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Vecchio 18-04-2012, 22:03   #1
Esperto
 

Non sapevo se scriverla come domanda, o se considerarlo un dato di fatto.

Non mi sento bene in questi giorni. Penso che principalmente sia dovuto al fatto che mi sento abbandonata, da una persona per me importante.
Ma il punto è... Ci sarà un limite?
Un limite oltre il quale puoi dire "mi serve una mano"... una linea, qualcosa su cui ballare, tra il sano e l'insano...
Perchè io mi sento oscillare, mi sento un pendolo, un pendolo anomalo. A volte sono più stabile, a volte passo da stati di totale euforia, a stati di malessere psicologico...
Mi sento male dentro. Come se qualcosa mi prendesse allo sterno... Lo sento fisicamente... E se fino a 2 secondi prima sto ridendo, rilasso le guance e mi sento vuota.
ll pensiero che mi assale è tipo "ma cosa vuoi combinare?"... come se tutte le cose per cui mi sento momentaneamente felice fossero cazzate e ci fosse un mostro dentro di me che ogni tanto si preoccupa di sussurrarmi nelle orecchie "la tua vita fa schifo, tu, fai schifo".
Un po' mi faccio schifo. Comunque... Vorrei riuscire a spiegarmi meglio, ma non so come fare, è una cosa sottile, una sensazione che sono sicura che molti abbiano provato... però non so comunicarla meglio di così...
Arrivano per caso questi momenti.
E li odio.

Stasera dovevo andare in palestra... Sono stata un po' triste tutto il pomeriggio, ma a un certo punto, tipo mezz'oretta prima di andare, mentre ascoltavo canzoni, mi è partito il pianto, mi sentivo veramente uno schifo. Cercavo di placare la mia tristezza e di asciugarmi gli occhi, ma le lacrime riprendevano peggio di prima. E io riuscivo a pensare solo a cose più tristi.
Alla fine non sono andata, perchè solo il pensiero di stare lì a fare esercizi, per quanto sappia e abbia provato che l'attività fisica mi aiuti a stare meglio (endorfine...) mi ammazzava.
Avete presente quando siete così tristi che anche fare sforzi fisici e attività normali, diventa difficile? E vorresti stare solo sotto le coperte, o guardare un film, o fare qualsiasi cosa che ti aiuti a uscirne?
Sono andata a parlare con mia mamma e lei ha capito subito che non stavo bene, perchè avevo la voce rotta, o ovviamente mi è scappato da piangere anche con lei... E capita mooolto raramente che io pianga davanti a lei per cose che sento dentro, e non per qualche delusione superficiale di altro tipo...
Poi mi sono calmata. Ora mi sento il cervello... astratto.

Domani mi alzerò, farò quello che devo fare, tornerò a casa... solite cose.
Starò in mezzo alla gente e continuerò a non sentirmi capita, come succede ogni giorno.
La mia fiducia nella gente si abbassa sempre di più.
Non mi piace per niente.
E' come se vivessi in modo falso, e a volte realizzarsi quanto le cose fanno schifo.
Non riesco a capire se soffro del suddetto "mal di vivere", con cui devi imparare a passare i tuoi giorni, perchè sei fatto così... O se non sto bene perchè la mia vita non è come la vorrei, perchè non trovo felicità e appagamento nelle cose e nei rapporti che creo.
Oggi ragionavo su me stessa (prima di avere il mio crollo, guarda caso) e pensavo che io devo essere una che non piace alla gente. (ma perchè??)
Fatto sta che sono... negativa.
E vorrei capire se sono patologica, almeno in parte. Vorrei qualche conferma... Da cosa o chi non lo so. Ma questa situazione inizia a pesarmi.

Buona serata.
Vecchio 18-04-2012, 23:16   #2
Banned
 

Hai descritto lo stato d'animo perfettamente. Anche io faccio palestra e quando ho il momento down non c'è verso. E' come se tutta la forza fosse prosciugata. Non riesco a fare niente se non stendermi sul letto.
A me dopo gli stati d'animo oscillanti fra euforìa e pianto improvviso
(l'ultima volta mi è capitato a cena ed è veramente assurdo.... cioè.. non è nemmeno la "classica" tristezza: "sono triste per un determinato motivo"... no. Io non penso nemmeno a niente in particolare. Avviene tutto a livello inconscio. Ho cominciato a piangere e asciugarmi gli occhi facendo finta di niente...) I miei se ne sono accorti e mia madre ha cercato di parlarmi diverse volte ma io non ne parlerei mai apertamente anche perchè penso che sia una cosa che uno deve risolvere da solo.
Poi dopo quel periodo di umori alternati si è aggiunto un fenomeno strano per me: mi capita che anche tutto il giorno sono tranquillo e in mezzo alla notte di svegliarmi con quella sensazione.. ma è tutto sempre a livello inconscio.. non faccio incubi nè niente... ... semplicemente mi sveglio che ho una grande tristezza e sto piangendo anche senza che io sappia perchè. E' come se di giorno la mia mente nel momento di sua massima attività cercasse di mitigare questa cosa..

Però volevo dire che secondo me non esiste la depressione cronica o patologica.. cioè.. non deve essere motivo di ulteriore preoccupazione. Il discorso che hai fatto alla fine: sono triste quindi nessuno mi vuole.. ho la tristezza cronica quindi sono una palla al piede per tutti... no. Per me non è un discorso ammissibile. Perchè la depressione ha dei motivi e se tutti abbandonassero le persone perchè sono depresse.. allora tutti varrebbero ben poco. Perchè le persone che contano sono quelle che ti stanno vicino proprio nei momenti peggiori in cui hai bisogno di risollevarti il morale.. non che <quella è depressa oddìo!.. allontaniamoci>. Secondo me dalla depressione si esce. Dipende tanto dal periodo.. tante circostanze... se per esempio tu raggiungessi una serie di obbiettivi importanti un domani e la tua vita cominciasse a prendere un'altra piega.. io non credo proprio nelle persone infelici croniche: Se hai un valido motivo per essere felice.. qualsiasi passato tu possa avere avuto.. sarai felice. Anzi.. secondo me la tua felicità varrà il doppio di chi non ha conosciuto la sofferenza. Non ti fidare delle persone che ti eviteranno con la motivazione che sei infelice.. quelle non valgono una cèppa.. le persone che valgono sono quelle che riusciranno a farti sorridere e star bene.. trasformare il tuo stato d'animo da così a così... senza chiedere niente, senza far pesare niente.
Sicuramente cambiare aria ti farebbe bene. Sicuramente c'è qualcosa che devi cambiare...e sicuramente lo sai cos'è.
Ma non è detto che tu sia consapevole di saperlo. Spesso si cerca di mentire a se stessi riguardo a quello che si vorrebbe per evitare di soffrire in partenza. Ma se guardi bene dentro di te, lo sai cosa ti renderebbe felice. E' lì sepolto da qualche parte..

Ultima modifica di Halastor; 19-04-2012 a 00:02.
Vecchio 19-04-2012, 02:36   #3
Esperto
L'avatar di Demiurgo
 

Quote:
Originariamente inviata da Jupiter Visualizza il messaggio
Non sapevo se scriverla come domanda, o se considerarlo un dato di fatto.

Non mi sento bene in questi giorni. Penso che principalmente sia dovuto al fatto che mi sento abbandonata, da una persona per me importante.
Mi sembra che questo abbandono sia stato una delle cause che abbiano acceso queste depressione.

E' una ferita aperta, le ferite aperte fanno più male... però con il tempo il dolore si affievolisce
Vecchio 19-04-2012, 10:30   #4
Esperto
L'avatar di barclay
 

Quote:
Originariamente inviata da Demiurgo Visualizza il messaggio
Mi sembra che questo abbandono sia stato una delle cause che abbiano acceso queste depressione.
In tal caso sarebbe meglio parlare di “episodio depressivo” o, come ama dire il mio analista, “reazione depressiva”.
Vecchio 19-04-2012, 10:55   #5
Intermedio
L'avatar di avoidantDuck
 

Mi capita, di solito quando sono felice. Quando penso che forse le cose iniziano a girare, che ho delle chance, che posso farcela. E improvvisamente riappaiono tutti i fantasmi del mio passato, dei mie fallimenti. A dirmi che non c'è verso che le cose andranno meglio questa volta. Rivedo i miei fallimenti in amore, sono tutte li a ridere e a tormentarmi: "Come hai potuto anche solo pensare che potessimo essere interessate a te?"
Questo è il mostro che mi porto dentro e con cui devo convivere... Quando mi succede perdo tutta la voglia di fare, mi sento vuoto e inutile. Quante volte ho saltato impegni o ho dato buca a persone solo perchè ero tormentato da questi pensiere autodistruttivi.
Non so perchè ci siano questi pensieri. Forse è un modo con cui inconsciamente cerco di proteggermi da ulteriori delusioni, distruggendo a priori qualsiasi aspettativa io possa avere. Qualche anno fa avevo pensato di essere bipolare tipo B. Effettivamente avevo verificato una regolarità di due mesi tra periodi in cui mi sentivo bene, a tratti euforico, e periodi in cui invece mi sentivo da buttare via. Però non ho avuto una vera diagnosi, e può essere che mi sia autoconvinto e questo abbia influenzato anche in qualche modo il mio comportamento. Al momento comunque ho deciso di scartare l'ipotesi di essere bipolare a meno che non mi venga dato riscontro anche da personale specializzato.
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