivermi per darmi un parere anche se capisco che poche parole dette così non bastano per formarsi un quadro del momento che vivo.