Salve a tutti sono in una situazione disperata, sto pensandro sempre più seriamente al suicidio......oramai non riesco più a vivere una vita così piena di ossessioni. Vorrei raccontarvi uno spaccato di vita mia quotidiana che vi faccia capire quanto è diventato per me invalidante uscire di casa e avere rapporti interpersonali. Soffro anche di rituali da controllo che sto cercando di limitare con la terapia strategico breve.
Vi scongiuro, leggete con attenzione:
Avevo appuntamento alle 11 col dottore per una visita, avevo puntato la sveglia alle 10 per prepararmi con calma e arrivare puntuale. è suonata ma purtroppo mi sono riaddormentato. Mi sono svegliato alle 10 e 50. In fretta e furia mi sono lavato e vestito e ossessivamente ho verificato davanti lo specchio che il mio viso fosse pulito essendomi appena alzato. E già qui iniziavo a stare male. Mi fiondo in macchina e intanto chiamo il medico per dirgli che arriverò qualche minuto in ritardo iniziandomi a scusare già più volte al telefono. E li un'angoscia tremenda mi è piombata addosso perchè nella mia testa si era già creato il concetto che lui potesse avercela con me per questa cosa e anche che non mi ero scusato abbastanza. Arrivo in ambulatorio con 10 minuti scarsi di ritardo, e appena entrato mi scuso nuovamente col dottore dicendo mortificato che la sveglia era suonata e per sbaglio mi ero riaddormentato. E preciso che continuo ad avere la sensazione di non essermi scusato abbastanza (vorrei sottolineare come questa fatto di "non fare un qualcosa abbastanza" ce l'ho anche per il ringraziare e salutare una persona). Detto ciò, sono andato nel panico più totale, panico più totale.......sia perchè pensavo di avere causato danni al prossimo e quindi lui avrà una cattiva idea di me sia perchè non mi sono scusato abbastanza. Avevo un angoscia terribile, le palpitazioni e il vomito. Mentre mi visitava ero in un altro mondo e faticavo ad ascoltarlo......cercavo di ascoltarlo ma una voce dentro di me continuava a dire: "NON ASCOLTARE IL MEDICO QUELLO CHE TI DICE PENSA A QUESTO, PENSA A QUESTO, PENSA A QUESTO:
-ci saranno ritorsioni contro di te, le persone non avranno una buona opionione di te
-non ti sei scusato abbastanza"
ERANO CHIODI FISSI QUESTI PENSIERI.
Quando mi sono rialzato dal lettino (aveva la carta sopra usa e getta) la carta era un pò spostata e una forza irrefrenabile mi ha obbligato a rimetterla a posto in ordine. Dopodichè ho notato sulla carta del lettino che era presente tipo una specie di sassolino. Allora mi sono detto: questo minuscolo sassolino non deve esserci sopra la carta perchè se nò il medico penserà che gli ho sporcato il lettino. Ero nel delirio più totale, allora mentre si è girato io con la mano ho tirato via il sassolino ed è caduto per terra. Allora mi sono detto: cavolo tu volevi fare in modo che non pensasse male di te che vedeva il sassolino sulla carta ma se è caduto per terra e lui ha visto che è caduto allora: lui pensarà che gli voglio sporcare lo studio. E ancora quindi immagino che avrà una cattiva opinione di me, lo andrà a dire anche ad altre persone e quindi io verrò catalogato come una brutta persona, maleducata, da evitare......
Finita quindi la visita in maniera ossessiva l'ho ringraziato tante volte e inoltre prima di uscire dall'ambulatorio ho chiesto di nuovo scusa per il ritardo di qualche minuto.
Questo è una spaccato della mia merda di vita. Non riesco più a stare in mezzo alla gente, evito i rapporti sociali. Anche telefonare è un problema grosso, perchè devo sempre ringraziare alla fine e mettere giù per ultimo la telefonata perchè se no mi ritengo maleducato e la catastrofe è come sempre che la gente mi scarica. Inoltre ho la fobia che al telefono in qualche modo io possa "rompere" al prossimo o possa essere di peso, di fargli perdere tempo insomma.
Ho paura di qualsiasi cosa dica o io faccia, perchè la ritengo sempre e comunque sbagliata.
Vi cito altri 2 esempi (nel secondo capite come anche ho paura di essere cattivo e disattento nei confronti delle cose materiali a cui tengo). Sabato sono andato al mare con la mia ragazza e durante il tragitto:
1)mi sono inventato che in una piazzola ci fosse una pattuglia e che mi avesse fatto la multa con il laser perchè andavo un pò allegro (ho voluto divertirmi un pò su una rotonda). Questa cosa mi ha fatto un male enorme, ho smesso tutto a un tratto di parlare con la mia ragazza e mi sono chiuso in un silenzio totale. Continuavo a dirmi anche se sapevo che la pattuglia me l'ero inventata che c'era: "sei uno stupido, disattento, non è mai sufficiente l'attenzione che ci metti. Ecco adesso ti arriverà una multa e dovrai pagarla e quindi avrai soldi in meno". Da quel momento in poi mi sono rovinato completamente la giornata, come vi ho detto mi sono chiuso in un silenzio tombale e avevo questa frase come chiodo fisso in testa, non se ne andava. Sono sprofondato in una forte tristezza.
2)arrivato al mare ho dovuto fare una strada con molti dossi e la macchina, nonostante avessi avuto tutte le accortezze del caso, saltava un pò su e giù. Un dosso l'ho sentito più degli altri e lì mi sono accusato che sono andato troppo forte e invece dovevo andare più piano. Sono andato troppo forte perchè mi sono detto che sono una persona cattiva e sbadata, che non cura abbastanza le cose a cui tiene. E ho decretato che con quel dosso ho rotto un componente della macchina; lì è stata LA FINE, LA FINE.......è stata la ciliegina sulla torta. Doveva essere una giornata di relax e invece è stata una giornata di inferno, di inferno. Avevo le palpitazioni, lo stomaco contratto e forte nausea. Preciso che la mia ragazza mi ha riferito che più piano di come sono andato si sarebbe dovuto spingere a piedi la macchina........
Mi sono messo a nudo, una vita così è veramente molto invalidante. Sono sereno solo quando sono chiuso in casa, non vedo e sento nessuno.........quanto dolore ho dentro, quanto.......
Aggiungo inoltre che spesso una volta che ho detto una cosa, non sono sicuro che ho detto quella cosa che volevo dire e di conseguenza penso a qualche attimo prima se effettivamente ho detto quello che volevo dire. Ovviamente non trovo mai la certezza e quindi non sono mai sicuro di quello che dico a una persona. A onore di quello che dico, avevo oggi un incontro con una persona per chiedergli delle questioni tecniche. Già giorni prima avevo iniziato a pensare al possibile discorso da fargli per farmi capire bene (vivendo una notevole ansia anticipatoria). Arrivato oggi il giorno, sono caduto in un ansia incredibile in cui non riuscivo neanche a rendermi conto di quello che dicevo, e non ero soddisfatto di quello che dicevo. Inoltre non mi ricordo neanche le risposte che mi sono state date a momenti, da quanta ansia avevo. Il timore di poter "dar fastidio" era talmente elevato da farmi andare nel panico più totale. Morale della storia ho pianificato una cosa che si è rivelata un disastro per l'esperienza che poi ho dovuto vivere.
Ho il terrore anche quando devo scrivere qualcosa, perchè ho paura di commettere errori grammaticali e la catastrofe è sempre quella: il prossimo non avrà più una buona reputazione di me. Evito di compulsare in questo topic che ho scritto, lo rileggerò una volta sola perchè so che ci sono persone che mi capiscono e ve ne sono grato.
C'è qualcuno che è messo come me con questi problemi?
Sto sempre più pensando al suicidio.......Ho un dolore dentro indescrivibile.
