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Vecchio 31-08-2017, 16:34   #1
Esperto
 

Salve.
Ultimamente faccio più caso a come si comportano le persone nei miei confronti.
Ho notato che alla fine tutti quelli che mi tengo intorno sono coloro che non mi spronano. Quelli sensibili che notano il mio disagio e di conseguenza non fanno nulla per provocarlo.
Il fatto è che probabilmente mi capiscono più di quello che io credo.
Quindi non mi invitano a molte cose e io penso che sia sbagliato e mi deprimo perché mi sento esclusa. Ma la realtà è che se non mi chiamano è perché sanno che probabilmente in quel contesto, con quelle persone, mi troverò male.
A volte ho bisogno di parlare di qualcosa, che magari è un problema evidente, però non mi viene mai accennato nulla a riguardo. E per forza. A pensarci bene, avranno notato le mie risposte a certe cose e avranno smesso di spingermi a parlarne perché pensano che io non voglia farlo.
La gente che ho intorno si è fatta un'idea di me che è quella di una persona super chiusa e super triste e incapace di divertirsi, impossibile da spronare, ecc... Ma non è che quello sia il mio carattere. È semplicemente che sono piena di blocchi. In realtà vorrei fare un milione di cose e mi sento estremamente stupida a non riuscire a farle. Perché questo comporta l'essere vista così e l'essere trattata come ho descritto.
Alla fine non hai più dei rapporti veri. Quelle poche volte che esco o parliamo delle cose degli altri o di cose totalmente inutili. Io rifuggo il parlare di me e gli altri pure, perché vedono che mi creano disagio.
In sostanza, quello che volevo dire è che in un contesto del genere non si può migliorare. È impossibile uscirne così.
Se nessuno (compreso chi sta in famiglia) si prende la briga di parlarmi seriamente e farmi un fondo così, e contemporaneamente di provare a capire perché mi comporto come mi comporto, allora la situazione non cambierà mai. Nessuno mi dice nulla perché non vuole offendermi.
Ma non sarebbe meglio farlo, forse?
Ok, mi farebbero venire degli attacchi di panico, mi farebbero venire voglia di scappare.
Ma ha senso continuare a far finta di avere le fette di salame sugli occhi?
Io da sola non combino nulla, tutti fanno finta di niente e tutto rimane esattamente uguale. Io continuo a stare male e gli altri continuano la loro vita trattandomi un po' così.
Non mi sembra sia possibile uscirne. Non mi sembra ci sia speranza.
Non so cosa devo fare.
Qualcuno si sente così?
Voi cosa fareste?
Ringraziamenti da
Ehi tu, coso... (31-08-2017)
Vecchio 31-08-2017, 16:38   #2
Banned
 

Goditi questa voglia di fare le cose,vuol dire che c è vita dentro.Io per esempio non ho voglia di fare nulla costantemente ed è peggio..soliti consigli,se ti fa stare meglio parlane con qualcuno,che sia professionista o non..
Vecchio 31-08-2017, 18:54   #3
Banned
 

Io mi sto abituando sempre di più al questo gioco di avere le fette di salame sugli occhi. Si vorrebbe cambiare ma non si può, si vorrebbe fare qualcosa ma non si può far niente, ci si arrabbia e ci si sforza senza ottenere nulla, si fanno vari tentativi ma tutti falliscono, poi arriva la disperazione e lo sconforto, infine quando si tocca il fondo si arriva alla conclusione che non c'è niente da fare e si accetta tutto senza più protestare.
Vecchio 31-08-2017, 19:45   #4
Esperto
L'avatar di Blue Sky
 

Il problema lo capisco, perché succede anche a me esattamente così.
Ma gli altri possiamo solo ringraziarli di non metterci in crisi. Quella persona che ci sprona a migliorare dobbiamo essere prima noi stessi.
Vecchio 31-08-2017, 20:06   #5
Esperto
L'avatar di Da'at
 

Quote:
Originariamente inviata da Jupiter Visualizza il messaggio
Salve.
Ultimamente faccio più caso a come si comportano le persone nei miei confronti.
Ho notato che alla fine tutti quelli che mi tengo intorno sono coloro che non mi spronano. Quelli sensibili che notano il mio disagio e di conseguenza non fanno nulla per provocarlo.
Il fatto è che probabilmente mi capiscono più di quello che io credo.
Quindi non mi invitano a molte cose e io penso che sia sbagliato e mi deprimo perché mi sento esclusa. Ma la realtà è che se non mi chiamano è perché sanno che probabilmente in quel contesto, con quelle persone, mi troverò male.
A volte ho bisogno di parlare di qualcosa, che magari è un problema evidente, però non mi viene mai accennato nulla a riguardo. E per forza. A pensarci bene, avranno notato le mie risposte a certe cose e avranno smesso di spingermi a parlarne perché pensano che io non voglia farlo.
La gente che ho intorno si è fatta un'idea di me che è quella di una persona super chiusa e super triste e incapace di divertirsi, impossibile da spronare, ecc... Ma non è che quello sia il mio carattere. È semplicemente che sono piena di blocchi. In realtà vorrei fare un milione di cose e mi sento estremamente stupida a non riuscire a farle. Perché questo comporta l'essere vista così e l'essere trattata come ho descritto.
Alla fine non hai più dei rapporti veri. Quelle poche volte che esco o parliamo delle cose degli altri o di cose totalmente inutili. Io rifuggo il parlare di me e gli altri pure, perché vedono che mi creano disagio.
In sostanza, quello che volevo dire è che in un contesto del genere non si può migliorare. È impossibile uscirne così.
Se nessuno (compreso chi sta in famiglia) si prende la briga di parlarmi seriamente e farmi un fondo così, e contemporaneamente di provare a capire perché mi comporto come mi comporto, allora la situazione non cambierà mai. Nessuno mi dice nulla perché non vuole offendermi.
Ma non sarebbe meglio farlo, forse?
Ok, mi farebbero venire degli attacchi di panico, mi farebbero venire voglia di scappare.
Ma ha senso continuare a far finta di avere le fette di salame sugli occhi?
Io da sola non combino nulla, tutti fanno finta di niente e tutto rimane esattamente uguale. Io continuo a stare male e gli altri continuano la loro vita trattandomi un po' così.
Non mi sembra sia possibile uscirne. Non mi sembra ci sia speranza.
Non so cosa devo fare.
Qualcuno si sente così?
Voi cosa fareste?
Io mi son trovato della gente molto estroversa e alla mano con cui uscire, e con qualcuno di questi son stato preso in simpatia, mi hanno iniziato a spronare a uscire ed è stata una terapia d'urto.

Però c'è da dire che ho avuto la fortuna di aver iniziato ad attaccare i miei blocchi prima, quando ai tempi della scuola serale (parlo di 10 anni fa e più) ho trovato dei compagni che hanno preso a invitarmi a partecipare a loro cose. Discoteca uno, lan-party l'altro, birretta l'altro ancora, e così via.
Non mi conoscevano, quindi non si sono comportati con me come se li avrei rifiutati a priori.

Forse ciò che potresti fare è cambiare radicalmente ambiente. Dall'iniziare un corso, all'andartene a fare un'esperienza lavorativa all'estero. Ed essere ricettiva, a costo di doverti forzare un po'.
Vecchio 08-09-2017, 00:21   #6
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da M.me Adelaide Visualizza il messaggio
Tra le persone che ti circondano non c'è qualcuno a cui potresti spiegare questo bisogno di essere spronata?
Istintivamente non mi viene in mente nessuno. Non mi fido di nessuno.
E quando butto lì qualche tentativo di conversazione a riguardo non trovo un riscontro che mi fa pensare di riuscire ad approfondire il discorso. Per cui mi deprimo.
Oltretutto vedo che ho proprio l'istinto a frenare chi mi sprona.
È ridicolo, è come se ci fosse una parte di me che cerca di sabotarmi la vita. Ed io sono impotente.
Vecchio 08-09-2017, 00:22   #7
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Blue Sky Visualizza il messaggio
Il problema lo capisco, perché succede anche a me esattamente così.
Ma gli altri possiamo solo ringraziarli di non metterci in crisi. Quella persona che ci sprona a migliorare dobbiamo essere prima noi stessi.
Probabilmente hai ragione.
Ma la mia domanda allora è, dove si trova la forza di spronarsi?
Dove si trova la fiducia in sé stessi?
Vecchio 08-09-2017, 00:26   #8
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo Visualizza il messaggio
Forse ciò che potresti fare è cambiare radicalmente ambiente. Dall'iniziare un corso, all'andartene a fare un'esperienza lavorativa all'estero. Ed essere ricettiva, a costo di doverti forzare un po'.
Penso infatti che comincerò uno o due corsi in qualcosa che non c'entra nulla con ciò che ho fatto fin ora.
Questo vorrà dire litigare con chi mi dirà che allora ho buttato la laurea nel cesso. Mi sentirò in colpa.
Ma devo stare male per sempre?
Non mi sembra giusto.

Certo che magari oggi dico così e domani sono già dietro ad autocommiserarmi.
Molto probabile.
Vecchio 08-09-2017, 03:57   #9
Esperto
L'avatar di Noriko
 

Vorrebbe dire forse che qualcuno si interessa di te e si preoccupa di farti star bene.
Ringraziamenti da
Jupiter (09-09-2017)
Vecchio 08-09-2017, 04:00   #10
Esperto
L'avatar di Jacksparrow
 

Godi il loro rispetto.
Per ulteriori traumi ce sempre tempo.
Vecchio 08-09-2017, 07:27   #11
Esperto
L'avatar di Noriko
 

Quote:
Originariamente inviata da Joseph Visualizza il messaggio
Il problema è irrisolvibile a meno di non costruire i famosi aspetti narcisistici positivi.
Chi sei in verità Joseph? Qual è il tuo segreto


Posti parecchie cose in inglese ... peccato
Vecchio 08-09-2017, 11:22   #12
Esperto
L'avatar di Da'at
 

Quote:
Originariamente inviata da Jupiter Visualizza il messaggio
Penso infatti che comincerò uno o due corsi in qualcosa che non c'entra nulla con ciò che ho fatto fin ora.
Questo vorrà dire litigare con chi mi dirà che allora ho buttato la laurea nel cesso. Mi sentirò in colpa.
Ma devo stare male per sempre?
Non mi sembra giusto.

Certo che magari oggi dico così e domani sono già dietro ad autocommiserarmi.
Molto probabile.
Certo che sì, cambiare ambiente può dare una spinta, ma se non si è noi stessi a cambiar per primi (ad esempio decidendo che quello che ci dicono gli altri non ci tange, la nostra vita è solo nostra, quindi non val neanche la pena litigare per spiegare le nostre scelte di vita) non si avrà nessun progresso.
In questi casi comunque il metodo Sticazzi è sconsigliato.


Vecchio 08-09-2017, 11:33   #13
Esperto
L'avatar di Equilibrium
 

Se nn ci metti del tuo anche da un altra parte gli effetti saranno gli stessi dopo un po. Che dirti, prova a fare come quello nel film yesman
Vecchio 09-09-2017, 01:14   #14
Esperto
 

Quote:
Originariamente inviata da Jacksparrow Visualizza il messaggio
Godi il loro rispetto.
Per ulteriori traumi ce sempre tempo.
La mia paura è che prima o poi il rispetto finisca.
Anche perché tutti vanno avanti e io rimango qui, sempre più frustrata. E quindi divento sempre più antipatica.

Quote:
Originariamente inviata da Marco.Russo Visualizza il messaggio
Certo che sì, cambiare ambiente può dare una spinta, ma se non si è noi stessi a cambiar per primi (ad esempio decidendo che quello che ci dicono gli altri non ci tange, la nostra vita è solo nostra, quindi non val neanche la pena litigare per spiegare le nostre scelte di vita) non si avrà nessun progresso.
In questi casi comunque il metodo Sticazzi è sconsigliato.
Sai, ho solo paura di fare scelte che finiscano in nulla. O che vengano rovinate al traguardo da altri problemi irrisolti.

Comunque non ho esattamente capito cosa sia il metodo sticazzi...

Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium Visualizza il messaggio
Se nn ci metti del tuo anche da un altra parte gli effetti saranno gli stessi dopo un po. Che dirti, prova a fare come quello nel film yesman
Hai ragione. Devo metterci del mio. E non ci riesco. È certo che il problema principale sia io.
Comunque, mi pare che il dire sempre di sì di yes man gli si ritorca contro a un certo punto, quindi non so se è proprio una buona idea xD
Troppi sì = altissimo rischio di ansia a palla.
Vecchio 09-09-2017, 19:56   #15
Esperto
L'avatar di Da'at
 

Quote:
Originariamente inviata da Jupiter Visualizza il messaggio
Sai, ho solo paura di fare scelte che finiscano in nulla. O che vengano rovinate al traguardo da altri problemi irrisolti.
Benvenuta nell'età adulta, quella dove devi compiere delle scelte senza che nessuno ti può dare una garanzia se siano le scelte giuste o meno
Aver paura è normale. Sai, quando rispondo su FS, mi accorgo che la maggior parte delle volte lo faccio in situazioni dove scrivendo agli altri cerco di discutere con me stesso.
In questo periodo mi trovo in una situazione simile, per certi versi. Dove non so dove andare e cosa fare, vorrei cambiar qualcosa ma non so bene in che direzione.
Il problema è che a furia di star fermi e domandarsi quale sia la direzione giusta per non sbagliare, si sbaglia certamente, stando fermi.

Poi sicuramente avere altre persone adulte accanto che non riescono a vederti come tale e ti trattano disconoscendo il peso di questa responsabilità, può render le cose ulteriormente difficili. Non so se ho capito bene e se sia questa la tua situazione. Però nel post prima, dicevi di temere il giudizio altrui sulle tue scelte; mentre qui parli della tua legittima preoccupazione nel commettere scelte sbagliate. Sono due cose diverse.
Gli altri non si devono permettere di erigersi a giudici, visto che ogni vita è unica e non esiste un manuale di istruzioni per l'età adulta. Laureata per niente? No. Hai fatto delle scelte, che sembravano sensate con le informazioni di cui disponevi all'epoca. Son tutti bravi "col senno di poi", a dar consigli e critiche non richieste. Ma la vita è fatta così, si prova, si sbaglia, si va avanti.
Mentre per le tue paure, eh, te ne devi fare una ragione.

Comunque son sicuro che se ripensi al passato e a come hai gestito le tue paure, c'è più rimorso per non aver fatto ciò che si sentiva autenticamente la cosa giusta, che rimpianto per aver fatto ciò che ci dettava il cuore e scoprire a posteriori che era una scelta sbagliata.

Quote:
Originariamente inviata da Jupiter Visualizza il messaggio
Comunque non ho esattamente capito cosa sia il metodo sticazzi...
E' un libro dal tono ironico che si pone l'obiettivo di risolvere l'ansia del giudizio altrui con una semplice ed elegante soluzione: imparare a rispondere "e sticazzi?".
I genitori ti fan pesare la storia della laurea? E sticazzi!
Conoscenti ti criticano per il tuo stile di vita? E sticazzi!
Hai fatto una figura di merda con qualcuno? E sticazzi!

Non avendolo letto a parte le prime pagine non so se consigliartelo; certo costa poco e sembra divertente, ma qui su FS ho usato quest'immagine più come meme che come un vero consiglio per gli acquisti. Anche perché mi par di capire che la filosofia retrostante sia alquanto semplice da acchiappare.

Se dovessi darti un consiglio serio su qualche libro che a me ha cambiato totalmente la mentalità, ti consiglierei di partire assolutamente da "Le vostre zone erronee" di Dyer.


ps: non c'entra niente, ma perché non ti metti un avatar?
Ringraziamenti da
Jupiter (10-09-2017)
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