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25-07-2015, 22:39
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#41
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Near Milan
Messaggi: 3,986
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Quote:
Originariamente inviata da XL
E fai un altro esempio abbastanza simile a quello di Michel Petrucciani, di cui già avevo parlato... Ma non voglio ripetermi.
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Non sò chi sia, ma mi basta e avanza Bocelli, che non mi pare un alieno, ma una persona come noi.
Quote:
Ma che è una nostra mancanza che significa? Siamo così adesso, la domanda che dovresti porti poi è questa... Perché si vuole cambiare in certi modi?
E' proprio una cosa assurda questa cosa qua che stai sostenendo per me.
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Ripeto..e mi sembra abbastanza palese come cosa. Non ci si vede "abbastanza per"...per cosa dipende dalla situazione ma solitamente è perchè il difetto che abbiamo ci urta perchè non lo vediamo in molte altre persone.
Se tu non ti lavi, ma non lo farebbero anche tutte le altre persone cosa faresti?
Non sarebbe un problema.
Quote:
Qua non si ha mica intenzione di piacere a tutti, il problema a me sembra ben diverso, non si trova proprio nessuno a cui si possa piacere abbastanza e che piaccia.
Ma secondo te le persone che qua nel forum si lamentano del fatto che non hanno relazioni con l'altro sesso da che dipende?
A me sembra una interpretazione assurda.
Poi ognuno la pensi come gli pare.
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Che non si trovi nessuno lo dici tu. Il fatto è che in 10 anni conosci/ci provi con una/o dell'altro sesso è ovvio che ti viene spontaneo dire che non piaci a nessuno. Provane con 100 poi vediamo. Dalle foto nel thread non mi pare ci siano ne mostri ne tantomeno matti da come scriviamo. Per cui è solo questione di P-A-U-R-A, punto.
Scusami ma le opinioni diverse dalle tue devono essere per forza assurde?
Quote:
Ci troviamo già in una situazione "matematica" del genere in cui non si piace a molte persone. Se le persone alle quali piacciamo fossero il 50% del genere femminile distribuito equamente tra le fasce di età e di altre caratteristiche fisiche non credo che avremmo avuto problemi a trovare una donna che potesse piacerci... Non pensi?
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Si sono d'accordo. Infatti una tipa/o in questa situazione sarà praticamente impossibile trovarla. L'iter penso sia: guarisco dai problemi-trovo la persona giusta.
Diversamente per me non c'è speranza.
Quote:
qua infatti vengono riportate spesso esperienze di rifiuto e così via.
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Sicuramente tutte le esperienze di rifiuto nascondono problemi personali alla base. Non piaci a te stesso non puoi pretendere di piacere agli altri.
E poi il rifiuto di un fobico sociale molte volte parte prima dal rifiuto per se stesso e la strada è già segnata.
Quote:
Io posso dire anche che non capiscono una sega le donne che mi rifiutano, ma poi io donne con cui stare dove le dovrei andare a trovare se nella minoranza che mi accetta magari poi non ce n'è nessuna che mi piace?
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E' sempre un discorso di statistica che dicevo prima. Dipende da quante ne conosci di quella minoranza. Sicuramente c'è ne una che ti piace e che ti accetta. Tutto stà a cercare.
Quote:
Il problema magari è questo, e non mi sembra che si risolva dicendomi "chi se ne frega" e non lo risolvono così nemmeno altre persone che si trovano in situazioni analoghe alla mia... Come risolverlo o rendere le cose meno brutte spesso non si sa e non è così semplice trovare stratagemmi agevoli secondo me, queste formulette qua che vengono proposte e riproposte nel forum sinceramente non mi convincono e mai mi hanno davvero convinto.
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Stai facendo un gran minestrone mischiando cose che non c'entrano. Non c'entra nulla con la ricerca dell'anima gemella indipendenza dal giudizio altrui. La conquista dell'altro sesso ha altre armi.
Non sono formulette, ne c'è magia dentro che le fà funzionare sempre e comunque. Con alcuni funzionano con altri no. Poi non sono facili da mettere in atto ovviamente. Se non ci credi in partenza è perchè non sei nelle condizioni di poterle usare e falliresti. Prova ad usarne altre, per ogni carattere c'è una strategia che può riuscire meglio.
Quote:
Ad esempio a molte non sembra di essere apprezzate tanto in senso sessuale e sentimentale. Tu cosa sostieni? Che si ostinano a non voler vedere file di donne che non desiderano altro che stare con loro e si concetrano a voler vedere solo la minoranza che li rifiuta e non li apprezza?
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No, che molti si ostinano a non vedere aldilà dei loro problemi. Comunque ripeto che sono convinto che il problema intralcia. Con quello in mezzo difficilmente ne nascerà qualcosa di buono/serio.
Quote:
Come ho già detto, mi sembra una lettura campata in aria.
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A mò?
Quote:
Quindi altre storie da raccontare ci sono e come, per chi vuole ascoltare e ha voglia di farlo ovviamente.
Mi sbaglio? Secondo te e quel che dici sì, secondo quel che osservo io qua dentro ed intorno a me, mi sembra proprio di no.
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Ok allora nel mondo per te esistono solo due categorie. Perdenti dalla nascita e vincenti dalla nascita. Il futuro è bello per i vincenti, e brutto per i perdenti, poi si muore. Non c'è modo di cambiare le cose.
Bella visione, che botta di vita...
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Ultima modifica di Crystal; 25-07-2015 a 22:41.
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25-07-2015, 22:54
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#42
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Esperto
Qui dal: May 2014
Ubicazione: Bologna - Modena
Messaggi: 3,681
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Credo che la paura e l'imbarazzo causati dal giudizio altrui svolgano un enorme ruolo nella fs......sconfitta quella uno avrebbe fatto davvero un grosso passo avanti....il fatto è che in alcuni campi sono riuscito a farlo, non del tutto ma in buona parte, mentre in altri sto proprio a zero....
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25-07-2015, 22:59
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#43
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Near Milan
Messaggi: 3,986
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Quote:
Originariamente inviata da franz90
...il fatto è che in alcuni campi sono riuscito a farlo, non del tutto ma in buona parte, mentre in altri sto proprio a zero....
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Anchio.
Il trucco è spingere l'acceleratore sui contesti conquistati o quasi. E dopo fare gli stessi passi con quelli più difficili avendo dalla nostra la consapevolezza della strada da seguire, ma soprattutto più autostima che ci rassicura e ci protegge per eventuali cadute.
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26-07-2015, 00:15
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#44
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Intermedio
Qui dal: Jan 2013
Messaggi: 243
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Quote:
Originariamente inviata da Graziepapi
Ma vi rendete conto di quale arma potente potremmo ritrovarci a disposizione?Ragioniamoci un attimo:Se il giudizio altrui non mi importa più la mia autostima cresce..sono in grado di rispondere a tono,farmi rispettare,dire la mia..tanto anche se faccio brutta figura cosa mi interessa?Diventeremmo molto più sicuri di noi stessi e la fobia sociale si ridurrebbe drasticamente..impariamo a fregarcene!!Anche con aria di superiorità se è necessario!Ma dobbiamo assolutamente diventare indipendenti dal giudizio degli altri..la chiave è tutta qui..io la sto applicando e già mi sento meglio!!!
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Se non ti importasse del giudizio degli altri, a che ti servirebbe l' autostima, cosa ti spingerebbe a rispondere a tono, a farti rispettare..
Bisogna diventare indipendenti dal giudizio delle persone che non si stimano! Non ha nessun senso, ed è anche impossibile a meno di impazzire, non avere a priori nessuna emozione riguardo a quello che pensano gli altri
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26-07-2015, 01:24
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#45
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Near Milan
Messaggi: 3,986
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Quote:
Originariamente inviata da veracare
Se non ti importasse del giudizio degli altri, a che ti servirebbe l'autostima, cosa ti spingerebbe a rispondere a tono, a farti rispettare..
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A non far la figura del sottomesso davanti agli altri, o davanti a quello che ti giudica. Quello che intende da diventare immune è il rimuniginare stressante, il farsi le s***e mentali post situazione critica, il rodersi il cervello fino ad atterrarci del tutto umore e autostima.
Quote:
Non ha nessun senso, ed è anche impossibile a meno di impazzire, non avere a priori nessuna emozione riguardo a quello che pensano gli altri
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Penso sia abbastanza ovvia come cosa. Non siamo x-men che ci togliamo o mettiamo poteri particolari. Che vuol dire togliersi le emozioni? E' ovvio che se uno le ha volente o nolente entrano in gioco.
Non farsi fondere il cervello dal giudizio negativo altrui sono un altro paio di maniche.
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26-07-2015, 08:50
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#46
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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E come vi liberate di quelli che vogliono dirvi cosa pensano di voi anche dopo che gli avete detto che non v'interessa saperlo?!
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26-07-2015, 10:04
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#47
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,892
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Quote:
Originariamente inviata da barclay
E come vi liberate di quelli che vogliono dirvi cosa pensano di voi anche dopo che gli avete detto che non v'interessa saperlo?!
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boh, mai capitato di conoscere gente simile e in caso dopo che han detto il loro pensiero badta dirgli "e non me ne può fregar di meno" o dirgli il nostro pensiero su di loro
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26-07-2015, 12:27
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#48
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Near Milan
Messaggi: 3,986
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Quote:
Originariamente inviata da barclay
E come vi liberate di quelli che vogliono dirvi cosa pensano di voi anche dopo che gli avete detto che non v'interessa saperlo?!
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Si cerca di capire la persona. Anche se come dice Ansiaboy è raro.
O la si ignora continuando a fregarsene e questo poi si stufa. Oppure se è un galletto che poi abbassa la testa, si incomincia a dire noi quello che pensiamo di lui.
La prima è da preferire per chi non regge troppo alle situazioni particolarmente stressanti.
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26-07-2015, 13:28
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#49
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,892
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in effetti è raro IRL
sul virtuale (esempio sto forum) me ne son capitati (anche se non erono in tantissimi)
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Ultima modifica di Ansiaboy; 26-07-2015 a 13:52.
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26-07-2015, 13:47
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#50
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da Crystal
Sicuramente tutte le esperienze di rifiuto nascondono problemi personali alla base. Non piaci a te stesso non puoi pretendere di piacere agli altri.
E poi il rifiuto di un fobico sociale molte volte parte prima dal rifiuto per se stesso e la strada è già segnata.
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Mi sembra un'affermazione che non tiene conto della circolarità della cosa. Una persona bassa perché vorrebbe diventare più alta?
Non è che non si piace perché non si piace, non si piace perché questa persona pensa e crede che questa sua caratteristica abbia un cattivo impatto o produca comunque meno probabilità di far presa.
E' un giudizio personale questo? A me non sembra, a meno che una persona immagini qualcosa che non c'è effettivamente.
Il problema personale alla base di queste idee qua quale sarebbe?
A me molte idee del genere sembrano semplicemente vere in relazione a certi giudizi diffusi.
Chi ha delle caratteristiche che non piacciono dovrà sforzarsi di più per piacere e levigare tratti del carattere, essere più accondiscendente, sviluppare talenti alla Bocelli (e qua volevo far intendere che di Bocelli ce sono pochi e non è che sia una strada percorribile da tutti quella di divenire super star per avere una donna), insomma non avrà di certo un'esistenza poco faticosa e facile a differenza di chi certe caratteristiche ce le ha, e se ha paura di non piacere così com'è: tolta la paura non è che poi in automatico piacerà, la maggior parte delle volte bisognerà modificare per forza di cose anche altre caratteristiche, economiche, sociali, comportamentali, la paura è solo un po' di schiuma sul bicchiere prodotta da quel che c'è sotto, la sostanza dei conflitti e problemi sta altrove.
Quote:
Originariamente inviata da Crystal
Che non si trovi nessuno lo dici tu.
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Non solo io, il forum è pieno di testimonianze del genere...
Quote:
Originariamente inviata da Crystal
Il fatto è che in 10 anni conosci/ci provi con una/o dell'altro sesso è ovvio che ti viene spontaneo dire che non piaci a nessuno. Provane con 100 poi vediamo. Dalle foto nel thread non mi pare ci siano ne mostri ne tantomeno matti da come scriviamo. Per cui è solo questione di P-A-U-R-A, punto.
Scusami ma le opinioni diverse dalle tue devono essere per forza assurde?
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No per me che sia diversa non conta, per me quel che affermi è solo assurdo.
Fammi capire una cosa, se una persona ci prova e basta e chiede di uscire a molte donne, in qualsiasi condizione si trovi (che sia per esempio disoccupato, senza amici, senza esperienze sessuali, senza competenze sociali e cose del genere, condizioni in cui si trovano davvero molte persone che frequentano questo forum) riuscirà ad ottenere risultati solo perché ci prova più spesso e non ha più paura che nelle sue condizioni finirà col non piacere?
Non conta nulla il giudizio e le preferenze femminili diffuse contro queste caratteristiche qua in relazione all'insuccesso? Influisce nei confronti dell'insuccesso solo la sua paura di non riuscire?
Basta che ci provi molto spesso senza paura o costringendosi a non tener conto dei segnali di rifiuto e troverà una persona che piace e che lo apprezzi di sicuro? O dovrà fare soprattutto altro per ottenere queste cose? Ammesso che ci riesca...
E' come affermare che una persona che non va a fare un esame per paura di essere bocciata (credendo che verrà bocciata quasi sicuramente), una volta tolta la paura dovrà superarlo necessariamente. Ecco, è questo ragionamento qua che per me è un ragionamento sbagliato ed è una sciocchezza.
Se una persona ha paura irrazionalmente e vede giudizi e cose che non ci sono da nessuna parte allora ti do ragione, ma se una persona non ha studiato o non è realmente abbastanza abile e preparata per superare il giudizio degli esaminatori, tolta la paura non risolve comunque il problema, magari la paura c'è proprio perché in base alla preparazione (e le sue esperienze in relazione ad altri esami) la persona giustamente crede che il giudizio sarà con buone probabilità negativo.
Gli esaminatori veri e propri che si trovano in una commissione d'esame poi non sono qualcosa che sta solo nella nostra testa, non basta mica dirci "a noi la nostra preparazione va bene così, che ci frega degli esaminatori, non dobbiamo avere paura del loro giudizio, devono star bene a noi le cose così come stanno, se stanno bene a noi poi staranno bene anche a loro" e per magia superiamo l'esame qualsiasi sia la nostra preparazione.
Ma non è qualcosa che creiamo noi internamente questo e non vedo in che modo una cosa possa riuscire a causare l'altra se non magari tramite qualche sistema persuasivo e cose del genere.
Se poi si ha bisogno concretamente di passarlo un esame non basta togliere la paura del giudizio bisogna poi effettivamente adeguare la propria preparazione al sistema di giudizio che esiste, e se la paura c'è (di non passare l'esame a causa di un giudizio negativo) proprio perché non si è abbastanza in linea col sistema di giudizio esistente non riesco a vederla come una causa del disagio la paura, ma come un effetto della scarsa preparazione in relazione al sistema di giudizio effettivo (e a maggior ragione non si potrà affermare di esserne indipendenti).
La causa del disagio è ben più complicata e intrecciata all'esistenza personale e al proprio rapporto con gli altri, non penso che le persone introverse o timide abbiano problemi solo perché hanno più paura.
La paura non è qualcosa che esiste da sola così per sfizio. Se dovessi andare in guerra io avrei molta paura, ed avrei molta paura anche perché mi riterrei una schiappa nel corpo a corpo, sparare e così via.
Arriva uno strizzacervelli geniale che vuol far aumentare la mia autostima in campo militare e cosa fa? Toglie la mia paura per queste cose qua supponendo che il problema sia solo questo, senza preoccuparsi di rendermi allo stesso tempo e di pari passo veramente più abile nel fare queste cose... E le cose secondo te così migliorano?!
Se non sei divenuto ancora davvero più abile, la paura conviene addirittura mantenerla in piedi secondo me, ed è un effetto della situazione più che una delle sue cause.
Io questo voglio dire, ora se non sei d'accordo, io non ho capito perché.
Io ti contraddico e posso continuare anche per molto perché non mi hai convinto e per me supporre che il problema sia solo questo qua della paura e dell'indipendenza dal giudizio è una sciocchezza e continuo a trovarla una formuletta fuorviante.
Quote:
Originariamente inviata da Crystal
Sicuramente tutte le esperienze di rifiuto nascondono problemi personali alla base. Non piaci a te stesso non puoi pretendere di piacere agli altri.
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Di tutte le cose che io giudico non vere questa è quella che sta in testa.
Se non ti piace qualcosa di te mica è detto che non piaccia a qualche altro: spesso ho visto donne col seno grande lamentarsi della cosa, ma questa caratteristica di cui queste si vogliono sbarazzare piace a molte persone dell'altro sesso.
Poi non è vero nemmeno il contrario, se qualcosa piace molto a te non è detto che questa cosa qua possa influenzare direttamente gli altri e gliela faccia piacere. Ad esempio se invito delle persone a cena sapendo che a me piace molto il pollo, posso concludere subito che dovrà piacere anche a loro o pretendere che piaccia anche a queste persone perché piace molto a me?
Questa frase falsissima viene ripetuta sempre come un mantra. Ed io devo sempre e continuamente far notare che è falsa.
Se possedessimo sistemi persuasivi ultrapotenti che si attivano qualsiasi cosa pensiamo potrebbe esser vera questa cosa, ma la nostra mente non influenza più di tanto il resto se non con sistemi meccanici effettivi. Per far cambiare idea a qualcuno non conta nulla il fatto che io ne sia convinto, contano maggiormente i motivi che fanno presa su quel qualcuno e i sistemi che uso per persuaderlo.
Spesso molti politici si sono rivelati dei gran cazzari, e sono riusciti a convincere molte persone, ma mica erano convinti loro stessi delle cose che avevano promesso!
Ora io sto giudicando non vere certe cose che dici ed in base a quel che sostieni il mio giudizio dovrebbe transitare nella tua testa perché io penso una certa cosa di me, di te, o del mondo e ne sono convinto? Potessimo influenzare così facilmente gli altri avremmo risolto praticamente tutto.
Se tu giudichi brutto qualcosa di me non è di certo perché sono io che giudico male il mio esser così, a meno che non ho fatto chissà che per convincerti di queste cose, ma un timido spesso manco apre bocca, non si può sostenere che è lui a influenzare e persuadere gli altri!
Magari questo fa solo certe cose in certi modi, il giudizio non ce lo mette lui nella testa delle altre persone!
Questa capacità di influenzarti in modo così forte (sia te che il resto del mondo) per ora non ce l'ho né in positivo né in negativo, posso provare a persuaderti con la dialettica o altro, ma mica è detto che ci riesca.
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Ultima modifica di XL; 26-07-2015 a 17:00.
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26-07-2015, 16:31
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#51
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Intermedio
Qui dal: Feb 2014
Messaggi: 232
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Sì, ma cosa ancor più difficile è sbarazzarsi del PROPRIO giudizio interiore.
A volte nessun ci sta osservando o giudicando, eppure dentro di noi vorremmo apparire perfetti e finiamo per agitarci e sbagliare tutto.
Bisognerebbe dire a sè stessi: ok, tutti sbagliano. E liberarsi del giudice severo interiore.
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26-07-2015, 16:50
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#52
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Near Milan
Messaggi: 3,986
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Quote:
Originariamente inviata da XL
Non è che non si piace perché non si piace, non si piace perché questa persona pensa e crede che questa sua caratteristica abbia un cattivo impatto o produca comunque meno probabilità di far presa.
Chi ha delle caratteristiche che non piacciono dovrà sforzarsi di più per piacere e levigare tratti del carattere, essere più accondiscendente.
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Si, se il problema è legato ad un "difetto" fisico sono d'accordo con te, forse la strada da seguire può essere diversa, è che non ho vissuto per cui non conosco bene la cosa.
Se la persona lo etichetta come "problema" è in svantaggio. Resta da capire quanti ne ha davanti perchè poi ognuno ha il suo problema. Chi la bassezza, chi la voce stridula, chi è calvo ecc. ecc.
Poi c'è chi lo vive come una cosa insormontabile chi meno, e chi impara appunto a fregarsene.
Quote:
Non solo io, il forum è pieno di testimonianze del genere...
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Ma anche no.
Certo il forum ne è pieno perchè il sito parla di problemi di fobia sociale.
Quote:
Fammi capire una cosa, se una persona ci prova e basta e chiede di uscire a molte donne, in qualsiasi condizione si trovi (che sia per esempio disoccupato, senza amici, senza esperienze sessuali, senza competenze sociali e cose del genere, condizioni in cui si trovano davvero molte persone che frequentano questo forum) riuscirà ad ottenere risultati solo perché ci prova più spesso e non ha più paura che nelle sue condizioni finirà col non piacere?
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Ho già risposto prima...
Se il problema/i prima non li limi o meglio ancora li risolvi, i "no" saranno molto facili. Se ti piace prendere bidonate per accumulare altri problemi puoi provarci tranquillamente con tutte le donne che vuoi.
Quote:
E' come affermare che una persona che non va a fare un esame per paura di essere bocciata (credendo che verrà bocciata quasi sicuramente), una volta tolta la paura dovrà superarlo necessariamente. Questo per me è un ragionamento sbagliato, ed è una sciocchezza.
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L'esempio non rispecchia quello che dico io e non'è calzante. Paragonare lo studio di qualcosa a capacità che dovremmo avere dentro è fuorviante.
Comunque se la persona avesse studiato bene e gli levassimo anche non del tutto la paura, lasciando solo un pò di tensione e l'autostima giusta, credi non lo passerebbe?
Di cosa avrebbe bisogno ancora per passarlo? Mi sà che per te neanche se avesse raccomandazioni e avesse pagato i professori non saresti ancora sicuro che lo passasse...
Quote:
Se una persona ha paura irrazionalmente e vede giudizi e cose che non ci sono da nessuna parte allora ti do ragione, ma se una persona non ha studiato o non è realmente abbastanza abile e preparata per superare il giudizio degli esaminatori, tolta la paura non risolve comunque il problema, magari la paura c'è proprio perché in base alla preparazione la persona giustamente crede che il giudizio sarà con buone probabilità negativo.
Gli esaminatori veri e propri che si trovano in una commissione d'esame poi non sono qualcosa che sta solo nella nostra testa, non basta mica dirci "a noi la nostra preparazione va bene così, che ci frega degli esaminatori, non dobbiamo avere paura del loro giudizio, devono star bene a noi le cose così e così staranno bene anche a loro" e per magia superiamo l'esame qualsiasi sia la nostra preparazione. Ma non è qualcosa che creiamo noi internamente questo.
Se poi si ha bisogno concretamente di passarlo un esame non basta togliere la paura del giudizio bisogna poi effettivamente adeguare la propria preparazione al sistema di giudizio che esiste, e se la paura c'è (di non passare l'esame a causa di un giudizio negativo) proprio perché non si è abbastanza in linea col sistema di giudizio esistente non riesco a vederla come una causa del disagio la paura, ma come un effetto della scarsa preparazione in relazione al sistema di giudizio effettivo. La causa del disagio è ben più complicata e intrecciata all'esistenza personale e al proprio rapporto con gli altri.
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E io ti assicuro che se la tua esposizione convince te, sei ben preparato, non hai paura, è molto probabile che l'esame lo passi. Però ripeto qui si stà parlando di un esame (pare anche parecchio difficile da affrontare), uscire parlare con le persone senza la paura, è una cosa ben più facile.
Quote:
La paura non è qualcosa che esiste da sola così per sfizio. Se dovessi andare in guerra io avrei molta paura, ed avrei molta paura anche perché mi riterrei una schiappa nel corpo a corpo, sparare e così via.
Arriva uno strizzacervelli geniale che vuol far aumentare la mia autostima in campo militare e toglie la mia paura per queste cose qua supponendo che il problema sia solo questo, senza preoccuparsi di rendermi allo stesso tempo e di pari passo veramente abile nel fare queste cose... E le cose secondo te così migliorano?!
Se non sei divenuto ancora davvero più abile, la paura conviene addirittura mantenerla in piedi secondo me, ed è un effetto della situazione più che una causa.
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Assolutamente sì.
Non si stà parlando di sviluppare un disturbo antisociale di personalità e provare zero ansie e paure. Ma di eliminare quei picchi di ansia che ci fanno desistere dal provarci e dall'essere noi stessi.
La pratica nella vita sociale non la fai rischiando di essere ucciso. Ovvio che prima di andare in guerra l'arma la devi sapere tenere in mano.
La fai man mano che fai esposizioni e che provi meno dolore nel farlo. Sale l'autostima, riprovi ecc. ecc.
Quote:
Io questo voglio dire, ora se non sei d'accordo, io non ho capito perché.
Io ti contraddico e posso continuare anche per molto perché non mi hai convinto e per me supporre che il problema sia solo questo qua della paura è una sciocchezza e continuo a trovarla una formuletta fuorviante.
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Ho capito che non ti ho convinto, e anche il perchè non ti fai convincere probabilmente. Non ti conosco è ovvio, e non conosco i tuoi problemi a fondo ma quello che ci stà sempre in queste risposte è la paura a mettere in pratica queste cose. Anche a me quando venivano dette queste cose pensavo che erano cretinate assurde, che quello che me le diceva non capiva un caxxo del problema e che stavo perdendo tempo. Ogni tanto cercavo di interpretarle, ma per me era inutile, era come dire ad un cieco di guardare che bel tramonto.
Ti ripeto che la parola chiave è autostima. Poi acquisiscila come vuoi, vedrai che quando affronti il tuo spauracchio non ti senti più nudo davanti a lui, ma con qualche arma in più. In questo caso è il fregartene del giudizio altrui.
Il problema non'è solo "questo quà della paura", molti hanno fatti reali dietro che la fanno sorgere, non cause quasi del tutto irrazionali forse di più semplice risoluzione. Ma la strada è la medesima.
La differenza frà la fobia di uno che è convinto di essere basso ma non lo è è uno che lo è effettivamente spiegami qual'è nell'ambito di affrontarla?
La soluzione, ripeto è levarla.
Quello che sostieni tu sulla pratica è un passo che avviene dopo, che ti si pone perchè la paura ti proietta gli eventuali fallimenti dettati dalla tua incapacità. Quello che ci stà in mezzo è che le capacità le hai anche tu ma senza autostima le prove buone che farai saranno fallimenti, punto e a capo.
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26-07-2015, 17:31
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#53
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Esperto
Qui dal: Aug 2006
Ubicazione: Campania
Messaggi: 8,246
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Quote:
Originariamente inviata da Crystal
E io ti assicuro che se la tua esposizione convince te, sei ben preparato, non hai paura, è molto probabile che l'esame lo passi. Però ripeto qui si stà parlando di un esame (pare anche parecchio difficile da affrontare), uscire parlare con le persone senza la paura, è una cosa ben più facile.
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Quel che non mi convince di tutto il discorso è che si ha paura di un esame anche e proprio perché non si è preparati e si verrà giudicati male dagli esaminatori (con buone probabilità) nel caso in cui ci si presenti a questi nelle stesse ed identiche condizioni in cui la persona si trova ora.
Ad esempio la mia paura di fallire è sempre stata inversamente proporzionale alla mia preparazione in relazione alle mie esperienze precendenti.
Quote:
Originariamente inviata da Crystal
Non si stà parlando di sviluppare un disturbo antisociale di personalità e provare zero ansie e paure. Ma di eliminare quei picchi di ansia che ci fanno desistere dal provarci e dall'essere noi stessi.
La pratica nella vita sociale non la fai rischiando di essere ucciso. Ovvio che prima di andare in guerra l'arma la devi sapere tenere in mano.
La fai man mano che fai esposizioni e che provi meno dolore nel farlo. Sale l'autostima, riprovi ecc. ecc.
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Ora mi spiego meglio.
Se hai paura di non passare un esame perché credi di essere impreparato, ossia credi che il giudizio degli esaminatori nei confronti della tua preparazione sarà negativo, questo vuol dire che attualmente la tua stima di riuscire o di ricevere un giudizio positivo è bassa... Più che autostima io parlo di stima direttamente o magari meglio di eterostima... E' una sorta di previsione nei confronti di come verremmo giudicati in certi contesti.
Se ti forzi di andare a fare questo esame anche quando hai paura, convincendoti che sia irrazionale questa paura, non è mica detto che poi l'autostima (eterostima) salirà. Tutto dipenderà dall'esito dell'esame e non da un semplice "vincere la paura".
Nel momento in cui lo vai a fare l'esame nonostante la paura, perché attualmente credi che il giudizio sarà negativo... E poi non lo passi l'esame... Come fai ad alzare l'autostima?
E' importante passare l'esame per alzare l'autostima e bisognerebbe dimostrare effettivamente che la paura è l'unico ostacolo (e che è anche del tutto irrazionale perché campata in aria dato che si è preparati in maniera tale da passarlo l'esame e si crede che con buone probabilità non lo si passerà).
Ma per alzare l'autostima devi ricevere un giudizio positivo degli esaminatori e deve essere scorretta a monte la tua valutazione rispetto a possibili esiti così negativi. Ma se la tua paura dipende anche e soprattutto dal fatto che hai fatto altre volte degli esami ed è andata male perché non sei riuscito a studiare abbastanza per mancanza di volontà, incapacità o altri motivi, quando non dai retta alla tua paura e vai a fare l'esame e non lo passi un'altra volta, perché mai la tua autostima dovrebbe salire?
E' questo punto qua che per me risulta critico in queste teorie. Si suppone che il timido o il fobico abbia soltanto paura e venga trattato poi allo stesso modo socialmente casomai si esponesse vincendo questa paura...
Ma in base a quel che ho visto non è solo la paura a frenarlo, spesso ci sono dei modi di fare del timido che vengono ritenuti negativamente dalle persone con cui interagisce e queste cose in fin dei conti esistono davvero e non si sa nemmeno se si riusciranno a migliorare con qualche sistema.
Ed è proprio in base a questo che poi la persona si ritiene inetta e si ritrae, non semplicemente perché crede che ci sono pareri negativi in giro nei suoi confronti che hanno iniziato ad esistere all'improvviso nella sua mente perché non aveva nulla da fare.
Ad esempio un timido riuscirebbe a stare con gli altri senza parlare molto, ma nel momento in cui questa sua caratteristica viene screditata e un po' alla volta sempre in base a questo viene allontanato perché ritenuto noioso (qua nel forum è stato raccontato che un tizio ha puntato un telecomando contro la persona volendo intendere che doveva "cambiar canale"), anche nel caso in cui lo si convincesse ad esporsi di nuovo si risolverebbe il problema secondo te? Cosa ti fa pensare che le cose dovrebbero migliorare?
Per me in pochi e sporadici casi in cui si è paranoici potrebbe forse funzionare, ma in generale no.
In fin dei conti questa paura c'è proprio perché una persona ha accumulato insuccessi in relazione alle modalità con cui riesce a porsi e socializzare con gli altri. Se le si lascia uguali queste modalità senza far nulla sperando che la persona per osmosi accorpi quel che non è riuscita ad accorpare anche quando era più giovane e il suo cervello più plastico, per me si crede qualcosa di falso: magari una persona che oggi è arrivata a chiudersi in casa è già stata esposta in lunghi periodi dell'esistenza alla socializzazione scolastica e di altro tipo... Avrebbe già dovuto risolvere tutto se fossero vere queste teorie.
Io non credo alla storia che si è creata una paura immaginaria nella sua mente.
Ora se non si riesce a comprendere che sistema usare per far preparare meglio questa persona prima ancora di mandarla allo sbaraglio a fare l'"esame" per l'ennesima volta, dicendole di non preoccuparsi affatto del giudizio negativo, che non esiste e sta solo nella sua testa e sono tutte paranoie, non si risolve davvero il problema, anzi si potrebbe addirittura aggravare la situazione, perché nel caso in cui l'esito è negativo si aggiunge un altro insuccesso agli altri e l'autostima non salirà affatto ma scenderà.
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Ultima modifica di XL; 26-07-2015 a 18:28.
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26-07-2015, 20:43
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#54
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Esperto
Qui dal: May 2010
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Messaggi: 16,780
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Quote:
Originariamente inviata da Ansiaboy
boh, mai capitato di conoscere gente simile e in caso dopo che han detto il loro pensiero badta dirgli "e non me ne può fregar di meno" o dirgli il nostro pensiero su di loro
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Quote:
Originariamente inviata da Crystal
O la si ignora continuando a fregarsene e questo poi si stufa. Oppure se è un galletto che poi abbassa la testa, si incomincia a dire noi quello che pensiamo di lui.
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Non è così raro: p.es. mio padre è una di quelle persone fissate col dire la sua opinione anche a chi non l'ha chiesta.
Di solito, quando si “restituisce il favore” quelle persone reagiscono MOLTO male, infuriandosi o minacciando denunce.
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26-07-2015, 21:04
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#55
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Esperto
Qui dal: Sep 2012
Messaggi: 10,892
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Quote:
Originariamente inviata da barclay
Non è così raro: p.es. mio padre è una di quelle persone fissate col dire la sua opinione anche a chi non l'ha chiesta.
Di solito, quando si “restituisce il favore” quelle persone reagiscono MOLTO male, infuriandosi o minacciando denunce.
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fuori dal ramo familiare intendo che li trovo molto rare, non all'interno
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