|
|
27-12-2020, 19:58
|
#1
|
Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,261
|
Vivo in Veneto, ma i miei genitori provengono da regioni diverse: mio padre è veneto doc, mentre mia madre e romana.
Mia madre pur vivendo da quando sono nato qui in Veneto, non si è mai integrata nello "stile" locale, quindi ha sempre mantenuto la cadenza tipica e il modo di fare "romanaccio".
Con lei quasi sempre mi rivolgo in italiano, ogni tanto in romanesco, mentre con mio padre il dialetto veneto la fa padrone.
Il risultato è che crescendo in un ambiente familiare di questo tipo ho come sviluppato due personalità, due modi di fare e di pormi, anche di affrontare le cose da un lato, diametralmente opposti, che si alternano continuamente a seconda delle situazione e delle persone che ho davanti.
Questa cosa a volte mi mette in difficoltà , perchè sento che è come se avessi due persone che albergano nello stesso corpo, che ragionano e pensano in due modi completamente diversi, non so mai come rapportarmi.
Un altra conseguenza di questo fatto è che tendenzialmente con le donne tendo sempre a rivolgermi in italiano, con la personalità che uso con mia madre, mentre con gli uomini prevale quell'altra, quella veneta.
Cambia tutto anche qui, localmente, se una persona sia maschio che femmina si rivolge in italiano o in dialetto, assumo tutto un altro comportamento.
Qualcun'altro di voi ha caratteristiche del genere?
|
|
27-12-2020, 20:29
|
#2
|
Esperto
Qui dal: Dec 2010
Ubicazione: lombardia
Messaggi: 9,514
|
Mi sembra perfettamente naturale, anche io con italiani parlo italiano, qualche volta su un gioco mi era capitato
di avere che fare con sudamericani e ho improvvisato spagnolo (quale non conosco per nulla "amigos, aiutas mi por favore a fare questa cosas" ). Siamo programmati così, cercare di adeguarsi a circostanze, e più che un problema lo vedo come capacità.
|
|
27-12-2020, 20:50
|
#3
|
Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,384
|
Non direi di avere una doppia personalità in questo senso,più una personalità ibrida. I miei genitori sono emigrati dal centro-sud (roma/napoli) e a causa dell'odio viscerale che mia madre aveva per il dialetto veneto praticamente non l'ho mai imparato e non ne ho assolutamente la cadenza (lo capisco e basta). Ho rivisto dei filmini di quando ero piccolo in cui avevo un marcato accento veneto, evidentemente mia madre è riuscita a farmi stare così male per averlo parlato che ci ho rinunciato in partenza. Capisco e parlicchio entrambi i dialetti dei miei (in particolare napoletano) ma non come un autoctono ovviamente. In sostanza non ho nessuna identità definita, altro elemento che ha contribuito alla non integrazione e all'isolamento fin da piccolo. Qua se conosco qualcuno mi chiedono di dove sono, là se conosco qualcuno idem, in definitiva non vengo da nessun posto. E pensare che ho conosciuto marocchini arrivati qui anche grandicelli che parlano un veneto perfetto e indistinguibile da un locale, mestizia.
|
|
27-12-2020, 20:57
|
#4
|
Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,261
|
Quote:
Originariamente inviata da Qwerty
Mi sembra perfettamente naturale, anche io con italiani parlo italiano, qualche volta su un gioco mi era capitato
di avere che fare con sudamericani e ho improvvisato spagnolo (quale non conosco per nulla "amigos, aiutas mi por favore a fare questa cosas" ). Siamo programmati così, cercare di adeguarsi a circostanze, e più che un problema lo vedo come capacità.
|
Tu qwerty mi sembra di aver capito che sei russa, se ti capita di parlare nella tua lingua originale e non in italiano, non ti sembra di diventare tipo un altra persona? Perché a me l'alternanza di queste due "personalità" fa proprio questo effetto.
Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk
|
|
27-12-2020, 21:04
|
#5
|
Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,384
|
Quello che dici è vero, una lingua in qualche modo sottende anche un sistema di pensiero. Il veneto non pensa come il romano e viceversa a partire proprio dalla lingua (che è il mezzo per esprimere il pensiero).
|
|
27-12-2020, 21:15
|
#6
|
Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,261
|
Quote:
Originariamente inviata da DownwardSpiral2
In sostanza non ho nessuna identità definita, altro elemento che ha contribuito alla non integrazione e all'isolamento fin da piccolo. Qua se conosco qualcuno mi chiedono di dove sono, là se conosco qualcuno idem, in definitiva non vengo da nessun posto.
|
Questa è una sensazione che ho anch'io, pur vivendo sempre qui, in Veneto, e riuscendo a parlare fluidamente sia in italiano, che in dialetto veneto, che in dialetto romano (quest'ultimo fuori casa un po' meno, perchè non mi viene proprio qui in veneto, se vado nel lazio o in centro italia comincia a venirmi più spontaneo).
Mi sembra di avere personalità multiple e di non averne una precisa, perché cambia proprio l'atteggiamento, lo "stile".
Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk
|
|
27-12-2020, 21:19
|
#7
|
Banned
Qui dal: Apr 2020
Messaggi: 13,603
|
Anch’io sono Veneto ma parlo italiano quasi sempre , il dialetto principalmente con i nonni , oppure a volte a lavoro ma poche parole , intere discussioni in dialetto non ne faccio mai alla fine
|
|
27-12-2020, 21:26
|
#8
|
Esperto
Qui dal: Jan 2020
Ubicazione: Avalon
Messaggi: 786
|
Quella di non avere un identità definita l ho sempre pensato anche io ,vivo in Piemonte da sempre ma i miei sono lombardi ,capisco entrambi i dialetti ma parlo solo italiano con chiunque ,non mi pare però di cambiare personalità più che altro non mi sento ne piemontese ne lombarda ,non so nemmeno io ciò che sono
|
|
27-12-2020, 21:26
|
#9
|
Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,384
|
Quote:
Originariamente inviata da Nightlights
Questa è una sensazione che ho anch'io, pur vivendo sempre qui, in Veneto, e riuscendo a parlare fluidamente sia in italiano, che in dialetto veneto, che in dialetto romano (quest'ultimo fuori casa un po' meno, perchè non mi viene proprio qui in veneto, se vado nel lazio o in centro italia comincia a venirmi più spontaneo).
Mi sembra di avere personalità multiple e di non averne una precisa, perché cambia proprio l'atteggiamento, lo "stile".
Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk
|
Quando tornavo dalle vacanze giù continuavo a parlare napoletano per un mese anche con gli amici di qui, come se riportassi con me il calore, l'allegria e la personalità intrinseca di quella lingua. Come appunto se fossero cose indissociabili il pensarla (quindi il parlarla) e il modo in cui ti poni di fronte all'ambiente. Poi mi spegnevo e tutto tornava come prima.
|
|
27-12-2020, 21:31
|
#10
|
Esperto
Qui dal: Nov 2014
Ubicazione: sotto il letto
Messaggi: 4,384
|
Quote:
Originariamente inviata da Astrid
Quella di non avere un identità definita l ho sempre pensato anche io ,vivo in Piemonte da sempre ma i miei sono lombardi ,capisco entrambi i dialetti ma parlo solo italiano con chiunque ,non mi pare però di cambiare personalità più che altro non mi sento ne piemontese ne lombarda ,non so nemmeno io ciò che sono
|
Perchè secondo me sono dialetti che non hanno di per sè un'identità forte tanto quanto altri (o magari si è persa nel tempo). Un romano sarà un romano ovunque nel mondo e per tutta la sua vita, un piemontese non saprei.
|
|
27-12-2020, 21:31
|
#11
|
Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,261
|
Quote:
Originariamente inviata da Delta80
Anch’io sono Veneto ma parlo italiano quasi sempre , il dialetto principalmente con i nonni , oppure a volte a lavoro ma poche parole , intere discussioni in dialetto non ne faccio mai alla fine
|
Io nella vita reale non ho una prevalenza, dipende tutto da come si rivolge l'altra persona, se si rivolge in dialetto rispondo in dialetto, se si rivolge in italiano rispondo in italiano.
Il punto è che cambia proprio il comportamento, quando parlo in dialetto mi sento come un altra persona, "penso" in un altra maniera, rispetto a quando parlo in italiano
Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk
|
|
27-12-2020, 21:32
|
#12
|
Banned
Qui dal: Apr 2020
Messaggi: 13,603
|
Quote:
Originariamente inviata da Nightlights
Io nella vita reale non ho una prevalenza, dipende tutto da come si rivolge l'altra persona, se si rivolge in dialetto rispondo in dialetto, se si rivolge in italiano rispondo in italiano.
Il punto è che cambia proprio il comportamento, quando parlo in dialetto mi sento come un altra persona, "penso" in un altra maniera, rispetto a quando parlo in italiano
Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk
|
In dialetto sei meno fobico ? Oppure magari più sicuro di te ?
|
|
27-12-2020, 21:56
|
#13
|
Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,261
|
Quote:
Originariamente inviata da Delta80
In dialetto sei meno fobico ? Oppure magari più sicuro di te ?
|
Mmm, bella domanda, non ci avevo mai pensato onestamente
Diciamo che quando sono in "modalità" dialetto mi sento più schietto, deciso, sciolto, per certi versi brusco, mi sento una persona più semplice e meno irrisolta (un pò com'è mio padre)
Mentre in modalità italiano mi sento più diplomatico, educato, ma anche sofisticato, complicato.
(un pò com'è mia madre)
Diciamo che in italiano la mia personalità è più filtrata, legata, meno spontanea.
Forse in dialetto mi sento più a mio agio.
Però se qualcuno si rivolge in italiano mi sembra maleducazione rispondergli in dialetto
Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk
|
|
27-12-2020, 22:01
|
#14
|
Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,261
|
(Co taco parlar in sto modo me sento un fia come i veci de na volta )
Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk
|
|
27-12-2020, 22:06
|
#15
|
Banned
Qui dal: Apr 2020
Messaggi: 13,603
|
Quote:
Originariamente inviata da Nightlights
Mmm, bella domanda, non ci avevo mai pensato onestamente
Diciamo che quando sono in "modalità" dialetto mi sento più schietto, deciso, sciolto, per certi versi brusco, mi sento una persona più semplice e meno irrisolta (un pò com'è mio padre)
Mentre in modalità italiano mi sento più diplomatico, educato, ma anche sofisticato, complicato.
(un pò com'è mia madre)
Diciamo che in italiano la mia personalità è più filtrata, legata, meno spontanea.
Forse in dialetto mi sento più a mio agio.
Però se qualcuno si rivolge in italiano mi sembra maleducazione rispondergli in dialetto
Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk
|
Si certe cose condizionano un po’ anche poi il modo di comportarsi , magari per te è il parlare , per altri il modo di vestirsi ecc , non che si cambi radicalmente ma un po’ può condizionare
|
|
27-12-2020, 22:08
|
#16
|
Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
|
Io anche quando parlo in Italiano si capisce da dove vengo
|
|
27-12-2020, 22:14
|
#17
|
Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Trani
Messaggi: 9,521
|
Quote:
Originariamente inviata da Nightlights
Vivo in Veneto, ma i miei genitori provengono da regioni diverse: mio padre è veneto doc, mentre mia madre e romana.
Mia madre pur vivendo da quando sono nato qui in Veneto, non si è mai integrata nello "stile" locale, quindi ha sempre mantenuto la cadenza tipica e il modo di fare "romanaccio".
Con lei quasi sempre mi rivolgo in italiano, ogni tanto in romanesco, mentre con mio padre il dialetto veneto la fa padrone.
Il risultato è che crescendo in un ambiente familiare di questo tipo ho come sviluppato due personalità, due modi di fare e di pormi, anche di affrontare le cose da un lato, diametralmente opposti, che si alternano continuamente a seconda delle situazione e delle persone che ho davanti.
Questa cosa a volte mi mette in difficoltà , perchè sento che è come se avessi due persone che albergano nello stesso corpo, che ragionano e pensano in due modi completamente diversi, non so mai come rapportarmi.
Un altra conseguenza di questo fatto è che tendenzialmente con le donne tendo sempre a rivolgermi in italiano, con la personalità che uso con mia madre, mentre con gli uomini prevale quell'altra, quella veneta.
Cambia tutto anche qui, localmente, se una persona sia maschio che femmina si rivolge in italiano o in dialetto, assumo tutto un altro comportamento.
Qualcun'altro di voi ha caratteristiche del genere?
|
Penso che succeda perchè il nostro cervello funziona per associazioni mentali e per ottimizzare segue dei percorsi automatici e collaudati.
|
|
27-12-2020, 22:22
|
#18
|
Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,261
|
Quote:
Originariamente inviata da Equilibrium
Io anche quando parlo in Italiano si capisce da dove vengo
|
Ah beh anch'io, ho una forte cadenza veneta, quando parlo in italiano.
Però quando sto qui, in Veneto.
Quando vado nel Lazio, a causa dell'abitudine a sentire parlare mia madre con quell'accento, riesco a camuffarmi completamente se mi calo nella parte.
Ho ingannato i romani stessi più di qualche volta
Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk
|
|
27-12-2020, 22:35
|
#19
|
Esperto
Qui dal: Aug 2014
Ubicazione: Bologna
Messaggi: 2,474
|
Quote:
Originariamente inviata da Nightlights
(Co taco parlar in sto modo me sento un fia come i veci de na volta )
Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk
|
Sei di Treviso/Venezia per caso?
Sent from my Redmi Note 5 using Tapatalk
|
|
27-12-2020, 22:38
|
#20
|
Esperto
Qui dal: Oct 2014
Messaggi: 12,261
|
Quote:
Originariamente inviata da HelterSkelter
Sei di Treviso/Venezia per caso?
Sent from my Redmi Note 5 using Tapatalk
|
Si, provincia di Treviso, poco lontano dal centro
Inviato dal mio SM-J510FN utilizzando Tapatalk
|
|
|
|
|