Brutta&Cattiva

Ciao, questa è la storia della mia vita. Vorrei condividerla con voi.
Quando ero bambina, per qualche sconosciuta ragione mia madre mi umiliava davanti alle persone o le allontanava da me. Si, sono figlia di una madre di quel tipo li: distruttiva, oppressiva, iperprotettiva, e str..za. Ovviamente. Una madre di quelle che sembrano la madre superiora del convento. Da che ne ho memoria l'ho sempre sentita urlare, un "No" per qualsiasi cosa, sempre vista distruggere i sogni e le aspettative altrui. Botte. Una tipa manesca. Mai vista positività in lei.
Ok forse sbaglio iniziando così il discorso: ma il mio imprinting è stato questo.
Sono cresciuta con l'idea di essere una persona sbagliata. Che chi ti vuole bene ti riempe di botte e dissensi. Che per essere amati occorra piegare la testa. Che essere amati non è un diritto ma una cosa che ti devi sudare pezzo per pezzo e pagare a carissimo prezzo. Che chi ti ama inevitabilmente ti fa male e ti abbandona.
Inutile dire che tutte le relazioni della mia vita sono fallite. La maggior parte finite male.
Le relazioni amorose, perché ero una che "dava troppo" nei rapporti. Cercavo quello che non avevo e mi facevo in 4 pur di ricevere amore.
Non capitava mai. Era sempre un rimedio temporaneo.
Stessa cosa nelle amicizie: le persone mi trovavano adorabile, tutte pucci pucci poi dopo un pò si stufavano e ciao. Non so quanta gente ho visto uscire dalla mia vita senza essere in grado di darmi una motivazione. Ho avuto decine di "migliori amiche". Decine di "amori". Centinaia di "compagni" con cui "domani ci vediamo". Tutti spariti, finiti, morti.

Ho cominciato ad odiare le persone da quando avevo circa 6 anni e mi sono resa conto, e ancora fatico a rendermene conto, che la gente è egoista, invidiosa, opportunista. Io incontro tantissime persone così. Però io non mi sento di far parte di quella categoria, o meglio, se lo sono, è perchè ho finito col diventarlo.
La maggior parte di loro poi fa finta di fare qualcosa in realtà non ha una vera passione per nulla. Non legge, non si informa, quelli che hanno un minimo di cultura la usano per farsi belli e basta.

La mia situazione attuale è questa: ho un fidanzato che dopo una lunga sfilza di delusioni, ho scelto perchè fobico quanto me. Insicuro quanto me e altrettanto bastonato dalla vita. L'ho scelto perché quando ci siamo conosciuti è l'unico che mi abbia cucinato un vero pasto e l'unico che mi abbia fatto un regalo per il solo gusto di farmelo. Il resto del tempo è volato: lo ammetto, è stata la mia storia più felice. Lui mi sopporta e non pretende che io sia quella che non sono. Sa come sono e gli va bene così.
Io a volte sono insopportabile ma lui tiene botta. A volte anche lui è insopportabile.
Le mie amicizie attualmente sono queste:
- coppia di amici che ho fatto conoscere io, da quanto stanno insieme sono spariti. niente più cene da uno o dall'altra, fine dei weekend, fine delle vacanze, fine delle serate-confessionale. Io sono solo diventata l'amica da chiamare due tre volte l'anno per le ricorrenze. Più di una volta ho pensato che sono proprio degli egoisti: questo è il ringraziamento per averli fatti incontrare e se non era per me nemmeno uscivano.
-amica n. 1 inizialmente fantastica dolce carina ecc.. poi dopo tre anni mi da di matto, comincia a smettere di ascoltare. Al telefono parla solo lei. Esce solo quando può scroccare qualcosa, non gli importa della compagnia le va di fare qualcosa? fa il giro di telefonate e chiede chi è disponibile. Non cerca "la persona" ma fa il suo giro di chiamate finchè non soddisfa le sue esigenze. Mi ha messo nei casini più di una volta, con l'ex psicopatico, con il lavoro, con lo studio.E non vado oltre
- amica n.2 anche lei ci si conosce da 4 anni buoni, all'improvviso decide che vuole espatriare e lo fa. Sei mesi in cui tutte le volte che la contatto ha sempre da fare, parla a monosillabi, "quando tornerò faremo questo questo e quest'altro" è tornata da due mesi e io l'ho vista solo due volte. Le ho chiesto spiegazioni la risposta è stata "è solo che non ho niente da dire a nessuno".
- amica n.3 quella con la famiglia "splendida" . Si fa i ca.. suoi e cerca gli altri solo nei ritagli del suo tempo. Il mondo per lei è fantastico. Se non esci ti attacca la nenia di un'ora che sei vecchia, e che sei negativa e che bisogna uscire ed essere positivi. E che se non viaggi e non lavori abbastanza è colpa tua che non ti sei data da fare. Certo, io se la mia famiglia mi sganciasse duemila euro ogni volta che gliele chiedo per un master o un viaggio...anche io vivrei bene come lei.
- amica n.4 figlia di psicoterapisti, che le hanno comprato e le mantengono uno straccio di casetta in mansarda. Disoccupata, da quando si è fidanzata non si è più vista tranne due cene. Ora che col fidanzato le cose vanno così così, tutti devono stare ai suoi ordini. E' acida da morire. Quando sta male lei, deve essere capita. Se stanno male gli altri, è perchè sono in cerca di attenzioni. Non la cerco più
- amica n. 5: depressa cronica. ok anche io non sono al top. ma usciamo una volta al mese perchè il resto del tempo lo dedica al suo uomo. Seconda uscita insieme, non ci vedevamo da un anno, porta via anche lui, un viscido esasperante individuo che ci prova con le altre davanti a me e a lei. si scusa per il disagio e poi tornano a casa da finti piccioncini. la volta successiva un'ora a parlare di lui e di quanto è infelice, e la restante ora a parlare di argomenti angoscianti (la morte, la depressione, il diavolo, ecc..)
- amico: l'intelligentone della situazione, impossibile avere più un dialogo con lui. ogni volta che apre bocca ti fa sentire stupida. dico sul serio. ti mette sempre in una posizione che ogni cosa che dici è una sciocchezza. le mie uscite con lui dopo due anni si sono diradate finchè non ho voluto più vederlo.
- ex: per due anni abbiamo mantenuto quello che si diceva un buon rapporto tra ex, finchè salta fuori che è anaffettivo, che ha il disturbo ossessivo compulsivo e io non ho per lui il valore di nulla se non di una rimpatriata nei momenti di singletudine. vabbè.
- altro amico: più sociofobico di me, non esce mai.


Vi chiederete perchè li chiamo amici. Fino a 3\4 anni fa il problema non sussisteva: uscivamo quasi sempre, i rapporti erano pieni di armonia, se c'erano delle liti si risolvevano. Ora è la stessa storia di sempre. La gente cambia (in peggio) non prima di aver tirato fuori i suoi lati peggiori, poi si innescano queste mura e poi tutti i rapporti gradualmente finiscono nel nulla.
La mia intera vita è così.. Non so che altro potrei aggiungere.
Attualmente mi sono rotta le scatole, dell'amico saccentone, della coppia invisibile, delle amiche viziatelle snob, della mina vagante opportunista tirchia, della tipa angosciante. Mi piacerebbe cambiare aria. Continuano a cercarmi. Mi dicono " eh come sei vecchia che ti succede" "perchè non esci" "ma che hai questo periodo ti sei chiusa in casa".
Ho avuto anche il burn-out non so se da solo basti a spiegare.
Comunque, per circa un anno mi sono imbottita di xanax e piangevo sempre.

Non sopporto più le persone, mi sembra che mi succhino tutte le energie e la voglia di vivere. E si che mi sono scelta un lavoro al pubblico. Ecco, per una come me, forse è stata una pessima scelta, io pensavo fosse terapeutico.. si, terapeutico per loro; io invece sono peggiorata.

Selenio

Le persone vanno e vengono è normale. Io forse sono abituato al distacco perché da piccolo ogni 2 anni cambiavo città e non ho mai legami duraturi e profondi con qualcuno

Tua madre da come la descrivi ti deve aver fatto venir molti complessi. Non deve essere stato facile. Cmq in Italia le persone sono egoiste o cosi attente alla propria immagine da essere pronte q colpirti alle spalle alla prima occasione. Per questo in Italia non mi fido di nessuno

Cmq spero tu riesca a trovare persone a te più aaffini

Brutta&Cattiva

Tu scrivi "In Italia". La cosa mi colpisce molto. Hai avuto modo di constatare che in questo paese le relazioni umane sono più difficoltose?

Mia madre ha innescato un processo a cui ho messo fine all'età di 27 anni e con moltissima fatica, terapia inclusa.
Imparare a volersi bene è molto faticoso, se non ci si nasce, se nessuno ci insegna a farlo o peggio, se qualcuno ci distrugge mentre impariamo a farlo, poi è difficilissimo. Ho smesso di pensare alle cavolate che lei mi diceva quando mi sono posta uno scopo e l'ho perseguito in barba a tutti.. ho smesso di dipendere dalle relazioni affettive quando mi sono resa conto che non dovevo svendermi per ricevere amore, che non era giusto nei confronti di me stessa, e non lo farò mai più.
Non bacerò mai più il sedere a nessuno.
Sono diventata str..a. Brutta. E cattiva.

Brutta&Cattiva

Ma l'affinità poi esiste? Si la vita è un viavai, ok, ma qualcuno rimane? Viene sempre tutto inghiottito dalle sabbie del tempo o sta a noi salvare qualcosa?

Io vorrei solo qualcuno che resti. Se non ne hanno voglia, sono io la prima a farli fuori, però vengo portata a questo. Non sopporto la mancanza di tatto. Non sopporto la gente che da confidenza subito o pretende di entrare a piedi pari nella tua vita così senza sapere chi sei. O quelli che ti succhiano energia senza dare nulla in cambio. Io finora ho ricevuto pochissimo e ho dato troppo. Sarà per questo che sono molto, estremamente, nauseata dagli esseri umani.

Jack Ugly

Guarda un po' ti capisco, sto vivendo una situazione simile riguardo le amicizie.Anch'io ho/avevo una compagnia di amici con cui uscivo,ma ora le cose sono cambiate.Perché? Sto cercando di spiegarmelo anch'io.Ammetto che io ho iniziato a perdere interesse verso le uscite con loro, ma non per colpa loro, ok che a volte sono abbastanza irritanti, peró no. Il problema è che la cosa è ripetitiva:
passeggiata ----> videogames---->bar
e la cosa riparte, poi dal punto di vista colloquiale
discussioni intelligenti--->negatività---->abbattimento emotivo---->smerdamento di un membro della compagnia---->affettività e solidarietà
e la cosa riparte, in continuo. E personalmente ho iniziato a stancarmi di ció, perché arrivi al punto in cui non sai cosa pensare di loro.Ti chiedi:sono falsi o veri?Manca un membro, e parlano male di quello,insomma quando non c'è qualcuno lo deridono alle spalle.Si mostrano in una maniera e in un'altra. Hai mai pensato che tutto quello(nell'ambito dell'amicizia) che ti è capitato sia dovuto a fattori simili?
Le amicizie finiscono sempre per un motivo.Io ora ho un sacco di conoscenti ma solo un vero amico, e non esco mai di casa.I conoscenti li vedo a scuola, ppi finisce tutto. Sono un forever alone.

Selenio

Ho vissuto dal nord al sud italia e ho vissuto all'estero. Tutt'ora vivo in Austria. Il fatto è che in Italia c'è questa smania di essere superiore anche a costo di di fottere il prossimo. O a volte è come se si fosse spaventati di abbassare la guardia per paura di rendersi vulnerabili. Insomm io avverto questa tensione in italia mentre quando sono all'estero vedo la gente più rilassata anche se poi anche loro hanno i loro problemi. chiaramente parlo solo in generale. Sai quale è il problema in Italia? Una grossa frustrazione generale alimentata da uno stato assente che non funziona e un sistema paese che spesso non ti ppermette di trovare il posto giusto per te o almeno garantirti una serenità che non ti faccia sentire continuamente minacciato dagli altri

Ansiaboy

condivido appieno la tua sensazione in italia

Brutta&Cattiva

Stessa storia, stesso identico schema. E non sono nemmeno una giovincella. Per noi la passeggiata nemmeno esiste. Macchina, aperitivo, chiacchiere nel parcheggio. Discussioni poco intelligenti, negatività, abbattimento emotivo, smerdamento di un membro della compagnia (quella che puntualmente quel giorno non è potuta venire, cioè chi di noi 5 è assente). Chiacchiere negative sulle assenti, poi quando ci sono, pucci pucci.
Discorsi sempre incentrati su roba come oroscopi, morti, malattie, quella ha fatto questo, quella si è lasciata con quello. Se provo a gettare là qualche tema diverso (arte, psicologia ecc) il discorso o muore li, o c'è sempre la pazza di turno che dice una cazz..ta micidiale.
Qualche tempo fa stavamo parlando della popolazione italiana. Se ne esce una dicendo che gli anziani in Italia in realtà sono pochi e non superano il 10%. Le ho detto che non era così e non sapevo dove avesse reperito questo falsissimo dato, di rivedere un attimo le sue convinzioni, di controllare su internet. Prima di poter avere anche solo una discussione interessante, sono stata bollata come guerrafondaia perché ho messo in dubbio il suo assunto, peraltro sbagliatissimo. Ho fatto la parte della polemica e della pecora nera soltanto perché le ho fatto notare che la sua tesi partiva dal presupposto completamente errato che la popolazione italiana era prevalentemente "giovane". Poi come si fa a parlare con gente così?

Ultima volta che siamo uscite erano tutte col muso lungo. Ho proposto diverse uscite, tutte sistematicamente bocciate. Una non ha spiccicato parola tutto il tempo per poi andarsene alle 21, nonostante si sia cercato di interagire, rispondeva a monosillabi, dico io, ma cosa sei venuta a fare allora? L'altra era in preda ai suoi deliri (ogni giorno è convinta che farà un viaggio bellissimo da qualche parte e ogni giorno cambia destinazione, un giorno ti dice una cosa il giorno dopo un'altra.. insomma è una persona totalmente instabile) ed è stata per un'ora a parlare ancora del suo ex, individuo che le ha anche alzato le mani e che dovrebbe riposare in pace, invece continua a giustificarlo e a dire che è "una persona buona" e che le dispiace averlo perso. Io con la mia solita brutalità le ho fatto notare che se la riempiva di botte a questo punto se lo era cercato.
Non mi piace essere ipocrita.
Poi ho girato le spalle e me ne sono tornata a casa.
La terza, con l'ormonite, nel frattempo aveva provveduto a far venire li il suo fidanzato, ma io dico, siamo tra di noi e stiamo parlando anche di cose delicate, per una sera se non lo vedi muori? Ecco perchè me ne sono andata. Ero veramente irritatissima.

Brutta&Cattiva

Io non lo so se sia così fuori perchè all'estero non ho mai vissuto. Però ti dico la verità non sei la prima persona che mi racconta queste cose. Ho la sensazione che gli italiani siano gente di me..a. Comunque se devo essere sincera, quando ero più piccola , parlo degli anni '80, le cose erano parecchio diverse. La gente usciva e interagiva e faceva amicizia e stringeva rapporti con più facilità. Poco importa se avevo gli occhi di una bambina: io questo tipo di rapporti tra adulti li ho visti e toccati con mano.. ho visto la gente che si fermava per strada per aiutare. Se a qualcuno si fermava la macchina intervenivano in diversi per spostarla ecc.. Adesso succede la stessa cosa? Ecco cosa accade: arriva tizio e dice "no dobbiamo attaccare i morsetti" poi arriva caio e dice "tu tizio, che cavolo stai dicendo, ne so più io, mio cugino è meccanico" poi tizio caio e un altro sempronio sbucato dal nulla litigano e il poveretto che è rimasto con l'auto ferma si attacca.

Ho visto questa orribile scena anche durante una festa. Uno si è sentito male ed è caduto a terra. Un medico ha cominciato a visitarlo, è subentrato unpazzo isterico che ha fatto togliere il medico dichiarando di essere anche lui medico (e non lo era affatto!) e ha eseguito manovre prive di senso su questa povera persona svenuta... senza essere in possesso delle giuste conoscenze. Quando è arrivata l'ambulanza hanno trovato che il tizio svenuto aveva una costola rotta per colpa del dottorone che si era dichiarato "l'unico capace di intervenire in una situazione simile".

Cioè capite che schifo?

tersite

chissà poi perché ....

Jack Ugly

Ecco, questo è il problema.Le amicizie false e superficiali non durano molto,prima o poi finiscono.L'unica cosa che possiamo fare è conoscere nuove persone, chiudere con quelle del passato ed andare avanti.È difficile, ma l'unica soluzione è quella.Credo sia un continuo ciclo:
nuovi amici -----> amicizia solida e duratura per un tot di tempo---->emergono problemi----->smerdamento tra tutti----> fine amicizia
e poi riparte da capo.

Brutta&Cattiva

Guarda che non mi sto lagnando, la solitudine per certi lati mi va bene, ma ci sono cose che vorrei capire. E poi se anche tu sei iscritto qui immagino non sarai un campione certo di socialità, quindi pensa per te.

Brutta&Cattiva

Cedo che questo sia dovuto al fatto che i rapporti ora sono troppo superficiali. Per non essere superficiali bisognerebbe trovare il canale di comunicazione giusto, ma se poi ogni canale viene stroncato a turno da ogni componente del gruppo ecco che nascono seri problemi di comunicazione. Ecco che i legami si sfasciano. Ora ti dico questa: domenica hanno organizzato la solita cena annua. Solo che a differenza degli altri anni, quest'anno non ho proprio nessuna voglia di andarci. Perchè? Credo che mi annoierei ed assisterei per l'ennesima volta allo schema di cui sopra.

shady74

Già...

Brutta&Cattiva

Ecco un altro campione di rapporti sociali in un forum di fobici che si permette pure di assentire a un altro con problemi di fobia sociale. Vedo che state messi bene tutti e due...

Brutta&Cattiva

Io almeno i miei problemi li ammetto. Non vado a criticare i topic degli altri utenti spacciandomi per "sana".

Ansiaboy

forse il tuo problema è che usi un linguaggio non verbale (che rappresenta il 93% della comunicazione) aggressivo e magari "da so tutto io" e la gente per questo si chiude a riccio

ad esempio con quella che si è creata discussione se anzicche dirle "guarda che stai dicendo una cosa sbagliata, i vecchi son più del 10%" avresti detto "io ho letto che erono più del 10%.. " magari certi toni si abbasavano...

l'hai detto tu stessa che tendi ad esser troppo chiara e risultare brutale
... alla gente spesso questo non piace e vuol sentirsi dire "le cose addolcite"

Etairos

Innanzitutto i rapporti con gli amici non è detto che durino per sempre, è la legge della vita; a questo mondo non esistono cose solide a cui affidarsi se non a noi stessi. Inoltre bisogna considerare che con il tempo si cambia, si matura o c'è chi resta uguale a se stesso, è ovvio che poi le amicizie o i rapporti amorosi(?) sono destinati a rompersi.
Magari potresti aver avuto sfiga a non trovare le persone "giuste" a cui affidarti (o magari non sei brava a scegliere le amicizie ) , ma del resto la ricerca è lunga e perigliosa e non sempre si può ottenere ciò che più si desidera, ahime.
Altra cosa: affermi di odiare le persone, vedi, soprattutto negli altri solo i difetti (o almeno questa è la mia impressione). Sicuramente partendo da questo presupposto, a mio parere, non ne ricaverai mai nulla di buono. Devi imparare a accettare gli altri nei loro difetti, nelle loro difficoltà, non devi solo vedere te stessa negli altri, ma devi anche vedere anche l'altro in te.
Finchè non accetterai questa cosa sarà dura portare avanti o instaurare un rapporto con un altri in maniera sana.

Jack Ugly

Fossi in te ci andrei.E userei la cena proprio per vedere se questo schema è cambiato e quindi per decidere se andare avanti con loro oppure no.

tersite

sì ovvio sono un isolato , ma dato le risposte che dai un po' piccate , dato il giudizio che hai dato sul genere maschile in generale non mi meraviglio che tu sia sola , questo volevo dire...