Xchénnpossoreg?

Eh.
Sfondi una porta aperta, sono a secco di amicizie ecc ecc dal 2002

Dal mio punto di vista le app, però, non sono una soluzione. Non le vedo come un compromesso potenzialmente proficuo. Per altri, invece, sono un'opportunità vagliabile e va benissimo così. In ogni caso, valuterei la possibilità di associare una certa dose di stanchezza a questo ambiente. Dover parlare con perfetti sconosciuti, scrivere sempre le stesse cose (chi sei/cosa fai/ndo vai) è pesante. Ci sono poi l'effetto vetrina, le possibili fregature e tanti ostacoli. È difficile, davvero. E se sei una persona introversa, timida o semplicemente 'incasinata' (poco libera o con determinati problemi), il livello di difficoltà aumenta drasticamente.

Wrong

Prendi delle cocincine e delle amrock.

claire

Si si ma sono d'accordo, figurati.
Sono scelte, bisogna sempre tenere presente, e sono la prima a fare fatica, che le scelte le facciamo noi, e noi sappiamo ( o dovremmo sapere) il perché. Tipo: Perché non ci provo? /Perché mi ostino a provarci? Senza dare la colpa alla situazione. La risposta è quasi sempre la paura...di cosa? Da dove deriva? Il cervello umano opera una scelta di media ogni 10 secondi e non siamo così in balia delle sfighe come crediamo. (Che fatica cambiare forma mentis, non voglio indottrinare nessuno, scrivo più che altro per me stessa).
Ma ripeto, non so se l'avrò scritto qui indietro, le app per "amicizie" non ci sono... Dove c'è scritto amicizia poi son sempre posti per cuccamenti

Lost75

La vedo complicata portarle al cinema o in pizzeria

Xchénnpossoreg?

Sono scelte.
Quando puoi farle.

Purtroppo non c'è sempre questo tipo di libertà.

Poi è vero, le app sono più che altro dedicate al mondo lovelovelove.
Mille anni fa ho frequentato una chat e lì sono riuscita a stringere delle nuove conoscenze. Ovviamente, come il 90% delle "amicizie" di chat e forum, sono tutte andate a farsi benedire nel giro di qualche stagione
La gente trova di meglio da fare, maglioni più comodi, giri diversi.. è normale. Per carità, a volte alcune situazioni vanno a buon fine e continuano. Però si tratta sempre di eccezioni dovute a una serie di fattori positivi (vicinanza geografica, particolari interessi/esperienze in comune, predisposizioni, ecc). Insomma, c'è bisogno di un mix di premesse giuste e fortuna..

Tatsuhiro Satō

Anche io sono stanco e molti miei sforzi mi rendo conto che sono del tutto inutili.
Boh eppure ci deve essere anche una sola persona su questo cavolo di mondo che non è totalmente rimbambita e inaridita dai social, per quanto sia improbabile che io arrivi a conoscerla cos'altro devo fare di così importante in questa vita?
Non possiamo dire che è normale che l'umanità sia diventata in pochi anni così deficiente di emozioni e non solo.
Noi siamo delusi dalla società non tanto dal rifiuto del singolo soggetto.
Odiamo i social per ciò che hanno fatto ad un'intera specie ma dobbiamo dire che è normale perché altrimenti siamo fuori dal mondo.
Tutta questa rassegnazione è indotta, è voluta, l'atrofia dei sentimenti che stiamo vivendo nella nostra epoca è stata pianificata, non è naturale ma indotta.

claire

Virtù e fortuna diceva uno.

Io invito comunque ( più me stessa che gli altri) a prendersi le responsabilità delle proprie scelte, perché in ogni situazione, proprio in tutte, ci sono scelte. E le facciamo. Anche se ci sentiamo costretti in una gabbia, e a volte è una gabbia molto più concreta che mentale, le facciamo. Dentro la nostra situazione, la libertà c'è. La usiamo anche quando non ci sembra di farlo. Non c'è niente di più doloroso al mondo che mettere in discussione certe cose, e non sto a dire quali.
Chi lo fa ha un coraggio da leone.

juan

La poca energia la trovo in cinque compresse al giorno

insiemealvento

penso che ciò che senti sia del tutto naturale, come disse un volta un tizio famoso: non siamo isole ma pezzi di un continente

non so quanto possano essere utili i social se le persone che poi conosci vivono molto distanti da te quindi qualsiasi tipo di contatto avviene solo nel virtuale

l'amicizia, come forma di amore, la ritengo molto importante, e con questo intendo senza alcun fine, senza alcuna aspettativa, senza alcun desiderio di possesso ed esclusività, in effetti potrebbe anche non chiamarsi amicizia potrebbe chiamarsi amore e basta

non saprei che consigli lasciarti a parte questo: se devi sforzarti di essere "qualcosa" per stare vicino a qualcuno, lascia perdere, e con sforzarti non intendo essere un egoista che pensa solo a se stesso e alle proprie esigenze, ma forzarti ad essere ciò che non sei, violentare la tua natura...ovviamente vale anche il contrario, crearsi mille aspettative e poi stare lì a spuntare le caselle è una pessima pratica

se vuoi avvicinarti a qualcuno ma poi ti blocchi occorre prima lavorare su di te, che significa comprendersi e cambiare i propri processi interiori, i propri pensieri prima ancora delle proprie parole e delle proprie azioni, altrimenti rischi di nutrire aspettative nei confronti dell'altra persona, tipo devo solo trovare la persona giusta che mi faccia sbloccare, che non mi faccia sentire giudicato {quando magari sei tu il primo a giudicarti e giudicare} e quando tali aspettative verranno deluse ne soffrirai e magari andrai cercando il capro espiatorio per sfogarti

lone 73

E che modo hai per proporti, essendo un tipo solitario.

Alakazam

Ci sono anche i tipi di Jung Chissà come si viene tipizzati...