Situazione per me classica. Fino a qualche tempo fa praticamente ogni weekend (inteso come tempo libero, quindi capita anche se avevo più inviti in una serata qualsiasi) mi sentivo così...non riuscivo a capire cosa preferivo fare davvero perché veniva sempre prima il "ma se dico no a lui se la prende, mentre quell'altro no" oppure "tizio ci tiene di più, caio meno", e simili, fino al grande classico "Se dico no oggi, devo dire sì la prossima volta" con conseguente sensazione di pressione e ansia. Capisci bene che diventava un vero problema organizzarsi la vita e soprattutto finivo quasi sempre per ritrovarmi a fare le cose controvoglia.
Ora, non dico che ne sono uscita ma sono molto migliorata.
Anche grazie a consigli ricevuti in questo forum, ho cominciato ad impormi di capire cosa volessi fare e, senza inventare scuse soprattutto, cercare di declinare gli altri inviti. Certo, sono ancora lontana dalla meta, infatti spesso invece di rifiutare tendo a rimandare ("a cena domani non posso, facciamo che ci vediamo dopodomani per un aperitivo?", anche se il giorno successivo magari faccio tardi a lavoro ma preferisco sforzarmi, pensa tu).
Poi, tendenzialmente, chi me lo chiede prima per me sta sempre prima, questa è dura da mollare come convinzione ma non è poi così sbagliata secondo me. Cioè il "mi trovo di meglio da fare" non vale, salvo compleanni, o eventi particolari che saltano fuori dopo. Però se prendo un impegno a cui MI VA di partecipare - il segreto è dire NO se non ti va, insomma, cosa per me molto ardua ma ci sto lavorando - rimane quello, se esce fuori qualcosa che mi va di più dopo me lo faccio passare, è una questione di rispetto, ma magari sono io così fissata.
Se non sono sicura se mi va, forse meglio dire che non posso, poi male che vada me ne resto a casa oppure se posso unirmi poi, ben venga.
Il punto è che non è una questione di vita o di morte, nessuno sta lì a controllare quante volte esco e quante no.
Ti va di dirci un attimo situazioni e persone così da poterti dare un consiglio?
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