Mi sono iscritto a questo forum per aprirmi con altre persone... per cui lo faccio senza dovermi, come ogni giorno, vergognare.
Quello che vi chiedo è: come vi è arrivata la diagnosi di disturbo ossessivo-compulsivo? E' stata un'autodiagnosi o qualcuno esterno (terapisti ecc) ha razionalizzato quello che vi stava succedendo?
Lo dico perchè sono uno che purtroppo va in fissa per una miriade di cose.
Le mie sono tutte fissazioni più o meno temporanee e su cose anche molto diverse fra loro.
Ho avuto l'ossessione di puzzare, delle dimensioni del pene, di non saper baciare, di avere l'alito cattivo, di avere le cosce grosse, di avere il viso asimmetrico, di avere una voce idiota, di essere scarso a suonare, ho e ho avuto forme di dismorfofobia praticamente per ogni parte del mio corpo e diverse fissazioni sulla mia salute...
Ho passato lunghi periodi di frustrazione per il sospetto che mio padre tradisse mia madre (poi rivelatosi vero)... comprensibile, certo, ma io arrivavo a seguirlo di nascosto nei suoi spostamenti, controllargli il cellulare, interpretare ogni squillo e chiamata come qualcosa fatto alle mie spalle, come un tradimento nei miei confronti...
Insomma reazioni eccessive ad una quantità di cose.
Ora, il fatto è che col passare del tempo sono sempre riuscito a passare sopra a quel tipo di comportamenti. In pratica, dopo un periodo più o meno lungo tutto si "risolveva". E anzi, guardandomi indietro, mi rendo conto dell'assoluta IDIOZIA da me dimostrata in certi ambiti.
Detto questo mi chiedo: non è che anche questo mio periodo è determinato da dinamiche simili? Questa mio continuo preoccuparmi del giudizio degli altri, questa perpetua insicurezza che si manifesta anche scontrandosi di continuo con l'opinione contraria di chi vive attorno a me...
E quindi eccoci al punto: non è che soffro di DOC? La psicoterapeuta da cui sono stato in cura mi conosce bene ma non ha mai usato questa parola né accennato a nulla di simile - anche se è vero che non le ho mai posto la questione in questi termini - tutt'al più al fatto che sono "seriale".