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28-11-2011, 19:05
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#21
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Intermedio
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 175
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io invece la penso al contrario.dal mio punto di vista lavorare e' una stress psico-fisico non indifferente.dai colleghi cagacazzi,al fatto di dover lavorare col pubblico,mandare giu' bocconi..essere sorridenti e pazienti quando non ne avresti minimamente voglia..ecc. ecc.
se potessi permettermi di non lavorare tutta la vita..sarei la persona piu' felice di questo mondo!essere padroni del proprio tempo,non sapere nemmeno cosa significhi l' ansia..una vita piu' equilibrata,tranquilla e senza dubbio piu' felice.
anche perche' come diceva giustamente qualcuno nella maggior parte dei casi l' entusiasmo dell' aver trovato lavoro dura ben poco..se poi non ti trovi bene,non ti senti a tuo agio..sei in tensione e chi piu' ne ha piu' ne metta..sei sempre sicura di essere contenta di dover lavorare?
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28-11-2011, 19:45
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#22
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Quote:
Originariamente inviata da stone
Posso dirti che, nel mio caso, l'aver cominciato a lavorare non ha cambiato granché: c'è stata, forse, una minima desensibilizzazione a certe situazioni ansiogene, ma nulla di più.
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Per molti è così anche quando trovano la fidanzata
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28-11-2011, 19:46
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#23
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 625
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ti capisco come ti capisco.. io per adesso studio e faccio tirocinio gratuitamente.. il prossimo anno dopo la laurea non so se continuerò gli studi... sinceramente sono molto combattuta.. mi piacerebbe continuare ma so che non servirà a niente.. allora forse mi fermerò e cercherò un lavoro.. e sicuramente finirò a lavorare gratuitamente.. sperando in una borsa di studio da 600 euro che probabilmente non avrò..
non sai quanto mi innervosiche questa situazione.. dopo tanto studiare vorrei anche iniziare a lavorare.. insomma sarò venale non lo so, però vorrei poter avere uno stipendio per aiutare i miei e per togliermi qualche sfizio.. e invece niente probabilmente non avrò ancora niente.. mi adatterei anche per il momento.. anche io ho voglia di lavorare.. noi giovani abbiamo voglia di lavorare solo che non ci danno la possibilità di poterlo fare.
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28-11-2011, 19:47
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#24
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,198
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Quote:
Originariamente inviata da SoloUnaDonna
Ti capisco.. poter essere indipendente e avere qualcosa da rispondere alle domande di amici e parenti sul lavoro, risolverebbe molti dei miei problemi di ansia.. poi mi rimarrebbe sempre la domanda: " come mai non sei ancora fidanzata/sposata?"
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Vale la classica frase da combattimento: "perché il fidanzato/marito in fondo non lo voglio"
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28-11-2011, 19:50
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#25
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 625
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Quote:
Originariamente inviata da bellick
Lavorare, frequentare persone, fidanzarsi, avere relazioni con le persone, tutte cose che ci formano.
Quando invece sei 24 ore al giorno chiuso in casa, diventi sempre più rimbambito e asociale.
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io sono soggetta a depressione infatti stare in casa per me equivale a morire per questo avere un qualcosa che mi tiente occupata è fondamentale.
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28-11-2011, 20:05
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#26
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,780
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Quote:
Originariamente inviata da muttley
Per molti è così anche quando trovano la fidanzata
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Mò tocca a me dire «E che c'entra?»
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28-11-2011, 20:19
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#27
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Banned
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: Dentro la mia testa
Messaggi: 1,457
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Quote:
Originariamente inviata da Jessica2
io sono soggetta a depressione infatti stare in casa per me equivale a morire per questo avere un qualcosa che mi tiente occupata è fondamentale.
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Quoto in pieno!!!....Stare a casa ti fa impazzire....bè...ti auguro buona fortuna..a te e a me....
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28-11-2011, 20:20
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#28
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Avanzato
Qui dal: Feb 2010
Ubicazione: Castellammare di Stabia
Messaggi: 306
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Quote:
Originariamente inviata da Aliena90
Sono sicura che se riuscissi a trovare un lavoro la mia autostima aumenterebbe di parecchio....il problema è che è già difficile ora come ora,nella grande maggioranza dei casi cercano persone con esperienza...in più da quando un esperienza lavorativa(la mia prima) è andata malissimo,sono completamente terrorizzata...ho bisogno di un lavoro assolutamente, e ho un sacco di voglia di lavorare,ma quando invio la mia candidatura non so se sperare che mi chiamino o sperare di no...ai colloqui tremo...non ho fiducia nelle mie capacità,e al solo pensiero di fare lavori tipo cameriera mi viene il panico....i miei amici parlano solo di lavoro,tutti pensano che io sia una scansafatiche che non ha voglia di lavorare,quando non è cosi....questa situazione mi fa stare malissimo....mi sento una parassita...ho sensi di colpa persino se vado a prendermi un caffè al bar coi soldi di mia madre...mi hanno proposto ora di fare un week end all'estero,e i soldi ce li avrei(ho lavorato un mesetto quest'estate)...ma mi sento in colpa...e come se siccome non ho il lavoro non avessi il diritto di divertirmi...è questa la sensazione...e ogni giorno sono più insicura....sono arrivata al punto che mi prende l'ansia pure ad entrare nei negozi e chiedere qualcosa(prima non ero cosi...ho subito una trasformazione assurda)...vedo il mio futuro come un nemico...scusate lo sfogo...
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Mia cara, sinceramente credo che stai scaricando inconsapevolmente il tuo malessere interiore sul tuo stato di disoccupazione. Però è possibile che trovando un lavoro si possa attenuare un pochino la tua bassa autostima, a condizione però, che i rapporti con i colleghi di lavoro non ti creino altri problemi.
Ho l'impressione che in fondo ti consideri una fallita e quindi hai paura di fallire. Una bassa autostima è l'esplicitazione di una mancanza di fiducia nelle proprie capacità, penso che dovresti lavorare su questi problemi piuttosto che dannarti l'anima perché non trovi lavoro.
Il fatto di avere dei sensi di colpa, implica che ti stai auto colpevolizzando (in psicologia si chiama personalizzazione), e questo mi porta a farti una domanda: i tuoi amici hanno esplicitamente detto che sei una scansafatiche o è una tua deduzione? vedi, la differenza tra le due cose è notevole, nel primo caso significa che hai degli amici superficiali, nel secondo caso si tratta di una disfunzione cognitiva chiamata "lettura del pensiero" e si tratta di aver paura che gli altri pensano di te, esattamente quello che tu pensi di te stessa. su queste cose ti consiglio la lettura di questi due articoli:
http://www.addio-timidezza.com/2011/...ti-timidi.html
http://www.addio-timidezza.com/2010/...ima-parte.html
Permettimi un altro paio di considerazioni, se i tuoi amici tra loro parlano solo di lavoro, mi pare che siano essi i soggetti un po' poveri. Se loro parlano di lavoro, non significa che tu debba stare zitta perché non lavori, puoi sempre interessati alle loro esperienze, fare qualche domanda, esprimere qualche tua impressione su quanto essi raccontano, forse un corso di assertività potrebbe aiutarti.
Non solo ti stai auto colpevolizzando, ma di auto punisci anche, perché negarti dei giorni di relax corrisponde a una penitenza. In realtà non sei colpevole di avere dei problemi, e di conseguenza, non è giusto che ti punisca, anzi, così facendo non fai altro che rafforzare ulteriormente i convincimenti profondi negativi che hai su di te. Questi articoli che potrebbero chiarirti un po' le idee:
http://www.addio-timidezza.com/2011/...ivismo_20.html
http://www.addio-timidezza.com/2010/...utomatici.html
http://www.addio-timidezza.com/2011/...posizione.html
http://www.addio-timidezza.com/2011/...autostima.html
http://www.addio-timidezza.com/2011/...o-pratica.html
Comincia a volerti del bene, a dare a te stessa delle chance, ad auto incoraggiarti, a non commiserarti.
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Ultima modifica di maralgiu; 28-11-2011 a 20:25.
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28-11-2011, 20:23
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#29
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Banned
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: Dentro la mia testa
Messaggi: 1,457
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Quote:
Originariamente inviata da ansioso85
io invece la penso al contrario.dal mio punto di vista lavorare e' una stress psico-fisico non indifferente.dai colleghi cagacazzi,al fatto di dover lavorare col pubblico,mandare giu' bocconi..essere sorridenti e pazienti quando non ne avresti minimamente voglia..ecc. ecc.
se potessi permettermi di non lavorare tutta la vita..sarei la persona piu' felice di questo mondo!essere padroni del proprio tempo,non sapere nemmeno cosa significhi l' ansia..una vita piu' equilibrata,tranquilla e senza dubbio piu' felice.
anche perche' come diceva giustamente qualcuno nella maggior parte dei casi l' entusiasmo dell' aver trovato lavoro dura ben poco..se poi non ti trovi bene,non ti senti a tuo agio..sei in tensione e chi piu' ne ha piu' ne metta..sei sempre sicura di essere contenta di dover lavorare?
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Secondo il mio punto di vista,preferirei per il momento avere questo tipo di stress piuttosto che stare a casa in stato apatico e sentirmi una fallita...poi ovvio che una situazione lavorativa dove stai male non è il massimo...ma se riuscissi a trovare un lavoro dove so che sto facendo bene quello che faccio sarebbe il massimo...
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28-11-2011, 20:24
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#30
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Banned
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 8,236
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Quote:
Originariamente inviata da maralgiu
Comincia a volerti del bene, a dare a te stessa delle chance, ad auto incoraggiarti, a non commiserarti.
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ma possibile che io a leggere una frase del genere e pensare fosse rivolta a me, mi metta a ridere? ma quanto malato sono?
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28-11-2011, 20:28
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#31
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Banned
Qui dal: Oct 2010
Messaggi: 8,236
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stavo appunto leggendo un libro sul come trovare lavoro...
(sì, lo sò, spazzatura)
praticamente parla solo di ottimismo stima di sè mi manca SOLO quello
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28-11-2011, 20:28
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#32
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Esperto
Qui dal: Jul 2010
Ubicazione: qui vicino
Messaggi: 31,353
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Quote:
Originariamente inviata da Aliena90
Sono sicura che se riuscissi a trovare un lavoro la mia autostima aumenterebbe di parecchio....il problema è che è già difficile ora come ora,nella grande maggioranza dei casi cercano persone con esperienza...in più da quando un esperienza lavorativa(la mia prima) è andata malissimo,sono completamente terrorizzata...ho bisogno di un lavoro assolutamente, e ho un sacco di voglia di lavorare,ma quando invio la mia candidatura non so se sperare che mi chiamino o sperare di no...ai colloqui tremo...non ho fiducia nelle mie capacità,e al solo pensiero di fare lavori tipo cameriera mi viene il panico....i miei amici parlano solo di lavoro,tutti pensano che io sia una scansafatiche che non ha voglia di lavorare,quando non è cosi....questa situazione mi fa stare malissimo....mi sento una parassita...ho sensi di colpa persino se vado a prendermi un caffè al bar coi soldi di mia madre...mi hanno proposto ora di fare un week end all'estero,e i soldi ce li avrei(ho lavorato un mesetto quest'estate)...ma mi sento in colpa...e come se siccome non ho il lavoro non avessi il diritto di divertirmi...è questa la sensazione...e ogni giorno sono più insicura....sono arrivata al punto che mi prende l'ansia pure ad entrare nei negozi e chiedere qualcosa(prima non ero cosi...ho subito una trasformazione assurda)...vedo il mio futuro come un nemico...scusate lo sfogo...
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mi spiace per come ti senti, ma sono d'accordissimo sul fatto che con un lavoro l'autostima cresce tantissimo, nel mio caso alla tua età ero a terra, sia come autostima sia come tutto il resto, il lavoro mi ha dato molte sicurezze e molta serenità, non risolve tutto sia chiaro, ma di sicuro ci fa sentire "alla pari" con tutti gli altri, e questo per quelli come noi vuol dire moltissimo
ti consiglio di non mollare assolutamente, se riesci a dimostrare voglia di fare prima o poi ti daranno fiducia, purtroppo la situazione generale è quella che è, non è facile, ma non si deve mai rinunciare, perchè alla fine qualcosa salterà fuori vedrai....
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28-11-2011, 20:34
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#33
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Esperto
Qui dal: Nov 2007
Messaggi: 625
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Quote:
Originariamente inviata da Aliena90
Quoto in pieno!!!....Stare a casa ti fa impazzire....bè...ti auguro buona fortuna..a te e a me....
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grazie .....
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28-11-2011, 21:03
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#34
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Banned
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: Sull'isola che non c'è
Messaggi: 669
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troppe paranoie, i tuoi genitori sanno che nella vita ci vuole tempo a trovare la propria strada e diventare indipendenti
se i tuoi amici ti giudicano tu cambia amici
hai solo 21 anni, sei giovanissima e hai tutta una vita davanti.
ricomincia a studiare all'università e quando potrai porterai a casa la pagnotta
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28-11-2011, 23:13
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#35
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Banned
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: all'inferno... o giù di lì
Messaggi: 3,775
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Quote:
Originariamente inviata da Nothing87
Nel nostro paese siamo realmente arrivati al punto di dover gioire se si trova un lavoro dove spaccarsi la schiena tutto il giorno sotto alle intemperie, sottopagati e ovviamente a tempo determinato. I tuoi amici pensano che tu sia una scansafatiche? Male! Vuol dire che non sanno affatto in che mondo vivono, la disoccupazione giovanile ha una media superiore al 30 %, cosa da ingenui figli di papà raccomandati oppure da rari geni che per il beneficio che gli ha fatto la natura riescono nell'impresa con facilità.
Cameriere, barista...mestieri che ho sempre odiato anch'io sia per il contatto sociale in ambienti a mio parere frivoli che non sopporto e in più richiedono una servilità ostentata e non puoi rifiutarti anche se c'è gente che ti sta sulle palle.
Se hai così voglia di lavorare ti consiglio di prendere seriamente in considerazione l'idea di trasferirti in Inghilterra, negli Stati Uniti o meglio ancora in Australia perché qui c'è poco da fare e il futuro non fa ben sperare.
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Non posso non quotare.
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28-11-2011, 23:34
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#36
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Intermedio
Qui dal: Apr 2011
Messaggi: 175
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sara' che i miei problemi sono iniziati quando ho iniziato a lavorare..ma questo fatto del lavoro come curatore di molti mali non e' che ci credo poi piu' di tanto.
benissimo,mettersi in tasca dei soldini e' importante,fara' pure bene al morale e alla stima..ma se quando sei a lavoro ti senti a disagio,pensi di sbagliare,pensi e ti auguri di uscire da quel posto nel piu' breve tempo possibile..e la psiche indubbiamente ne risente di tutto cio'...con la conseguenza di avere 2lire in piu' in tasca..ma di stare pessimamente su 10 altri fronti..
il gioco vale la candela?!
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28-11-2011, 23:36
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#37
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Banned
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: all'inferno... o giù di lì
Messaggi: 3,775
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Secondo me è una questione di iniziativa.
Voglio dire, un conto è pensare che il lavoro porti più gratitudine, più autostima e in definitiva più tranquiullità economica emotiva, tutto.
Un altro conto è pensare l'esatto contrario!
Non credo che lavorare in sè per sè abbia un qualche scopo terapeutico e se molta gente pensa così è perchè è schiava della società, del sistema vigliacco in cui vive,marcio fino al midollo.
è schiavo dei suoi stessi soldi, in poche parole.
Ecco, molta gente semplicemente non se la sente di sputare nel piatto in cui mangia...
Ma non è colpa vostra, è colpa di questo sistema che sta mandando in tilt il valore e la dignità dell'uomo.
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28-11-2011, 23:40
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#38
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Banned
Qui dal: Aug 2010
Ubicazione: all'inferno... o giù di lì
Messaggi: 3,775
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Quote:
Originariamente inviata da ansioso85
sara' che i miei problemi sono iniziati quando ho iniziato a lavorare..ma questo fatto del lavoro come curatore di molti mali non e' che ci credo poi piu' di tanto.
benissimo,mettersi in tasca dei soldini e' importante,fara' pure bene al morale e alla stima..ma se quando sei a lavoro ti senti a disagio,pensi di sbagliare,pensi e ti auguri di uscire da quel posto nel piu' breve tempo possibile..e la psiche indubbiamente ne risente di tutto cio'...con la conseguenza di avere 2lire in piu' in tasca..ma di stare pessimamente su 10 altri fronti..
il gioco vale la candela?!
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Se consideri che si vive una volta sola, no, non molto.
Però è anche vero che in qualche maniera uno si deve pure mantenere.
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28-11-2011, 23:51
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#39
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Banned
Qui dal: Nov 2011
Ubicazione: Sull'isola che non c'è
Messaggi: 669
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Nothing e Maury quando partiamo?
se qualche ragazza vuole unirsi è benvenuta!
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29-11-2011, 01:22
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#40
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Esperto
Qui dal: Feb 2010
Messaggi: 9,761
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E' normale che amici e conoscenti attribuiscano la disoccupazione a semplice fannullagine, non sono superficiali loro non conoscono le paure e i dolori che toccano in sorte introversi o semplici ansiosi e non possono far altro che pensare secondo il buon senso comune. C'è poco da fare il mondo del lavoro non può venire incontro a noi disagiati, tocca a noi compiere lo sforzo di affrontare ciò che ci atterrisce, pena sensi di colpa brucianti ed inestinguibili.
Io ho una certa esperienza di disoccupazione sconfortante e occupazione angosciante. In questo momento lavoro, ma la cosa non mi entusiasma e l'imbarazzo che provo quando devo riferire di esso a qualcuno, non è molto più tenue di quello che provavo quando dovevo confessare il mio stato di disoccupazione.
La cosa migliore per te, Aliena, è riuscire a capire non ciò che ti piacerebbe fare,ma, prima di tutto, ciò che sai fare . Sentirsi a proprio agio rispetto ai compiti assegnati disinnesca una bella parte di bombe ansiogene: il rapporto con colleghi, superiori clienti passano in secondo piano rispetto a questo fondamentale punto di partenza.
Bel problema invece, è l' essere coscienti di non possedere alcuna abilità lavorativa salda, dover fare esperienza di tutto. Quanti tremori, sudori freddi, palpitazioni prima di trovare il coraggio di chiedere al collega di ripeterti qualcosa che non hai capito, pungolati dall'ansia di dover apprendere tutto in fretta perché ogni domanda aggiuntiva presuppone uno sforzo immane e il terrore di essere presi per stupidi.
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