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07-09-2024, 22:19
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#1
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Esperto
Qui dal: Sep 2022
Messaggi: 2,100
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Mi è capitato, un po' di tempo fa in una conversazione, che una persona mi chiedesse se avevo mai fatto dei test per vedere se ero autistico. La cosa non è stata detta in senso offensivo ma la persona che mi ha detto ciò riteneva probabile che io fossi autistico. E' una possibilità a cui non ho mai pensato, però negli ultimi giorni sto riflettendo su questa cosa.
Facendo alcune ricerche, emerge questa prima definizione di Ludwig Binswanger:
Quote:
l'autismo consiste nel distacco dalla realtà, insieme a una prevalenza più o meno marcata della vita interiore
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In questa definizione mi rivedo parecchio. Fin da piccolo capitava che il mio sguardo talvolta fosse perso, completamente distaccato da quello che accade nel presente, nel tempo questa cosa si è ridotta ma ricordo che nella mia infanzia ero sempre così.
Leggendo sempre su wikipedia è scritto anche :
Quote:
Nonostante avesse concluso trattarsi di un disturbo innato, Kanner che aveva individuato nelle famiglie con figli autistici molti genitori, nonni, e parenti di alto livello culturale, ipotizzò che l'ossessività fosse una sorta di caratteristica fondamentale di queste famiglie
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Anche l'ossessività sia da parte dei miei genitori e per riflesso anche da parte mia non è mai mancata, sulle questioni più varie. E questo credo che possa aver contribuito in maniera significativa, nel possibile sviluppo di una neurodivergenza che magari geneticamente era già predisposta.
Quote:
le caratteristiche autistiche iniziano lentamente a manifestarsi a partire dall'età di sei mesi, fino ad essere più espliciti dall'età di due o tre anni e continuando ad aumentare fino all'età adulta, anche se spesso in una forma meno evidente. La condizione si distingue non da una singola peculiarità, ma da una triade di caratteristiche: deficit nell'interazione sociale, deficit nella comunicazione, interessi e comportamenti limitati e ripetitivi.
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Anche qui, temo che torni tutto, avendo io raggiunto l'età adulta il tutto è meno evidente ma questa triade è presente per intero, ma proprio al 100%. Interagire con le altre persone è estremamente difficile per me, impiego molto tempo, talvolta ho ansia anche solo se si tratta di mandare un messagio e questo si collega alla fobia sociale. Gli interessi limitati e ripetiti sono anch'essi parte della mia vita fin da sempre, il gioco per il quale sto facendo le mod è lo stesso che mi interessava quando ero bambino, i miei interessi non sono difatto mai cambiati. Ma gli episodi di isolamento da parte mia sono numerosi anche nei miei ricordi di infanzia, ricordo che una volta all'asilo mi ero isolato ed ero stato tutto il tempo in una casetta da solo perchè non volevo stare con gli altri. Forse è questo il dato di me stesso che non riuscivo a capire...
Almeno basandomi sui dati riportati qui, forse sono un caso da manuale, con tutte le peculiarità individuali legate a questo tipo di situazione. Oggi un amico con cui sono in contatto virtualmente mi ha detto "sono anni che parliamo e mi parli sempre della figa", io dissi che come avevo già detto varie volte il problema per me è il non aver mai avuto una ragazza, lui insisteva "ma si tratta solo di centrare un buco, che differenza fa?". Ovviamente, la mia preoccupazione non è mai stata relativa alla sessualità o agli istinti, per me il punto a cui voglio arrivare è una relazione reciproca, sana, in cui non ci si sente soli. Ma anche guardandomi intorno, noto che effettivamente per la maggior parte delle persone, sono alla fine gli istinti e le pulsioni a determinare le scelte e i comportamenti, ma per me è diverso, è sempre stato diverso...e la neurodivergenza spiegherebbe questa diversità.
Voi cosa ne pensate? Non chiedo certamente una diagnosi, che nessuno qui può fornire, ma solo delle possibili considerazioni e riflessioni...
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07-09-2024, 22:48
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#2
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Marche
Messaggi: 4,056
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Possedendo io le abilità comunicative di un'aragosta, mia madre ebbe paura avessi tipo la sindrome di Asperger, intorno ai miei 14 anni.
Mi scarrozzò da uno psicologo di quelli che non parlano, restano muti e fumano sigarette dietro sigarette, e ti guardano.
Non disse cosa avevo, escluse però l'Asperger, questo dopo due anni di analisi.
Questo piacevole aneddoto per dirti che ovviamente molte manifestazioni minori dello spettro autistico sono sovrapponibili ad altri disturbi o turbe. Un po' di caos, ma oggi le cose sono cambiate, pertanto invece di andare da un terapeuta/manichino, potresti toglierti ogni dubbio e andare da uno che ti faccia fare il Test Minnesota e l'MCMI-III, contestualizzandoli.
Saprai allora, con certezza, cos'hai.
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07-09-2024, 22:53
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#3
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Esperto
Qui dal: May 2022
Messaggi: 1,495
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A me sul Forum dei Brutti hanno detto che sono autistico. Sicuramente una fonte affidabile.
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07-09-2024, 22:57
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#4
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Esperto
Qui dal: Aug 2013
Ubicazione: Roma
Messaggi: 28,113
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Bisogna fare i test. Ma io mi sono pentito di averlo fatto
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07-09-2024, 23:05
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#5
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Esperto
Qui dal: Jan 2017
Ubicazione: Toscana/Bologna
Messaggi: 4,738
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Quote:
Originariamente inviata da juan
A me sul Forum dei Brutti hanno detto che sono autistico. Sicuramente una fonte affidabile.
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Senz'altro! Ci si può fidare a occhi chiusi lol
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08-09-2024, 09:24
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#6
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Esperto
Qui dal: Mar 2010
Messaggi: 12,757
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Posso solo dire che rispetto a te non cerco la compagnia di una relazione perché evidentemente metto ancora più distanza tra me e le persone.
Non so se hai mai avuto, ma non credo, il pensiero di essere totalmente autosufficiente perché sai di potere fare affidamento alla stabilità e all' aiuto degli altri, i cui feedback sono spesso deludenti.
Questa è una postura mentale che ho avuto da sempre.
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08-09-2024, 09:36
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#7
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Esperto
Qui dal: Sep 2015
Ubicazione: Tír na nÓg
Messaggi: 13,423
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Quote:
Originariamente inviata da Sheev Palpatine
Mi è capitato, un po' di tempo fa in una conversazione, che una persona mi chiedesse se avevo mai fatto dei test per vedere se ero autistico.
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Una generica chiusura in se stessi, gli interessi limitati e l'ansia sociale non bastano per rientrare nello spettro autistico.
L'autismo è soprattutto una questione cognitiva, di modalità di ragionamento. Chi è autistico può avere ansia nelle situazioni sociali, ma questa è conseguenza dell'incapacità cognitiva di afferrare le regole della comunicazione: i sottintesi e i non detti, il ritmo delle pause nel prendere e dare parola, le convenzioni del dialogo (salutare, chiedere scusa, dire grazie, ecc.), la gestione del paraverbale; in tutte queste cose l'autistico è deficitario oppure funziona a modo suo e di conseguenza non riesce a ingranare con le persone neurotipiche.
Un'altra caratteristica tipica dell'autismo è la rigidità (si parla di "cervello statico" in contrapposizione al "cervello dinamico" neurotipico"): tendenza a scandire la giornata seguendo precisi rituali temporali e difficoltà più o meno marcata ad affrontare le novità, a opporsi a ciò che interrompe quel che è noto.
Infine c'è la questione degli stimoli: chi è autistico tende ad andare in tilt di fronte a troppi stimoli. Possono essere troppe informazioni che arrivano contemporaneamente, ma anche, più banalmente, troppi segnali luminosi o uditivi.
Vanno infine precisate due cose:
- Non tutte le persone nello spettro autistico rientrano in tutte le caratteristiche di cui sopra. Io ad esempio sono estremamente rigido, ho enormi problemi con le novità, ma non ho quasi alcun problema con gli eccessi di stimoli luminosi o sonori.
- L'autismo è uno spettro. Non ci sono da una parte i neurotipici dall'altra gli autistici e il nulla in mezzo. È un continuum e ognuno può trovarsi in un punto qualsiasi dello spettro.
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08-09-2024, 12:26
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#8
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Esperto
Qui dal: Nov 2009
Ubicazione: Regno dei fini
Messaggi: 1,640
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Ah ecco, non sapevo cosa rispondere perché la cosa non mi riguardava, ma ci sono e ci sono stati caterve di utenti con questi problemi, quindi bene che ora ti sappiano dire la loro opinione in materia
Ma non ho capito, tu Sheev ne avevi parlato con uno psicologo ed eri rimasto insoddisfatto?
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08-09-2024, 17:59
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#9
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Esperto
Qui dal: Oct 2022
Ubicazione: nel castello errante di Howl
Messaggi: 501
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Hor ha detto cose giuste...
Anch'io sono stato diagnosticato, anche se con il passare del tempo me ne importa sempre meno, diciamo che mi è servito soprattutto all'inizio per escludere la schizofrenia.
Un libro interessante sulla storia dell'autismo è:
NeuroTribù. I talenti dell'autismo e il futuro della neurodiversità.
Tony Attwood è un professionista molto competente a riguardo, soprattutto nell'Asperger, anche se ormai si tende a parlare di autismo ad alto funzionamento, lo spettro appunto nominato da Hor
aggiungo: Sheev essere diagnosticati in età adulta è più difficile perché si concentrano soprattutto sull'età infantile, e una persona con un autismo ad alto funzionamento, ad esempio, che è stata in grado di fare masking per gran parte della vita, anche se prima o poi crolli non si può recitare in eterno, se non va da qualche professionista esperto in materia potrebbe sentirsi dire di tutto, anche perché di solito sono presenti anche le comorbilità a complicare la situazione, cioè si può essere autistici e poi nel corso del tempo sviluppare altre problematiche perché di solito vivere in certe condizioni senza consapevolezza e senza aver ricevuto gli adeguati aiuti crea ulteriori problemi che ruotano intorno al nucleo principale cioè l'autismo, che è una condizione e non una malattia...
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Ultima modifica di insiemealvento; 08-09-2024 a 18:10.
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08-09-2024, 19:33
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#10
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Esperto
Qui dal: Mar 2015
Messaggi: 908
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L'autismo non esiste e tantomeno l'asperger, categorie inventate.
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08-09-2024, 21:28
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#11
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Esperto
Qui dal: Sep 2007
Messaggi: 517
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Anche io da qualche tempo sospetto di essere autistico, quanto meno autismo lieve. Una nota giornalista tempo fa fece una sorta di outing dichiarando che le era stata diagnosticata una forma di autismo lieve.
Questa giornalista non ha assolutamente problemi cognitivi, parla liberamente ed è molto seguita sui social e lavora per una famosa testata giornalistica nazionale.
Questo outing insomma mi ha messo la pulce nell'orecchio, perché io dai tempi della scuola media ho fatto sempre una fatica bestiale a stare in mezzo agli altri, come se mi mancasse qualcosa, qualche abilità mancante insomma
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09-09-2024, 00:16
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#12
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Principiante
Qui dal: Sep 2011
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 62
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I test online da fare sono qui https://www.neuroscapes.org/home.php in particolare il RAADS-R. Sono gli stessi test che vengono svolti dal vivo per confermare o meno la presenza della condizione.
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09-09-2024, 08:12
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#13
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Banned
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 25,977
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Quote:
Originariamente inviata da lone 73
L'autismo non esiste e tantomeno l'asperger, categorie inventate.
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09-09-2024, 12:49
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#14
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Super Moderator
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Divano
Messaggi: 4,908
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( ho scritto troppo ma stavo ragionando in modo dettagliato, forse a Sheev potrebbe interessare la mia esperienza ).
Io ho iniziato a manifestare problemi sociali e tendenza all'isolamento già quando andavo alla scuola materna, già all'epoca ero molto selettiva e tendevo ad autoescludermi come se fosse la mia dimensione ideale.
Erano gli anni 90 e non c'era attenzione per questi argomenti, le maestre passavano la mattinata o prendendosi il caffè e chiacchierando oppure sedute alla cattedra sfogliando Novella2000, mentre noi ci inventavamo i giochi da soli. Mi ricordo che andava circa così alla materna, eravamo in perpetua autogestione.
Il fatto è che i miei, per vari motivi, non mi hanno mandato all'asilo, che a quanto mi hanno spiegato è importante per le competenze sociali, invece io quel tempo l'ho passato a casa con i miei e mia nonna, tra i quali non correva nemmeno buon sangue, quindi sono rimasta immersa in un'atmosfera difficile e qualcosa a modo mio la avvertivo.
Poi altre cose interessanti sono che:
- Tendevo ad inventare delle parole per divertimento, oppure prendevo parole esistenti e le usavo con altri significati, di sana pianta, per divertimento, e infatti a volte ho fatto delle figuracce perché usavo le parole in modo abbastanza libero e fantasioso.
- Alla scuola elementare una volta ci diedero una fotocopia con un disegno e la consegna era di colorare solo le cose di un certo colore, invece io ero già partita felicemente a colorare, prima ancora di leggere la consegna insieme alle maestre, perché volevo colorare e basta (ma su questa cosa mi corressero e dopo sono sempre stata attenta a seguire i comandi anche troppo).
- Fin da piccola ma anche durante l'adolescenza e l'età adulta:
* Problemi a relazionarmi in ogni contesto io mi sia trovata, dopo un po', essendo troppo calma e tranquilla, finivo sempre per essere presa d'assalto dagli altri.
* Preferenza per attività solitarie e ripetitive (mi piaceva disegnare e mi hanno raccontato che disegnavo sempre le stesse cose, avevo dei periodi di fissa su determinate cose, oppure mi piaceva una videocassetta e la guardavo più volte di fila anche nella stessa giornata fino ad imparare a memoria i dialoghi).
* Grande selettività nelle amicizie e frequentazioni, ho avuto pochissime amicizie e sempre con bambini/e con situazioni particolari come la mia, era una predilezione istintiva ma presentava sempre caratteristiche ripetitive.
* Avere un mondo interiore molto più ricco, interessante e appagante della vita reale e quotidiana, tendenza a fantasticare, immaginazione molto marcata ed eccentrica (ancora oggi che ho 33 anni ho interessi che fanno letteralmente dormire la gente, i miei interessi sono molto ristretti e settoriali, per esempio l'altro giorno ho iniziato a leggere un libro su Jung, che mi interessa e mi entusiasma, e ho avuto un picco di buon umore, che ho sentito proprio nel cervello, una felicità semplicemente per aver imparato una cosa, felicità che quasi nessuno avrebbe sulla faccia della terra, cioè ho un modo di percepire le cose molto personale, mi sembra).
* Modo di relazionarmi atipico con maschi e femmine, mi ricordo che la maggior parte delle bambine già da piccole venivano abituate ad agghindarsi e ad avere atteggiamenti molto "da donna", in modo anche eccessivo, io invece legavo di più con le bambine più maschiaccio, e le bambine più femminili mi allontanavano (e io non le gradivo). Oppure ad esempio già alle elementari sia bambini che bambine facevano sul diario la classifica del sesso opposto (che cosa terribile e ridicola, lo so), invece a me non ne poteva fregare di meno, ero completamente estranea a questo tipo di interessi, i ragazzi hanno iniziato ad interessarmi molto ma molto più tardi e avevo un fortissimo blocco per timidezza.
* Ho anche una sorta di senso di rifiuto e repulsione per alcuni usi comuni, come l'ipocrisia diffusa in tanti contesti, oppure il fare la bella faccia a persone sgradite, vedo che tanta gente ci riesce senza grande sforzo, gestisce lo stress con più semplicità, invece a me anche queste piccole cose creano forte disagio e pressione, non riesco a reggere la socialità forzata a lungo, ho bisogno di tempo per riprendermi. Invece quando sono con persone con cui c'è un legame importante sono molto più espansiva e in alcune occasioni passo anche per "estroversa", cioè c'è una differenza marcata tra contesti (socialità di necessità o forzata VS. socialità piacevole e voluta ).
* Difficoltà a distinguere tra "realtà/verità oggettiva" e "verità raccontate per concludere una discussione difficile, per tranquillizzare qualcuno, oppure per mentire, per svincolarsi da domande scomode". Faccio fatica a distinguere. Mi è capitato di parlare con gente sconosciuta e di rispondere con onestà a domande fin troppo personali, appunto perché io non riesco facilmente a mentire o a raccontare mezze cose, mi viene spontaneo raccontare tutte le mie cose senza pensarci (e a volte sappiamo che può essere un rischio).
Sono stata (e sono) "atipica" in tante cose.
In base a tanti piccoli elementi c'è la possibilità che io sia forse Asperger, o non so in che "categoria" potrei rientrare, e poco importa nel pratico, ma una differenza con le altre persone la sento e ho iniziato a sentirla molto presto.
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09-09-2024, 13:06
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#15
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Super Moderator
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Divano
Messaggi: 4,908
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Potrei raccontare molte altre cose ma mi contengo altrimenti la gente si addormenta davvero
Un'altra cosa in particolare è che a me rilassano molto i lavori meticolosi, dettagliati, che richiedono tempo e ragionamento, ad esempio rifare un archivio, ricopiare e riorganizzare dati, catalogare oggetti, fare liste, fare schemi, trascrivere.
A me piace fare cose che a tantissime persone non piacciono. Infatti mi è capitato di fare tirocini in cui mi veniva chiesto appunto di svolgere attività laboriose e normalmente considerate noiose (che richiedevano tempo), perché nessun altro voleva farle, e invece io mi sono divertita tantissimo. Queste sono le mie stranezze
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09-09-2024, 14:47
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#16
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Principiante
Qui dal: Sep 2011
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 62
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Quote:
Originariamente inviata da dystopia
* Preferenza per attività solitarie e ripetitive (mi piaceva disegnare e mi hanno raccontato che disegnavo sempre le stesse cose, avevo dei periodi di fissa su determinate cose, oppure mi piaceva una videocassetta e la guardavo più volte di fila anche nella stessa giornata fino ad imparare a memoria i dialoghi).
* Grande selettività nelle amicizie e frequentazioni, ho avuto pochissime amicizie e sempre con bambini/e con situazioni particolari come la mia, era una predilezione istintiva ma presentava sempre caratteristiche ripetitive.
* Avere un mondo interiore molto più ricco, interessante e appagante della vita reale e quotidiana, tendenza a fantasticare, immaginazione molto marcata ed eccentrica (ancora oggi che ho 33 anni ho interessi che fanno letteralmente dormire la gente, i miei interessi sono molto ristretti e settoriali, per esempio l'altro giorno ho iniziato a leggere un libro su Jung, che mi interessa e mi entusiasma, e ho avuto un picco di buon umore, che ho sentito proprio nel cervello, una felicità semplicemente per aver imparato una cosa, felicità che quasi nessuno avrebbe sulla faccia della terra, cioè ho un modo di percepire le cose molto personale, mi sembra).
* Modo di relazionarmi atipico con maschi e femmine, mi ricordo che la maggior parte delle bambine già da piccole venivano abituate ad agghindarsi e ad avere atteggiamenti molto "da donna", in modo anche eccessivo, io invece legavo di più con le bambine più maschiaccio, e le bambine più femminili mi allontanavano (e io non le gradivo). Oppure ad esempio già alle elementari sia bambini che bambine facevano sul diario la classifica del sesso opposto (che cosa terribile e ridicola, lo so), invece a me non ne poteva fregare di meno, ero completamente estranea a questo tipo di interessi, i ragazzi hanno iniziato ad interessarmi molto ma molto più tardi e avevo un fortissimo blocco per timidezza.
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Infatti c'è la teoria dell'autismo come “cervello maschile estremo”, in tal riguardo le femmine autistiche o con tratti autistici sarebbero molto più simili ai maschi, rispetto a quelle neurotipiche. https://www.istitutobeck.com/beck-news/autismo-2
Da qui l'ostilità verso il gossip, il truccarsi, ecc.. ecc.. attività invece che caratterizzano la grande maggioranza delle neurotipiche.
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09-09-2024, 15:10
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#17
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Super Moderator
Qui dal: Jun 2018
Ubicazione: Divano
Messaggi: 4,908
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Quote:
Originariamente inviata da Tedyuryk
Infatti c'è la teoria dell'autismo come “cervello maschile estremo”, in tal riguardo le femmine autistiche o con tratti autistici sarebbero molto più simili ai maschi, rispetto a quelle neurotipiche. https://www.istitutobeck.com/beck-news/autismo-2
Da qui l'ostilità verso il gossip, il truccarsi, ecc.. ecc.. attività invece che caratterizzano la grande maggioranza delle neurotipiche.
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Molto interessante l'articolo.
Infatti a me piace molto la sistematizzazione e mi trovo a mio agio a seguire e applicare regole e concetti che posso riconoscere in modo oggettivo, perché è una cosa utile che mi toglie la fatica di interpretare ogni volta, invece ho difficoltà nel relazionarmi con le persone proprio perché, oltre una certa soglia, le trovo imprevedibili, incoerenti, confuse e appena mi sembra di aver capito qualcosa di loro ecco che fanno cose che non mi aspettavo (e mi sembra di non averci capito nulla). Praticamente con alcune persone mi sento come se stessi maneggiando una bomba
Ho delle capacità empatiche e riconosco le emozioni degli altri però quando ho a che fare con altre persone mi incasino facilmente e mi disoriento.
In generale ho alcuni elementi/interessi/gusti femminili ma avrò un modo di ragionare diverso, infatti ho sempre fatto fatica ad avere amicizie femminili.
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09-09-2024, 21:26
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#18
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Esperto
Qui dal: Oct 2022
Ubicazione: nel castello errante di Howl
Messaggi: 501
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a me la cosa che attualmente rende la vita più difficile, a parte la difficoltà nelle relazioni e nei contesti sociali, è il sovraccarico sensoriale causato soprattutto da suoni e luci e in misura minore dagli odori
in una società molto rumorosa può ucciderti il sistema nervoso, durante il mio ultimo soggiorno in ospedale, nonostante non fosse ora di dimettermi, sono stati costretti a farlo in anticipo perché stavo scapocciando e la sofferenza mentale che provavo avrebbe compromesso la guarigione fisica
più stai male più i tratti emergono e si intensificano, quindi un rumore che in una condizione di benessere puoi tollerare meglio e per un tempo maggiore, in altri casi ti azzanna alla gola in tempi molto brevi
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09-09-2024, 21:40
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#19
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Marche
Messaggi: 4,056
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Quote:
Originariamente inviata da lone 73
L'autismo non esiste e tantomeno l'asperger, categorie inventate.
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Ecco l'estremo che fa discutere.
Se la sindrome di Asperger è effettivamente sotto analisi da anni per inquadrarla meglio, non è che mi risulti l'autismo non esista... come mai pensi questo?
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09-09-2024, 23:49
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#20
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Principiante
Qui dal: Sep 2011
Ubicazione: Napoli
Messaggi: 62
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Quote:
Originariamente inviata da insiemealvento
a me la cosa che attualmente rende la vita più difficile, a parte la difficoltà nelle relazioni e nei contesti sociali, è il sovraccarico sensoriale causato soprattutto da suoni e luci e in misura minore dagli odori
in una società molto rumorosa può ucciderti il sistema nervoso, durante il mio ultimo soggiorno in ospedale, nonostante non fosse ora di dimettermi, sono stati costretti a farlo in anticipo perché stavo scapocciando e la sofferenza mentale che provavo avrebbe compromesso la guarigione fisica
più stai male più i tratti emergono e si intensificano, quindi un rumore che in una condizione di benessere puoi tollerare meglio e per un tempo maggiore, in altri casi ti azzanna alla gola in tempi molto brevi
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Bisogna prendere roba che agisce sul GABA per sopportare meglio i rumori ecc.., senza cadere nella dipendenza o tolleranza.
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