Visualizza i risultati del sondaggio: E' meglio vivere in una città o in un paese ?
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Grande città
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17 |
48.57% |
Città
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6 |
17.14% |
Cittadina
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7 |
20.00% |
Paese
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5 |
14.29% |
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23-05-2022, 18:54
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#41
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Esperto
Qui dal: May 2019
Messaggi: 622
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Quote:
Originariamente inviata da Holbaek
Comunque nei paesini del nord non ho visto tutta sta gente pronta a "schedarti", tendenzialmente mi pare che ci si faccia i fatti propri.
Al sud se vivi in un paesino quasi sicuramente non vedono l'ora di sapere chi sei, quindi direi che il punto principale è questo.
Al sud non mi sentirei tranquillo nemmeno a stare in una città "normale", e già sanno quasi tutto di tutti anche se si vive in una città di 100000 abitanti .
Direi in sostanza che mi sentirei di fare volentieri a cambio con un paesino "tranquillo" del nord
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Io invece ne ho vista anche nei paesi del nord. Che quando lavori se una mattina non esci poi ti chiedono "ma non sei andato a lavorare oggi?" se uno vivesse in una bella città caotica questi disguidi non accadrebbero. Si facessero gli affari loro queste persone...
Permesso di quotare accordato
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23-05-2022, 21:40
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#42
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Esperto
Qui dal: May 2019
Messaggi: 2,247
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Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
Secondo me si idealizza troppo il concetto di città o grande città.
Cioè ho visitato, 12anni fa, Milano e Torino per esempio, e mi sono apparse città desolanti.
Mi aspettavo di vedere l'incrocio di Shibuya (Tokyo) come impressione, e invece ho trovato una miseria.
Torino mi è sembrata un città mezzo cantiere e mezza fogna con strade deserte.
Simile con Milano, tanti bei palazzoni ma tutta strade e marciapiedi con gente che scivola lungo i bordi.
(Oltre che tutto quasi chiude alle 8 di sera, se non l'underground e posti ben lontani dal centro città).
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Questo purtroppo perché le nostre grandi città hanno un'urbanistica vecchia di 40anni, progettata più che altro per compiacere l'utente automunito. Ma le tendenze anche se con colpevole ritardo, evolvono. Almeno nella mia città vedo i marciapiedi di nuova costruzione allargarsi di molto (ma andrebbero ripensati anche quelli esistenti) mentre le carreggiate si restringono per dare spazio a piste ciclabili o anche al verde pubblico. C'è assolutamente bisogno di città più vivibili e meno motorizzate, fortunatamente i trentenni sembrano averlo capito.
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23-05-2022, 22:16
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#43
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Esperto
Qui dal: May 2019
Messaggi: 2,247
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Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
E un altra cosa: non capisco perché le attività chiudano tutte per esempio alle 8 di sera.
Perché non esistono per esempio mini-store aperti 24/7 come in america o giappone.
(Oppure anche cafè, bar, sale giochi, internet-points).
Tutte le città che ho visitato avevano questo problema, e troppe volte mi sono ritrovato alle due di notte in mezzo a una strada buia.
Se io pensassi di voler vivere in città la voglio questa cosa, più dei marciapiedi e l'urbanistica in generale.
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Non so sinceramente se all'estero i 24/7 siano prerogativa delle megalopoli stile Tokyo o NY, o anche di città più "umane". Certo, danno quella idea fascinosa di città che non si ferma mai, sempre colma di attività, e di possibili e improbabili incontri notturni, ma non so quanto questo sistema sia integrabile nel mercato del lavoro italiano, regolarizzato così com'è. Giappo e americani sono libertini nelle regole del lavoro, e ci basano tutta la loro vita. Cmq a Milano credo ce ne siano diversi di 24/7, ad esempio i Carrefour notturni. Purtroppo locali non saprei.
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23-05-2022, 22:51
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#44
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Esperto
Qui dal: Jan 2020
Ubicazione: Atlanta
Messaggi: 14,126
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Non ci vuole un pennello grande ma un grande pennello cit.
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24-05-2022, 00:42
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#45
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Esperto
Qui dal: May 2019
Messaggi: 622
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Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
Il problema con la domanda è alla terza parola: È meglio vivere.
Non ho mai vissuto in città e nemmeno ho mai vissuto in paese, ma solo chiuso nella mia casa.
Quindi ho un problema a rispondere al sondaggio, posso solo fantasticare.
Mi immagino in un paesino di montagna, vivo in una casetta di legno senza corrente, faccio il taglialegna, la vita è semplice e mi piace.
Fantastico di vivere in una città danese, sono un fattorino e alla mattina sono il piccolo eroe che fa le consegne, la vita è più difficile ma va bene anche questa.
Come se si potesse scegliere.
Mi immagino in un paesino in provincia di milano, vivo con i miei genitori di 90 anni, non faccio niente, tutto attorno è desolazione.
Adesso sono a Roma, è l'una di notte e se scendo per strada trovo il paninaro e decine di persone con cui socializzare, peccato che mi fanno paura e che posso offrire loro solo problemi.
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Si sta bene in Danimarca
Permesso di quotare accordato
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24-05-2022, 09:15
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#46
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Esperto
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: Provincia di Milano
Messaggi: 4,735
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Io morirei in una città, preferisco il mio paese di 36000 abitanti, e pur abitando in una frazione più piccola me ne frego del giudizio o dello spettegolare, tanto la gente ha sempre da guardare o da sparlare per qualsiasi cosa, non sono certo meglio di me.
E poi come hanno già detto tutti i problemi e tutte le cose rimangono lo stesso, per me in una città aumenterebbero pure, quindi...
E di amici non ne farei di nuovi.
Ergo molto meglio qua.
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24-05-2022, 14:41
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#47
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Intermedio
Qui dal: Mar 2020
Ubicazione: Cagliari
Messaggi: 140
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Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
E un altra cosa: non capisco perché le attività chiudano tutte per esempio alle 8 di sera.
Perché non esistono per esempio mini-store aperti 24/7 come in america o giappone.
(Oppure anche cafè, bar, sale giochi, internet-points).
Tutte le città che ho visitato avevano questo problema, e troppe volte mi sono ritrovato alle due di notte in mezzo a una strada buia.
Se io pensassi di voler vivere in città la voglio questa cosa, più dei marciapiedi e l'urbanistica in generale.
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Io più di questo pretenderei i mezzi pubblici notturni.
Io vivo in un paesino in provincia di Cagliari e per tornare a casa l'ultimo pullman passa verso le 22.30. Semmai volessi andare a cena fuori in centro dovrei o cenare alle 19.00 o prendere un taxi pagando l'ira di dio.
A parte questo, i mini store 7/24, locali e mini fast foods che chiudono molto più tardi li ho visti anche a Belgrado e Mosca.
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24-05-2022, 15:22
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#48
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,126
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Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
E un altra cosa: non capisco perché le attività chiudano tutte per esempio alle 8 di sera.
Perché non esistono per esempio mini-store aperti 24/7 come in america o giappone.
(Oppure anche cafè, bar, sale giochi, internet-points).
Tutte le città che ho visitato avevano questo problema, e troppe volte mi sono ritrovato alle due di notte in mezzo a una strada buia.
Se io pensassi di voler vivere in città la voglio questa cosa, più dei marciapiedi e l'urbanistica in generale.
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Perché la gente, a parte casi rari come me, vuole lavorare durante il giorno e stare a casa a dormire la notte. Lavorare la notte è logorante, te lo posso assicurare, non tutti possono o vogliono farlo. Io sono costretto perché così sto da solo la notte. L'organismo pretende con tutte le sue forze che uno di notte dorma. E' anche un costo in più per il datore di lavoro.
In alcuni paesi del nord-europa le attività chiudono addirittura alle 18. per quanto possa essere scomodo per il turista mi sembra una forma di grande civiltà.
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24-05-2022, 18:00
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#49
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Avanzato
Qui dal: Nov 2020
Messaggi: 305
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Io abito in provincia di una grande città, precisamente in un borgo di qualche centinaio di persone.
Io provo disagio anche quando devo scendere col cane per fare una passeggiata, perché inconsciamente nella mia testa sono "quello che non esce mai".
Poi magari sono indifferente alla maggior parte della gente qua, però non ci metterei la mano sul fuoco.
Per rispondere al topic, per me è meglio vivere in città, sia dal lato delle opportunità che del giudizio della gente.
Sei un signor nessuno e al tempo stesso hai tante opportunità che in un paesino non avresti.
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25-05-2022, 19:06
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#50
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Esperto
Qui dal: May 2019
Messaggi: 622
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Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
Anche i mezzi pubblici, sono d'accordo, pure qui tutto si ferma e non c'è nemmeno la metropolitana, o il tram.
Addirittura le stazioni dei treni chiudono i cancelli.
Tagliati fuori completamente.
Si ho capito e hai ragione è brutto da quel punto di vista.
La soluzione è automatizzare i negozi e servizi.
(Casse automatiche, pannelli interattivi, automezzi computerizzati, il futuro che ancora deve arrivare).
Siamo ancora qua a spingere la carriola, perché?
Una città che chiude tutto alle 6 di sera non mi interessa, io voglio uscire a mezzanotte e fare quello che farei di giorno.
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Hai ragione, sono d'accordo. Qui in Italia siamo relativamente fortunati come chiusura dei negozi, in altre nazioni ad una certa ora tutto chiuso. Mi pare che anche in Germania chiudano a quell'ora, a Berlino non so, è un altro mondo rispetto alla cittadina tedesca (poi dipenderà anche dai vari Lander).
Permesso di quotare accordato
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25-05-2022, 22:30
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#51
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,126
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Quote:
Originariamente inviata da FolleAnonimo
io voglio uscire a mezzanotte e fare quello che farei di giorno.
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eh ma tu puoi volere tante cose.. anche io le vorrei.. ma poi bisogna vedere se si può fare. A mezzanotte bisogna dormire, è la natura, funziona così, quando vai contro natura succedono sempre disastri.
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26-05-2022, 22:06
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#52
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Esperto
Qui dal: May 2019
Messaggi: 622
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Non so fino a che dimensione in termini di abitanti ci siano quelle dinamiche che tutti si conoscono, dinamiche a me tanto odiose, perchè sei sempre sotto osservazione (se è il termine giusto). Sicuramente fino a 20 mila abitanti spesso si conoscono, ma anche una cittadina di 50 mila abitanti non sono tantissime le persone (e non sto parlando dei quartieri, dove le dinamiche sono quelle dei paesi).
Permesso di quotare accordato
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26-05-2022, 23:00
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#53
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Esperto
Qui dal: Apr 2017
Ubicazione: Genova
Messaggi: 2,419
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La vita di paese bisogna un po' viverla, da adolescenti ovvio che è difficile, ci sono i gruppetti e può esserci bullismo o esclusione, ma da adulti (anche già a 25 anni diciamo) basta frequentare un po' alcuni ambienti in comune e conoscere le persone giuste..a me è bastato da un lato fare il volontariato in protezione civile per conoscere e prendere in simpatia alcuni personaggi a cui non avrei dato una lira senza conoscerli, dall'altra fare lo scrutatore ai seggi .
Questo discorso però vale per i paesi non oltre i 1500 abitanti, possibilmente non sul mare ma in campagna, come il mio d'origine. Per cittadine più grandi e città cambia completamente il quadro
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26-05-2022, 23:02
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#54
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Esperto
Qui dal: Apr 2017
Ubicazione: Genova
Messaggi: 2,419
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Quote:
Originariamente inviata da spezzata
Pensa te che io abito in un paesino di circa 1000 abitanti... probabilmente meno.
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Allora vale il discorso di cui sopra, fai volontariato magari nella parrocchia o nella pubblica assistenza e conoscerai brave persone
Al contrario sono da evitare i bar
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26-05-2022, 23:07
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#55
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Esperto
Qui dal: May 2019
Messaggi: 622
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Ho avuto la possibilità/sfortuna di vivere in un piccolo paese con meno di 1000 abitanti per un periodo breve fortunatamente: direi il male assoluto per una persona come noi. Non si poteva fare nulla, non camminavo nemmeno in paese. Prendevo l'auto e scappavo via a passeggiare altrove. Addirittura uscivo e quello davanti apriva subito la finestra e io dovevo letteralmente fuggire verso l'auto e salire per evitare socializzazioni indesiderate. Terribile la vita nei piccoli paesi. Si facessero gli affari loro
Assolutamente non quotare questo post
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26-05-2022, 23:17
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#56
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Esperto
Qui dal: Aug 2018
Messaggi: 7,913
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Nel mio paese non mi conosce nessuno (tranne i coetanei), infatti mi sento un estraneo pure lì. Un po' mi dispiace di non essermi mai integrato, è come se stessi fuori da una grande famiglia. Poi è divertente perché ogni paese ha i suoi "personaggi" (tipi strani) e aneddoti vari da raccontare.
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26-05-2022, 23:23
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#57
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Esperto
Qui dal: Apr 2017
Ubicazione: Genova
Messaggi: 2,419
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Per me è diverso, ci ho passato 8 anni della mia vita in totale nel paesino, sono stato in balia di separazione dei genitori e trasferimenti famigliari, per cui dalla città mi sono spostato nel paesino con mio padre ...
Di solito le persone fanno il contrario, mentre io ho subito apprezzato il passare da un quartieraccio periferico fatto di grigi palazzoni anni 60, strade trafficate e compagni di classe strafottenti a una realtà tranquilla e rilassata, molto scomoda da vivere ma davvero a misura d'uomo (ho cambiato scuola l'ultimo anno ma il problema compagni è rimasto). Le città sono disumanizzanti e non so come facciate ad apprezzarle .
Ho rifiutato categoricamente di trasferirmi a Milano proprio perché sapevo che dopo 3 giorni sarei scappato di corsa . Ora sono in una cittadina che per me è già grandicella, ma è ancora abbastanza umana, c'è un po' di tutto e la zona è tranquilla...il grande vantaggio è che fai 2 km e sei in mezzo ai campi e circondato da verdi colline . Fra l'altro lavoro in un paese più piccolo, circondato da un bel parco verde .
In città fra i palazzi ? Anche no grazie
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Ultima modifica di Palmiro; 26-05-2022 a 23:33.
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26-05-2022, 23:27
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#58
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Esperto
Qui dal: Apr 2017
Ubicazione: Genova
Messaggi: 2,419
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Quote:
Originariamente inviata da spezzata
Per carità. Detesto il paesino dove vivo. La mia unica ragione di vita è di lasciarlo, non di metterci radici. Inoltre, non sono religiosa e in chiesa ci sono stata trascinata a forza fino a non molti anni fa e figurati se voglio tornarci per farvi assistenza. Ai seggi mi tocca spesso parteciparvi sotto forzatura della mia famiglia per poi essere costretta a vedere diversa gente che mi sta pure sulle scatole. Non ci penso neanche.
Non mi interessa conoscere "brave persone" mi interessa conoscere persone a me affini e che mi accettino per quello che sono.
Il mio intervento al post di MrBean voleva semplicemente dire che lui reputa vivere in paesi con 20.000 un disagio (immagino) perché "si conoscono tutti" quindi io ho replicato della serie: "figurati io che vivo in un paesino dove le persone sono probabilmente meno di mille". Un inferno. Non si passa mai inosservati, figurati se ho bisogno di stare al centro della piazza. Mentalità chiusa. Odio questo posto.
In realtà oramai penso pure che poche persone sanno chi sono. Almeno lo spero. Non metto mai il naso fuori casa e le rare volte che l'ho fatto per farmi una passeggiata, c'è sempre stata gente che cercava di parlare con te e di chiedere notizie su famiglia e parenti. Una palla assoluta.
Io voglio vivere in un posto dove la gente non ti calcola proprio.
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Io preferisco la dimensione umana, ho una mentalità completamente diversa. Non sopporto le grandi folle dove puoi morire che nessuno se ne accorge.
E se hai un problema di qualunque tipo ? In città 99 su 100 avresti vicini stranieri o extracomunitari che se gridi aiuto ti ignorerebbero sicuramente.
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26-05-2022, 23:34
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#59
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Esperto
Qui dal: May 2019
Messaggi: 622
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Palmiro per quanto mi riguarda la scelta che preferirei sarebbe grande città con un garage fuori di casa dove posso andare per fare rumore (musica, prove varie), visto che in condominio non hai questa privacy. Per cui se stai in un monolocale da solo in centro così sei comodo e hai servizi, è chiaro che se hai muri di cartapesta si sente tutto. In una casa indipendente avresti un po' più libertà, però se fai rumore alla fine ti sentono lo stesso da fuori e la mia privacy sarebbe comunque compromessa. E poi ti vedono arrivare, a meno che non vivi proprio fuori mano, ma lì sei ancora più dipendente dall'auto. In ogni caso, per me è meglio la città per poter vivere senza auto (so guidare, ma è comunque una tassa), poi dipende dove si lavora e se riesci lavorare dove vivi (considerando che i tempi dei mezzi in città con traffico possono essere più lunghi). Sul fatto che se stai in male in città non ti devi aspettare che qualcuno ti aiuti, quello è vero.
Assolutamente non quotare
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26-05-2022, 23:41
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#60
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Esperto
Qui dal: Apr 2017
Ubicazione: Genova
Messaggi: 2,419
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Non ho mai patito più di tanto le invasioni di privacy, forse mi dava giusto fastidio quando d'estate i vicini parlavano tra di loro da una casa all'altra o il vicino nell'orto parlava con la signora nella finestra a fianco a me, e io ero in casa con le finestre aperte e me li sentivo praticamente parlare davanti ..quello ammetto che era abbastanza irritante, come anche incrociare qualunque abitante della frazione in ogni momento della giornata...
Alla fine mi dava più fastidio che scambiassero alcuni miei mancati saluti per timidezza con snobismo e maleducazione. Quello si . Anche perche con mio padre avevano un po' tutti grande confidenza, e con me molta meno .
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