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09-05-2024, 01:20
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#21
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Messaggi: 2,100
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E' sempre stato così per me. Poi anche se pare arrivi qualcuno... prima o poi l'altra persona vorrà andarsene per la sua strada, è sempre un "quando" e mai un "se", tutti ad un certo punto se ne vanno...
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09-05-2024, 10:08
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#22
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 7,702
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Quote:
Originariamente inviata da Nightlights
Capisco che qualcuno pensa "piuttosto che avere conversazioni spiacevoli sto da solo e non parlo con nessuno", è comprensibile, però tagliarsi fuori dal mondo e alzare i muri non credo sia la soluzione migliore. La solitudine totale a lungo andare fa uscire pazzi, un pò di rapporti umani ci vogliono.
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I rapporti umani - bene o male - ci sono, viviamo pur sempre in una società. Dobbiamo per forza interagire con il prossimo, i soldi e la spesa non cadono dal cielo. Il problema, semmai, riguarda il campo delle amicizie e simili. A volte il tempo è tiranno, gli impegni sono tanti e/o il luogo non è tra i più favorevoli. Per non parlare della gente, ahimè non siamo compatibili con tutti. Il rischio - pur di non restare soli - è quello di accontentarsi di amicizie unilaterali. Offrire aiuto, sostegno e ascolto senza mai ottenere nulla in cambio. Per carità, l'amicizia non è una partita doppia fatta di dare e avere, ma non dovrebbe nemmeno assomigliare a un buco nero. C'è bisogno di un minimo di reciprocità. Invece tante persone si trovano invischiate proprio in situazioni del genere, visibili all'altro solo in termini di utilità. Il tutto senza poter condividere un'opinione diversa, un interesse o un problema a meno di voler scatenare malcontenti, svalutazioni o manifestazioni di totale indifferenza. A conti fatti, secondo me sono più tossici questi scenari piuttosto che la solitudine pura e cruda.
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Ultima modifica di Xchénnpossoreg?; 09-05-2024 a 10:42.
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09-05-2024, 11:12
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#23
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Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
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C'è chi non riesce neanche a fare la spesa e andarsi a procurare i soldi, per dovere di cronaca, niente è scontato. Le amicizie sono secondarie alle necessità, e un bisogno secondario. C'è chi deve lottare per i primari.
I rapporti unilaterali sono spesso dovuti al fatto che chi se ne lamenta non fa niente per farli diventare bilaterali. Se non chiedi aiuto, nessuno ti aiuterà. Se non ti lamenti, nessuno ti consolerà. Se non parli di te, nessuno invaderà la tua privacy. Se non vuoi uscire, nessuno ti stanerà da casa. Se offri ascolto, la gente ti parlerà. Se non cerchi, potresti essere cercato ma non è scontato che avvenga.Offri aiuto e la gente si farà aiutare. Chi alza un muro verso gli altri e si pone solo come aiutante e ascoltatore, ma non fa presente le proprie istanze, si nega e si nasconde, non può aspettarsi che gli altri facciano e lamentarsi che il rapporto è insoddisfacente. Il rapporto si crea sempre in due. Che poi se prendono iniziative si trovano porte in faccia. Come stai é una domanda a cui si può rispondere "sto male , ho questo problema, mi serve aiuto, mi serve consolazione". Se si risponde tutto ok sono a posto così, gli altri non verranno a sfondare il muro. Che poi quando provano a farlo ci si sente pure offesi. E allora. Gli altri prendono i segnali che gli si danno. Altrimenti si è principesse sul pisello (maschi e femmine, metafora) che aspettano di essere salvati senza cercare niente e nessuno, ma quando anche qualcuno ci prova si viene sbattuti via in malo modo. Quando si antepone l'orgoglio ai benefici dei rapporti, intanto bisogna poterselo permettere. E anche questo non è scontato. E poi non si può dare la colpa agli altri se prendono senza dare. Cosa vuoi dare a chi ha deciso per partito preso che non vuole ricevere? Quando la solitudine é una precisa scelta, intanto si deve ringraziare di poterla scegliere, che non a tutti è possibile sopravvivere senza qualcuno di fianco, e poi é disonesto dirsi che è l'unica alternativa ai rapporti tossici, se quelli biunivoci si evitano di proposito.
Ma ritengo sia molto consolatorio stare nella comfort zone dell'evitamento scelto. Sapere di avere una scelta nel cassetto che non si usa è sempre una benedizione, rispetto alla mancanza di possibilità.
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Ultima modifica di claire; 09-05-2024 a 12:04.
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09-05-2024, 12:50
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#24
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Intermedio
Qui dal: Apr 2024
Messaggi: 142
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Quote:
Originariamente inviata da Sheev Palpatine
E' sempre stato così per me. Poi anche se pare arrivi qualcuno... prima o poi l'altra persona vorrà andarsene per la sua strada, è sempre un "quando" e mai un "se", tutti ad un certo punto se ne vanno...
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Già. Poi adesso non arriva neanche più nessuno.
Bisogna imparare a stare da soli.
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09-05-2024, 12:56
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#25
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Esperto
Qui dal: Dec 2019
Ubicazione: Monsters in the parasol
Messaggi: 2,697
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Quote:
Originariamente inviata da Sheev Palpatine
E' sempre stato così per me. Poi anche se pare arrivi qualcuno... prima o poi l'altra persona vorrà andarsene per la sua strada, è sempre un "quando" e mai un "se", tutti ad un certo punto se ne vanno...
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Questo vale per tutti, le persone sono di passaggio nelle vite degli altri. C'è un legame di qualche tipo fin quando ha senso, ma prima o poi la vita spezza i legami e bisogna andare per la proprio strada anzichè accanirsi terapeuticamente su rapporti che sono chiaramente morti.
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09-05-2024, 16:04
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#26
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 7,702
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Quote:
Originariamente inviata da claire
I rapporti unilaterali sono spesso dovuti al fatto che chi se ne lamenta non fa niente per farli diventare bilaterali.
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No, i rapporti unilaterali sono dovuti al totale disinteresse dell'altra persona.
Di base i tentativi di condivisione si fanno praticamente sempre, ma in queste situazioni vengono spesso ridicolizzati, svalutati o lasciati passare in sordina.
Per dire, parli di un libro appena letto e che ti è tanto piaciuto, e l'amico risponde svogliatamente; ti dice che fa schifo oppure cambia subito discorso. Racconti di aver appena preso una brutta storta alla caviglia e l'altra persona replica parlandoti di quando nell'86 si è rotta il polso. Il tutto, magari, anche con un certo astio perché ora non potrai più andare a ritirarle i vestiti in tintoria.
Confidi qualcosa di intimo, un tuo problema personale e l'amico cosa fa? Cambia discorso o percula/sminuisce la tua esperienza.
E guai a fare notare la cosa. Guai a comportarti nello stesso modo. Guai a mettere dei paletti. Devi lasciar correre, a meno di volerti ritrovare invischiata in una litigata inutile.
E dopo un po' ti rendi conto dell'andazzo, sai che funziona così e a quel punto ti chiudi. In queste amicizie non c'è spazio per due persone ma solo per una. Esistono ed esisteranno esclusivamente le esigenze, i pensieri, desideri, problemi, interessi di un unico soggetto.
La solitudine, certo, può farti avvicinare facilmente a situazioni del genere, forse perché pare già tanto poter avere uno scambio. La realtà, però, è che questo scambio non c'è.
Personalmente non vedo le vie a senso unico come una soluzione, preferisco farmi compagnia leggendo qualcosa o guardando un film.
Però per questo dico di fare attenzione a demonizzare la solitudine. Più lo si fa e più si rischia di accettare tutto perché "Piutost che nient l’è mej piutost"... e insomma, le briciole non sono molto appaganti.
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Ultima modifica di Xchénnpossoreg?; 09-05-2024 a 16:08.
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09-05-2024, 16:55
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#27
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Esperto
Qui dal: Apr 2010
Ubicazione: Non so
Messaggi: 1,674
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Quote:
Originariamente inviata da Xchénnpossoreg?
No, i rapporti unilaterali sono dovuti al totale disinteresse dell'altra persona.
Di base i tentativi di condivisione si fanno praticamente sempre, ma in queste situazioni vengono spesso ridicolizzati, svalutati o lasciati passare in sordina.
Per dire, parli di un libro appena letto e che ti è tanto piaciuto, e l'amico risponde svogliatamente; ti dice che fa schifo oppure cambia subito discorso. Racconti di aver appena preso una brutta storta alla caviglia e l'altra persona replica parlandoti di quando nell'86 si è rotta il polso. Il tutto, magari, anche con un certo astio perché ora non potrai più andare a ritirarle i vestiti in tintoria.
Confidi qualcosa di intimo, un tuo problema personale e l'amico cosa fa? Cambia discorso o percula/sminuisce la tua esperienza.
E guai a fare notare la cosa. Guai a comportarti nello stesso modo. Guai a mettere dei paletti. Devi lasciar correre, a meno di volerti ritrovare invischiata in una litigata inutile.
E dopo un po' ti rendi conto dell'andazzo, sai che funziona così e a quel punto ti chiudi. In queste amicizie non c'è spazio per due persone ma solo per una. Esistono ed esisteranno esclusivamente le esigenze, i pensieri, desideri, problemi, interessi di un unico soggetto.
La solitudine, certo, può farti avvicinare facilmente a situazioni del genere, forse perché pare già tanto poter avere uno scambio. La realtà, però, è che questo scambio non c'è.
Personalmente non vedo le vie a senso unico come una soluzione, preferisco farmi compagnia leggendo qualcosa o guardando un film.
Però per questo dico di fare attenzione a demonizzare la solitudine. Più lo si fa e più si rischia di accettare tutto perché "Piutost che nient l’è mej piutost"... e insomma, le briciole non sono molto appaganti.
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Quoto tutto l'amicizia deve essere anche corrisposta,perchè inutile forzare qualsiasi rapporto se non c'è reciprocità.
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09-05-2024, 17:12
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#28
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,738
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Quote:
Originariamente inviata da Xchénnpossoreg?
Però per questo dico di fare attenzione a demonizzare la solitudine. Più lo si fa e più si rischia di accettare tutto perché "Piutost che nient l’è mej piutost"... e insomma, le briciole non sono molto appaganti.
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è comunque soggettivo. per me sono meglio le briciole della solitudine totale.
Certo, se invece si tratta di un rapporto con una persona dannosa che fa del male, allora no. Se si tratta di qualcuno che semplicemente mostra poco interesse, allora va bene, meglio questo della solitudine.
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09-05-2024, 20:32
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#29
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Esperto
Qui dal: Dec 2021
Ubicazione: Nel limbo
Messaggi: 780
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Mi sento cognitivamente compromesso a tal punto da non riuscire a scrivere una risposta articolata.
Dico soltanto che mi riferivo, e pensavo fosse sottinteso, alla mancanza di qualcuno con cui condividere la quotidianità, pensieri, parole. La gravità della mia solitudine si manifesta oggi nelle difficoltà cognitive che mi stanno veramente limitando, dovute ad anni di isolamento assoluto. E questo non lo si risolve con le interazioni di necessità, tipo il buongiorno/buonasera al cassiere del supermercato o il "grazie, arrivederci" detto al tabaccaio.
...non riesco a scrivere nient'altro al momento..
Continuo a leggervi con piacere.
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09-05-2024, 20:51
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#30
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Esperto
Qui dal: Aug 2020
Ubicazione: Verona
Messaggi: 6,224
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Quote:
Originariamente inviata da Des
Mi sento cognitivamente compromesso a tal punto da non riuscire a scrivere una risposta articolata.
Dico soltanto che mi riferivo, e pensavo fosse sottinteso, alla mancanza di qualcuno con cui condividere la quotidianità, pensieri, parole. La gravità della mia solitudine si manifesta oggi nelle difficoltà cognitive che mi stanno veramente limitando, dovute ad anni di isolamento assoluto. E questo non lo si risolve con le interazioni di necessità, tipo il buongiorno/buonasera al cassiere del supermercato o il "grazie, arrivederci" detto al tabaccaio.
...non riesco a scrivere nient'altro al momento..
Continuo a leggervi con piacere.
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Tranquillo non serve scrivere poemi
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09-05-2024, 20:52
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#31
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,113
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Ultimamente mi sto rendendo conto che la solitudine per me va bene. È evidente che non è un percorso che si fa in un giorno, ci vogliono anni e anni.
Quante volte ho sofferto perché ero solo a capodanno, a pasquetta, il 25 aprile, etc.
Quante volte ho quasi elemosinato la compagnia di persone che invece della mia compagnia non avevano bisogno, oppure avevano di meglio.
Ad un certo punto capisci che puoi stare anche da solo. Perché purtroppo la gente della mia età ormai è contagiata dal cancro consumista, pensano solo ai soldi alla carriera, alle ville.. ma io con questi ragionamenti non ho niente a che spartire. Io so che ho i miei hobbies, ci sono milioni di dischi da ascoltare e di film da vedere. C'è lo sport da fare, ci sono tante cose.
Certo, stare nella situazione che piacerebbe a me, e cioè la pace condominiale e il silenzio è un traguardo difficile da raggiungere, ma ci sto lavorando.
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09-05-2024, 21:22
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#32
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 433
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Quote:
Originariamente inviata da Des
Mi sento cognitivamente compromesso a tal punto da non riuscire a scrivere una risposta articolata.
Dico soltanto che mi riferivo, e pensavo fosse sottinteso, alla mancanza di qualcuno con cui condividere la quotidianità, pensieri, parole. La gravità della mia solitudine si manifesta oggi nelle difficoltà cognitive che mi stanno veramente limitando, dovute ad anni di isolamento assoluto. E questo non lo si risolve con le interazioni di necessità, tipo il buongiorno/buonasera al cassiere del supermercato o il "grazie, arrivederci" detto al tabaccaio.
...non riesco a scrivere nient'altro al momento..
Continuo a leggervi con piacere.
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Mi rivedo in te, oramai non riesco più a dialogare, ne nè ho la forza
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10-05-2024, 09:23
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#33
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Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
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Quote:
Originariamente inviata da Xchénnpossoreg?
No, i rapporti unilaterali sono dovuti al totale disinteresse dell'altra persona.
Di base i tentativi di condivisione si fanno praticamente sempre, ma in queste situazioni vengono spesso ridicolizzati, svalutati o lasciati passare in sordina.
Per dire, parli di un libro appena letto e che ti è tanto piaciuto, e l'amico risponde svogliatamente; ti dice che fa schifo oppure cambia subito discorso. Racconti di aver appena preso una brutta storta alla caviglia e l'altra persona replica parlandoti di quando nell'86 si è rotta il polso. Il tutto, magari, anche con un certo astio perché ora non potrai più andare a ritirarle i vestiti in tintoria.
Confidi qualcosa di intimo, un tuo problema personale e l'amico cosa fa? Cambia discorso o percula/sminuisce la tua esperienza.
E guai a fare notare la cosa. Guai a comportarti nello stesso modo. Guai a mettere dei paletti. Devi lasciar correre, a meno di volerti ritrovare invischiata in una litigata inutile.
E dopo un po' ti rendi conto dell'andazzo, sai che funziona così e a quel punto ti chiudi. In queste amicizie non c'è spazio per due persone ma solo per una. Esistono ed esisteranno esclusivamente le esigenze, i pensieri, desideri, problemi, interessi di un unico soggetto.
La solitudine, certo, può farti avvicinare facilmente a situazioni del genere, forse perché pare già tanto poter avere uno scambio. La realtà, però, è che questo scambio non c'è.
Personalmente non vedo le vie a senso unico come una soluzione, preferisco farmi compagnia leggendo qualcosa o guardando un film.
Però per questo dico di fare attenzione a demonizzare la solitudine. Più lo si fa e più si rischia di accettare tutto perché "Piutost che nient l’è mej piutost"... e insomma, le briciole non sono molto appaganti.
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Io ho descritto un caso, tu un altro.
Ci sono persone insensibili ed egoiste nei rapporti, sì. Che esigono e non ascoltano, non aiutano, usano e basta.
Però ci sono anche persone evitanti, lasciando stare il disturbo, che alzano muri di orgoglio e quello che dall'altro potrebbero avere, non lo prendono, come fosse un'umiliazione anche quando non c'è niente di male ad accettare aiuto , a cercare conforto , compagnia. Perché romperebbe la comfort zone. Che quando si può avere, quella sì , è "piuttosto che niente meglio piuttosto". Perché non tutti possono averla. Però è una scelta e le scelte di queste persone non sono colpa della tossicità dell'altro. Fanno così anche con chi non è tossico. O considerano tossico chiunque si avvicini. E non cercano mai nessuno.Quelle che ho descritto io.
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10-05-2024, 09:49
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#34
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Esperto
Qui dal: Sep 2018
Messaggi: 2,478
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Quote:
Originariamente inviata da Keith
Ultimamente mi sto rendendo conto che la solitudine per me va bene. È evidente che non è un percorso che si fa in un giorno, ci vogliono anni e anni.
Quante volte ho sofferto perché ero solo a capodanno, a pasquetta, il 25 aprile, etc.
Quante volte ho quasi elemosinato la compagnia di persone che invece della mia compagnia non avevano bisogno, oppure avevano di meglio.
Ad un certo punto capisci che puoi stare anche da solo. Perché purtroppo la gente della mia età ormai è contagiata dal cancro consumista, pensano solo ai soldi alla carriera, alle ville.. ma io con questi ragionamenti non ho niente a che spartire. Io so che ho i miei hobbies, ci sono milioni di dischi da ascoltare e di film da vedere. C'è lo sport da fare, ci sono tante cose.
Certo, stare nella situazione che piacerebbe a me, e cioè la pace condominiale e il silenzio è un traguardo difficile da raggiungere, ma ci sto lavorando.
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Anche io ormai ci ho fatto il callo, un po' per abitudine e un po' per naturale inclinazione. Certo lo dico da 32enne che ha fatto le sue esperienze e ora si è chiuso. Tra i 15 e i 19 anni ho fatto le mie serate, le mie esperienze e non avere nessuno già a quell' età lì è devastante veramente.
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10-05-2024, 10:00
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#35
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Guest
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Buongiorno,
una considerazione col dovuto rispetto
Purtroppo su internet ultimamente è pieno di persone che hanno una vita "normale"
Spesso i giovani ventenni non hanno propriamente il problema della mancanza di contatti, ma altri irrisolti tipo narcisismo covert che li porta a chiudersi in casa con molti comfort e a stare tutto il giorno sui social e meme redpill
Per carità non siamo qua a giudicare, ma aiuterebbe distinguere le situazioni
Quando si hanno problemi economici attivi, nel senso che si vive e si hanno spese anche piccole somme di soldi servono
o magari vengono a mancare amici stretti e famigliari, per decesso o aggravamento di salute, può succedere di isolarsi per un periodo perchè le feste non sono più prioritarie
Fa parte della vita, ma è una cosa che succede spesso in età più avanzata. E' imparagonabile alla situazione di un ventenne in salute e magari benestante che "si racconta" di essere solo, con tutta la dovuta comprensione
Inoltre anche la persona più socievole può scontrarsi con amici di vecchia data se capitano episodi spiacevoli per differenza di carattere. Non è una tragedia cambiare frequentazione in casi particolari
Lo dico senza voler fare il boomer, penso che alcuni sedicenti hikikomori siano talmente abituati ad avere viveri e videogiochi che si siano dimenticati della quotidianità normale in cui te li devi portare a casa. E diciamocelo, i gruppi "di supporto" ci lucrano sopra, lasciando che si tirino le etichette in internet. Questa è una cosa che si possono permettere solo i giovanissimi, un quasi trentenne non può perderci tempo
Essendo narcisisti covert, si potrebbe fare leva sulla sfida di uscire di casa
Comunque
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10-05-2024, 13:36
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#36
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,113
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Quote:
Originariamente inviata da bukowskiii
Anche io ormai ci ho fatto il callo, un po' per abitudine e un po' per naturale inclinazione. Certo lo dico da 32enne che ha fatto le sue esperienze e ora si è chiuso. Tra i 15 e i 19 anni ho fatto le mie serate, le mie esperienze e non avere nessuno già a quell' età lì è devastante veramente.
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sisi, non lo metto in dubbio che sia devastante. a quell'età lì per fortuna ho avuto gli amici di scuola, altrimenti sarei stato senza nessuno. altri non ce n'erano. E' continuato anche con l'università, poi però finisce.
E' evidente che poi ti senti solo anche da non giovanissimo, a 35-40 anni, ma alla fine ti ci abitui. Tanto vedi che anche fuori il mondo non ti può offrire quel che vorresti e ti adatti.
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10-05-2024, 14:43
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#37
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Esperto
Qui dal: May 2022
Messaggi: 915
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Quote:
Originariamente inviata da Non registrato
Lo dico senza voler fare il boomer, penso che alcuni sedicenti hikikomori siano talmente abituati ad avere viveri e videogiochi che si siano dimenticati della quotidianità normale in cui te li devi portare a casa. E diciamocelo, i gruppi "di supporto" ci lucrano sopra
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L'idea che se uno non lavora o si chiude in casa sia un bimbo viziato è diffusa ben oltre l'età boomeristica, è il pensiero del 99% della società. Mi stupisce infatti la frase sui gruppi di "supporto", ma esiste davvero qualcuno che in queste situazioni dà supporto e non si limita a dire che se uno sta in casa "si vede che se lo può permettere"?
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10-05-2024, 15:06
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#38
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Guest
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Quote:
Mi stupisce infatti la frase sui gruppi di "supporto"
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Purtroppo negli ultimi anni alcune personalità della cosidetta redpill hanno lucrato sulle circostanze, mi pare evidente, dai forum con banner pubblicitari al fatto che i nascenti gruppi di messaggistica anonimi siano spesso gestiti da gente che lo fa per noia non avendo grossi problemi di tipo economico
I gruppi hikikomori hanno rappresentazioni di intellettuali benestanti (che volte vivono all'esterno e non sono certo isolati) che hanno tenuto la gestione di questi forum a discapito della salute dei più giovani
Molto spesso la gente fuori è molto più comprensiva e umana, solo che ha una routine per questione di sopravvivenza e quindi una vita più incline al pratico
Il mio non è un discorso boomer se non altro per anagrafica, ho meno di 35anni
Comunque mi scuso se questo pensiero risulta inopportuno
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10-05-2024, 15:49
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#39
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Messaggi: 7,702
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Quote:
Originariamente inviata da claire
Io ho descritto un caso, tu un altro.
Ci sono persone insensibili ed egoiste nei rapporti, sì. Che esigono e non ascoltano, non aiutano, usano e basta.
Però ci sono anche persone evitanti, lasciando stare il disturbo, che alzano muri di orgoglio e quello che dall'altro potrebbero avere, non lo prendono, come fosse un'umiliazione anche quando non c'è niente di male ad accettare aiuto , a cercare conforto , compagnia.
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Un evitante che si lamenta di questa situazione è un evitante che ha già fatto un passo avanti verso l’altro. L’esperienza gli ha insegnato che, purtroppo, non c’è spazio in certe situazioni.
La stessa persona, messa a confronto con un amico/a più accogliente, potrebbe comportarsi in modo molto diverso. Forse non farà mai la cronistoria delle sue giornate, probabilmente certi problemi li terrà per sé. Tuttavia:
* Condividerà i suoi interessi
* Esprimerà le sue opinioni senza temere un attacco
* Con la giusta confidenza, racconterà anche qualche guaio e chiederà un consiglio.
Prevedibilmente, si ritroverà comunque più nel ruolo di ascoltatore che di oratore. Ad ogni modo, non si sentirà invischiato in un rapporto unilaterale perché, volendo, avrà la certezza di potersi esprimere e di essere ascoltato veramente e volentieri.
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10-05-2024, 15:49
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#40
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Intermedio
Qui dal: May 2024
Messaggi: 185
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Credo che rapportarsi con persone non in grado di apprezzarti un minimo solo per evitare la solitudine non abbia molto senso, genera solo frustrazione e danni all'autostima, meglio la solitudine in questo caso
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