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Vecchio 17-12-2015, 08:25   #121
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Originariamente inviata da Marco.Russo Visualizza il messaggio
Mah, io credo non solo che tu riesca in particolari contesti a far trasparire sicurezza, competenza e coraggio (se non addirittura audacia), ma mi par di aver notato che queste caratteristiche ti conferiscono una certa aura di fascino verso alcune donne. Certo, dal vivo sarai diverso rispetto a come appari qui, ovvio. Però davvero ti sottovaluti troppo.

Smetti di pensare che piaci "nonostante che" e considera l'ipotesi che piaci "perché".
Sorrido all'idea che forse tu mi abbia scambiato con qualche altro utente

Sinteticamente rispondo solo che Actions speak louder than words (cit.)

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Winston, se tu per primo hai una così bassa opinione di te stesso, ha senso interrogarsi su quello che gli altri pensano di te? Alla fine sono solo tue proiezioni su ciò che loro potrebbero pensare...
Non ho capito, dovrei dire che sono estroverso quando sono tutt'altro? Non eri tu quello che diceva che bisogna fare una corretta autoanalisi, essere onesti con sé stessi, ecc.?
E poi, come al solito, le tue raccomandazioni hanno validità "a targhe alterne": avere una bassa opinione di sé stessi è un problema, però riconoscere che in quanto fobici/timidi inesperti si ha molta facilità nello sviluppare pensieri e comportamenti disfunzionali in ambito relazionale, quello va bene?
Insomma vedersi "difettati" in quanto fobici/timidi è un bene o un male? Se è un male, come penso, allora non è corretto riconoscersi peggiori degli altri in generale e in particolare in quanto a capacità di gestione di un rapporto di coppia.

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Cosa differenzia l'estroverso vincente dal suo opposto, se non l'opinione che rispettivamente hanno di sé?
Anche l'opinione che gli altri hanno di entrambi.

Ultima modifica di Winston_Smith; 17-12-2015 a 08:49.
Vecchio 17-12-2015, 11:45   #122
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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Winston, se tu per primo hai una così bassa opinione di te stesso, ha senso interrogarsi su quello che gli altri pensano di te? Alla fine sono solo tue proiezioni su ciò che loro potrebbero pensare...
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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio

Non ho capito, dovrei dire che sono estroverso quando sono tutt'altro? Non eri tu quello che diceva che bisogna fare una corretta autoanalisi, essere onesti con sé stessi, ecc.?
E poi, come al solito, le tue raccomandazioni hanno validità "a targhe alterne": avere una bassa opinione di sé stessi è un problema, però riconoscere che in quanto fobici/timidi inesperti si ha molta facilità nello sviluppare pensieri e comportamenti disfunzionali in ambito relazionale, quello va bene?
gli altri hanno una buona opinione di te fino a che non ti conoscono meglio , in questo caso mi riferisco più alle donne
Vecchio 17-12-2015, 13:12   #123
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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Avrei scritto per caso che non deve partecipare alla discussione?

Non esplicitamente, ma hai cercato di liquidarlo buttandola sul personale.
Vecchio 17-12-2015, 13:21   #124
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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Se si scrive: E' molto facile che una persona che non ha mai ricevuto attenzioni, si innamori di una persona che si dimostra gentile e disponibile, ma è soltanto perchè idealizza certi atteggiamenti, i sentimenti vengono distorti dal problema, io capisco che si fa una distinzione tra chi non ha avuto esperienze di coppia (presumibilmente per problematiche affini all'ansia sociale) e chi le ha avute. I primi hanno una grande facilità nello sviluppare idealizzazioni improprie del rapporto, i secondi no (altrimenti non avrebbe senso fare quell'affermazione). Ripeto, i secondi no.
E questo è un pregiudizio grosso come una casa, sia che lo si voglia indirizzare verso gli inesperti in quanto tali, sia che lo si voglia indirizzare verso gli inesperti perché affetti da ansia sociale. Visto e considerato che anche i "normaloni" possono avere delle sbandate, diventare morbosi, ossessivi. possessivi, ecc. ecc.
Meno persone si rendono conto di queste cose e continuano a portare avanti questi modi di pensare e queste associazioni mentali sociofobico/inesperto => persona che non sa gestire in rapporto, più difficile sarà spezzare il Comma 22 che le convenzioni sociali impongono sulle spalle di una minoranza (sei inesperto, quindi non sai gestire una relazione, quindi risulti meno appetibile, quindi hai poche o nulle possibilità di fare esperienza => loop).
Sono decisamente d'accordo con questa analisi, anche perché questi meccanismi capitano eccome.
Non esiste alcuna associazione logica che colleghi gli inesperti ai comportamenti morbosi, esonerando al tempo stesso quelli già esperti, eppure è un pregiudizio che trova molta fortuna: nell'evidenziarlo non c'è niente di male (nonostante quello che si sostiene a volte qui dentro), anzi...
Vecchio 17-12-2015, 21:49   #125
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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Se si scrive: E' molto facile che una persona che non ha mai ricevuto attenzioni, si innamori di una persona che si dimostra gentile e disponibile, ma è soltanto perchè idealizza certi atteggiamenti, i sentimenti vengono distorti dal problema, io capisco che si fa una distinzione tra chi non ha avuto esperienze di coppia (presumibilmente per problematiche affini all'ansia sociale) e chi le ha avute. I primi hanno una grande facilità nello sviluppare idealizzazioni improprie del rapporto, i secondi no (altrimenti non avrebbe senso fare quell'affermazione). Ripeto, i secondi no.
E questo è un pregiudizio grosso come una casa, sia che lo si voglia indirizzare verso gli inesperti in quanto tali, sia che lo si voglia indirizzare verso gli inesperti perché affetti da ansia sociale. Visto e considerato che anche i "normaloni" possono avere delle sbandate, diventare morbosi, ossessivi. possessivi, ecc. ecc.
Meno persone si rendono conto di queste cose e continuano a portare avanti questi modi di pensare e queste associazioni mentali sociofobico/inesperto => persona che non sa gestire in rapporto, più difficile sarà spezzare il Comma 22 che le convenzioni sociali impongono sulle spalle di una minoranza (sei inesperto, quindi non sai gestire una relazione, quindi risulti meno appetibile, quindi hai poche o nulle possibilità di fare esperienza => loop).
Ci può stare che nel primo post io abbia risposto d'istinto, descrivendo qualcosa che mi mette a disagio, senza spiegare e argomentare, ma mi spieghi perchè se poi scrivo altri 15 post dove entro nel dettaglio, tu continui a portarmi ad esempio il primo?

Sto facendo un discorso di problematica e non di esperienza e sarà la 20esima volta che lo scrivo.
Parlando di altri disturbi psicologici, un borderline di solito ha una vita sessuale abbastanza promiscua e quindi ha sicuramente più esperienza di un evitante, questo fa del border una persona più appetibile rispetto ad un evitante? No, è disfunzionale anche lui, nonostante l'esperienza, o anche peggio, perchè può diventare aggressivo, stalker etc, e allo stesso identico modo lo percepisco come "pericoloso" per me, quindi lo scarterei a prescindere.

Non è un pregiudizio, è un dato di fatto che possa svilupparsi questo atteggiamento, non me lo sono inventato io, lo vedo e l'ho visto, quindi parlo secondo quella che è la mia esperienza.

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Ma se uno che ha un forte bisogno di affetto ha avuto le sue esperienze e non soffre di ansia sociale, secondo il tuo stesso criterio non è molto facile che sviluppi pensieri disfunzionali, quindi in partenza viene preso in considerazione già in maniera diversa.
Non è vero e l'ho detto sopra.
Ogni disturbo ha un motivo per il quale si possono mettere in atto dei comportamenti.
Nel fobico può essere la mancanza di affetto, nel border c'è la sindrome dell'abbandono, nel narcisista un bisogno di conferme continue e di avere potere sugli altri, etc.

Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
La "caduta dal pero" non era riferita alle preferenze personali, ma all'ignorare che esistono degli orientamenti di massima che penalizzano nella scelta determinate tipologie di persone, e nel minimizzare le conseguenti difficoltà per queste persone. E ti faccio notare che se prima potevi legittimamente dire di non essere tu quella che cade dal pero, ora stai estendendo il discorso anche ad altri: non è vero che nessuno cade dal pero, purtroppo anzi a leggere certe risposte nella storia del forum e a sentire cose dette fuori di qui mi pare che siano la maggioranza.
Ok, mi sono espressa male, io parlavo di me nel dettaglio, quel "nessuno" è stata una mia svista, chiedo scusa.

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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Nella frase che ho citato hai pregiudicato gli inesperti, e comunque non è assolutamente detto che una persona con ansia sociale sia molto più facilmente soggetta a idealizzazioni e visioni distorte del rapporto rispetto ad altri. Se ci teniamo e introiettiamo questi pregiudizi contro di noi, poi non meravigliamoci che altre persone ce li riversino contro.
Non ho detto che tutti i fobici sociali sono uguali e hanno lo stesso atteggiamento, ho solo detto che questa possibilità c'è.
Avrò generalizzato un po' troppo forse, dato che è ovvio che mi salti all'occhio questo atteggiamento piuttosto che un altro, in quanto più difficile da tollerare per me.
Vecchio 17-12-2015, 22:13   #126
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L'avatar di muttley
 

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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Non ho capito, dovrei dire che sono estroverso quando sono tutt'altro? Non eri tu quello che diceva che bisogna fare una corretta autoanalisi, essere onesti con sé stessi, ecc.?
E poi, come al solito, le tue raccomandazioni hanno validità "a targhe alterne": avere una bassa opinione di sé stessi è un problema, però riconoscere che in quanto fobici/timidi inesperti si ha molta facilità nello sviluppare pensieri e comportamenti disfunzionali in ambito relazionale, quello va bene?
Insomma vedersi "difettati" in quanto fobici/timidi è un bene o un male? Se è un male, come penso, allora non è corretto riconoscersi peggiori degli altri in generale e in particolare in quanto a capacità di gestione di un rapporto di coppia.
In ordine sparso hai scritto di avere la faccia da tontolone, di essere noioso, di avere hobby che non interessano a nessuno, di non lasciare nessuna impressione positiva...mi sembrano più auto giudizi spietati che osservazioni obiettive.
Non capisco poi cosa c'entri l'incappare spesso in ragionamenti disfunzionali e l'avere una buona opinione di se stessi. Si può ammettere o far notare a qualcuno i suoi errori di ragionamento o le sue vedute autoassolutorie ma al contempo invitarlo a ricredersi e a rivalutarsi...mica esiste un rapporto di mutua esclusività tra ammissione dei propri errori e riconoscimento dei propri punti di forza. A meno che uno non voglia considerare come punto di forza assoluto l'avere sempre ragione.

Edit: una persona può essere timida e questo può risultare un difetto, ma la timidezza non è la sola componente nella quale ridurre l'intierezza della persona. L'ho sempre detto in 8 anni di forum e mi stupisce il dovermi ancora oggi ripetere: noi non siamo il nostro problema.



Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Anche l'opinione che gli altri hanno di entrambi.
Non esiste oggetto percepito senza soggetto percepente. Ho conosciuto gente convinta di essere irresistibile per aver ricevuto un paio di pareri moderatamente lusinghieri e altra gente con la sindrome del brutto anatroccolo per essere stata definita "così così" una volta.

Ultima modifica di muttley; 17-12-2015 a 22:16.
Vecchio 22-12-2015, 05:24   #127
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Originariamente inviata da M.me Adelaide Visualizza il messaggio
Come sarebbe cosa me lo fa fare? A me pare ovvio: la persona in questione! Se è una persona che mi piace, che ha delle qualità che stimo e ammiro, che mi provocano un'attrazione sessuale, certo che mi sobbarco anche i comportamenti disfunzionali! E no che non aspetto che si impratichisca con qualcun altro, che idea stupida. Se ho la fortuna che ricambi, perché dovrei spingerlo verso qualcun altro così che poi si dimentica di me?
Trascuri il fatto non secondario che di norma e per i più avere (o poter potenzialmente presentare) dei comportamenti disfunzionali è di per sé motivo per non piacere e non attrarre.

Quote:
Originariamente inviata da M.me Adelaide Visualizza il messaggio
Però una volta dentro la relazione tocca lavorarci su questi pensieri e comportamenti disfunzionali, altrimenti è un problema, non si riesce ad andare avanti. E se non c'è la volontà di farlo addirittura si negano, allora dopo un po' i problemi si esasperano ed è purtroppo probabile che la coppia scoppi.
Ma tocca anche avere dall'altra parte una persona che non ne sia spaventata/infastidita, che non li immagini peggiori di quello che sono e che non scappi via quasi prima ancora di averli verificati.

Quote:
Originariamente inviata da M.me Adelaide Visualizza il messaggio
Sì, i ragazzini di 16 anni hanno comportamenti disfunzionali nella maggior parte dei casi. Non mi pare proprio che un ragazzino sia in grado di vivere le relazioni in modo equilibrato, infatti.
Tuttavia le vivono. Ne deduco che a loro è di solito consentito di avere comportamenti disfunzionali, o forse un certo tipo di disfunzionalità è più tollerato di un altro.

@ Stregatta: se le tue affermazioni sono da intendere in questo modo (che è un po' diverso da come era stato impostato il discorso in partenza), posso anche essere d'accordo.

Ultima modifica di Winston_Smith; 22-12-2015 a 05:47.
Vecchio 22-12-2015, 05:47   #128
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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
In ordine sparso hai scritto di avere la faccia da tontolone, di essere noioso, di avere hobby che non interessano a nessuno, di non lasciare nessuna impressione positiva...mi sembrano più auto giudizi spietati che osservazioni obiettive.
Non credo tu possa pretendere di conoscermi meglio di me.
Al massimo posso concederti che quelle osservazioni non sono vere sempre e per chiunque, nel 100% dei casi. Ma in linea di massima sono senz'altro veritiere (soprattutto se valutate attraverso la lente dei fatti e non quella delle parole), né le vedo come colpe da addebitare a me o ad altri.

Quote:
Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Non capisco poi cosa c'entri l'incappare spesso in ragionamenti disfunzionali e l'avere una buona opinione di se stessi. Si può ammettere o far notare a qualcuno i suoi errori di ragionamento o le sue vedute autoassolutorie ma al contempo invitarlo a ricredersi e a rivalutarsi...mica esiste un rapporto di mutua esclusività tra ammissione dei propri errori e riconoscimento dei propri punti di forza. A meno che uno non voglia considerare come punto di forza assoluto l'avere sempre ragione.
Il punto del mio discorso era un altro: per quanto mi riguarda riconoscere che in quanto fobici/timidi inesperti si ha molta facilità nello sviluppare pensieri e comportamenti disfunzionali implica riconoscersi come "da meno" degli altri, come nati con un difetto di fabbrica, e quindi una botta formidabile all'autostima: si sarebbe quindi intrinsecamente portati a "funzionare" peggio degli altri, e il proprio parere sarebbe continuamente confutato come quello di uno che ha una percezione distorta delle cose perché non allineato a quella degli altri, in pieno stile 1984.
Io invece trovo conforto nel pensare e nel verificare che le stronzate le diciamo e le facciamo tutti, senza distinzione alcuna, e che essere fobici/timidi non implica di per sé un'alterazione delle facoltà intellettive e cognitive dell'individuo (personalmente poi trovo l'offesa più grave che mi possa essere rivolta quella di essere considerato un minus habens da questo punto di vista).

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Edit: una persona può essere timida e questo può risultare un difetto, ma la timidezza non è la sola componente nella quale ridurre l'intierezza della persona. L'ho sempre detto in 8 anni di forum e mi stupisce il dovermi ancora oggi ripetere: noi non siamo il nostro problema.
No, non credo esistano altre alternative allo svincolare la timidezza dalla problematicità. Solo evitando di vedere la timidezza come qualcosa di intrinsecamente problematico si può evitare di riceverne dei colpi mortali per l'autostima, almeno per quanto mi riguarda.

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Non esiste oggetto percepito senza soggetto percepente. Ho conosciuto gente convinta di essere irresistibile per aver ricevuto un paio di pareri moderatamente lusinghieri e altra gente con la sindrome del brutto anatroccolo per essere stata definita "così così" una volta.
Parlavi di estroverso vincente. Io uno convinto di essere Brad Pitt per aver ricevuto un paio di pareri così così non lo chiamerei certo un vincente. Rassegnati, conta eccome l'opinione degli altri, solo per gli psicopatici non è così.
Vecchio 22-12-2015, 08:15   #129
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L'avatar di Warlordmaniac
 

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Originariamente inviata da Stregatta13 Visualizza il messaggio
Eh, dipende. Non siamo tutti uguali, a volte quando un disturbo è patologico è difficile distinguere le cose, una persona con un disturbo serio, non ha mai una visione dell'amore sana.
Ovviamente non funziona così per tutti, infatti ad un occhio abbastanza allenato risulta più facile vedere quando il sentimento ha delle basi e quando non le ha.

E' molto facile che una persona che non ha mai ricevuto attenzioni, si innamori di una persona che si dimostra gentile e disponibile, ma è soltanto perchè idealizza certi atteggiamenti, i sentimenti vengono distorti dal problema.
Non distinguiamo malattia e salute quando non ce nè bisogno. L' amore ha sempre in sé un livello di idealizzazione e la persona che s'innamora ha comunque un vuoto dentro da colmare.
Vecchio 22-12-2015, 16:24   #130
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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Tuttavia le vivono. Ne deduco che a loro è di solito consentito di avere comportamenti disfunzionali, o forse un certo tipo di disfunzionalità è più tollerato di un altro.
Ma scusa, metti sullo stesso piano l'atteggiamento di un 15enne e quello di un 30enne?
Ovvio che da un ragazzino certe cose ce le si possa aspettare e che si tenda a giustificarle.

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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
@ Stregatta: se le tue affermazioni sono da intendere in questo modo (che è un po' diverso da come era stato impostato il discorso in partenza), posso anche essere d'accordo.
Oh, bene!

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Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
Non distinguiamo malattia e salute quando non ce nè bisogno. L' amore ha sempre in sé un livello di idealizzazione e la persona che s'innamora ha comunque un vuoto dentro da colmare.
Vabè, chiaro che in un discorso generale possa essere così, ma io parlavo di situazioni particolari, dove il disagio di fondo è evidente.
Vecchio 22-12-2015, 16:36   #131
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

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Originariamente inviata da Stregatta13 Visualizza il messaggio
Vabè, chiaro che in un discorso generale possa essere così, ma io parlavo di situazioni particolari, dove il disagio di fondo è evidente.
Nell'esempio che hai fatto tu non era così evidente. In pratica hai scritto semplicemente che molti utenti qui dentro hanno un innamoramento distorto dal loro problema (il problema di idealizzare gli altri, come se fossero l'unica categoria che lo fa).
Vecchio 22-12-2015, 16:47   #132
Banned
 

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Originariamente inviata da Warlordmaniac Visualizza il messaggio
Nell'esempio che hai fatto tu non era così evidente. In pratica hai scritto semplicemente che molti utenti qui dentro hanno un innamoramento distorto dal loro problema (il problema di idealizzare gli altri, come se fossero l'unica categoria che lo fa).
Sì e Winston mi aveva fatto notare la stessa cosa, infatti poi ho approfondito l'argomento, chiaro che mi sono spiegata male (ho risposto di getto senza entrare troppo nel dettaglio) nel primo post, dovresti leggere anche il resto.
Non è l'unica categoria, e l'ho già fatto presente.
Vecchio 22-12-2015, 16:56   #133
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L'avatar di Inosservato
 

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Originariamente inviata da Felix-1992 Visualizza il messaggio
Come reagireste davanti ad un ragazzo sociofobico, timido, ansioso, ma che sotto nasconde un forte desiderio di amore e affetto verso l'altra?
Secondo voi è possibile una eventuale relazione?
verso l'altra chi? ma intendi una ragazza fidanzata con un fobico?

penso che lo mollerebbe a meno di rapporti di estrema e patologica sudditanza emotiva
Vecchio 22-12-2015, 17:11   #134
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L'avatar di muttley
 

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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Il punto del mio discorso era un altro: per quanto mi riguarda riconoscere che in quanto fobici/timidi inesperti si ha molta facilità nello sviluppare pensieri e comportamenti disfunzionali implica riconoscersi come "da meno" degli altri, come nati con un difetto di fabbrica, e quindi una botta formidabile all'autostima: si sarebbe quindi intrinsecamente portati a "funzionare" peggio degli altri, e il proprio parere sarebbe continuamente confutato come quello di uno che ha una percezione distorta delle cose perché non allineato a quella degli altri, in pieno stile 1984.
E' un'implicazione o presupposto logico che non deriva affatto dal riconoscere di avere pensieri disfunzionali. Qui si parla di liberarsi di ciò che limita la qualità della vita, senza interpretare o interpretarsi come partecipanti ad una gara a chi arriva primo. Se ho dei pensieri disfunzionali vorrei liberarmene, non per sentirmi alla pari di chicchessia, ma per il mio benessere. Nessuno ha mai tirato in ballo l'essere da più o da meno di chiunque altro.


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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
Io invece trovo conforto nel pensare e nel verificare che le stronzate le diciamo e le facciamo tutti, senza distinzione alcuna, e che essere fobici/timidi non implica di per sé un'alterazione delle facoltà intellettive e cognitive dell'individuo (personalmente poi trovo l'offesa più grave che mi possa essere rivolta quella di essere considerato un minus habens da questo punto di vista).
Se ho il raffreddore non trovo molto conforto nel sapere che tutti gli altri condomini hanno la tosse.
Per quanto riguarda l'alterazione di qualsivoglia facoltà, l'ansia rappresenta un grosso problema nella concentrazione in generale, oltre a rappresentare un problema in termini di salute fisica. Per quanto mi riguarda preferisco stare bene con la salute piuttosto che il contrario, poi ognuno faccia come creda, ma ho l'impressione che si tenda ancora troppo spesso a confondere ansia/fobia/insicurezza con introversione. Nei confronti della seconda non ho nulla contro, sono le prime a rappresentare per me un ostacolo al benessere psicofisico. Si può benissimo condurre una vita appartata, lontano dal clamore e dalle usanze più in voga senza per questo soffrirne o sentirsi inferiori.



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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
No, non credo esistano altre alternative allo svincolare la timidezza dalla problematicità. Solo evitando di vedere la timidezza come qualcosa di intrinsecamente problematico si può evitare di riceverne dei colpi mortali per l'autostima, almeno per quanto mi riguarda.
Sostengo che il problema è l'accettazione: timido non è colui che parla poco se invitato alle feste, timido è colui che si preoccupa in continuazione e in maniera compulsiva di come appare alle feste, se parla poco, tanto, troppo...
A me non interessa parlare tanto, a me interessa non farmi più problemi relativamente al mio essere in società, nel rispetto di regole formali di base (così evitiamo anche gli esempi estremizzati della serie "allora potresti camminare nudo in mezzo alla strada").


Quote:
Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
conta eccome l'opinione degli altri, solo per gli psicopatici non è così.
Il problema è che stando al parere del timido medio, conta solo l'opinione degli altri, la sua mai...al che mi domando: ma il timido non rientra nella categoria "altri"?
Ringraziamenti da
cancellato15324 (22-12-2015)
Vecchio 22-12-2015, 17:20   #135
Esperto
L'avatar di Warlordmaniac
 

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Originariamente inviata da Markos Visualizza il messaggio
Dico la mia sulla querelle Winston/Stregatta....
Ritengo semplicemente non vi siate intesi perchè entrambi avete ragione da vendere....
Quando Stregatta afferma che il trovarsi in una certa condizione "fobica" possa rendere maggiormente propensi ad attaccarsi esageramente al partner ritengo (sempre senza generalizzare) che abbia ragione e questi sono dati di fatto che trovano conferma nella mia quotidianità (conosco dei poveracci fobici ed in generale non considerati appetibili che sono talmente bisognosi di affetto che tendono ad innamorarsi alla ragazza di turno anche solo per delle minime manifestazioni d'interesse)..
Assolutamente legittimo quindi da parte sua non considerarli come potenziali partner se non se la sente ed ogni giudizio personale nei suoi confronti in proposito è fuori luogo...
Ha parimenti ragione Winston quando afferma che esiste una sorta di "razzismo" (parola grossa ma rende l'idea) verso i maschi fobici IN GENERALE, inerentemente alla paura che possano legarsi patologicamente in caso di relazione, che è abbastanza evidente ma che tutti negano....
E quindi, dov'è il problema? Dite il problema vero. Se un uomo è facile, dove sarebbe l'aspetto negativo? Dov'è la patologia?

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Winston, se tu per primo hai una così bassa opinione di te stesso, ha senso interrogarsi su quello che gli altri pensano di te? Alla fine sono solo tue proiezioni su ciò che loro potrebbero pensare...
Non credo che ci si interroghi del giudizio degli "altri", quanto di persone particolari. Winston è sentimentalmente occupato e questo fatto lo uso come prova per le sue teorie, indipendentemente dalla sua autostima.

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Originariamente inviata da Rage Visualizza il messaggio
ma perché mai nessuno ragiona sul fatto che ci sono anche ragazze e donne disfunzionali e con problemi più o meno gravi, che preferiscono una persona simile a loro che le può capire ed accettare per come sono?
potersi aiutare a vicenda è la cosa migliore che c'è in un rapporto.

sempre sta fissa di dover essere "normali".
che poi che cosa vuol dire essere "normali"?

Evidentemente perché avviene raramente nei confronti di iposociali e introversi.
Potersi aiutare a vicenda è buona cosa, ma in presenza del gap di valore sessuale medio, la situazione vede la donna sociofobica che preferisce farsi aiutare da una persona con qualità ancestralmente utili, e solitamente non è la sua versione maschile.

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Originariamente inviata da dotrue Visualizza il messaggio
Più che altro una donna nn ha alcun motivo di scegliere un maschio così, POTENDO SCEGLIERE...poi, come ho sempre sostenuto, la maggior parte delle persone, pur di nn rimanere sole, si prendono chi gli capita arrivati ad una certa età
C'è un altro motivo: la concorrenza. Fetta grande o intera torta piccola?
Vecchio 24-12-2015, 17:49   #136
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Originariamente inviata da Stregatta13 Visualizza il messaggio
Ma scusa, metti sullo stesso piano l'atteggiamento di un 15enne e quello di un 30enne?
Ovvio che da un ragazzino certe cose ce le si possa aspettare e che si tenda a giustificarle.
E da un 30 enne no. Quindi ammetti che presentarsi come inesperti a 30 anni è di norma visto male, perché per i più: inesperienza => comportamenti disfunzionali => a 30 anni non puoi permetterteli.
Vecchio 24-12-2015, 18:00   #137
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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
E' un'implicazione o presupposto logico che non deriva affatto dal riconoscere di avere pensieri disfunzionali. Qui si parla di liberarsi di ciò che limita la qualità della vita, senza interpretare o interpretarsi come partecipanti ad una gara a chi arriva primo. Se ho dei pensieri disfunzionali vorrei liberarmene, non per sentirmi alla pari di chicchessia, ma per il mio benessere. Nessuno ha mai tirato in ballo l'essere da più o da meno di chiunque altro
Ripeto per l'ennesima volta: l'affermare che il fobico/timido in quanto tale ha una tendenza a sviluppare pensieri/comportamenti disfunzionali implica pressoché inevitabilmente che quello che dice e fa sarà valutato diversamente da quello che dicono e fanno gli altri. Del resto anche su questo forum argomentazioni di questo tipo sono state più volte impiegate per "zittire" chi osava proporre analisi delle dinamiche sociali poco in linea con le convenzioni dominanti.
Per me le deviazioni, le ossessioni, le distorsioni mentali possono averle tutti (basta guardare l'elettorato di Salvini), ripeto tutti, ed è insensato farne una peculiarità dei fobici /timidi. Non possiamo sperare di risolvere i nostri problemi pensando di avere intrinsecamente delle capacità cognitive inferiori a quelle degli altri.

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Se ho il raffreddore non trovo molto conforto nel sapere che tutti gli altri condomini hanno la tosse.
Invece sì, perché le si inquadra entrambe in una categoria di malattie analoghe, senza dire che chi ha il raffreddore è "più malato" degli altri.

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Per quanto riguarda l'alterazione di qualsivoglia facoltà, l'ansia rappresenta un grosso problema nella concentrazione in generale, oltre a rappresentare un problema in termini di salute fisica. Per quanto mi riguarda preferisco stare bene con la salute piuttosto che il contrario
E mica ho mai detto che uno debba tenersi l'ansia sociale.

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Sostengo che il problema è l'accettazione: timido non è colui che parla poco se invitato alle feste, timido è colui che si preoccupa in continuazione e in maniera compulsiva di come appare alle feste, se parla poco, tanto, troppo...
A me non interessa parlare tanto, a me interessa non farmi più problemi relativamente al mio essere in società, nel rispetto di regole formali di base (così evitiamo anche gli esempi estremizzati della serie "allora potresti camminare nudo in mezzo alla strada").
L'accettazione deve essere biunivoca, non solo da parte del timido. Ma questo è un altro discorso rispetto a quello che stavamo facendo.

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Originariamente inviata da muttley Visualizza il messaggio
Il problema è che stando al parere del timido medio, conta solo l'opinione degli altri, la sua mai...al che mi domando: ma il timido non rientra nella categoria "altri"?
Se si propaganda l'idea che il fobico/timido abbia in quanto tale una maggiore tendenza a sviluppare comportamenti e pensieri disfunzionali, ci credo che l'opinione degli altri (meno "disfunzionale") sarà stimata di più...
Vecchio 24-12-2015, 18:12   #138
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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
E da un 30 enne no. Quindi ammetti che presentarsi come inesperti a 30 anni è di norma visto male, perché per i più: inesperienza => comportamenti disfunzionali => a 30 anni non puoi permetterteli.
Ma non avevamo risolto?

Certo che può essere così, ci sono comunque delle differenze più o meno significative, magari non basta per considerare una persona non interessante, ma il dubbio può venire.
Poi dipende da quanto uno è disfunzionale.
Ovvio che a 15 anni me lo aspetto, a 30 un po' meno.
E parlo sempre di disfunzionalità, non di inesperienza e basta, non ci provare.
Vecchio 24-12-2015, 18:13   #139
Esperto
 

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Originariamente inviata da M.me Adelaide Visualizza il messaggio
Dipende da che altro c'è oltre a quei comportamenti disfunzionali. Se riscontro caratteristiche che mi rendono quella persona valida ai miei occhi allora sono ben disposta ad accettare di lavorare assieme sui suoi problemi.
Tu forse, ma la grande maggioranza delle persone no, perché tra le caratteristiche che rendono gli altri validi come potenziali partner ai loro occhi c'è proprio in primis quella di non avere quei comportamenti disfunzionali.
Tra parentesi dalle casistiche che hai fatto par di capire che certi comportamenti possono essere disfunzionali per alcuni e non per altri. Questo rende ancora più difficile asserire tout court che il fobico/timido, inesperto o meno, ha di per sé una tendenza maggiore a svilupparne.

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Originariamente inviata da M.me Adelaide Visualizza il messaggio
Certo. Bisogna avere a che fare con persone sensibili e capaci di concepire la diversità.
Che fortunatamente esistono ma sono molto ma molto poche.

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Originariamente inviata da M.me Adelaide Visualizza il messaggio
Sì, a 16 anni certi comportamenti disfunzionali sono del tutto normali e fisiologici, per cui a loro, essendo cuccioli, è consentito. Così come altre cose a 16 anni sono normali, a 35 no. Inoltre è abbastanza probabile che avendo a che fare con coetanei si abbiano gli stessi problemi e comportamenti disfunzionali, mentre a 35 magari no, per cui è molto più difficile da gestire, anche perché un conto è la storiella a 16 anni (che in pochi cadi si trasforma in una relazione seria) un conto è in età adulta dove per le storielle non è che si inizia una relazione, al più si va a letto insieme e finisce lì. Mentre le relazioni sono cose un po' più serie.
Ma anche qui mi pare che da una parte si parli di "regole" (a 16 anni sì, a 35 no) poi dall'altra queste "regole" possano essere trasgredite (una minoranza di persone può andare al di là della "disfunzionalità" nell'apprezzare una persona, come hai detto; e aggiungo che di norma le cose cambiano se le "disfunzionalità" le presenta una donna o un uomo).


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In buona sostanza (cit.), e per tornare un po' in tema, da quanto discusso io traggo l'idea di un quadro dove la "disfunzionalità" legata per esempio all'idealizzazione del rapporto, al voler stare sempre vicini vicini (cit.), a una certa "ingenuità" che eventualmente può essere legata alla poca o nulla esperienza, non è paragonabile a una malattia in sé e per sé, ma a una modalità d'interazione che ai più risulta "strana" (specie se presentata da un uomo, aggiungo io).
E quindi, ancora: alla fine non è che il fobico/timido abbia in quanto tale una maggior tendenza ad avere una modalità "distorta" di percezione della realtà e d'interazione col prossimo, ma sono le dinamiche sociali dominanti a definire il "sano" e il "malato", il "fisiologico" e il "patologico" in questo ambito, e quindi a comunicarci l'idea che di default il fobico, specie se inesperto, debba presentare queste caratteristiche, come hanno dimostrato alcune risposte "di getto" in quetso topic. Tanto è vero che, come dici tu, se si trova l'eccezione alla regola, anche la "disfunzionalità" può non essere più vissuta/vista come tale.
Vecchio 24-12-2015, 18:19   #140
Esperto
 

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Originariamente inviata da Stregatta13 Visualizza il messaggio
Ma non avevamo risolto?
Mi pare di averti già detto che non sei obbligata a rispondermi. Se ti stressa farlo, non farlo. Simple as that. A me invece di solito stressa non riuscire a rispondere per filo e per segno a tutti, sorry

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Originariamente inviata da Stregatta13 Visualizza il messaggio
Certo che può essere così, ci sono comunque delle differenze più o meno significative, magari non basta per considerare una persona non interessante, ma il dubbio può venire.
E hai detto niente, visto che con un esperto quel dubbio non viene. E' un bell'handicap, e proprio nella fase in cui bisogna fare colpo.

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Originariamente inviata da Stregatta13 Visualizza il messaggio
Poi dipende da quanto uno è disfunzionale.
Ovvio che a 15 anni me lo aspetto, a 30 un po' meno.
E parlo sempre di disfunzionalità, non di inesperienza e basta, non ci provare.
Mi pare di aver spiegato, con le implicazioni di sopra, che inesperienza e disfunzionalità sono praticamente sinonimi nell'opinione corrente (in quanto l'una genererebbe l'altra). E infatti anche alcuni tuoi interventi in questo topic sono stati di quel tipo (poi tu stessa hai ammesso che erano stati formulati male, ci hai ripensato OK, ma secondo me comunque avevi risentito di quell'impostazione dominante, almeno se quello che si scrive ha un senso).
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