Questi sono i miei sitnomi, secondo voi è doc? Ed è possibile superarlo? Io non saprei, visto che non si riferisce a qualcosa di astratto, ma di inevitabile, secondo voi si può guarire davvero?
Pensieri intrusivi (non necessariamente “cercati”)
Pensiero del fatto che dovendosi decomporre, sia inutile fare qualsiasi sforzo (es.: fare sport, impegnarsi quotidianamente provarci con qualcuna, amare, ecc…) proprio per ciò;
Pensiero dei propri funerali, immaginare al momento, e questo blocca (vedi sopra) nel volersi impegnare o essere motivati o comunque essere “felici”.
Pensiero del momento in cui si sarà nel loculo, immaginarsi il momento della vestizione, pensieri del tipo “quando sarò in obitorio, silenzio perenne” pensare al cadavere, pensieri del tipo “ora si è vivi poi no”…. Della camera ardente, del fatto che tutti gli sforzi comunque finiranno lì e demotivazione nel provare e essere sereni.
Pensare su ciò che ci ucciderà, in particolare pensieri di fine tragica, immedesimarsi sul momento della fine, ciò probabilmente favorito anche dal pensare che non necessariamente le cose brutte capitano agli altri, quindi anche paura di incidenti (es. auto) e paura ad uscire e divertirsi, perché il pensiero va sempre a immaginare che possa succedere qualcosa di brutto e finisca tutto (quindi difficoltà a spostarsi in auto)…
Pensare al tempo che passa, mi sento vecchio (non so se sia più che sto crescendo e aumentano responsabilità o il sentirsi vecchi) più il tempo passa e più sembra che stia in una trappola, che il tempo stia scadendo..
Domandarsi come fanno gli altri a non pensarci, a essere “felici”, pensieri su cose tipo i miei manifesti, o del tipo”tra 12.000 anni” (so che è assurdo) però pensare a tra migliaia di anni, mi crea un senso di finitezza, di temporaneità che mi angoscia e mi fa sembrare che debba andarmene da un momento all’altro.
A volte penso che farla finita da me sia l’unica via d’uscita, che per porre fine a sofferenza del vivere sia questa l’unica soluzione….
Quando cerco di distrarmi, di non pensarci, paura perché ciò crea sensazione come se non dovesse accadere mai, non so se tale sensazione sia dovuta invece solo al fatto che non ci si sta pensando in quel momento (come era nel 1998, quando cmq avevo senso della finitezza, vedi 14/03/1998).
Sensazioni fisiche
Sensazione di respiro assente o insufficiente
Testa vuota (derealizzazione): questo è il sintomo peggiore, che secondo me dovrebbe essere trattato al più presto, in quanto quando vado in giro mi sembra di essere come ovattato, in un qualcosa di surreale, pur rimanendo la logica di pensiero (es.: mi sento si rincoglionito, de realizzato, ma, per capire, so che il presidente Usa è Obama, o che mi trovo in Italia, ecc….)
Paura a muovere testa, forse per via della de realizzazione
Rallentamento dei movimenti
Senso di rincoglionimento (offuscamento mentale) forse legato al continuo pensare a ciò…
Sensazione di soffocamento, con lingua che sembra che mi soffochi o che debba finire in gola e questo è il sintomo che si presenta più frequentemente sia e soprattutto quando esco (probabile agorafobia) ma, da ottobre 2009, anche in casa mi colpisce e demoralizza…
Facile sonnolenza; al mattino difficoltà a volersi alzare soprattutto perché subentra la paura di dover affrontare una nuova giornata con i pensieri ossessivi, la demotivazione e la paura che accada qualcosa….(e non è che sia motivante alzarsi sapendo di non essere sereni)….[tale aspetto da eliminare al più presto, altrimenti un domani che si deve alzare per lavoro, senza motivazione è dura]…
A volte sensazioni di freddo generale, formicolii, forse legati all’ansia….
Conseguenze relazionali
Nessuna motivazione a impegnarsi
Nessun interesse per ciò che in precedenza piaceva (sport, cultura); sul lato sentimentale pur restando interesse per ragazze, poca motivazione a farsi avanti per via della situazione, non so come fare per conoscere ragazze vista la timidezza, e per la convinzione che non possa interessare a nessuna e che non abbia argomenti di conversazione (chi parlerebbe con un depresso ossessivo?) [Timidezza d’amore]; nessuna serenità né felicità;
Apatia e indifferenza (incapacità, ultimamente, a provare sentimenti, tranne che di tristezza e malinconia)
Facile irritabilità con tutti (come avercela col mondo, irritabilità e scontrosità causate dal persistere di tale disagio, che fa reagire con facile scontrosità anche quando non vorrei)
Nessuna volontà, di conseguenza, di conoscere persone o parlarvi (non so se sia solo per il persistere della depressione doc, o perché talmente abituato ormai a essere solo che sono tipo un animale che di punto in bianco viene messo in gruppo..
Pensare alla solitudine, ormai ci sono abituato, però un po’ fa paura un futuro di solitudine, specie se la solitudine non è cercata (a volte un po’ di solitudine è costruttiva, ma nel mio caso penso si tratti di solitudine che danneggia); paura che possa accadere qualcosa ai miei, ritrovarmi solo mi peggiorerebbe la situazione e devo provare a prepararmi….