Salve a tutti,
come previsto dal regolamento del sito mi presento.
Innanzitutto, volevo segnalare che mi ero iscritto con un diverso nickname ma sono stato cancellato per non aver effettuato la presentazione nel termine di tre mesi. In realtà, però, non erano passati tre mesi ma un tempo minore, nemmeno un mese.
Ad ogni modo, provo a rispondere alle domande, solo apparentemente banali, richieste dal regolamento: "1) chi siete?, 2) perché siete qui?"
1 = Uomo, meno di trent'anni, centro italia, attualmente disoccupato, non legato sentimentalmente a nessuno.
Provo ad approfondire, senza rivelare informazioni per voi poco interessenanti e per me delicati, anche se non è così semplice, entrando nel vivo delle problematiche affrontate su cui verte il forum.
Fin da piccolo, sono stato un ragazzino abbastanza introverso e malinconico, sebbene non triste ma anzi curioso e sensibile. Con il passare degli anni, forse, alcune "difficoltà" e "fragilità" sono peggiorate ed hanno finito per incancrenirsi, divenendo ferite abbastanza profonde.
A cosa mi riferisco? Bè, non saprei utilizzare un termine tecnico o medico. Si tratta, comunque, di "problemi" abbondantemente trattati in queste pagine.
Volendo fare un elenco, mi riferisco a:
- ansia, con forte tendenza a somatizzare, in particolare a livello dell'intestino o che si tramuta in un forte groppo in gola che mi impedisce di respirare;
- forte senso di colpa e tendenza a cercare di far stare bene gli altri a scapito delle mie esigenze;
- atteggiamento "ossessivo" e cervellotico, per cui devo sempre riflettere e (sra)gionare su ogni evento della mia vita, non riuscendo a gondermelo e rendendo "difficile" anche ciò che per la maggioranza delle persone è, invece, perfettamente normale;
- (e di conseguenza) difficoltà a relazionarsi con l'altro sesso, e (forse) difficoltà proprio nella pratica sessuale;
- ipocondria;
Detta così, potrebbe sembrare che io abbia passato una vita di inferno e, invece, devo essere sincero - soprattutto nei confronti delle persone che soffrono di reali patologie psicologiche - non è così. Ho una famiglia che mi vuole bene e mi supporta (e sopporta), non ho problemi economici imminenti, ho svolto un percorso di studi brillante.
E', vero, però che i periodi che ho passato non sono stati semplici. In particolare, quando parlavo di "ansia" - uso questo termine, spero, non in modo improprio -, mi sono anche rivolto ad uno psichiatra perché, sul lavoro in particolare, mi dava gravi difficoltà ad es. quando ero costretto a parlare in pubblico in occasioni di convegni o riunioni. Ho avuto "problemi familiari" di importanza notevole, come la perdita di un parente molto caro o la necessità di accudire i miei nonni anziani, affetti da demenza, che ha messo a dura prova la mia sensibilità.
Attualmente, molte delle difficoltà che ho elencato (ansia, problemi familiari) sono state superate o, come chi soffre di questi "disturbi" sa, si sono semplicemente attenuati. Sto passando, al momento, un momento di "depressione" (uso questa volta un termine "forte" in modo volutamente impreciso, sempre per rispetto di chi questa patologia la sopporta davvero), in quanto alcune delusioni lavorative e personali mi hanno portato a diventare una persona abbastanza "sola". Ho molti "amici" o, per essere più precisi, persone che mi ruotano attorno ma non sento la loro reale vicinanza e, spesso, preferisco rimanere da solo piuttosto che stare con loro. Sono diventanto (forse lo sono sempre stato) misantropo e la cosa non mi dispiace affatto. Mi piace stare da solo. Tuttavia, ci sono alcuni obblighi sociali per cui è necessario "uscire" o "avere una compagna" a cui non sento di potere e volere ottemperare.
Sono, in conclusione, stanco di dovermi conformare a ciò che gli altri vogliono e all'immagine che gli altri hanno di me. Sono stanco di dovermi "sentire in colpa"! Sono certo che tante persone mi vogliano bene e mi starebbero vicine "a prescindere" ma è dura dover combattere sempre sempre sempre.
2= Conosco questo forum da molti anni e, spesso, mi capitava di tornarci per leggere le discussioni che potevano interessarmi e, in particolare, la sezione "Storie Personali". Non ho mai pensato di iscrivermi perché, in generale, preferisco leggere o, sarebbe meglio dire, "guardare" piuttosto che partecipare.
Perché ho deciso di iscrivermi, non so dirlo. Di certo non perché creda che attraverso questo forum sia possibile risolvere di punto in bianco i propri problemi o perché penso che sarò un membro quotidianamente attivo nella community.
Sentivo, però, dopo anni di lettura dall'esterno, di dover forse entrare a fare parte in modo formale del gruppo degli utenti iscritti e così ho provveduto. Anche, probabilemente, per trovare un luogo in cui sfogarmi "senza rivelare la mia identità".
Devo confessare che non ero a conoscenza di questa "procedura", per cui è necessario presentarsi ed essere accettati e, forse, non la condivido pienamente.
Tuttavia, ormai che sono in ballo, ho pensato: "balliamo!"
Credo, comunque, che dalla lettura della mia presentazione si evinca la presenza di tutte le "carte in regola" per poter partecipare al forum.
Rileggendo, mi rendo conto di aver scritto un lungo sfogo e spero vada bene come presentazione.
Un saluto.
almost_blind