Graziepapi

Secondo me il segreto per superare la fobia sociale sta tutto qui..diventare indipendenti dal giudizio altrui!!Perchè se imparassimo a fregarcene di cosa pensa la gente il nostro timore e la nostra timidezza scomparirebbero!!Pensateci bene,che ci importa di quello che pensano gli altri?Alla fine ciò che deve contare veramente è quello che noi pensiamo su noi stessi..solo cosi possiamo diventare indipendenti ed autonomi e non soffrire a causa degli altri!So che non è facile ma proviamoci!Proviamoci a fregarcene!!Cominciando dalle piccole cose..dicendo quello che ci viene in mente senza farci molti problemi..perchè alla fine non abbiamo fatto nulla di male a nessuno e siamo come tutti gli altri!!

Crystal

Infatti stà tutto lì...parlo per esperienza.
Non'è assolutamente facile, ma la strada più diretta, più gratificante, e penso anche più veloce è proprio quella...fregarcene, punto.

mr.Nessuno

condivido anche se sarà impossibile filtrarli al 100%


anche se a dirla tutta mi sento di darvi un piccolo consiglio che mi ha aiutato per uscirne, ovvero il saper estrarne il nocciolo, ad esempio il provare a mettersi dall'altra parte e capire se intanto è vero o no quello che si dice, se poi si ritiene che sia vero, viene il pensare al cosa si dovrebbe fare per non attirare più quel tipo di giudizio e se è alla nostra portata. Un po contorto, spero abbiate capito

Crystal

Funzionerebbe per uno che ha la serenità per valutare la cosa. Un fobico sociale prende sempre per buono il giudizio negativo altrui per cui non serve.
Il primo passo è convincersi che quello che si fà è fatto bene, è buono.
Poi quando si è abbastanza convinti e l'autostima regge, si può fare quello che dici tu.

Blackrose

Pienamente d'accordo, ho deciso di provare a fregarmene anche se non è semplice, spero di riuscirci.

Inosservato

mi sta sulle balle reknub, ho visto il suo facebook, ma dico, è possibile che uno faccia il tifo contemporaneamente per qualunque squadra esistente in veneto??? -____-

reknub

triveneto
e non dimentichiamo il perugia ed il piacenza

Svers0

Chi si frega totalmente del giudizio degli altri sono i pazzi e i barboni, buona fortuna.

Crystal

Bene.
Allora diventa pazzo facendoti sfinire dai giudizi negativi altrui subendoli fino al collasso. Oppure diventa barbone a furie di dar retta la giudizio degli altri ascoltandoli nei vari "tu non vali niente, sei una mer*a"...così ti ci identifichi del tutto. Scegli tu.

Graziepapi

Ma vi rendete conto di quale arma potente potremmo ritrovarci a disposizione?Ragioniamoci un attimo:Se il giudizio altrui non mi importa più la mia autostima cresce..sono in grado di rispondere a tono,farmi rispettare,dire la mia..tanto anche se faccio brutta figura cosa mi interessa?Diventeremmo molto più sicuri di noi stessi e la fobia sociale si ridurrebbe drasticamente..impariamo a fregarcene!!Anche con aria di superiorità se è necessario!Ma dobbiamo assolutamente diventare indipendenti dal giudizio degli altri..la chiave è tutta qui..io la sto applicando e già mi sento meglio!!!

kasper-me

Ci vedo un pò di differenza tra il dare poco peso ai giudizi altrui, che alla fine é quello che manda avanti ogni gg qualche miliardo di persone.....

.....e fregarsene tanto dal disadattarsi....

...in medio stat virtus ......direi...

Crystal

Ovviamente si stà parlando di rafforzarsi rispetto alle critiche. Non rispetto a qualunque idea o commento altrui.
Dare più spessore all'autostima e fregarsene delle critiche cosa c'entra con l'emarginazione??
Io direi che Graziepapi ha c'entrato pienamente il punto. Il difficile è metterlo in pratica.

Svers0

Da come scrive Graziepapi sembra che bisogna diventare totalmente indipendenti dal giudizio altrui fino a girare nudi o defecare per strada perchè tando del giudizio altrui non ci interessa.

Ansiaboy

non fino a livelli estremi naturalmente.
poi se si vuole continuare a esser dipendenti dal giudizio altrui anche in contesti non estremi alimentando la fobia okay

Equilibrium

Autostima

The_Sleeper

Il giudizio altrui ha ripercussioni materiali, concrete in un qualche ambito della mia vita ( lavoro, relazioni ad esempio) oppure riguarda solo l'ambito della mia autostima ?


- non ha nessuna ripercussione --> don't give a fuck

- si ripercuote anche nel reale precludendomi alcune possibilità o rendendomi più difficile la vita --> forse mi convieve non fottermene ed andare a verificare cosa determina tale giudizio e se posso fare qualcosa per farlo cambiare.

Equilibrium

Diciamo che fregarsene aiuta, dirsi come un mantra me ne frego puo aiutare, ma se poi nel profondo si percepisce quel senso di insoddisfazione, quel senso di incompiuto, quel senso che ce qualcosa che nn quadra.
Ecco è un giochino che nn puo durare tanto.
Diventare indipendenti da giudizio altrui è un bel casino diciamo

XL

Mi chiedo però come si può fare davvero. Se io per esempio desiderassi stare con una donna specifica... Come faccio a far divenire questo obiettivo indipendente dal suo giudizio nei miei confronti?

A me sembra che molte cose che vorremmo fare insieme a qualcuno non possono essere rese indipendenti dalle preferenze della persona con cui interagiamo. Questo "gli altri" sono tutte le persone con cui interagiamo, anche un partner o un amico in fin dei conti fa parte degli altri e se il partner si lamenta di qualcosa che abbiamo fatto, del nostro aspetto, o di qualsiasi altra cosa, ignorando queste cose possiamo davvero mantenere integra la relazione?

Se mi si spiega come si fa poi effettivamente a ottenere botte piena e moglie ubriaca, riuscirò a comprendere cosa si vuol dire con questo "diventare indipendenti", altrimenti non lo capisco.
Se non volessimo ottenere assolutamente nulla dalle altre persone saremmo completamente indipendenti dalle loro preferenze e giudizi... Ma è così? A me non sembra.

Anche chi dice di essere indipendente, dovrebbe essere portato in una condizione in cui il giudizio altrui davvero risulta negativo nei suoi confronti, senza soldi, senza bell'aspetto e senza risorse, e magari anche con un disturbo mentale grave, invalidante e non curabile, voglio vedere poi cosa farà quando non avrà nessuno attorno proprio perché ritenuto dal consorzio sociale uno scarto da buttare via.
Se in queste condizioni la persona non fa una piega e non si lamenta e per questa la situazione è praticamente identica alla precedente allora ci crederò davvero che è divenuta indipendente da questo giudizio, altrimenti quel che dice e sostiene è solo aria che butta fuori dai polmoni.

Se in queste condizioni le persone non fanno una piega allora sono divenute davvero indipendenti dal giudizio degli altri, perché sono divenute indipendenti totalmente da qualsiasi cosa gli altri facciano, comprese azioni di esclusione sociale, professionale e così via. Non hanno relazioni con nessuno? Stanno bene lo stesso.
Ogni forma di piacere non dovrebbe avere a che fare con interazioni sociali, sentimentali, sessuali e così via... Solo così si potrebbe affermare di essere divenuti indipendenti. Ecco, chi fosse davvero arrivato a questo traguardo qua si potrebbe dire davvero indipendente... Ma dove stanno 'ste persone?
Io non ne vedo nessuna in giro, chi è davvero isolato a causa del giudizio di rifiuto perché risulta non amabile, in genere non sta bene.

Anche chi a parole dice di essere indipendente da questi giudizi poi guardacaso è ben inserito e in armonia col consorzio sociale, e grazie che "se ne frega" se le cose stanno così... Se sei bello non ti accorgi mica che le persone brutte vengono giudicate male e per questo spesso escluse (e devono poi creare altri elementi di attrattiva che vengono giudicate positivamente se vogliono ottenere certe cose), se non sei storpio mica te ne accorgi che molte persone si interessano a te proprio perché non lo sei.

Fregandosene davvero del giudizio altrui si finisce con il restare da soli in questo o quell'ambito, amara conclusione alla quale sono giunto con gli anni. E sempre con gli anni sono dovuto divenire più elastico nei confronti di queste cose e ho dovuto imboccare la strada opposta, ho dovuto iniziare a tenerne anche un po' conto delle preferenze altrui e quindi dei giudizi delle persone che avevo intorno, che in genere io tendo ad ignorare.

Molti qua nel forum si lamentano del fatto che scrivo dei messaggi troppo lunghi, ora cosa dovrei fare nei confronti di questo tipo di giudizi? Tenerne conto o ignorarli?
I giudizi ci sono ed io, in base a quel che vedo, non mi sto adeguando a questi, ma se non mi adeguo dimostrando che in fondo sono indipendente, può darsi che molte persone non leggeranno nemmeno più quel che scrivo.
E se tutti non lo leggessero più? Io cosa scriverei a fare in un forum?

Per me questi conflitti qua non si risolvono con formulette sempliciotte di qualche psicoterapeutazzo che ha avuto la geniale idea di creare slogan del genere senza tener conto della complessità del problema.

Franz86

E' un esempio vagamente forzato eh.

Per stare insieme bisogna piacersi, quindi è evidente che in questo campo il giudizio altrui conta eccome.
Ma per camminare in strada in mezzo ad altre persone non serve riscuotere lo stesso identico gradimento: come sempre è questione di misura, ma se si estremizzano le affermazioni anche i pensieri più sensati diventano paradossi.

No, il "fobico sociale" si trova a disagio in molte o tutte le situazioni sociali, che però sono in larghissima parte caratterizzate da un livello di confidenza molto inferiore a quello di un rapporto di amicizia/sentimentale, quindi non puoi trattare ogni relazione interpersonale alla stessa stregua.



Tienine conto, ma se ti senti nel giusto continua per la tua strada: non ti leggeranno tutti, ma qualcuno che ti legga lo troverai.

XL

Ma di essere o sentirsi "nel giusto" che significa?
Io faccio così non perché sento di essere nel giusto ma perché altrimenti non riuscirei proprio e non mi sentirei a mio agio... . Per far diversamente dovrei trattenermi in modo molto forzato ma mi rendo conto comunque che questa cosa poi può produrre conflitti con gli interessi di altre persone che potrebbero non condividere i miei.

Forse sarò un po' diverso io ma io inizio ad avere molta ansia quando davvero le altre persone devono giudicarmi e a me interessa ottenere un'opinione positiva per poi avere e ricevere altro da queste, non mi interessa che mi giudichino male per strada e nemmeno quando mangio in un locale perché a me non interessa molto interagire in questi contesti.

Pensano che sono un idiota o cose del genere... "E chi se ne frega" non ce lo metti?

Nel momento in cui si attiva questo interesse qua (quello di interagire) si attiva anche l'ansia relativa al rifiuto. Qua sul forum a molti sta un po' sulle palle questo mio modo di esprimermi, ma non me ne frega moltissimo... Perché? Perché non ho alcun vero interesse secondario nei loro confronti. Li devo per caso frequentare, inculare o vedere?

No, e allora pensino quel che gli pare di me e di quel che faccio o non faccio, questi loro pensieri non possono intaccare in alcun modo la mia vita o altri settori di questa, ma in molti altri casi questa separazione non la puoi fare, se parlo con un insegnante dal quale può dipendere la mia carriera o altre opportunità non potrò fottermene altamente di quel che pensa di me e cose del genere.

Nel momento in cui interagisci guidato da un interesse, come fai a non tenere conto del giudizio? Questo è il dilemma per me. Che poi io sia d'accordo che per strada una persona può strafottersene altamente del giudizio o di quel che pensa Tizio e Caio siamo d'accordissimo e sfondi una porta aperta. Se questo giudizio non implica alcun tipo di interazione o aggressione lo si può tranquillamente ignorare.

Manco glielo chiedo cosa pensa a una persona di cui non me ne fotte assolutamente nulla e da cui non ho bisogno di ricevere nulla.