no c'è scritto che non ha mai fatto e non potrà mai fare sesso....quello che diceva Bene nel filmato...una minkia tanta è inutile perchè non trova un buco che l acontenga
porello....
Sono andato a controllare i 10 dildo e vibratori più venduti su amazon.
Le misure si riferiscono a lunghezza x circonferenza, in cm.
Dove possibile ho indicato la lunghezza penetrabile (termine tecnico ) mentre dove c'è l'asterisco significa che nella lunghezza è inclusa una parte non effettivamente usabile.
Faccio notare che OVVIAMENTE nelle inserzioni mettono la lunghezza totale e non quella penetrabile quindi il MEGAVIBRATORE 20CM!!!1!1!1!!! nella realtà è così e la lunghezza effettiva la si trova scritta in piccolo spulciando le caratteristiche
Ultima modifica di Antonius Block; 20-09-2016 a 13:45.
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Le misure si riferiscono a lunghezza x circonferenza, in cm.
Dove possibile ho indicato la lunghezza penetrabile (termine tecnico ) mentre dove c'è l'asterisco significa che nella lunghezza è inclusa una parte non effettivamente usabile.
È estremamente significativo vedere tanta applicazione in fase di ricerca sull'argomento. Ti faccio i complimenti perché l'idea alla base di questa statistica è stata brillante.
Sono andato a controllare i 10 dildo e vibratori più venduti su amazon.
Le misure si riferiscono a lunghezza x circonferenza, in cm.
Dove possibile ho indicato la lunghezza penetrabile (termine tecnico ) mentre dove c'è l'asterisco significa che nella lunghezza è inclusa una parte non effettivamente usabile.
Faccio notare che OVVIAMENTE nelle inserzioni mettono la lunghezza totale e non quella penetrabile quindi il MEGAVIBRATORE 20CM!!!1!1!1!!! nella realtà è così e la lunghezza effettiva la si trova scritta in piccolo spulciando le caratteristiche
allora come circonferenza non sono messo poi così male... l'unico che mi supera è quello con 14 cm di circonferenza...
piccoli peni crescono... la gara per il pene più piccolo a Brooklyn
A BROOKLYN SI E’ TENUTA L’ANNUALE GARA DEL PENE PIU’ PICCOLO, PER CELEBRARE I MENO DOTATI MA TALENTUOSI NEL CANTO E NEL BALLO
«Siamo qui per onorare i peni piccoli!» dice la presentatrice drag queen Chicken Bitches, mentre la folla applaude i cinque finalisti sul palco per l’annuale concorso “Smallest Penis in Brooklyn”.
il vincitore raj kumar
IL VINCITORE RAJ KUMAR
Dice Bobbie Chaset, che gestisce il “King’s County bar”: «L’anno scorso ha vinto un omone con un cazzo minuscolo. Se può sentirsi a posto lui, possono sentirsi a posto tutti, garantisco. Questa gara è un invito ad amare il proprio corpo. Se qualcuno del pubblico prende in giro i partecipanti, lo sbattiamo fuori in un lampo. E’ una celebrazione dei meno dotati, che però hanno cuori e altri talenti straordinari».
L’idea del concorso le è venuta dopo il racconto di una sua amica che si era portata a letto un tizio con un pene piccolissimo eppure aveva passato la più bella notte di sesso della sua vita. Per entrare a vedere la gara c’è una fila di donne. All’ingresso viene stampato un pene sul dorso delle mani. Dentro, il Dj mette musica per pompare energia, e le cameriere portano cocktail da 5 dollari, soprattutto “penis coladas” dotati di cannuccia fallica.
gara a brooklyn per il pene piu piccolo
GARA A BROOKLYN PER IL PENE PIU PICCOLO
“Ed ora eccovi questi bellissimi cazzi!» annuncia la presentatrice. Al primo giro si fanno semplici domande:«Il tuo cibo preferito?». L’italiano Rufio risponde: «La fica», e il pubblico femminile è entusiasta. «Posizione sessuale preferita?», «Mai fatto sesso finora» risponde Puzzle Master, meritando la tenerezza della platea. «Che faresti con 200 milioni di dollari?». Peter Parker, nascosto da una maschera da Uomo Ragno, replica: «Un paio di palle nuove».
La giuria è composta da donne e dà i voti da 1 a 5, dove l’uno è ovviamente il numero più alto. In effetti non vince la misura più piccola, ma il concorrente che, malgrado la taglia genitale, risulti avere più fascino e sicurezza di sé.
La folla continua a bere ed è su di giri. Al secondo turno i concorrenti si presentano in costume da bagno e si mettono a ballare, sparandosi acqua addosso con pistole a forma fallica. Non è permesso mostrare interamente le proprie nudità, ma qualcuno se ne frega delle regole. Una ragazza urla: «Credo che Peter Parker il cazzo non ce l’abbia proprio!».
finalisti del concorso per il pene piu piccolo
FINALISTI DEL CONCORSO PER IL PENE PIU PICCOLO
Il round finale si basa sul talento. Ogni concorrente canta o balla e il pubblico viene conquistato dall’indiano Raj Kumar, che fa un numero bollywoodiano e riceve l’applauso più grande. Nella pausa prima del verdetto, tutti parlano di chi dovrebbe vincere. A un certo punto molti scappano all’esterno del bar, stringendosi il naso per la puzza perché qualcuno ha defecato in sala, in un impulso fetish.
Il trionfatore è l’indiano Raj. Appare con scettro e corona e accetta volentieri il premio: 200 dollari, un appuntamento con due bionde e un ingresso al “Pumps strip club”. Il suo discorso è inatteso in un posto simile: «Non mi sono mai vergognato delle mie misure. In India l’amore conta più del sesso».
A parer mio, al giorno d'oggi, le dimensioni non contano. Conta di più il legame che si instaura con una persona, legame emotivo e soprattutto mentale (quest'ultimo è difficilissimo da trovare).
Alla fine il problema dimensioni è facilmente rimpiazzabile grazie ai giocattolini che il mercato ci offre, inoltre il sesso non è solo "penetrazione"...c'è molto altro.
Ultima modifica di Solitario97; 17-10-2016 a 02:00.
1. FIELE MORA: ''CORONA? MACCHÉ COCAINOMANE, È MALATO DI SOLDI. HA MESSO VIA ALMENO 10 MILIONI. SESSUALMENTE LO CONOSCO BENE, UN PISELLO DA OLTRE 20 CM, CURVO A DESTRA''
piccoli peni crescono... la gara per il pene più piccolo a Brooklyn
A BROOKLYN SI E’ TENUTA L’ANNUALE GARA DEL PENE PIU’ PICCOLO, PER CELEBRARE I MENO DOTATI MA TALENTUOSI NEL CANTO E NEL BALLO
«Siamo qui per onorare i peni piccoli!» dice la presentatrice drag queen Chicken Bitches, mentre la folla applaude i cinque finalisti sul palco per l’annuale concorso “Smallest Penis in Brooklyn”.
il vincitore raj kumar
IL VINCITORE RAJ KUMAR
Dice Bobbie Chaset, che gestisce il “King’s County bar”: «L’anno scorso ha vinto un omone con un cazzo minuscolo. Se può sentirsi a posto lui, possono sentirsi a posto tutti, garantisco. Questa gara è un invito ad amare il proprio corpo. Se qualcuno del pubblico prende in giro i partecipanti, lo sbattiamo fuori in un lampo. E’ una celebrazione dei meno dotati, che però hanno cuori e altri talenti straordinari».
L’idea del concorso le è venuta dopo il racconto di una sua amica che si era portata a letto un tizio con un pene piccolissimo eppure aveva passato la più bella notte di sesso della sua vita. Per entrare a vedere la gara c’è una fila di donne. All’ingresso viene stampato un pene sul dorso delle mani. Dentro, il Dj mette musica per pompare energia, e le cameriere portano cocktail da 5 dollari, soprattutto “penis coladas” dotati di cannuccia fallica.
gara a brooklyn per il pene piu piccolo
GARA A BROOKLYN PER IL PENE PIU PICCOLO
“Ed ora eccovi questi bellissimi cazzi!» annuncia la presentatrice. Al primo giro si fanno semplici domande:«Il tuo cibo preferito?». L’italiano Rufio risponde: «La fica», e il pubblico femminile è entusiasta. «Posizione sessuale preferita?», «Mai fatto sesso finora» risponde Puzzle Master, meritando la tenerezza della platea. «Che faresti con 200 milioni di dollari?». Peter Parker, nascosto da una maschera da Uomo Ragno, replica: «Un paio di palle nuove».
La giuria è composta da donne e dà i voti da 1 a 5, dove l’uno è ovviamente il numero più alto. In effetti non vince la misura più piccola, ma il concorrente che, malgrado la taglia genitale, risulti avere più fascino e sicurezza di sé.
La folla continua a bere ed è su di giri. Al secondo turno i concorrenti si presentano in costume da bagno e si mettono a ballare, sparandosi acqua addosso con pistole a forma fallica. Non è permesso mostrare interamente le proprie nudità, ma qualcuno se ne frega delle regole. Una ragazza urla: «Credo che Peter Parker il cazzo non ce l’abbia proprio!».
finalisti del concorso per il pene piu piccolo
FINALISTI DEL CONCORSO PER IL PENE PIU PICCOLO
Il round finale si basa sul talento. Ogni concorrente canta o balla e il pubblico viene conquistato dall’indiano Raj Kumar, che fa un numero bollywoodiano e riceve l’applauso più grande. Nella pausa prima del verdetto, tutti parlano di chi dovrebbe vincere. A un certo punto molti scappano all’esterno del bar, stringendosi il naso per la puzza perché qualcuno ha defecato in sala, in un impulso fetish.
Il trionfatore è l’indiano Raj. Appare con scettro e corona e accetta volentieri il premio: 200 dollari, un appuntamento con due bionde e un ingresso al “Pumps strip club”. Il suo discorso è inatteso in un posto simile: «Non mi sono mai vergognato delle mie misure. In India l’amore conta più del sesso».
Solo a me queste baracconate mettono una tristezza infinita?