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Vecchio 02-02-2008, 16:08   #1
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L'avatar di caliserio
 

Che brutto quando ti rendi conto che non puoi fermare il tempo, che non puoi prenderti una pausa.

Siamo ancora a sabato e non ci sto più dentro, e tra meno di 2 giorni dovrò ricominciare la settimana lavorativa.
Impegni, riunioni, tutte cose che mi creano ansia, e io non posso fermarmi.

A volte mi chiedo chi me lo fa fare?
Per chi lo faccio?
Forse per i genitori, chissà...

E come se non bastasse mi vado a complicare ancora di più la vita, con idee, che poi non so affrontare con tranquillità, non sono in grado di gestirle normalmente, anche li vado al massacro.

E l'ansia e la stanchezza aumentano, giorno dopo giorno.
Forse non sono mai stato così stanco da quando ho avuto la sfortuna di apparire su questo pianeta a me non caro.
Forse avrò l'onore di provare nella vita il mio primo esaurimento nervoso, vedrò andare a putt. molti piani, o forse no, supererò questo periodo...

ma quello che è peggio è che non me ne frega niente, sia che lo passi o meno, son sempre punto e a capo
sono un cane che si morde la coda, in conflitto con se stesso da quando è nato
ovvio che poi con gli altri non ci so stare
e non esiste psicanalista che tenga, la pace è solo dentro di me, nascosta chissadove, e se non mi apro con me, figuriamoci con un estraneo che mi aiuta per soldi

vorrei tanto fermarmi, mollare tutto, lavoro, amici... ehm solo il lavoro
vorrei rintanarmi in casa, mi piacerebbe avere una barca, e partire da solo nell'oceano, o camminare nel deserto, tanto il deserto me lo sono già creato da solo, tanto varrebbe andarci veramente a vivere
vorrei mettere pausa alla mia vita, ma questo cacchio di tempo avanza, e ho ancora la stramaledetta speranza di sentirmi un giorno realizzato
tutto quello che sto facendo vale meno dello sterco di uno del terzo mondo che ha il coraggio e la forza di vivere
posso guadagnare anche tanto, avere successi di vario tipo, mettermi continuamente alla prova... ma poi? tanto non sono mai soddisfatto, e forse non lo sarò mai
che cosa mi manca è una vita che credo di saperlo, è la solita banalissima cosa che si ripete sempre in questo forum, e magari poi sarebbe anche divertente scoprire che non era manco quello, e che forse è così, non c'è niente che sazi la mia sete di non so manco io cosa

quello che conta è che tra poco riinizia una settimana intensa di stress, e io non sono pronto, la affronterò lo stesso perchè non ho il coraggio di scappare da questa trappola chiamata vita, magari la supererò anche bene, magari la passerò da schifo, ma tanto?
poi ne arriva un'altra, e un'altra, ed un'altra... e le cose posson solo peggiorare, perchè più cammini verso il sole e più ti bruci
ho paura di fermarmi per perdere quel poco che ho, perchè ho paura che potrebbe essere ancora peggio
tutta sta stracacchio di lotta, tutta questa finzione, giusto l'altro giorno una persona che mi conosce da tanto ha detto a mia madre che non ho più il sorriso che avevo da piccolo, e questo un po' mi ha toccato

a volte reagisco con grinta e dimentico tutto, son quasi un leone, spazzo via chiunque mi blocca la strada, altre volte basta un colpo di vento per spazzarmi via
e più va avanti e peggio è, il carattere peggiora di giorno in giorno, son spesso instabile, non riesco a godermi niente, son sempre di corsa, anche quando non serve

bò, anche adesso, ho iniziato a scrivere sto papirone che stavo in un modo, e ora son già cambiato
ma tanto so che non potrò mai fuggire dai miei standard, adesso posso andare in palestra, conoscere qualche ragazza, parlare con persone vecchie e nuove, ma tanto poi tra 2 orette sarei di nuovo qui, nella mia gabbietta, incapace di mutare il mio destino

e sto coso è talmente lungo che manco lo rileggo, quel che è scritto è scritto
Vecchio 02-02-2008, 16:31   #2
Banned
 

mi sembra quasi che nella speranza, il miraggio , di una vita normale , ti sei ingabbiato nella gabbia dei serpenti invece che in un lago di cigni.e la routine e la monotonia avanzano giorno dopo giorno.il grigiore.ad alcuni basta una piccola vacanza al mare.a te non sò.non sò neanche se ho capito quello che volevi esprimere.non siamo tutti sulla stessa barca, come dice qualcuno.ognuno ha il suo inferno privato.
Vecchio 02-02-2008, 17:32   #3
Intermedio
L'avatar di ilfede
 

Quote:
Originariamente inviata da Assorto
I sintomi parlano chiaro.....è tutto riconducibile alla mancanza di una ragazza.
Secondo me no......

Lui ha descritto secondo me benissimo una cosa che accomuna molti qui (compreso me).......siamo scontenti,deboli ma sopratutto alla ricerca di...............non si sa!

Ci manca una visione del futuro per noi, cosa vogliamo,diamo tutto per scontato e inutile.

Il passaggio che ha fatto sul lavoro è esemplare......... lavorare con i suoi ritmi è come vivere, respirare,dormire.... lo devi fare e molte volte sempre negli stessi tempi....

Se la cosa non ti piace non puoi smettere di respirare non puoi smettere di lavorare......... pertanto ecco li che ti sei creato una gabbia (finta o vera )e stai male perchè non lo accetti e non vedi un possibile cambiamento.

Esistono persone che questo non le tocca x nulla altre che le disintegra..... poi metti il problema fs che molti hanno qui........la cosa diventa sempre + pesante.

CMQ di tutto quello che ha scritto io mi riconosco pesantemente nella descrizione del passaggio di umore........dio sono uguale anche io........cambio di continuo........e così divento apatico e super reattivo.
Vecchio 02-02-2008, 19:35   #4
Avanzato
L'avatar di caliserio
 

si fedele, non è solo mancanza d'amore

anche se ho sentito da poco una frase in lost, nell'ultima puntata della seconda serie, la tipa di desmon gli dice:

"L'unica cosa che serve a una persona per sopravvivere è una persona che la ami... e tu ce hai"

ecco, se fosse vero avrei già un piede nella fossa

cmq si, è un'insieme di cose
forse è anche lo stare troppo al pc che mi fa male
spero di superare questo periodo, la vacanza è anche in programma, anche se è uno stress organizzarla, e cmq è una cosa che ti ricorda che non hai amici e che non sei autosufficiente perchè vorresti andare in un posto lontano nel mondo, ma che da solo non ne hai il coraggio!

il problema è che devo fare delle cose, se non le faccio non mi sento realizzato, o meglio, mi sento ancora più poco soddisfatto di me
e in questo stato rischio di non riuscire a farle

insomma, sembra un castello di carte, basta che ne cade una e pata trac, giù tutte
ma forse sarebbe meglio così, bisognerebbe forse resettare tutto e iniziare da zero...
ma poi forse sarebbe peggio
ora almeno il lavoro mi piace, mi da soddisfazioni, io valgo (cit.), se ricominciassi da capo dovrei rimettermi a far colloqui (paura), ad elemosinare un posto, si, secondo me peggiorerebbe la mia autostima
quindi x questo motivo dico che sono prigionieri, perchè ogni mattina, volente o nolente devo andarci, non esiste la fobia dove si lavora, non esiston le mezzemisure, puoi avere la febbre, ma non puoi saltare certe robe sociali perchè non te la senti, nel mondo dei normali non è una cosa ammissibile

se dovessi smettere dovrei proprio smettere, fermarmi per qualche anno, godermi la mia liberta, anche per 10 anni, magari sentendomi ancora più solo (quando hai impegni un po' dimentichi), e poi, mi ritroverei datato, pieno di paure, a dover cercare lavoro? ovvio che non lo troverei più?
cacchio, a vederla così, si, son proprio in trappola, non ho scelta, non posso nè scendere nè salire (cit.), dove potrei andare? a vivere da solo? per peggiorare ancora di più la cosa con l'apatia? (già mi vedo alzarmi sempre più tardi e non uscire manco x comprare il latte).

forse è proprio il lavoro e la routine quotidiana che mi tiene in vita
allora sarei doppiamente schiavo...
e da qualsiasi angolatura io la guardi, non c'è uscita!

quindi...

si, l'unica possibilità è trovare uno scopo per andare avanti per questa strada di stenti, uno scopo che non posso essere io, ma forse quello che accennava assort, forse quella frase di lost non è del tutto scema...
in effetti mi ricordo un periodo della mia vita in cui avevo sia lavoro, che affetto (non quello del forum, per quanto simpatico sia), era una cosa stabile, che durava da abbastanza tempo per darmi un po' di sicurezza... in quel frangente mi ero sentito quasi arrivato/realizzato, non avevo nulla da chiedere di più...
non dico manco che sia la cosa più importante... infatti anche se avessi la prima e non avessi il lavoro, sarei cmq incompleto, avrei timore per il futuro...
la vita è un gran casino se non sai viverla, ecco cosa potrei concludere
Vecchio 02-02-2008, 21:16   #5
Avanzato
L'avatar di caliserio
 

Quote:
Originariamente inviata da harvest
Madonna quanto scrivete ragazzi , mi ci vuole un' ora per leggervi .
non vedo l'ora
Vecchio 02-02-2008, 23:55   #6
Intermedio
L'avatar di Jiky
 

Anch'io vorrei mandare tutto a puttane, tanto che senso ha tutto questo?Che senso ha la vita?
Vecchio 03-02-2008, 11:28   #7
Principiante
L'avatar di ANTIBES
 

Quote:
Originariamente inviata da gemini
Quote:
Originariamente inviata da Jiky
Anch'io vorrei mandare tutto a puttane, tanto che senso ha tutto questo?Che senso ha la vita?
nel nostro caso ha senso vivere per poter insultare la vita
Magra consolazione vivere solo per non dare soddisfazione alla vita la consapevolezza che ci siamo dati per vinti a causa sua,preferirei invece godere di tutto quello che ha da offrirmi!Perche' la vita ha tanto da offrire se poi non sono in grado di approfittare di quello che mi da', non posso poi insultarla perche' e' stata troppo generosa nei miei confronti..Quoto jiky,che senso ha vivere se non apprezzo quello che la vita mi offre,forse non accetto i suoi doni perche' non mi piacciono,ma sono le uniche cose che essa mi offre, se io no li so cogliere perche' non sono doni alla mia altezza o perche' troppo difficili da raggiungere di certo l'unico che potro' insultare(se propio dobbiamo insultare qualcuno o qualcosa),saro' me stesso
Vecchio 03-02-2008, 18:35   #8
Esperto
L'avatar di muttley
 

Io uno scopo nella vita l'ho trovato: riuscire a vivere facendomi mantenere. Ovviamente l'ho solo trovato, non l'ho ancora realizzato.
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