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Vecchio 28-01-2022, 22:53   #1
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L'avatar di Laurence
 

O semplicemente alzare i toni facilmente.
Nella mia sono comuni, da parte di mia madre. La figura paterna era silenziosa e prone ad alzare le mani, quella materna era il contrario: usava le parole, la componente psicologica, per irritare e fare del male.

Mi riferisco a veri e propri scatti d'ira, risposte nervose a casaccio con annesse urla non definibili umane. Non semplicemente parlare ad alta voce.

Se qualcuno anche solo alzava la voce, da bambino tendevo a paralizzarmi, se non piangere. Ma anche questo mi fu vietato, cioè il piangere.
Se qualcuno oggi alza la voce, o inizia ad urlare anche solo per "scherzo", mi genera rabbia, frustrazione, ansia.

Stress.

Qualcuno qui ha reazioni simili, o almeno cresciuti in un ambiente familiare simile?
Ringraziamenti da
spezzata (30-01-2022), Sydbarrett (31-01-2022)
Vecchio 28-01-2022, 23:08   #2
Intermedio
 

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Originariamente inviata da Laurence Visualizza il messaggio
O semplicemente alzare i toni facilmente.
Nella mia sono comuni, da parte di mia madre. La figura paterna era silenziosa e prone ad alzare le mani, quella materna era il contrario: usava le parole, la componente psicologica, per irritare e fare del male.

Mi riferisco a veri e propri scatti d'ira, risposte nervose a casaccio con annesse urla non definibili umane. Non semplicemente parlare ad alta voce.

Se qualcuno anche solo alzava la voce, da bambino tendevo a paralizzarmi, se non piangere. Ma anche questo mi fu vietato, cioè il piangere.
Se qualcuno oggi alza la voce, o inizia ad urlare anche solo per "scherzo", mi genera rabbia, frustrazione, ansia.

Stress.

Qualcuno qui ha reazioni simili, o almeno cresciuti in un ambiente familiare simile?
Mio papà, stessa identica cosa. Anche se in modo inconsapevole.

Se qualcuno urla, anche io mi stresso o piango
Vecchio 28-01-2022, 23:30   #3
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L'avatar di Laurence
 

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Originariamente inviata da Mela~ Visualizza il messaggio
. . .
Tuo padre lo fa ancora oggi? Mi chiedevo se la consapevolezza che mia madre lo faceva con cognizione di causa avesse peggiorato le cose, ma considerato che hai una reazione analoga alla mia non penso.

A parte il piangere, quello me l'hanno estirpato durante l'infanzia e mi è tremendamente difficile, se non impossibile, farlo.
Questo stress invece come si manifesta? Ti viene voglia di allontanarti dal suono, di crogiolarti, o ti fa rabbia? Piangi perché le urla ti riportano a un dato evento o periodo della tua vita?

Ricordo al primo giorno di scuola, non riuscivo a sopportare l'idea di dover restare rinchiuso in una stanza insieme ad altri bambini. Facevano troppo casino, urla, quindi iniziai a piangere. Mi avevano sbattuto fuori dalla classe e mi lasciarono a terra a piangere per tutto il giorno.
Oggi avrei una reazione diversa, più rabbia silenziosa, o inizierei ad esprimere di voler silenzio, di non continuare ad alzare i toni. Come spesso faccio, a vuoto, con mia madre. Peggiora solo la situazione.

Ultima modifica di Laurence; 30-01-2022 a 23:56.
Vecchio 28-01-2022, 23:39   #4
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Io vengo da una famiglia dove si dicono le cose quasi sempre parlando ad alta voce. Mio papà ha anche il brutto vizio di digrignare i denti quando si arrabbia.
Mia mamma ormai col tempo si è sempre più abituata a parlare a voce alta per qualsiasi cosa (anche quando è al telefono con un collega).
Nella mia famiglia le liti sono piuttosto frequenti, mia mamma per la minima cosa fuori posto può mettersi ad urlare.
A me dicono spesso che parlo forte anche quando cerco di parlare con un tono "normale", ormai il mio tono di voce è così di default, appunto perchè abituato a parlare a voce alta a casa.
Io stesso a volte ho degli scatti d'ira non da poco quando litigo in famiglia.
Vecchio 28-01-2022, 23:53   #5
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Padre diplomatico mamma ansiosa autoritaria maniaca di regole ordine che vuole comandare.quanto mi è mancata una figura materna socievole col sorriso rassicurante dolce.quando vedo una donna autoritaria perfettina inizio a innervosirmi.mi sono ripromesso mai più certe figure di donne 30 anni mi sono bastati.un figlio maschio dovrebbe crescere con una madre estroversa assertiva.e col sorriso in grado di mediare e legare.no con una donna che in 20 anni di lavoro si è fatta 2 amiche sole.ma purtoppo e andata così.quel mostro chiamato introversione ce nel dna familiare.miracoli non se ne potevano fare crescendo in un certo contesto e con certe figure.dovevo venire su estroverso come no.ho fatto veramente i miracoli crescendo con gente così schiva.
Vecchio 28-01-2022, 23:57   #6
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Originariamente inviata da Norlit Visualizza il messaggio
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Mio padre non si mette a fare il cane quando si arrabbia, ma inizia a sbuffare come un cavallo. Questo lo fa anche normalmente, quando il nervosismo è accentuato inizia a farlo più spesso.
Qui mia madre parla a voce alta in ogni occasione, al punto che se sta parlando a telefono la sento pure se ho le cuffie con il volume al massimo e la porta di camera chiusa.
Mia madre è l'unica persona che, durante i litigi, urla oltremodo. Durante le loro discussioni mia madre ha la voce così alta che quando discutono, se non sei presente nella stanza in cui si trovano, sembra che mia madre stia parlando da sola poiché mio padre ha un tono di voce molto basso. Mio padre urla, ma solo quando è assai nervoso.

Non so bene come definire il mio tono, ma non è simile in alcun modo a quello di mia madre. Spesso lei mi ha criticato dicendo che ho un tono di voce troppo basso.
Per gli scatti d'ira, condivido. Perché a un certo punto, non riesco a sopportare i mal di testa che mi procura mia madre. Faccio sempre del mio meglio per non alzare la voce durante i litigi, perché non voglio causarmi mal di testa da solo né diventare come lei.

Ultima modifica di Laurence; 30-01-2022 a 23:56.
Vecchio 29-01-2022, 00:10   #7
Intermedio
 

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Originariamente inviata da Laurence Visualizza il messaggio
Tuo padre lo fa ancora oggi? Mi chiedevo se la consapevolezza che mia madre lo faceva con cognizione di causa avesse peggiorato le cose, ma considerato che hai una reazione analoga alla mia non penso.

A parte il piangere, quello me l'hanno estirpato durante l'infanzia e mi è tremendamente difficile, se non impossibile, farlo.
Questo stress invece come si manifesta? Ti viene voglia di allontanarti dal suono, di crogiolarti, o ti fa rabbia? Piangi perché le urla ti riportano a un dato evento o periodo della tua vita?

Ricordo al primo giorno di scuola, non riuscivo a sopportare l'idea di dover restare rinchiuso in una stanza insieme ad altri bambini. Facevano troppo casino, urla, quindi iniziai a piangere. Mi avevano sbattuto fuori dalla classe e mi lasciarono a terra a piangere per tutto il giorno.
Oggi avrei una reazione diversa, più rabbia silenziosa, o inizierei ad esprimere di voler silenzio, di non continuare ad alzare i toni. Come spesso faccio, a vuoto, con mia madre. Peggiora solo la situazione.
No, mi sento triste e mi viene da piangere. Mi viene lo stimolo di tapparmi le orecchie, ma ovviamente in pubblico non posso farlo. Sembrerei un’idiota. Mi capitava spesso a scuola quando qualcun altro veniva sgridato, ma in generale non sopporto nessun tipo di urla. Neanche quelle bonarie.

Comunque lo fa ancora, prende anche degli psicofarmaci per questi scatti di rabbia ed è leggermente (ma leggermente) migliorato
Vecchio 29-01-2022, 00:27   #8
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L'avatar di Laurence
 

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Originariamente inviata da Mela~ Visualizza il messaggio
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Quelle bonarie sono anche peggio, perché la gente non collega facilmente il perché possono infastidire rispetto a quelle "aggressive".
Per me le urla sono urla, non mi importa l'intento dietro, la sensazione che viene scatenata in me è la medesima in entrambe le situazioni.
Ma vallo a spiegare questo alle persone.

L'istinto di tapparsi le orecchie è qualcosa che facevo anche io, da bambino, ma venivo prontamente sgridato o deriso se osavo praticarlo, in quanto ridicolo. La tua idea riguardo il sembrare un'idiota se lo fai in pubblico non è sbagliata, visto che a scuola mi fu detto chiaramente che lo sembravo. Inutile dire che ora, da "adulto", non sogno nemmeno lontanamente di fare questa cosa.
Non mi avevano detto gli altri bambini che sembravo un idiota, ma le maestre.

Invece di tapparmi le orecchie con le mani oggi lo faccio con le cuffie, isolandomi nel mio mondo con la musica, affogando le urla altrui che siano in pubblico o in casa da parte di mia madre (anche se qui non funziona sempre).

Dopo che piangi come ti senti? Liberata? O invece (se avvenuto in pubblico, il pianto) ti vergogni?

Ah, migliorato. Mia madre invece oserei dire che con l'età che avanza, è anche peggiorata. Urla sempre di più, ed è sempre più nervosa e incline a rispondere in malo modo.

Ultima modifica di Laurence; 30-01-2022 a 23:56.
Vecchio 29-01-2022, 02:10   #9
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Sto chattando con una donna dei gemelli e la riflessivita fatta persona.non so come ariete e gemelli possano stare assieme.fuoco e aria.non so neanche se ha mai alzato la voce.ma poi mi sembrava una da tipi maturi equilibrati perfettini.perche chatta con un bipolare impulsivo come me non lha capita.non pensavo di essere il suo ideale di uomo.ha pure un cane mi manca solo la donna col cane.capace che mi da dell insensibile.
Vecchio 31-01-2022, 00:53   #10
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L'avatar di Newage
 

Ogni tanto si soprattutto mia madre.
Vecchio 31-01-2022, 02:00   #11
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L'avatar di Laurence
 

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Originariamente inviata da Matita Visualizza il messaggio
...
Anche qui c'era una parvenza di normalità agli occhi di chi non apparteneva alla famiglia, ma la verità era un'altra. Non è mai stata una famiglia sana, ma una composta da due che si odiavano e riversano il loro odio su di me.
Fra grida e botte non si trovava la voglia di amare ma nemmeno era possibile imparare a farlo, poiché qui era presente solo odio, loro mostravano sol oodio, non ho mai visto i miei genitori comportarsi come una "normale" coppia. Niente dimostrazioni d'affetto, solo dimostrazioni di rabbia e frustrazione.
Il peggior membro della mia famiglia è mia madre, ma in realtà nemmeno mio padre scherza: mia madre ha fatto varie scenate in pubblico analoghe a quelle del tuo genitore, dove sembrava una pazza, ma dopo era calmissima, non pensava di aver fatto qualcosa di sbagliato o indecoroso, è il mondo che deve piegarsi a lei, non lei che deve rispettare le regole.
Mio padre, invece, è colui che mi ha rovinato di più fisicamente, in particolar modo i denti, che li ho orribili grazie a lui e alle "carezze" che mi ha dato in faccia durante la crescita.
Da piccolo, con mia madre, quella del non camminare abbastanza velocemente quanto lei è successo anche a me. Oltre a fare una scena in pubblico con schiaffi inclusi e a sgridarmi dandomi del ritardato, iniziò anche a dirmi che sono vivo solo perché lei aveva fatto uno sbaglio. Non mi trattava come un bambino ma come un qualcosa, un essere, da trattare con il più disprezzo possibile.
Mia madre non ha mai nascosto che si è pentita di non aver deciso di fare l'aborto, rammentando che posso sempre, ancora, porre rimedio al suo sbaglio decidendo di farla finita.
Così, come dice lei, non dovrà più vedermi camminare in giro e associare questa strana "bestia" che crede di essere suo figlio a sé stessa. Da bambino mi dava del bestia o bestiola, ma oggi utilizza vari insulti a seconda di come si sente, ma apprezza in particolar modo darmi del ritardato o dello stupido. Mi dice che sono inamabile, che sono uno che nessuna vorrebbe mai avere al proprio fianco, che resterò solo per tutta la mia vita e che non ho qualità degne di nota, che sono mediocre.
In casa mia queste cose sono all'ordine del giorno se per qualche arcano motivo non sono a lavoro e quando sono libero, devo sorbirmi gli sfoghi di mia madre, a ricordarmi quanto faccio schifo, quanto sono un problema, quanto sono anormale, di tutto. Però mio fratello invece no, o qualunque altro membro della famiglia, sono elevati a standard impossibili che io non potrò mai raggiungere perché io non sono abbastanza, per lei, nemmeno un figlio sono.
Io sono una persona molto inespressiva, non ero solito reagire ma durante la mia adolescenza è stata una delle cose che ho fatto, ma ho solo ottenuto una cacciata di casa poiché avevo fatto del male a mio padre.
Oggi non temo che entrambi possano farmi del male, ma da bambino avevo paura che mi avrebbero ucciso durante la notte, non riuscivo a riposare. L'insonnia me la porto ancora appresso oggi, a distanza di anni, e non perché ho paura di loro, ma perché c'ho troppi pensieri che mi girano per la testa, che si fanno più intensi di notte.
Mi spiace che vivi nel terrore di dover ricoprire il ruolo di tua madre e che consideri abbandonare questo pianeta, suppongo, come un modo per evitare quel destino.
Io non so nemmeno cosa diranno, ma so per certo che farà piacere a mia madre e non piangerà, se mi ammazzerò. Le persone manco sanno chi sono, i miei genitori non dicono che io sono loro figlio, molti manco lo sanno proprio perché mia madre si "vergogna" di me, le faccio schifo.
Da bambino anche io pensavo che la mia fosse normale, ma con le interazioni, poche ma decisive, furono abbastanza per comprendere che non tutti bambini venivano presi a calci, letteralmente a calci e nemmeno pochi o di scarsa intensità, dal proprio padre. Ho avuto modo di scoprire che non tutti i bambini, quando si avvicinavano alla madre per abbracciarla, alle gambe, venivano lanciati via e buttati a terra mentre lei gli urlava di stare lontano e di non farlo mai più.
Oggi da adulto sono un "uomo" che non sa vivere né vuole farlo, che non sa comunicare, che ha paura del contatto fisico, che non vorrebbe esistere.

Ho difficoltà a esprimere ciò che sento, non so bene come esternare i miei pensieri e scrivo anche male, per giunta. Questo è il risultato del loro "affetto"; una persona incompleta che vaga in giro per il mondo a farsi deridere.
Sono un fallimento, il figlio che non ce l'ha fatta.
Quello che lavora ma che non ha un vero futuro, perché non riesce a mantenere questo lavoro e c'ha come unico futuro in mente quello di spararsi in camera sua. A parte il lavoro non esco nemmeno, a che fine poi dovrei uscire? Non ho nessuno con cui uscire, al massimo uscivo con alcuni "amici" solo per andare a bere, non è chissà che grande cosa uscire per sfondarmi l'anima di alcolici. Tanto lo posso fare pure in casa se vorrei, uscendo mi sento solo ancora più in difetto dagli altri che vedono questa cosa come un grande evento per stare in compagnia di gente.
Quindi resterei chiuso in casa, come ho fatto per anni, da buon hikikomori, NEET, o qualunque sia l'etichetta più adatta a uno come me. Poco cambia.

E devo sopportare quotidianamente due individui che mi odiano e mi vorrebbero morto.


Per la mia situazione non vedo particolari speranze, con la mia famiglia ho raggiunto un punto morto dove la convivenza è impossibile e il rapporto non riuscirà mai a diventare uno normale, non lo è mai stato, mai lo sarà, e morirà come un rapporto malsano.

Mi spiace per la tua situazione, per come si riferisce a te tuo padre e ciò che temi per il tuo futuro. La paura della figura paterna apparteneva anche a me in passato, da più giovane. Ora non è più così, forse sarà lo stesso anche per te.
Spero che riuscirai ad allontanarti dai tuoi genitori, o perlomeno, dalla tua figura paterna. Io ho intenzione di fare questo, andare lontano, il più possibile, da loro.

Hai la mia comprensione. La tua situazione è vicina alla mia, anche se diversa.

Ultima modifica di Laurence; 31-01-2022 a 02:42.
Ringraziamenti da
spezzata (31-01-2022)
Vecchio 31-01-2022, 03:08   #12
Esperto
L'avatar di Cancelletto
 

Tutti i santi giorni e non capisco come fanno. Anche mio padre tace e non sa porre fine ai litigi. Troppa irrazionalità, aggressività, manie di controllo e ansia. È un passatempo per loro a questo punto. Mia madre sembra non capire un cavolo ma mio fratello è spaventoso quando si arrabbia, zero capacità di darsi una calmata
Vecchio 31-01-2022, 06:55   #13
Esperto
L'avatar di Kitsune
 

Mio padre è ossessivo e prevaricatore, questo ha portato mia madre a sviluppare tecniche alternative al confronto diretto ed è diventata machiavellica ma soprattutto a scattare subito come una molla. Mio fratello è un po' come mio padre ma non ossessivo è più ragionevole. Quindi alla fine sono le loro rispettive compagne quelle a urlare di più. Mia sorella invece non urla ma parla spessissimo ad alta voce. Mia madre sta diventando demente per colpa dell'età e a volte alzo la voce solo con lei ma essendo che parlerò tipo 2 minuti in tutta una giornata da anni non essendo abituato a parlare mi viene subito da tossire. Non alzo la voce con nessun altro, non rispondo se alzano la voce con me e metto le cuffie quando gli altri familiari urlano. Non ricordo l'ultima volta che qualcuno mi abbia urlato o alzato la voce, saranno passati anni. Sì insomma alla fine sono mia madre e mio padre i top urlatori, se si vedono riescono a parlare normalmente 5 minuti poi scattano.
Vecchio 13-02-2022, 22:32   #14
Principiante
 

Urlare è dire poco.

Adesso vivo da solo, ma i danni ormai sono stati fatti.
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