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Vecchio 05-10-2024, 08:58   #1
Avanzato
 

Io sono nato e cresciuto alla Magliana, il palazzo di fianco a quello del "canaro" e quella fu la prima storia che mi raccontò mia nonna.
Stavo in una casa in affitto con mia madre e ad un certo punto la rivollero indietro e se non siamo finiti in mezzo alla strada è perché l'avvocato bloccò lo sfratto, che era diventato esecutivo, dato che mia madre era una donna sola con un figlio minorenne a carico e non avevamo un altro posto dove andare.

Non dimenticherò mai le parole che mia madre disse ad una sua amica mentre l'ascoltavo di nascosto:

ieri quando sono andata a riprendere mio figlio {avevo 12 anni} nella villa di un suo compagno di classe* rimasi del tempo a parlare con gli altri genitori, e sentivo storie di barche a vela, ville in giro per il mondo, stili di vita che di solito le persone comuni leggono nei libri o vedono nei film, e dentro di me pensavo: io ho qualcosa che nessuno di voi ha, lo sfratto esecutivo.

*mi mandarono a scuola in un luogo pieno di ricchi, ad esempio uno che stava in classe con me veniva accompagnato a scuola dall'autista in Rolls-Royce, dovevo andare a sqqquola in giacca e cravatta e oltre ad odiarlo mi vergognavo a uscire di casa a 11 anni conciato in quella maniera, mi sembrava di essere finito nella serie Willy il Principe di Bel-air. Comunque non ho mai invidiato la loro ricchezza, l'invidia non sapevo nemmeno cosa fosse, ma più di una persona ha invidiato me. In ogni caso anche dentro quell'ambiente ho trovato qualche buon amico, uno ancora lo frequento ogni tanto.

Ultima modifica di insiemealvento; 05-10-2024 a 09:00.
Ringraziamenti da
pokorny (05-10-2024), varykino (05-10-2024)
Vecchio 05-10-2024, 09:11   #2
Hor
Esperto
L'avatar di Hor
 

Tralascio la collocazione geografica precisa.
Comunque, nato in un palazzone con tanti appartamenti e tanti bambini, ricordo le giornate passate nel grande cortile a giocare con altri bambini più o meno grandi di me. Nonostante tutto un periodo non così brutto.
Quando ho otto anni i miei genitori compiono delle scelte sbagliate: acquistano casa in un paesino sperduto e mio padre si mette a lavorare in proprio. Va precisato che nella mia regione c'è una fortissima differenza tra l'ambiente di città (dov'ero stato sino a quel momento) e i paesini dispersi nella provincia. Risultato: finisco in una scuola elementare e poi media formata da pessimi elementi dove passerò un'infanzia orrenda. Nel frattempo il lavoro di mio padre non decolla, e i miei genitori si riempiono di debiti che cominceranno a ripagare molto più tardi, solo quando comincerà a lavorare anche mia madre. La situazione economica si riflette sull'atmosfera familiare, fatta di tensione e litigi.
In genere va detto che i miei genitori hanno sempre avuto la tendenza di spostarsi senza rimanere fissi in un luogo: prima che io nascessi avevano già cambiato casa parecchie volte e sostanzialmente io sono cresciuto senza sentirmi legato a nessuna geografia in particolare (per certi versi comunque una cosa positiva, visto che mi sento cittadino del Mondo e svincolato dalle identità del suolo).
Vecchio 05-10-2024, 09:13   #3
Banned
 

Quote:
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...
Non dimenticherò mai le parole che mia madre disse ad una sua amica mentre l'ascoltavo di nascosto:

ieri quando sono andata a riprendere mio figlio {avevo 12 anni} nella villa di un suo compagno di classe* rimasi del tempo a parlare con gli altri genitori, e sentivo storie di barche a vela, ville in giro per il mondo, stili di vita che di solito le persone comuni leggono nei libri o vedono nei film, e dentro di me pensavo: io ho qualcosa che nessuno di voi ha, lo sfratto esecutivo....
Una donna dotata di ironia. L'apprezzo molto.
Sono nato in un paese che tossisce nebbia, sulle sponde di un fiume ormai distante da me, da tanti punti di vista.
E no, non ho conosciuto la miseria, cosa di cui devo ringraziare i perduti dei dell'ordiente. Che sorridono sempre.
Vecchio 05-10-2024, 09:48   #4
Esperto
L'avatar di Crepuscolo
 

Sono cresciuto dove sono ancora adesso, una vecchia casetta di campagna, non è cambiato nulla nel corso degli anni. Per quanto riguarda le condizioni economiche ceto medio/basso, ma da queste parti è normale, non ci sono tanti ricchi.
Vecchio 05-10-2024, 10:51   #5
Esperto
L'avatar di Xchénnpossoreg?
 

Sono cresciuta in un ambiente misto. A scuola c'erano figli di operai, poliziotti, commercianti, impiegati. Caio aveva il padre in galera. Sempronio, invece, arrivava da una famiglia molto benestante e faceva le vacanze di Natale in America.
Insomma, un vero e proprio Pot-pourri.
Questo contesto mi ha permesso di osservare varie sfaccettature del mondo. Conoscevo, ad esempio, le conseguenze di certe azioni. Per dire, la vicina di casa di mia nonna aveva un figlio con una forte dipendenza. Arrivava ad alzare le mani per avere i soldi da spendere. Mia nonna cercava di aiutarla come poteva, ricordo bene quel periodo.
La vita è fatta di tante situazioni diverse e non è sempre giusta. Io l'ho capito fin da piccola.
Vecchio 05-10-2024, 13:37   #6
Esperto
L'avatar di Miky
 

Nacqui in una stalla, mi deposero in una mangiatoia. Mio padre era falegname, mia madre casalinga. Subito dopo la mia nascita fuggimmo in Egitto a Sharm el-Sheikh, ma poi, finiti i soldi, ritornammo. Da bambino scappai di casa e finii in una chiesa a parlare coi preti..giuro..solo parlare, non abbiamo fatto altro! I miei disperati mi vennero a cercare e mi riportarono a casa. Da quel momento in poi aiutai i genitori nelle loro faccende, finchè, dopo aver frequentanto un corso di barman, mi specializzai nel fare coctaikl a base di acqua, trasformata in vino. Fu così che mio padre diventò alcolizzato e così me ne andai definitivamente di casa, girovagando per 3 anni con degli amici poco raccomandabili, ,che stavano con me solo perchè gli offrivo sempre le cene. Seccato che toccava sempre a me pagare da bere, feci un'ultima cena, in cui palesai il mio fastdio e loro immediatamente mi tradirono e non li rividi più.

Ultima modifica di Miky; 05-10-2024 a 13:44.
Ringraziamenti da
Hor (05-10-2024)
Vecchio 05-10-2024, 14:11   #7
Esperto
L'avatar di Gummo
 

In una capanna, in quel di Betlemme, sotto una stella. Il mio giaciglio era il fieno e mi scaldavano soltanto due povere bestie. Mio padre faceva il falegname e mia madre la casalinga. ISEE 0.

edit: @miky si è ispirato alla mia vita per scrivere la sua storia.

Ultima modifica di Gummo; 05-10-2024 a 14:15.
Ringraziamenti da
Miky (05-10-2024)
Vecchio 05-10-2024, 14:17   #8
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Quote:
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Io sono nato e cresciuto alla Magliana, il palazzo di fianco a quello del "canaro" e quella fu la prima storia che mi raccontò mia nonna.
Se sei rimasto lì non siamo lontani!
Vecchio 05-10-2024, 14:29   #9
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Roma, condizioni economiche basse, quartiere che allora era periferia ma oggi è da ricconi. Mio padre aveva iniziato a lavorare da poco e non poteva permettersi nemmeno un affitto. Vivevamo con i nonni, che diedero una stanza della casa a tutti noi. Per diversi anni siamo vissuti i miei, mio fratello e io nella stessa stanza e con un bagno per tutti. Ho ancora qualche ricordo vago di quella stanza anche perché la maggior parte della mia infanzia l'ho passata al letto con varie malattie.

Poi le cose sono migliorate e ci siamo spostati in un quartiere medio. Scuole sempre pubbliche ma di livello alto; pur scuole pubbliche erano una spanna al di sopra di due terzi delle scuole private di Roma. Questo non è strano perché negli anni '60-'80 l'istruzione era ancora una cosa seria, ero terrorizzato che i professori mettessero in condizione i miei di sanzionarmi tanto più che insistevano con i professori che ci andassero giù senza problemi se necessario. Non mi è mai successo niente, e direi purtroppo perché fin da allora si è rivelata la mia natura di beta, ma che dico beta, post-omega. Adesso in retrospettiva ammiro e invidio quelli che comunque non avevano paura dei prof e "recidivavano" in tutto, fregandosene delle sanzioni (che allora erano una cosa seria). L'unico riconoscimento nel mio medagliere è stata una sospensione di tre giorni perché avevo montato un disturbatore elettronico nascosto sotto la cattedra. Già allora ero un piccolo nerd e avevo saldatore e roba per montare piccoli circuiti.

Ero troppo stupido per apprezzare la varietà del mondo, che siamo tutti uguali e che anzi, snobbavo quelli che già allora sapevano vivere. Però ho mantenuto i rapporti con diversi amici di infanzia che ora sono lontani conoscenti: forse ero un idiota ma non completamente.

Direi che le cose che ricordo peggio sono bullismo a scuola e nel quartiere. Il primo moderato, ma nel quartiere decisamente meno gestibile. Meglio avere quei ricordi piuttosto che quelli che avranno i bambini che ora sono sotto le bombe in metà del mondo ma percepivo già allora di essere lo sfigato del quartiere, ed era effettivamente così.

Tra le immagini che ho più fissate nella memoria quei paesaggi urbani simili a quelli che si possono vedere nei film anche celebri di quegli anni, persino andando indietro al neorealismo dato che Roma non era diventata troppo diversa dagli anni '50. Nella loro tristezza mi evocano molta mestizia, non so perché né lo so descrivere. Lunghi marciapiedi assolati con queste case "essenziali", senza decorazioni, chi sa se un'eco di tutto questo non sia entrata inconsciamente in certi quadri di de Chirico.

Non mi posso lamentare ma avrei veramente voluto ricordare di aver giocato tanto a calcetto.

Ultima modifica di pokorny; 05-10-2024 a 14:37.
Vecchio 05-10-2024, 14:33   #10
Esperto
L'avatar di Gummo
 

Io sono nato in una media città della pianura padana, in quella parte di E-R dove le persone hanno un temperamento innatamente più cupo e asprigno dei cugini che sono nati verso le sponde del mare.
I miei genitori (una figlia della piccola borghesia locale che aveva tradito la famiglia d'appartenenza sposando a soli 18 anni un povero emigrante campano) avevano preso casa nel lontano 1983 in questo piccolo condominio di tre piani ricavato da una vecchia villa che, alla morte della proprietaria, era stata sezionata in sette appartamenti. Ancor prima di divenire una villa, questa struttura era stata un fienile, la costruzione risale a metà 800. Vista da fuori sembra una casa di un film di Tim Burton. Il tetto spiovente ne é caratteristica e si risente anche sugli ambienti, i soffitti sono in pendenza, passano da altezze di quattro metri al centro della casa fino a un minimo di un metro e mezzo negli angoli più reconditi. Noi abitavamo all'ultimo piano in un appartamento di 55 metri quadri, eravamo in quattro: i miei genitori poi io e mio fratello mediano, condividevamo la camera da letto. Il nostro vicino di pianerottolo era un signore solitario che suonava il banjo e fumava sigarette e sigari senza mai aprire le finestre. Quand'è morto anni fa i miei genitori hanno acquistato il suo appartamento e io attualmente vivo qui da solo. Le condizioni economiche della mia infanzia sono all'insegna della ristrettezza ma anche della dignità e dal valore del sacrificio, oserei dire anche della rivalsa sociale: da una base di partenza come operaio di fonderia mio padre e assistente per anziani mia madre, hanno passato gli ultimi anni della loro vita svolgendo lavori rispettabili e ben retribuiti. Non è mai mancato nulla sulla tavola, foss'anche cibo del discount e delle linee economiche con l'Euro stampato sulla confezione, non si è mai andati al ribasso nelle grandi occasioni e nelle feste. Senz'altro sulle ristrettezze economiche hanno inciso alcune scommesse fallite, basate su calcoli sbagliati (riguardo a opportunità e persone), come l'aprire attività poi chiuse a breve giro per mancanza di introiti, con l'unico risultato di dilapidare quasi l'intero patrimonio accumulato in decenni di risparmio. Ho frequentato scuole pubbliche della mia città dove ho conosciuto tutte le facce della società, dal figlio di imprenditori al figlio di piccoli criminali, ad avvicinarmi al contatto con la vita urbana - essendo che la nostra casa è a confine fra periferia e campagna - ha contribuito mia nonna materna, la quale fino alla morte ha abitato vicino il centro della città, in un condominio circondato da palazzi popolari i quali pullulavano di gente onesta e di gente orribile con cui ho passato molti pomeriggi di scoperta tramite i giochi e tramite i confronti e i litigi.

Ultima modifica di Gummo; 05-10-2024 a 14:41.
Vecchio 05-10-2024, 15:48   #11
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L'avatar di Maffo
 

Nato in ospedale...
Vecchio 05-10-2024, 15:59   #12
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Nato in ospedale...
Plebeo, io in clinica :P La famiglia era povera ma chiesero aiuto a tutti i parenti per farmi nascere nella clinica top della capitale. Muttley morirà di invidia

Ora che ci penso non hanno avuto 'sta ottima idea...
Vecchio 05-10-2024, 16:08   #13
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Roma, condizioni economiche basse, quartiere che allora era periferia ma oggi è da ricconi..
Testaccio? Trastevere?
Vecchio 05-10-2024, 16:09   #14
Banned
 

Parioli, ho anche il nome da tipica pariolina che più stereotipato non si può. Andavo io a scuola con l'autista, ma grazie all'avventatezza e idiozia di mio padre siamo riusciti a perdere tutto 10 anni fa. Le condizioni economiche erano eccessive/inutilmente eccessive, le condizioni emotive invece pessime, erano liti, scenate, tutto il giorno, e quando non venivo trattata male o affidata a terzi venivo semplicemente e completamente ignorata. Non sono riuscita ad apprezzare nulla di quello che avevo economicamente finché lo avevo perché lo davo per scontato ed ero troppo impegnata a soffrire per quello che invece mancava (la presenza affettiva dei miei e un minimo di serenità).

Ultima modifica di CamillePreakers; 05-10-2024 a 16:13.
Vecchio 05-10-2024, 16:20   #15
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Testaccio? Trastevere?
Va bene che sono antico ma ho controllato, non ho bende penzolanti da nessuna parte del mio porco (in effetti avrei fatto mummificare lui, io ho paura).

Quelli erano già quartieri medio-importanti negli anni '50, sono sempre stati centrali. Un po' degradati sì, tanto che era anche possibile comprare appartamenti a prezzi accettabili, ma le famiglie povere che ci abitavano sostanzialmente erano in palazzi semi fatiscenti per cui non si potevano chiedere gli affitti di oggi, oppure in seminterrati o sottotetti.

La mia nonna paterna viveva in un posto di questo genere che non nomino ma è il top assoluto, la zona più top che top ma in una vera e propria topaia. Oggi si è capito che ristrutturando si trasformano in alloggi di altissima classe e prezzo ma allora era possibile. Situazioni di quel genere hanno iniziato a sparire dagli anni '80.

Alla fine di questo mio solito lungo cappello, eravamo nella parte iniziale di via Prenestina. Non era periferia piena ma nemmeno il quartiere di oggi, che definirei di medio livello.
Vecchio 05-10-2024, 16:28   #16
Esperto
L'avatar di pokorny
 

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Originariamente inviata da CamillePreakers Visualizza il messaggio
Parioli, ho anche il nome da tipica pariolina che più stereotipato non si può. Andavo io a scuola con l'autista, ma grazie all'avventatezza e idiozia di mio padre siamo riusciti a perdere tutto 10 anni fa. Le condizioni economiche erano eccessive/inutilmente eccessive, le condizioni emotive invece pessime, erano liti, scenate, tutto il giorno, e quando non venivo trattata male o affidata a terzi venivo semplicemente e completamente ignorata. Non sono riuscita ad apprezzare nulla di quello che avevo economicamente finché lo avevo perché lo davo per scontato ed ero troppo impegnata a soffrire per quello che invece mancava (la presenza affettiva dei miei e un minimo di serenità).
Per me una vera e propria parabola. Nati di modesta condizione, non poveri ma molto modesti, poi mio padre è stato bravo e c'è stato un periodo in cui potevamo stare molto bene tutti e la stracxxxxxo (solo nel senso di cosa ha combinato mio padre: sono affezionato ai miei nipoti) di famiglia di mio fratello con i suoi infiniti figli, il tutto per 4-5 generazioni senza lavorare, volendolo.

Mio padre ha mantenuto tutto il carrozzone più una infilata di investimenti sbagliati per cui siamo, sono, tornato non come all'inizio ma considerata l'altezza di caduta direi quasi.

Avevo pochi conoscenti dalle tue parti, guidare a RM non è mai stato un toccasana per l'umore e di fatto finivo con l'avere conoscenti solo in luoghi raggiungibili senza prendersi l'esaurimento nervoso. E poi comunque ero e sono rimasto un "figlio" di un contesto medio e trasmetterei in ogni caso il messaggio della storia della mia vita almeno sul piano socioeconomico. So come ci si comporta, etichetta, tutte le regole per fare buona figura in ristorante e in alta società ma tanto che ci faccio? L'asola di una delle mie giacche "buone", a un occhio allenato dice immediatamente che il sarto è di alta classe ma per la media pariolesca questo mi farebbe classificare come pezzente. Se poi iniziassi a parlare e facessi sfoggio del mio betismo non servirebbe nemmeno guardare i dettagli dell'abbigliamento

Ultima modifica di pokorny; 05-10-2024 a 16:30.
Vecchio 05-10-2024, 16:29   #17
Esperto
L'avatar di pokorny
 

O, certo che un raduno romano si dovrebbe pure fare eh...
Vecchio 05-10-2024, 16:41   #18
Esperto
L'avatar di zoe666
 

Nata da genitori molto benestanti, in una grande casa, nel centro della mia città. Frequentato scuole pubbliche e in piccola parte private.
Avevo diversi amichetti, ma ho passato una infanzia molto solitaria, piena di giocattoli ma spesso per conto mio.
Ricordo tante cene fuori e viaggi all'estero con i miei, in questo li ringrazio perchè ho girato mezzo mondo, dall'altro ho vissuto molto nella bambagia e convinta che fosse normale andare nei negozi e prendere quel che volessi a credito, perchè, tanto si sapeva che ero figlia di.

Fortunatamente, con gli anni mi sono lentamente distaccata da questo modo di vivere e mi sono allontanata anche fisicamente da tutto.
Vecchio 05-10-2024, 16:45   #19
Esperto
L'avatar di Maffo
 

Quote:
Originariamente inviata da pokorny Visualizza il messaggio
Plebeo, io in clinica :P La famiglia era povera ma chiesero aiuto a tutti i parenti per farmi nascere nella clinica top della capitale. Muttley morirà di invidia

Ora che ci penso non hanno avuto 'sta ottima idea...
Eccolo, sei il solito privilegiato

Scherzo scherzo :P
Ringraziamenti da
pokorny (05-10-2024)
Vecchio 05-10-2024, 16:54   #20
Esperto
L'avatar di pokorny
 

Quote:
Originariamente inviata da Maffo Visualizza il messaggio
Eccolo, sei il solito privilegiato

Scherzo scherzo :P
Ma certo, lo so che con te si può scherzare! Piuttosto, per evitare il sovrapprezzo indagini che mi chiederebbe il killer, potresti comunicarmi direttamente il tuo indirizzo? :P
Ringraziamenti da
Maffo (05-10-2024)
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