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13-08-2014, 14:38
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#1
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Principiante
Qui dal: Aug 2014
Messaggi: 18
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Tutti quelli che mi conoscono dall'infanzia si ricordano di me come una persona sensibile, dolce e altruista (e anche molto timida ovviamente, ma di solito le persone evitano di menzionarlo).
Perchè dunque sono cambiata così tanto?
Io per anni ho convissuto con quest'insicurezza di fondo che mi impediva anche solo di piangere davanti agli altri per paura (paura di che? non lo so manco io), ho sempre avuto quest'ansia di esternare le emozioni, sopratutto paura e rabbia, le poche amicizie che ho avuto le ho costruite con moltissimi sorrisi e il continuo dire sempre sì a qualsiasi favore mi veniva chiesto. Ho sempre avuto il terrore di dire no a qualcuno perchè non so mai come la persona possa reagire, e quindi anche se una persona mi stava antipatica mi tenevo tutto dentro.
La mia timidezza si manifestava anche nel continuo arrossire per tutto, oltre a parlare a bassa voce, a camminare goffamente e cose così.
E' stata una psicologa a farmi notare che ho paura del rifiuto, e che dovevo lavorare su quello. Ho iniziato pian piano a smettere di reprimere tutto quello che provo, facevo piccoli esercizi dicendo sempre più spesso no a favori che non avevo voglia di fare. Il problema è che questa cosa deve essermi sfuggita di mano perchè sono cambiata moltissimo. Non arrossisco più, riesco a parlare più facilmente con le persone, ma in compenso sento come se mi si fosse indurito il cuore, come se fossi incapace di amare o di volere bene a chiunque. Provo dentro di me una rabbia e un odio che non trattengo più, è come se tutte le frustrazioni accumulate in anni fossero finalmente uscite allo scoperto come un vulcano in piena eruzione.
la mia famiglia non riesce ad accettare questo mio cambiamento, rivorrebbero il cagnolino silenzioso e obbediente probabilmente, e questo non fa che aumentare la mia rabbia.
Io però sono stanca di lottare per affermare la mia personalità, sono stanca che tutti vorrebbero fossi qualcuno come piace a loro, ma sopratutto quello che più mi pesa è aver perso il mio cuore da qualche parte. Ho paura di non essere più capace di amare le persone, di rifarmi delle amicizie e provare affetto per loro. A volte vorrei ritornare a essere la supertimida di un tempo, anche se soffrivo per quella condizione almeno non ero così arrabbiata col mondo, invece ora sono come una pietra, che nessuno vuole ovviamente, e non so come cambiare...
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13-08-2014, 14:55
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#2
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Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: £
Messaggi: 8,111
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ho imparato tempo fa da una favola, il pifferaio magico, sono ritornato a essere quello che ero, come te all'inizio del racconto ma, lingratitudine la faccio pagate a caro prezzo...
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13-08-2014, 14:57
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#3
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Esperto
Qui dal: May 2014
Messaggi: 602
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La tua storia ha diversi punti in comune con la mia: anch'io ho paura del rifiuto e mi tengo tutto dentro per evitare di essere lasciato. Però dopo numerosi accumuli di rabbia mi capita di scoppiare, e in quei momenti non m'importa di come la prenderà l'interlocutore, l'unico obiettivo è "vomitare" tutto quello che non ho mai detto.
Secondo me bisognerebbe trovare una via di mezzo tra "essere fin troppo diplomatico" e "essere fin troppo intollerante", perché nel primo caso ti circondi di persone che forse non sono propriamente adatte a te, nel secondo temo che rimarremo isolati :/
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13-08-2014, 15:03
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#4
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Esperto
Qui dal: Apr 2009
Ubicazione: Provincia di Torino
Messaggi: 6,235
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Io invece vorrei proprio diventare freddo e insensibile..spesso penso che le emozioni e i sentimenti che provo sono solo un fastidio/problema che mi rende debole e vulnerabile di fronte agli altri.
Vorrei essere come Leroy Kincaid
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13-08-2014, 15:09
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#5
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Banned
Qui dal: Dec 2011
Messaggi: 3,054
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Va bene dire quello che si pensa, sopratutto se di natura si è persone schiette e si reprime per timidezza, te lo dice una che spesso si censura per timidezza o troppi scrupoli ma essendo di natura una persona molto schietta, che deve dire sempre la sua, questo comportamento remissivo e repressivo mi fa stare malissimo, accumulo, accumulo e poi esplodo in modo rovinoso. è evidente che tu non sei diplomatica e remissiva di natura, come me, dunque ti consiglio di dire sempre quello che pensi sinceramente, cercando comunque di esprimere la tua opinione nel modo più "socialmente accettabile" possibile urlare, insultare, far stare male gli altri è solo controproducente. Ci sono persone che non sono fatte per accumulare e gestire rabbia e sentimenti negativi dentro di se, alcune ci riescono e anche bene ma altre no e si ammalano alla lunga.
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13-08-2014, 15:15
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#6
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Esperto
Qui dal: Jan 2012
Ubicazione: £
Messaggi: 8,111
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annichilirsi? Non ne vale la pena... cauti come serpenti innocenti come colombe... imparare a essere equilibrati come ha scritto, simopi.
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13-08-2014, 15:40
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#7
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Esperto
Qui dal: Mar 2013
Messaggi: 3,825
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Si diventa "freddi" perché si soffre, il problema esiste ancora, sfoghi di più i sintomi (rispondendo male, ecc) ma rimane.
Mi sembri normalissima quando si è malati o feriti si reagisce più violentemente: chiederesti a qualcuno con la febbre o con una ferita alla gamba gli stessi favori che chiederesti ad una persona senza questi problemi?
I primi non manderebbero a cagare chi l'ha chiesto (giustamente)?
Però diventa tutto diverso quando si soffre dentro, gli altri non lo possono vedere (perché non leggono il pensiero).
Il perché si soffre bisogna cercarlo nelle tue esperienze.
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