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10-11-2013, 23:08
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#1
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 2,275
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2 anni, 2 lunghi anni passati a lottare contro tutte quelle millemila paranoie ed insicurezze che mi hanno portato ad evitare, evitare, ed evitare, chiamsi FS. 2 anni in cui ho "investito" nella crescita, "investito" su di me, perchè non avevo nulla per dire "vado avanti e mi impegno per tizio/caio/ecc/ecc". Sapevo solo che alla fine, se avessi fatto il percorso giusto, avrei potuto preparare un futuro niente male.
Mi sono dovuto mettere più che in gioco, ho fatto errori, ho imparato, ho letto libri e sopratutto non ho mai mollato. Ho buttato al vento troppi anni per mollare adesso.
1 anno fa, quando sconfissi la FS, NON avevo amici. Grazie alla TCC, ad una competente e gnocca dottoressa ed ha qualche libro, che qui è considerato come i Vangeli apocrifi dalla Chiesa, ho agito su me stesso per eliminare una buona parte delle paranoie più grosse, facendo svanire la FS. Tuttavia ero ancora a 0 amici. Certo, andavo a scuola di ballo caraibico, ma non riuscivo ad integrarmi e passavo, come sempre, per uno timido, strano e che le donne manco sapeva cosa fossero. I commenti si sprecavano. Ricontattai un mio ex-compagno di classe per un'uscita al cinema. Cominciai a ad inserirmi nel suo gruppetto a forza di auto-inviti. Ah, quanti auto-inviti. Quanto mi scocciava.
Per quanto simpatici, non erano le persone che stavo cercando. Tranquilli, troppo tranquilli, nonostante sapessi che persone più spigliate mi avrebbero fatto risalire certe ansie. Con loro non sto male, andiamo a cinema, pub ed a volte a vedere la partita di basket. Ma non facciamo conoscenze nuove, cosa che serve a me per farmi esperienza.
Oltre alla scuola di ballo, ballare non fa affatto male, iniziai anche per conto mio a fare l'illusionista, dopo aver visto il mitico Dynamo. Massima stima per questo ragazzo. Arduo imparare a fare l'illusionista, ma splendido quando riesci a portare nella vita delle persone quei pochi istanti in cui tutto sempre possibile. Sorrisi e urla, stupore e calore. E poi, vabbè, ci sono quelli che si sentono presi in giro e devono fare i superiori sputtanandoti il gioco [1 sola ragazza per ora me lo ha fatto]
Quanto può cambiare la vita in un solo istante?
Tanto, tantissimo. A me è bastato un instante per cambiare le cose. 4 settimane fa, per caso, con questi amici andai ad un pub per fare quattro chiacchiere, dopo che avevano molto insistito per andare a casa perchè erano stanchi. A questo pub fummo fatti sedere vicino ad altri. Intravidi una faccia che non mi era nuova e, senza alcuna paranoia saltata in testa, toccai il tipo e chiamai il suo nome. Era davvero lui! Ex compoagno delle elementari, lui era lì quella sera, insieme ad altri. Chiacchierammo per tutta la sera e poi la settimana dopo uscimmo subito insieme [su invito mio] e Sabato scorso mi invitò al suo compleanno.
<Se lo avessi incontrato 1 anno fa, le tremende paranoie mi avrebbero fatto tacere per non fare brutta figura se il tipo non fosse stato lui. 1 anno fa sarebbe stato un evento sfortunato. Ma quella sera, senza paranoie e con la voglia di vivere, colsi subito l'attimo.>
Il suo gruppo è vario, conosce tante persone perchè fa un sacco di cose nella vita. Il finesettimana escono e finiscono per conoscere qualche persona nuova, sia ragazze che ragazzi.
Sabato scorso sono stato al suo compleanno. Non ero mai stato ad un compleanno in tanti anni. Mi era tornata ansia prima dell'evento. Ma quando eravamo al ristorante [mangiare in pubblico era il mio tallone d'achille], NESSUN segno d'ansia. Anzi ho fatto una serata ottima, se non fossi stato l'unico senza regalo. Che figura, ma pace, rimedierò.
Mai e poi mai avrei creduto possibile trascorrere una serata senza ansia come quella, un sogno che si realizza.
E con questa persona e con questo gruppo, mi bastò quella prima sera per socializzarci, forse perchè non avendo più mille paranoie risulto meno introverso e meno bloccato.
In questi 2 anni, tutti gli eventi che mi sono capitati ho cercato di sfruttarli al meglio ed al massimo, gaurdando più gli aspettivi positivi che quelli negativi e senza mai mollare. Di strada ne ho ancora da fare, ci sono tante abilità da migliorare in campo sociale, ma di passi ne ho fatti tanti.
Dulcis in fundo, la morale:
Anche partendo da 0 ci si può fare, io non ho nulla di diverso da un altro. Non bisogna aspettare di avere qualcosa per darsi da fare, perchè potremmo non averla mai. Miglioriamo per noi stessi, per un nostro futuro migliore. Il nostro destino ce lo creiamo noi con le nostre decisioni e reazioni agli eventi esterni. Possiamo decidere di coglierli oggi o di rimpiangerli domani.
La vita è una crescita continua e chi pensa di non aver altro da imparare, chi crede di aver capito tutto si sbaglia di grosso. Andate avanti determinati e senza mollare mai.
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11-11-2013, 00:24
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#2
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Banned
Qui dal: Oct 2012
Ubicazione: Abruzzo
Messaggi: 2,291
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Secondo me uno che guarisce dalla fobia sociale o dalla depressione non continua a perdere tempo sul forum.
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11-11-2013, 00:30
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#3
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,892
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ma beato te che c'hai i soldi per le serate, il corso di ballo e la psicologa
e con questo tuo compagno ? vi risentirete ancora ??
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11-11-2013, 10:01
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#4
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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Quote:
Originariamente inviata da Kody
Anzi ho fatto una serata ottima, se non fossi stato l'unico senza regalo. Che figura, ma pace, rimedierò.
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noooooooooooooooooooo
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11-11-2013, 15:46
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#5
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Avanzato
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: Etruria
Messaggi: 334
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Quote:
Originariamente inviata da Peppemetal81
Secondo me uno che guarisce dalla fobia sociale o dalla depressione non continua a perdere tempo sul forum.
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Forse non si "guarisce" mai del tutto.
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11-11-2013, 18:24
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#6
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Avanzato
Qui dal: Aug 2012
Messaggi: 299
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Quote:
Originariamente inviata da boo89
Ciao Kody, non so se si possa scrivere, ma potresti riportare il titolo dei libri che più ti hanno aiutato (o quelli che ritieni più utili), sarei interessato.
grazie mille
p.s o scrivemili in mes, privato
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Idem anchio interessato a questi "vangeli"...
Si si, se hanno funzionato con te non significa che funzioneranno per me o altri, ma giusto per curiosità e come spunto per leggere qualcosa sul problema.
In ogni caso, sono contento di vedere uno che è riuscito a superare i suoi problemi, complimenti davvero Kody
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11-11-2013, 18:37
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#7
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Banned
Qui dal: Mar 2013
Ubicazione: salerno
Messaggi: 711
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ciao kody , cos'è il TCC?
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11-11-2013, 21:51
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#8
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Esperto
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 668
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grazie.
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12-11-2013, 01:20
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#9
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 2,275
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Quote:
Originariamente inviata da Peppemetal81
Secondo me uno che guarisce dalla fobia sociale o dalla depressione non continua a perdere tempo sul forum.
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Mi vedi per caso fisso qui a spammare tutti i giorni a tutte le ore?
Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy
ma beato te che c'hai i soldi per le serate, il corso di ballo e la psicologa
e con questo tuo compagno ? vi risentirete ancora ??
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Lavoro full time per 800 euro al mese di cui la metà vanno in spese varie. Per il mio lavoro, programmatore, non è molto ma sto in un'azienda dove vanno al risparmio e purtroppo non ho una laurea.
Comunque io con questi due gruppi continuerò ad uscire. Mai più eviterò la socializzazione. Quasi sicuramente frequenterò di più il secondo gruppo, quello più "vitalitoso", per crescere a buttarmi in ambienti dove girarano giovani.
Quote:
Originariamente inviata da Orto d'Osso
ma non è vero: sei tu che li consideri come i vangeli canonici da parte della Chiesa.
Qui si dice solamente che se questi libri possono funzionare per alcuni, e ben venga, non è detto che funzionino per tutti, punto.
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Mi spiace che tu sia ortodosso, avrai altri testi religiosi a cui fare appello.
Non è detto che funzionino per tutti? Io prima di snobbarli li leggerei.
Quote:
Originariamente inviata da Keaton
Forse non si "guarisce" mai del tutto.
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Perchè pensare sempre di non farcela? Si può si può, ci sono diversi utenti che lo hanno ampiamente dimostrato.
Quote:
Originariamente inviata da boo89
Ciao Kody, non so se si possa scrivere, ma potresti riportare il titolo dei libri che più ti hanno aiutato (o quelli che ritieni più utili), sarei interessato.
grazie mille
p.s o scrivemili in mes, privato
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Quote:
Originariamente inviata da Muad'dib
Idem anchio interessato a questi "vangeli"...
Si si, se hanno funzionato con te non significa che funzioneranno per me o altri, ma giusto per curiosità e come spunto per leggere qualcosa sul problema.
In ogni caso, sono contento di vedere uno che è riuscito a superare i suoi problemi, complimenti davvero Kody
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Quote:
Originariamente inviata da mattia pascal
ciao kody , cos'è il TCC?
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<Post seguente>
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12-11-2013, 01:21
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#10
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 2,275
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La TCC, terapia cognitivo comportamentale, è una terapia venuta fuori da poco. Si dice che abbia l'80% di efficacia contro la FS ed altri disturbi di ansia e anche depressione [se unita ai farmaci]. Secondo me si può portare al 100% se il paziente ha fiducia in essa e sopratutto nel terapeuta. Se il paziente comincia a dubitare, gli sembrerà che tutto sia inutile e lascierà perdere.
Essa si basa sul far capire al paziente quali sono i suoi pensieri disfunzionali, cioè quelli che gli provocano paranoie e di seguito ansia. Paranoie ed ansie sono catene, ci sarà chi avrà da ridire per ciò che qui sta scritto, ma esse sono catene che ci impediscono di vivere, ed a me sembra palese.
Tramite una graduale esposizione [non lavaggio del cervello o miracoli vari] alle varie situazioni ansiogene [nel mio caso mangiare in pubblico, stare con i miei colleghi, andare in macchina con altri e tante, tante altre situazioni], il paziente si rende conto che alla fine sono cose che può fare e non da temere. [Di conseguenza ci sarà, per forza, aumento di autostima per ogni situazione affrontata].
La TCC che ho fatto io, da 2 anni e comunque sto continuando anche se sono a fine, mi è costata tanto sia in termini di soldi, sia in termini di sacrifici. Cioè io mi sono dato da fare parecchio ed ho sempre avuto fiducia in ciò che la terapeuta diceva, anche perchè, in fondo, la TCC è molto molto logica. Ma sopratutto io mi sono sempre messo nei panni di quello che non riusciva a vivere a causa delle sue paure. Mai e poi mai mi sono detto che io andavo bene ed il mondo era sbagliato. Confesso comunque che fino a 2 anni fa mi ritenevo più sensibile, più adulto, più tante cose, che poi alla fine si sono rivelate ciò che erano: scuse per sentirmi in qualche modo superiore agli altri. Ma la verità era che io non avevo amici ed avevo buttato via 20 anni.
La TCC non fa miracoli, il paziente DEVE esporsi e fare quello che deve fare, cioè smettere di evitare e darsi da fare.
Tante altri psicologi magari si fissano sul passato del paziente, a volte fanno domande tipo "Cosa sentivi? Come era questa paura? Come era questa felicità? Era amore o paura?", ecc, ecc. E sopratutto non danno consigli, perchè vogliono che il paziente rifletta e ci arrivi da solo. La TCC si fissa molto più sul presente, meno su come sono le sensazioni e più sui pensieri distorti che vanno corretti. Spesso arrrivano consigli e/o suggerimenti, dai quali si può imparare a gestire meglio le situazioni.
Letture recenti mi hanno rivelato che la TCC è usata anche da persone normali che vogliono migliorarsi. Non che queste persone vadano da un dottere, ma leggono libri che sfruttano alla base la TCC.
Voler guarire
Punto, secondo me, cruciale per guarire è il voler guarire a tutti i costi ed il mettersi in dubbio: "Forse il problema sta dentro di me". Cambiare se stessi per molti vuol dire annientarsi, andare contro la propria natura, essere falsi, adattarsi al mondo, ecc, ecc.
Io sono cambiato molto, ma non sento di aver rinnegato la mia natura, il mio essere uomo, anzi finalmente sto vedendo chi sono veramente, perchè ho spezzato molte delle catene che mi legavano. Ed ancora ne ho da spezzare, campi in cui migliorare, ecc. Fin da piccolo sono stato timido ed introverso, eppure ora comincio ad essere estroverso e più sicuro di me, più carico e positivo. E lo sono perchè mi sono liberato delle mille paranoie che mi facevano stare zitto e muto, che mi facevano salire l'ansia quasi fino a vomitare.
Posso finalmente viaggiare, avere degli amici, trovare una ragazza in modo più semplice, andare in palestra, chiedere informazioni, parteciapre ad eventi, senza la noiosa ansia che mi colpisce due ore prima e mi convince ad inventare una scusa fasulla per stare a casa a guardare il PC.
Dialogo interno: porsi le giuste domande
Altra cosa che ho notato durante il mio percorso sono state le domande che mi facevo da solo, sapete la vocina che abbiamo dentro di noi?
C'erano tanti perchè. "Perchè è capitato a me? Perchè tutto a me? Perchè mi va sempre tutto male? Perchè sono solo?"
Le risposte a queste domande sono solitamente sempre le solite: "Perchè me lo merito. Perchè sono sfigato. Perchè il destino è crudele"
Oltre a queste io, nei momenti veramente giù, mi chiedevo anche "COME posso fare per risolvere tutti questi problemi? COME faccio per non essere pi solo? COME faccio per non avere più ansia?"
Non credo di essere assolutamente più intelligente di nessuno: domandarsi un "COME", porta automaticamente il cervello, quella vocina, a darci delle risposte concrete.
Io già a 17 anni sapevo di avere bisogno di un dottore, 3 anni fa sapevo di dover espormi al mangiare in pubblico, sebbene non capissi cosa avevo e cosa c'era realmente dietro. Qualche "COME" già al tempo me lo chiedevo.
Proprio due giorni fa, lessi di quanto è importante porsi le giuste domande e cambiare dialogo interno. I come sono più produttivi dei perchè, e questo è palese.
Libri
I libri, o Vangeli per chi vuole nominarli tali, di cui ho fatto uso [droga?] o che ho scaricato perchè consigliati:
-Le vostre zone erronee.
Da leggere assolutamente. Riporta pensieri disfunzionali presenti nelle persone di tutti i giorni. [Sensi di colpa, giudizio altrui, rabbia, ecc]. L'autore riporta sia i vantaggi nell'uso di tali pensieri [che si traduco in comportamenti], sia i benefici dal liberarsene.
<I miei genitori hanno usato i sensi di colpa per educarmi ed in questo libro è palesato come si ottenga l'effetto contrario. Io mi sono anche liberato della rabbia e credetemi, si sta molto meglio senza arrabbiarsi. Relax per i nervi.>
-Leader di te stesso
Lo sto leggendo ora. Ci sono cose in comune con il libro citato precedentemente [cosa che, secondo me, quando accade vuol dire che alla base un minimo di verità c'è]. Ci ho trovato l'importanza delle domande. Applica PNL [Programmazione Neuro Linguistica], non è lavaggio del cervello.
-Pensa ed arricchisci te stesso - Di Napoleon Hill
Non letto, ma è molto consigliato.
-The power of Now - Di Eckhart Tolle
Non letto. Ma dovrebbe parlare di come vivere al meglio l'ADESSO invece di fissarsi pesantemente sul passato o sul futuro.
-How to become an Alpha Male [A pagamento, da Internet]
Fu il primo libro che mi aprì bene gli occhi su quale era una buona lista di pensieri disfunzionali. In 3 settimane riuscii ad eliminarli, anche grazie all'esposizione. E fu così che un bel pezzo della mia FS cadde.
Note
Leggete prima di giudicare, giudizio che fa tanto male a molti. Non fate come me: evitate di ammassarvi di teoria e non fare pratica. La vita è fuori. Potete trovare elementi di PNL, terapia che sta venendo fuori ora e che non si capisce bene se funzionio no. Io personalmente ho visto che qualcosa fa, ma sono comunque un po' perplesso.
In ogni libro è possibile trovare aspetti trattati negli altri e che seguono la medesima logica.
Per chi è interessato, ho anche libri di pratica, dove ci sono missioni da svolgere giornalmente per aumentare certe capacità. Esempio:
-Per non essere influenzati dal giudizio altrui [esponendosi, quindi] è ottimo andare in un negozio e chiedere qualcosa che di sicuro non hanno.
A me sembra palese che funzioni, tuttavia non ho mai avuto il coraggio di farlo anche se l'idea mi stuzzica alquanto.
L'altro giorno mi sono anche detto che se mi mettessi a fare scherzi telefonici, potrei liberarmi ancora di più dalla vergogna , dal giudizio altrui ed aumentare la mia parlantita e capacità di convincere gli altri a parole.
Conclusioni
Ci sono tante cose che possiamo fare per vincere la FS e tutte le paranoie. L'importante è non arrendersi mai, imparare dai propri errori, non negarsi i divertimenti, le cose che ci piaccino a causa della fobia. Dite sempre la vostra opinione, altrimenti SI che annientate voi stessi. Ognuno è padrone della propria vita.
Essa è un dono unico che merita di essere vissuto appieno. Io ne ho buttati via 20 anni, ma ora non più, ora basta, mi sto fiondando nel miracolo che è la vita, carico e pronto ad offrire le mie capacità agli altri senza chiedere nulla in cambio.
Per chi avesse altre domande, usate i PM come avete fatto. Se ne trovo tanti uguali rispondi qui, come ho fatto ora. Altrimenti vi rispondo in privato.
Purtroppo non avrò tanto tempo in settimana.
P.S
Attenzione alla [probabile, ma spero di no] valanga di commenti [negativi?] su ciò che è stato scritto. Prima pensate un attimo:
Sono qui da quasi un anno, ho parlato con molti utenti e mi è venuto fuori un quadro del forum abbastanza, come dire...."oscuro e nebuloso". Si sente parlare di gruppi segreti su facebook, di chat segrete, di ban di persone che non soddisfano certi requisiti, di donne e di uomini. Di segreti da mantenere.
Sono solo dicerie? Ma si dai, cosa vado dicendo? In un forum dove si iscrivono persone con problemi, che vengono escluse, che sono giù di corda, che non giudicano, che seono sensibili, adulti e che non categorizzano gli altri, non possono esistere certe cose.
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12-11-2013, 02:48
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#11
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,635
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Sto sfogliando "Le vostre zone erronee". Rappresenta tutti i concetti di un anno di terapia, confermo che leggerlo per alcuni sarebbe manna dal cielo.
Che figata: riconoscere il pensiero disfunzionale, correggerlo, non farsi dominare dal rimuginio, abbracciare l'assertività, via il senso di colpa e la mania della perfezione, prendere a calci l'interzia, tutte cose bellissime e utili.
Per lo schiavo del giudizio altrui o il rimuginante sì, è vangelo.
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12-11-2013, 12:36
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#12
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 2,582
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Ti ringrazio per il bel post.
Questo è il motivo per cui uno che ce l'ha fatta è bene che dia ancora un contributo in questo forum: per dare una mano agli altri, mostrare che uscirne è possibile e dare consigli sulle strade percorribili.
Quote:
Originariamente inviata da Kody
Confesso comunque che fino a 2 anni fa mi ritenevo più sensibile, più adulto, più tante cose, che poi alla fine si sono rivelate ciò che erano: scuse per sentirmi in qualche modo superiore agli altri. Ma la verità era che io non avevo amici ed avevo buttato via 20 anni.
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Questo passaggio, però, mi lascia qualche perplessità.
Magari tu, in certi aspetti, eri anche più adulto e più sensibile degli altri... sicuro che sia un bene non apprezzare queste tue particolarità e diventare come gli altri?
A mio avviso l'eccessiva normalizzazione è un grosso problema della società odierna.
Sicuramente certe tue particolarità, enfatizzate da ansia e FS, ti portavano a non avere amici... E, per quel che mi riguarda, sforzarsi di comportarsi "normalmente", "come tutti" non è la via che più mi piace per uscire dai problemi.
Certo, può essere efficace e, alla fine, uno può benissimo accettare il compromesso...
Personalmente non ho problemi molto gravi, e quindi sono consapevole che risolverli è tutt'altro che impossibile... forse proprio il desiderio di cambiare non è così forte perchè mi spaventa l'altra faccia della medaglia.
Ovvero, io mi sento un po' diverso dalla massa (diverso, non migliore), non mi piace fare ciò che fanno tutti e mi infastidicono determinati atteggiamenti ormai molto diffusi.
Non credo di cercare scuse o sentirmi in qualche modo superiore se penso che non ho ancora trovato persone con cui sono compatibile e con cui mi piace stare... E questo è dovuto in parte a difetti/problemi miei che mi portano a malsopportare o non accettare gli altri e che dovrei correggere; ma, in parte, è anche legato al fatto che sono un ragazzo particolare, spesso non mi trovo con gli interessi e i gusti dei miei coetanei. Ecco, penso che non sarebbe giusto annichilire questa parte di me pur di socializzare maggiormente. Ritengo che non ne valga la pena (forse mi sbaglio o in futuro cambierò idea, ma per ora è così).
Tu sei sicuro che per te fossero solo "scuse" con te stesso?
Sei sicuro che la terapia e non abbia appiattito una parte di te che ti rendeva "particolare"?
Onde evitare fraintendimenti, queste domande non te le pongo per mettere in dubbio quanto racconti, bensì per capire meglio la situazione e, di conseguenza, avere spunti per capire meglio anche ciò che accade a me.
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12-11-2013, 13:43
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#13
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,635
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Quote:
Originariamente inviata da Bostonian
A mio avviso l'eccessiva normalizzazione è un grosso problema della società odierna.
Sicuramente certe tue particolarità, enfatizzate da ansia e FS, ti portavano a non avere amici... E, per quel che mi riguarda, sforzarsi di comportarsi "normalmente", "come tutti" non è la via che più mi piace per uscire dai problemi.
Certo, può essere efficace e, alla fine, uno può benissimo accettare il compromesso...
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Considerazioni assolutamente interessanti.
Il succo di quel libro è contro la normalizzazione (come la terapia che ho fatto, che non è solo tcc, anche se ne ha qualche elemento); poi non so cosa ne abbia tratto l'utente in questione, ma sono curioso.
Quote:
Non credo di cercare scuse o sentirmi in qualche modo superiore se penso che non ho ancora trovato persone con cui sono compatibile e con cui mi piace stare... E questo è dovuto in parte a difetti/problemi miei che mi portano a malsopportare o non accettare gli altri e che dovrei correggere; ma, in parte, è anche legato al fatto che sono un ragazzo particolare, spesso non mi trovo con gli interessi e i gusti dei miei coetanei. Ecco, penso che non sarebbe giusto annichilire questa parte di me pur di socializzare maggiormente. Ritengo che non ne valga la pena (forse mi sbaglio o in futuro cambierò idea, ma per ora è così).
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Sono totalmente d'accordo con quanto dici.
Il confine tra snaturarsi e non cambiare per paura (pur desiderandolo) è sottile e va trattato coi guanti.
In quest'ottica sono pericolose le idealizzazioni e le estemizzazioni (es. estroversione -> bene introversione -> male, tra l'altro senza forse aver capito a fondo cosa implichi o non implichino le due)
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12-11-2013, 15:06
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#14
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Messaggi: 7,393
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Sul PNL ho molti dubbi visto che dopo 40 anni non viene neanche accennato nei pogrammi di psicolinguistica... posso chiederti invece cosa sia How to become an alpha male? Dal titolo mi sembra una di quelle robe per diventare i famosi "veri uomini"
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13-11-2013, 01:04
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#15
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Banned
Qui dal: Jul 2013
Ubicazione: Torino
Messaggi: 1,455
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Quote:
Originariamente inviata da Kody
L'importante è non arrendersi mai, imparare dai propri errori, non negarsi i divertimenti, le cose che ci piaccino a causa della fobia. Dite sempre la vostra opinione, altrimenti SI che annientate voi stessi. Ognuno è padrone della propria vita.
Essa è un dono unico che merita di essere vissuto appieno. Io ne ho buttati via 20 anni, ma ora non più, ora basta, mi sto fiondando nel miracolo che è la vita, carico e pronto ad offrire le mie capacità agli altri senza chiedere nulla in cambio.
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Che dire.. personalmente ho sempre apprezzato le persone che credevano in qualcosa.. a prescindere dal fatto che poi io condivida a livello ideologico in pieno quel qualcosa, il chè mi sembra anche, in fondo, poco rilevante.. poco interessante dal mio punto di vista.. a me interessano proprio le persone che hanno sogni.. non mi interessa quale sia la verità o dove stìa la ragione.
E poi io condivido le conclusioni che mi sembrano molto ragionevoli, niente di... eccessivamente pompato.. cioè.. mi sembrano in fondo obbiettivi molto condivisibili da chiunque.
Per il resto capisco e stò vivendo anche io quella cosa che hai scritto del gruppo un po' troppo tranquillo e della ricerca di gruppi in cui si conoscono più persone e si cerchi, io direi: "di fare quello che davvero piacerebbe fare".. proprio seguire le aspirazioni senza nè, da una parte, fare cose stereotipate perchè "tutti sembrano divertirsi così".. nè dall'altra stare a grattarsi tutto il tempo e a raccontarsi, mentendo: "che bella giornata che abbiam passato" per pura ipocrisia e falsità.
Mi farebbe piacere, però secondo me non bisogna fare l'errore di chiudersi nei confronti di persone con cui magari le uscite non sono così entusiasmanti quanto vorremmo.. ma piuttosto di esprimere questa cosa anche agli altri. Io ho cercato, in passato, di farlo ora che ci penso perchè mi è capitato dopo uscite di chiedere a singole persone: <ma ti sei divertito?> Perchè secondo me è importante che non si menta a se stessi.. cioè.. secondo me vedere il bicchiere mezzo pieno è positivo. Però quando questo modo di fare diventa più che altro una falsità.. una balla che ci si racconta.. e magari ci si ritrova ad uscire e fare sempre le stesse cose e annoiarsi (e guardate che di gruppi che stanno in questa situazione se uscite in un qualsiasi locale al sabato sera ne vedete a uffa).. ma bisognerebbe cercare, per quanto possibile, di seguire davvero il proprio cuore.. di fare cose che davvero piacerebbe fare e che davvero entusiasmano.
E io dicevo, non volterei comunque le spalle a gente, per il fatto che quella gente si annoia.. perchè non lo trovo giusto di aspettarsi passivamente che gli altri ci facciano divertire, come accendere la tv. Avrebbe più senso piuttosto parlarne insieme, proporre, cercare di coinvolgere anche gli altri che magari, pòretti.. son annoiati quanto te ma magari anche loro vorrebbero uscite più entusiasmanti eh.
E vedere -insieme- che si può fare per tendere verso quella direzione.. non abbandonare "chi non serve". Perchè magari anche quelle persone desidererebbero un divertimento e una vita più intensa della solita partita a tresette al solito locale (per dire ).
Poi ci sono ANCHE i rompi coglioni. Quello è vero. Ci sono quelli che tutto quello che tu vorresti tanto fare e che ti entusiasmerebbe, ti tirano pacco o comunque "quello non mi va" "quello no"..io posso dire di averne incontrati non pochi e per quello sono diventato solitario.
E lì effettivamente c'è poco che possa essere fatto se non cambiare giro. Puoi ancora cercare di proporre e coinvolgere.. ma anche a me è capitato di trovare persone chiusissime a tutto ciò che è una novità.. a tutto ciò che non hanno mai fatto e provato.. e quando è così boh... è lecito effettivamente domandarsi chi ce lo faccia fare.
Però prima ci si parla.. prima si espone il fatto: <guardate, a me le uscite che facciamo sempre uguali non entusiasmano.. bon.. facciamo questo e questo?> E poi dopo puoi decidere se le strade si dividono per discordanza di interessi e sogni oppure ci si può muovere nella stessa direzione. Secondo me comunque molta gente, soprattutto che io ho incontrato nell'ultimo periodo.. alla fine è troppo .. troppo... attaccata alle sue ideologie e cerca troppo persone che la pensino uguale. Ma perchè? Io posso pensarla diversamente da una persona, ma possiamo comunque divertirci entrambi perchè abbiamo obbiettivi comuni, anche se li raggiungiamo per strade diverse.. quindi vorrei che la gente fosse meno chiusa... tutta quella gente che ti fa tutto il terzo grado su cosa ne pensi di politica, di coppie di fatto, di lesbo e gay.. di discorsi impegnati vari... ma.... alla fine... checazzocenefrega? lol.. cioè.. perchè fare di ogni cosa una battaglia ideologica? Usciamo insieme e cerchiamo di divertirci.. belli, brutti, di sinistra, di destra.. machissene sbatte di tutti stì discorsi ideologi portati ad oltranza.. all'esasperazione^^
E poi, se si va a vedere.. capisci che quelli che te li fanno sono quelli meno disposti poi , nel concreto, ad essere aperti.. perchè la loro socialità, si basa sull'esclusione (fanno tutti quei discorsi per eliminare tutti quanti la pensino diversamente) mentre invece una socialità "positiva" include, non esclude. E il gruppo più forte e interessante è quello più eterogeneo.
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13-11-2013, 01:21
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#16
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Principiante
Qui dal: Sep 2013
Ubicazione: Milano
Messaggi: 31
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Kody, grazie per aver condiviso questa tua esperienza, sappi che mi ha dato un po' di speranza in più. Grazie.
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13-11-2013, 01:59
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#17
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Esperto
Qui dal: Jul 2013
Messaggi: 911
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Originariamente inviata da Kody
-How to become an Alpha Male [A pagamento, da Internet]
Fu il primo libro che mi aprì bene gli occhi su quale era una buona lista di pensieri disfunzionali. In 3 settimane riuscii ad eliminarli, anche grazie all'esposizione. E fu così che un bel pezzo della mia FS cadde.
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questa tipologia di libri mi mette sempre di buon umore.
E' l'equivalente di testi del tipo "Come diventare eterosessuali".
Secondo me Kody, probabilmente
(dall'idea che mi son fatto in quelle quattro righe che hai scritto)
eri un estroverso introvertito che è riuscito a normalizzarsi, e questo può fare piacere.
Ma non è così facile per tutti
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15-11-2013, 17:35
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#18
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Esperto
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 2,275
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Scusate il ritardo, ma dovevo trovare un po' di tempo per rispondere. Ringrazio chi ha risposto con l'intento di discutere e ringrazio chi non ha risposto con l'intento di giudicare.
Il post lunghissimo [odio scrivere/leggere tanto] era per rispondere a tutti i MP in una volta sola, facendo partecipi anche gli altri.
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Originariamente inviata da Bostonian
Questo passaggio, però, mi lascia qualche perplessità.
Magari tu, in certi aspetti, eri anche più adulto e più sensibile degli altri... sicuro che sia un bene non apprezzare queste tue particolarità e diventare come gli altri?
A mio avviso l'eccessiva normalizzazione è un grosso problema della società odierna.
Sicuramente certe tue particolarità, enfatizzate da ansia e FS, ti portavano a non avere amici... E, per quel che mi riguarda, sforzarsi di comportarsi "normalmente", "come tutti" non è la via che più mi piace per uscire dai problemi.
Certo, può essere efficace e, alla fine, uno può benissimo accettare il compromesso...
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Io NON ero più adulto e sensibile degli altri. Lo credevo io per "sentirmi superiore" agli altri. Perchè ti dico che mi sentivo più adulto, maturo e sensibile?
Perchè se dovevamo giocare a calcio io stavo in porta, anche se mi sarebbe piaciuto giocare in campo.
Perchè a ricreazione, mentre gli altri giocavano e si sfogavano, io stavo in classe zitto zitto a mangiare la merenda [fino a che la timidezza divenne FS e non potei più mangiare].
Nel primo esempio, io mi annientavo. Non avevo le palle per dire che volevo giocare in campo. E ci stavo male, ma dovevo dirmi che ero più maturo e quindi anche più "flessibile".
Non dico che uno NON debba adattarsi, ma c'erano ragazzi che a volte facevano a cambio, perchè entrambi con sufficienti palle per dirsi "Hey guarda ora ci sto io in porta, poi la prossima volta tu."
Non ero più adulto, maturo e sensibile da nessuna parte. Senza contare che secondo me, la persona matura è quella di cui ti puoi fidare. E di me non c'era da fidarsi, non sapevo fare nulla, delegavo sempre o rispondevo con "forse, boh, non so, mmmm".
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Originariamente inviata da Bostonian
Personalmente non ho problemi molto gravi, e quindi sono consapevole che risolverli è tutt'altro che impossibile... forse proprio il desiderio di cambiare non è così forte perchè mi spaventa l'altra faccia della medaglia.
Ovvero, io mi sento un po' diverso dalla massa (diverso, non migliore), non mi piace fare ciò che fanno tutti e mi infastidicono determinati atteggiamenti ormai molto diffusi.
Non credo di cercare scuse o sentirmi in qualche modo superiore se penso che non ho ancora trovato persone con cui sono compatibile e con cui mi piace stare... E questo è dovuto in parte a difetti/problemi miei che mi portano a malsopportare o non accettare gli altri e che dovrei correggere; ma, in parte, è anche legato al fatto che sono un ragazzo particolare, spesso non mi trovo con gli interessi e i gusti dei miei coetanei. Ecco, penso che non sarebbe giusto annichilire questa parte di me pur di socializzare maggiormente. Ritengo che non ne valga la pena (forse mi sbaglio o in futuro cambierò idea, ma per ora è così).
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L'importante è stare bene con se stessi. Io con la mia solitudine forzata non sono mai riuscito ad accettarmi. Io sono il primo a guardarmi bene dalle mode. Ad esempio non seguo il calcio, perchè non mi piace. Ma non mi forzo a saperlo perchè è spesso argomento di conversazione. A volte vado allo stadio a vedere il basket, perchè come "velocità" mi piace più del calcio.
A certi miei amici piacciono i film horror, a volte andranno a vederli, io probabilmente non ci andrò perchè non mi piacciono, li trovo senza senso.
Conosco poi un paio di persone che non vanno in discoteca o a ballare, ma comunque hanno i loro interessi, le loro passioni, il loro giro di amici ed amiche.
I miei genitori non mi hanno mai fatto fare nessuno sport ed io passavo le giornate al PC. Adesso mi ritrovo con un fisico magro e con poche esperienze ed amici. Tuttavia non faccio ciò che non mi aggrada solo per socializzare di più.
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Originariamente inviata da Bostonian
Tu sei sicuro che per te fossero solo "scuse" con te stesso?
Sei sicuro che la terapia e non abbia appiattito una parte di te che ti rendeva "particolare"?
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No, nè la terapia, nè i libri mi hanno appiattito, anzi. E' un percorso di crescita molto bello, anche se impegnativo. Quello che ho fatto io è rivedere le mie credenze e le mie reazioni a certi eventi esterni. Eliminata la FS posso finalmente fare ciò che mi piace davvero.
Inoltre, con il superamento di certi blocchi, sono più sciolto nel parlare, più tranquillo e questo le persone lo vedono. I miei colleghi a lavoro hanno visto tutto il cambiamento e, non a caso, mi hanno dato lavori più responsabili, più maturi. Sono anche più simpatico, perchè quando non stai il 100% del tempo a pensare a cosa pensano gli altri, a gestire la tua ansia, ecc, sei più sciolto per fare simpatici abbinamenti e quindi battute.
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Originariamente inviata da Novak
Considerazioni assolutamente interessanti.
Il succo di quel libro è contro la normalizzazione (come la terapia che ho fatto, che non è solo tcc, anche se ne ha qualche elemento); poi non so cosa ne abbia tratto l'utente in questione, ma sono curioso.
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Infatti nessuno DEVE dirti "fai come tutti", inteso come vai in disco, parla di calcio e figa, ecc, ecc. Ognuno di noi dovrebbe essere libero di fare ciò che vuole, entro limiti morali [suoi] e legali. Ma quando hai la FS addosso, sei incatenato a certi schemi disfunzionali.
Ripeto, nella mia testa non è mai passato "adesso devo adeguarmi al mondo". Io non mi sono normalizzato. Io sono diventato più libero.
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Originariamente inviata da Novak
Sono totalmente d'accordo con quanto dici.
Il confine tra snaturarsi e non cambiare per paura (pur desiderandolo) è sottile e va trattato coi guanti.
In quest'ottica sono pericolose le idealizzazioni e le estemizzazioni (es. estroversione -> bene introversione -> male, tra l'altro senza forse aver capito a fondo cosa implichi o non implichino le due)
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Io non ho ancora MAI capito cosa intendono molti con il termine "SNATURARSI, andare contro la propria natura"
Forse per alcune persone io sono andato contro la mia natura di timido, introverso e fobico. Io ritengo che la nostra natura sia quella dell'essere umano, ed in quanto tale dovremmo avere una vita dignitosa, aldilà di schemi mentali fissati [le catene della FS]. La società di oggi per quanto caotica ed elargitrice di schemi mentali, non è che ci impedisce di vivere.
Con l'estroversione hai una marcia in più, cè poco da fare. Bisognerebbero che certi schemi mentali qui presenti [estro = stronzo, intro = adulto], sparissero. E rendersi conto che spesso facciamo uso di etichette per auto etichetterci, sarebbe altrettanto proficuo.
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Originariamente inviata da Bluevelvet93
Sul PNL ho molti dubbi visto che dopo 40 anni non viene neanche accennato nei pogrammi di psicolinguistica... posso chiederti invece cosa sia How to become an alpha male? Dal titolo mi sembra una di quelle robe per diventare i famosi "veri uomini"
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LA PNL la sto guardando e mettendo alla prova. Da parte mia ho visto che funziona e che ha moltissimi punti di aggangio con la TCC e comunque, col buon senso.
How to become an alpha male, mette alla luce le differenza DI CREDENZE dei maschi beta, con i maschi alfa. Mette a nudo cosa cercano le donne e come funziona, generalmente, la seduzione.
Non contiene formule matematiche, ma esercizi che se svolti nella vita reale portano a dei miglioramenti nell'esternare la propria energia maschile ed eliminare certi pensieri disfunzionali.
Fu il primo libro che lessi e ci trovai diversi pensieri che io avevo e che, se sostituiti ad altri, avrebbero apportato migliorie alla vita. In effetti è vero. Le vostre zone erronee è comunque il migliore per partire.
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Originariamente inviata da Hal86
...
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Non bisogna abbandonare il gruppo in cui ci si annoia, no. Io ho cercato di coinvolgerlo nell'altro, ma non si sono presi perchè di differente natura. Tuttavia io mi diverto di più con quelli più estroversi e che cercano di conoscere ogni giorno persone nuove. Con gli altri uscirò forse più di rado, ma cercherò sempre di coinvolgerli.
Purtroppo non è che li ho esclusi, ma il loro comportamento non si adatta al nuovo gruppo, non è che li abbiamo esclusi. Io nella società non la vedo tutta questa esclusione a priori. Mi pare ovvio che le persone creino gruppi di persone con cui stanno bene e si divertono.
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Originariamente inviata da Guybrush
Secondo me Kody, probabilmente
(dall'idea che mi son fatto in quelle quattro righe che hai scritto)
eri un estroverso introvertito che è riuscito a normalizzarsi, e questo può fare piacere.
Ma non è così facile per tutti
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Intanto NON è stato facile. Poi, io non credo proprio di essere un estroverso introvertito che poi si è riestrovertito. Questa mi sembra soltanto una di quelle frasi che ci diciamo per convincerci di una nostra credenza. In questo caso, che il cambiamento per te non sia così facile, o che comunque io fossi originariamente diverso da te.
Fin da piccolo sono stato timido, con genitori iperstressanti, ecc, ecc, insomma la classica storia di uno che dalle origini è sempre stato in un certo modo, introverso e timido. [Occhio che comunque non è che ora sia estroverso, sono solo meno intro e meno timido].
Il cambiamento è possibile, ma bisogna volerlo e bisogna come prima cosa abbattere certe credenze limitanti.
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15-11-2013, 20:02
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#19
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Intermedio
Qui dal: Apr 2013
Ubicazione: Veneto
Messaggi: 135
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Leggerti mi dà qualche speranza per il futuro... grazie!
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16-11-2013, 16:53
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#20
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Esperto
Qui dal: Oct 2011
Messaggi: 2,635
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Originariamente inviata da Kody
Infatti nessuno DEVE dirti "fai come tutti", inteso come vai in disco, parla di calcio e figa, ecc, ecc. Ognuno di noi dovrebbe essere libero di fare ciò che vuole, entro limiti morali [suoi] e legali. Ma quando hai la FS addosso, sei incatenato a certi schemi disfunzionali.
Ripeto, nella mia testa non è mai passato "adesso devo adeguarmi al mondo". Io non mi sono normalizzato. Io sono diventato più libero.
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Giusto così, semplicemente uno o più passaggi dei tuoi post mi avevano fatto pensare il contrario (non ricordo quali), mentre da altri mi arrivava quello che hai scritto adesso.
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Con l'estroversione hai una marcia in più, cè poco da fare. Bisognerebbero che certi schemi mentali qui presenti [estro = stronzo, intro = adulto], sparissero. E rendersi conto che spesso facciamo uso di etichette per auto etichetterci, sarebbe altrettanto proficuo.
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Provo a spiegarmi, avverto che per chiarire il mio pensiero dovrò categorizzare.
Ci sono teorie che ipotizzano come si nasca con un certo grado di introversione o estroversione.
l'introversione non fa parte del calderone dei disturbi della personalità, come innegabilmente lo sono timidezza e fobia sociale.
E' semplicemente il grado con cui un individuo è naturalmente portato a cercare stimoli all'interno di sè piuttosto che all'esterno, o, altri dicono, a fidarsi del soggetto prima che dell'oggetto. Ci si può sentire bene con questo modo, naturale e assolutamente non patologico, di esistere.
E ha tantissimi lati positivi. Si associano maggiore creatività, capacità introspettive ed empatiche (!!), oltre che maggiore intelligenza.
Poi può degenerare in fs e timidezza più facilmente; ma se è per questo si può anche essere estroversi e, al tempo stesso, dover fare i conti con l'ansia sociale.
Estro non è stronzo, ma non ha neanche una marcia in più a prescindere e a 360°.
Io non mi auto-etichetto: non ho eccessi nè in un senso nè nell'altro, se proprio devo voglio definirmi ambiverso.
Come dopo una serata molto movimentata in giro posso aver bisogno di ritirarmi qualche ora per assorbire il tutto, non riesco a star bene da solo per più di un giorno di fila, a dir tanto.
Proprio per questo, ho la presunzione di aver colto quel che di buono ti porta l'introspezione e quel che di buono ti porta l'apertura al mondo esterno. Non potrei vivere senza una di queste due cose.
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Io non ho ancora MAI capito cosa intendono molti con il termine "SNATURARSI, andare contro la propria natura"
Forse per alcune persone io sono andato contro la mia natura di timido, introverso e fobico. Io ritengo che la nostra natura sia quella dell'essere umano, ed in quanto tale dovremmo avere una vita dignitosa, aldilà di schemi mentali fissati [le catene della FS]. La società di oggi per quanto caotica ed elargitrice di schemi mentali, non è che ci impedisce di vivere.
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Mettiamo che si parta da una situazione di fobia sociale: vuoi uscirne, e per farlo devi uscire. Benissimo, fatto anch'io. Ovviamente occorre forzarsi, per spingere l'asticella sempre più in là, per far prevalere un desiderio, perchè no, di libertà su blocchi e paure.
Ecco, si può arrivare ad un punto in cui nel tentativo di inseguire modelli idealizzati ci si continua a forzare anche quando in realtà si è già trovato l'equilibrio ideale per noi.
Perchè questo eccesso? Magari si sente di dover aderire a questi modelli estremi, di dover dimostrare a sè o altri di poter osare sempre di più, o magari per paura della vita passata da fobico, si cerca di allontanarsi dal ricordo di essa scappando all'estremo più lontano possibile, per quanto sconveniente.
Non dico per forza che è il tuo caso, ognuno dev'essere bravo a capire qual'è il suo equilibrio, per me quando uno sta bene con sè stesso è a postissimo, riservato o animale sociale che sia.
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