Winston_Smith

Quindi ti sei commosso anche per le cinque operaie morte nel crollo dell'edificio a Barletta?

SilverHawk

Non ho detto che mi commuovo, ho detto che non resto indifferente... quindi certo mi è dispiaciuto e mi ha fatto incazzare...

daimoneu

Penso che il suo contributo personale al progresso umano sia un po' sopravvalutato.

Io sono anche prevenuto perché detesto i prodotti della Apple, e l'aura di superiorità tecnologica che li ammanta (e che oscura cose che mi sembrano più importanti per il progresso teconologico come l'interoperabilità e l'assenza di vincoli proprietari, sul software come sul'uso dei contenuti digitali).

Comunque è anche strano attriubuire tutto il merito di un'azienda al suo proprietario: se anche era un imprenditore eccezionale e intelligente, questo non vuold dire che la Apple funzionasse solo grazie a lui.

E anche parlando delle origini, dei primi computer Apple che fecero la sua fortuna: beh, dal punto di vista tecnologico la persona da ringraziare sarebbe piuttosto Steve Wozniak.

Aggiungo un link che parla di un'azienda che ha innovato molto più di Apple, ma che non è altrettanto riconosciuta perché non ha avuto lo stesso successo commerciale: http://www.appuntidigitali.it/11730/...o-informatico/

JohnReds

Premetto che sono un amante dei prodotti mac, sono esteticamente belli e tecnologicamente ottimi...e mi è dispiaciuto che è morto ok?

però questa immagine è troppo simpatica

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Milo

Scusate ma io non ho ancora capito cosa di utile ha esattamente inventato.

ShySheepish

Muoiono persone continuamente, anche bambini. Solo perché era un genio (così si dice, poi io non lo so, non lo conoscevo di persona) ed era ricchissimo, non significa che la sua morte sia più importante di quella di tutte le altre persone. Non riesco a farmelo dispiacere. Sarò insensibile ...

Woland12

Riguardo alla morte di Steve Jobs: è un uomo sicuramente che ha avuto una personalità, una perseveranza, e una fortuna non comune. Ha dato importanti contributi nella diffusione della tecnologia, unendo l'hardware al software, e soprattutto il senso estetico, del bello, alla funzionalità, e gliene va dato merito. Il suo successo principale è stato nell'imprenditoria: è riuscito a creare prodotti interessanti (sebbene lontani dalla perfezione come gli AppleFan sostengono) in tutte e 3 le principali società che ha fondato (Apple, NeXT e Pixar) ed ha saputo venderli. Per tutti questi motivi è normale che sia una personalità ammirata.

Inoltre i suoi prodotti sono entrati nelle case di molte persone, e queste persone li hanno apprezzati fino ad arrivare ad affezzionarvisi. E' quindi normale che tramite questi oggetti si siano affezionati indirettamente anche al loro primo ideatore.

Le critiche del tipo: "Però non piangete anche per il povero barbone morto di freddo in stazione" oppure: "Ma ci sono persone al mondo molto più meritevoli di lacrime di lui" sono solo segni di incomprensione della psiche umana... E a loro volta le critiche a queste posizioni del tipo: "Siete i soliti polemici incapaci di apprezzare la grandezza di un uomo!" sono anch'esse un segno di incomprensione di un'altra faccia della psiche umana. Ma il tutto è stato perfettamente riassunto da JohnReds



(Steve Jobs: )

anonimo

Chebbello, esce il 12 8bre.

lauretum

se e cosa abbia inventato in prima persona non lo so, ma di certo con la sua guida, la apple ha definito diversi standard di riferimento in materia di tecnologia.
ricordo quando misero in commercio l'ipod, fu una rivoluzione, oppure l'ipad, che ha dato il via ad un nuovo genere di prodotto che sembra stia già superando la vendita dei pc tradizionali, e che quindi potrà soppiantarli del tutto.

il paragone con Ford mi sembra ci possa stare.

chomsky

Ma il 4 non era uscito recentissimamente? D:
Ecco, questo mi dà fastidio. Qual è lo scopo di sfornarne uno ogni 6 mesi?
(Tra l'altro pochi giorni fa è uscito il 4S! D: )

Miki NFx2

R.I.P. Steve era un genio come ce ne sono pochi...aveva i suoi lati lati negativi sicuramente ma un cervello una spanna sopra...

Kavin Casey

Forse è un po' scontato qui.

just92

Sampei80

Era famoso (anche se io non sapevo chi cazzo fosse finchè è morto) e ha avuto successo. Quando morì taricone stessa storia -__-

Bastano questi 2 ingredienti per essere dispiaciuti da assai assai gente.

Meno di 4 euro l'ora è normale da quelle parti

gielle1958

Quello che scrivi è tragicamente molto vero, tuttavia molte volte dipende anche da noi.
Una volta avevo trovato la maniera di far acquistare,a chi vi lavorava(compreso il sottoscritto),un albergo dalle parti della stazione ferroviaria.
Non se ne fece nulla, sai perchè?Perchè i lavoratori dell'albergo ebbero paura,fifa,di costituirsi in cooperativa per gestirlo.
Quello che hai scritto tu è verissimo ma,secondo me, sono vere anche 2 altre cose: 1) La mentalità imprenditoriale non si inventa dall'oggi al domani.Ammesso di avere l'idea giusta e di essere disposti a rischiare.
2) La mentalità del "posto fisso" è dura a morire.
Aggiungo solo un'ultima cosa:non mitizziamo troppo l'estero.

Inosservato

http://it.wikipedia.org/wiki/Enzo_Ferrari

http://it.wikipedia.org/wiki/Giovanni_Rana

http://it.wikipedia.org/wiki/Leonardo_Del_Vecchio

http://www.ministrogioventu.it/la-me...enditoria.aspx

esempi però ce ne sono.....se uno è bravo e fortunato ce la fa pure in Italia...

lauretum

non è questione di mitizzare, è oggettivo che in italia fare impresa sia molto più difficile che altrove, a causa di una burocrazia sadica, un sistema tributario assassino, e di un sistema giustizia psicopatico che crei un mix che non ha eguali in nessun altro paese civile e democratico.

certo chi è dentro il sistema corrotto ha vantaggi, ma qui parliamo di fare impresa partendo dal nulla, e soprattutto in modo legale e trasparente.

gielle1958

Non credere che fuori della nostra sfortunata Nazione sia tutto rose e fiori.
Te lo dice uno che ha vissuto un po' negli Usa e sa di cosa parla.
Certo all'estero il capitalismo è più moderno,dinamico.
Ma ci sono problemi anche li.
Nhil dificile volent!

Inosservato

sì ma dove è facile?
negli USA pre 2001 e poi stop....ci vuole coraggio ovunque, la voglia e la forza di rischiare tutto....è questione anche di cultura come ha scritto prima gielle....

bunker

ti sei dimenticato di Silvio