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18-12-2014, 22:00
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#1
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 1,074
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Ho sbagliato, potete spostare in off-topic?
Ho notato che ci sono altri motociclisti o comunque ex-motociclisti, o anche solo appassionati.
Che sia un 50ino o un 1000 di cilindrata, che sia sull'asfalto, su una strada sperduta, su un circuito, o sullo sterrato, stiamo parlando dello stesso brivido di andare su una moto. Io ricordo con grande piacere il poco tempo in cui ho avuto questa possibilità. Ebbene dovete sapere che ho fatto motocross, dai 16 ai 17 anni, con un fantastico Suzuki RM 125. Non ho mai partecipato a competizioni ufficiali, solo e sempre a livello amatoriale o al massimo piccole gare con altri appassionati in piccole piste, ma quello che ricordo con più entusiasmo è quella sensazione di libertà e onnipotenza che provavo quando dopo la pioggia, mi divertivo con l'acceleratore tirato a solcare sentieri e stradine sterrate di campagna, schizzando fango ovunque e sollevando sui dossi la ruota anteriore; cose piccole ma che non dimenticherò mai. E quante cadute e manubri e parafanghi spezzati in impennate mal riuscite e salti disastrosi.
E voi che esperienze avete o avete avuto in passato? Cosa provate quando andate in moto? Che modello avete o avete avuto?
Non mi va di postare una foto della mia vecchia moto perché altrove ho detto in che città abito e non vorrei essere sgamato proprio così, però per intenderci questo modello. Non è un gioiello?
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Ultima modifica di QuantumGravity; 18-12-2014 a 22:06.
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18-12-2014, 22:11
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#2
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Esperto
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 2,228
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sono motociclista ma non appassionato, cosa provo? freddo e bagnato quando piove ma a compensare c'è la libertà, per la cronaca è un tmax ed ora qualcuno mi dirà "ma no! non è una moto vera!"
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18-12-2014, 22:11
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#3
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Banned
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: da qualche parte in mezzo all'oceano Atlantico
Messaggi: 3,333
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Avevo questa fino a pochi mesi fa.
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18-12-2014, 22:34
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#4
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Esperto
Qui dal: Jul 2014
Ubicazione: Moana, Brunner lake (sì, come no)
Messaggi: 12,989
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Che dire? Ci potrei scrivere a lungo, era un vecchio desiderio di ragazzino che si infranse sulle paure di mia madre. Dopo che assistette a diversi incidenti, mi fece promettere che non l'avrei mai comprata, e promisi.
All'età di 49 anni vedo mio fratello su uno scooter e chiedo meravigliato a mia madre "perché lui sì e io no": risposta del cavolo, e chiamare un amico meccanico di moto per farmi trovare un usato è stato questione di 10 secondi. In tutti quegli anni non mi sono mai interessato di niente, considerandolo un capitolo chiuso, quindi quando mi chiese che moto volessi gli risposi che lasciavo decidere a lui, e fissammo il budget. Passarono i mesi e non si trovava niente, finché mi chiama e mi dice che ci sarebbe stato un CBR900 che rientrava nella spesa. Non sapevo cosa fosse; se mi avesse trovato una custom, una cross o qualsiasi altra cosa per me sarebbe stato del tutto indifferente. Passai da lui a vederla, capii che era un bel mostriciattolo e gli chiesi "non sarà troppo, partendo da zero assoluto?" / "ho fiducia che potrai guidarla" e così la presi.
Me la feci portare in giardino e passai una settimana a dosare il gas, cosa non facile perché tira fuori 130 e passa cavalli in un quarto di giro di manopola. Prendere confidenza con la frizione pure, non è stato banale, ma dopo una settimana di prove uscii dal giardino indenne. Un altro mese per il giro dell'isolato e dopo due mesi mi presi il caffè al bar di Tolfa, a cui ero arrivato con la mia moto. Molti amici cui chiesi una mano per imparare si dissero disponibili ma dopo due curve non li vedevo più; posso tranquillamente dire di essere al 70% autodidatta e il resto "per corrispondenza" dal mitico it.hobby.motociclismo per chi sa cosa sono i newsgroups.
Nel frattempo mi sono così abituato a quel tipo di moto che quando ho affittato una moto senza semimanubri ho passato un paio di brutte giornate temendo di farmi male, ma è andata. Ho capito che la mia vocazione (se così si può dire) è molto più pistaiola che "outdoor", in sostanza ho paura di cadere nel cross e nell'enduro e preferisco l'asfalto. Comunque nemmeno lui mi ha risparmiato, dato che le mie cadute le ho avute lo stesso. La prima è finita con la pedalina conficcata nel polpaccio, la seconda con tre punti nel gomito e 1000 euro di danni, ma fa parte del gioco. Spero di aver pagato i miei debiti con il dèmone delle due ruote che pretende almeno una caduta e poi vedremo in futuro.
Pur avendo una moto supersport mi piace viaggiarci e ci ho girato da Roma alle Dolomiti; in più avevo un sogno, ovvero la traversata della Nuova Zelanda in moto, e sono riuscito a concretizzarlo grazie a un amico (da bravo sociofobico non sarei nemmeno riuscito a organizzare un viaggio a Firenze...) con il quale abbiamo passato questo mese in paradiso. Non dico altro perché alcuni di voi sono stati già sbomballati da me e anche in diversi post ne ho parlato.
Le sensazioni della moto, come si sa, non si descrivono bene a parole. Non c'è solo la libertà, che è vero, ma anche un grande senso di vulnerabilità che ora in me quasi pareggia tutto il resto. Un po' per quello, un po' perché conosco pressoché tutti gli itinerari fattibili in 2 giorni da qui e la noia è sopravvenuta, ultimamente la prendo di meno.
Ma l'amore non è svanito e nei miei programmi per il futuro ci sarebbe affiancare la moto attuale con una adatta ai viaggi, perché ci sono ancora molte cose che vorrei vedere se trovo una compagnia che mi scarrozza.
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18-12-2014, 22:44
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#5
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Banned
Qui dal: Nov 2014
Messaggi: 317
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Ho posseduto una cagiva mito in passato, completamente elaborata. Ricordo che superava tranquillamente i 200 e di accelerazione che te lo dico a fare.
Inutile descrivere la sensazione che si prova, mi sentivo il re del mondo in sella a quella moto.
Attualmente non sono moto munito, ma mi sono ripromesso di comprarmela al più presto.
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18-12-2014, 22:55
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#6
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Banned
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: da qualche parte in mezzo all'oceano Atlantico
Messaggi: 3,333
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Negli anni '80 ero in fissa irreversibile per il Kawa KX dalla 125 alla 500.
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19-12-2014, 00:43
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#7
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Banned
Qui dal: Jan 1970
Messaggi: 1,554
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Ho sempre avuto un'attrazione forte verso le due ruote , nello specifico custom, tanto che anni fa passavo pomeriggi interi a visitare le concessionarie di triumph e Harley...
Ai tempi sognavo di cavalcare una thunderbird ma come pokorny avevo lo scoglio genitoriale e caratteriale che mi impedivano di spendere tutti quei soldi per una moto. Così, pur di avere una sella sotto al culo, ripiegai su una modestissima klr 600 usata ma ben presto capii che quel genere non era per me, in quanto poco adatta a viaggi medio lunghi.. così la svendetti pur di non vederla più nel garage.
Quell'attrazione non si è mai spenta ed anzi oggi è viva più che mai, colpa anche di un paio di amici motomuniti che continuano a bombardarmi trovando offerte di usato prese dalla rete..
Purtroppo, ora che potrei dare poca importanza all'opinione dei miei parenti, non ho la giusta stabilità economica per affrontare una spesa del genere.
@pokorny
L'esperienza in nuova Zelanda dev'essere stata davvero stupenda... hai tutta la mia sana invidia.
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19-12-2014, 10:41
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#8
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Esperto
Qui dal: Sep 2011
Ubicazione: Brianza
Messaggi: 997
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Mi sono sempre piaciute le moto, in particolare le stradali (Ho una Triumph Daytona 955i giallo scuro con i cerchi grigi del 2001 che uso pochissimo), mi piacciono anche alcune naked.
In ogni caso preferisco (e di molto) le auto sportive alle moto.
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19-12-2014, 19:48
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#9
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 1,074
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Gran bella storia pokorny, soprattutto l'esperienza in Nuova Zelanda.
Se dovessi prendere una moto in futuro probabilmente prenderei anche io una stradale, appunto per il motivo che con queste generalmente puoi coprire grandi distanze, o semmai una come il Transalp o la BMW GS per non rinunciare del tutto al fuoristrada. Con quelle da cross, sviluppate tutte in accelerazione e in ripresa, è tanto se arrivi a 100 km/h e poi sono molto scomode, vanno bene appunto nei circuiti appositi o per un 16enne che si sposta per le campagne o per qualche sentiero di montagna, anche se non ci si allontana mai più di 20-30 km da casa, che anzi hai le chiappe distrutte già dopo 15 minuti che ci stai seduto sopra. Però, d'altra parte, vai dove vuoi, sulla sabbia, sulla ghiaia, sullo sterrato, in mezzo ai solchi dei trattori, nei boschi, ho addirittura attraversato un fiume una volta in un punto in cui l'acqua era bassa; si sta a contatto diretto con la natura; con una stradale sportiva, con i suoi copertoni tipici e le sue sospensioni inesistenti, sei limitato all'asfalto; però appunto non ci sono limiti di distanza da percorrere, permettono di compiere spostamenti importanti, di coprire grandi tratte anche solo in una giornata.
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