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Vecchio 02-12-2012, 11:23   #61
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Originariamente inviata da Atlas Visualizza il messaggio
lennon hai mai lavorato in un bar? a contatto con il pubblico? te dici che paghi e perciò pretendi.
che pretendi? il sorrisino? la coccolina? l'aggettivino? perchè?
perchè paghi?davvero?
si pretendo un sorriso, come minimo. In un'attività commerciale queste cose si guardano e io da cliente le noto. Se tu sei incavolato perché non hai un lavoro che ti piace non puoi sfogarti con gli altri. Poi ogni mestiere ha i suoi lati positivi e negativi. E sinceramente lavorare in un bar non è neanche così brutto come vuoi far sembrare. Dipende, appunto, se sei una persona sgarbata (come la tipa che ho incontrato) o una persona cordiale. Nel primo caso vorrai mangiarti tutti quelli che entrano, nel secondo caso ti farai scivolare le cose addosso e sarai gentile con tutti. Alla fine è anche una questione di saper stare o meno in un certo mestiere. Se non sei portato cambia, a lungo andare la gente si scoccia e non ci viene più da te, non so quanti locali hanno fatto questa fine.
Vecchio 02-12-2012, 18:16   #62
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ok, non ne sai un tubo.
Vecchio 02-12-2012, 18:21   #63
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Originariamente inviata da Atlas Visualizza il messaggio
ok, non ne sai un tubo.
Beh... visto che ti ho argomentato e te ne esci con una frase del genere mi sa che sei te a non saperne nulla. Cosa ti fanno quando lavori dietro ad un bancone? C'è qualcuno che ti frusta se non fai il tuo dovere? Ti sculacciano? I clienti rompono troppo le palle? Che ti fanno? Guarda che c'è di peggio... comunque spiega un po' dai, cosa ci sarà mai di così terribile e malefico dietro questo mestiere... sentiamo...
Vecchio 02-12-2012, 18:34   #64
y
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Io non ne so una cippa, a parte quel che sento da quelle due persone che conosco che lo fanno, ma mi pare di capire che è un mestiere come un'altro, con i suoi pro e i suoi contro. Non certo facile, ma nemmeno più difficile di altri.
Avere a che fare con la gente è così: c'è di tutto. E tenere in ordine il locale ed avere un buon rapporto con la clientela fa parte del mestiere, che o lo sai fare oppure chiudi perché i clienti non vengono più.
I clienti a volte sono maleducati e di certo non possono permettersi qualsiasi cosa (parlo di risse o danni materiali, non della carta lasciata sul tavolo), ma è nell'interesse del gestore e dei dipendenti far sentire a casa il cliente. E comunque, al di là di tutto, è una questione ancora più semplice: cortesia tra persone.
Vecchio 02-12-2012, 18:40   #65
Esperto
 

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Originariamente inviata da Alexon Visualizza il messaggio
1) scommetto che era dell'est

2) scommetto che quel qualcosa che ha blaterato era nella sua lingua

3) hai comunque fatto bene
4) scommetto che ce l'hai con quelli dell'est

5) queste cose avvengono a vagonate anche tra italiani

6) che importanza ha l'etnia di orgine?
Vecchio 02-12-2012, 18:48   #66
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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
4) scommetto che ce l'hai con quelli dell'est

5) queste cose avvengono a vagonate anche tra italiani

6) che importanza ha l'etnia di orgine?
mai avuto problemi con persone dell'est, anzi mi sento ancora con due ex colleghi rumeni nonostante non lavoriamo più insieme da due anni

certo che avvengono anche tra italiani, ma spesso vedo che in genere le ragazze dell'est si fanno meno problemi a dire le cose in faccia risultando spesso arroganti anche quando non c'è arroganza di fondo
Vecchio 02-12-2012, 18:53   #67
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Originariamente inviata da y Visualizza il messaggio
Io non ne so una cippa, a parte quel che sento da quelle due persone che conosco che lo fanno, ma mi pare di capire che è un mestiere come un'altro, con i suoi pro e i suoi contro. Non certo facile, ma nemmeno più difficile di altri.
Avere a che fare con la gente è così: c'è di tutto. E tenere in ordine il locale ed avere un buon rapporto con la clientela fa parte del mestiere, che o lo sai fare oppure chiudi perché i clienti non vengono più.
I clienti a volte sono maleducati e di certo non possono permettersi qualsiasi cosa (parlo di risse o danni materiali, non della carta lasciata sul tavolo), ma è nell'interesse del gestore e dei dipendenti far sentire a casa il cliente. E comunque, al di là di tutto, è una questione ancora più semplice: cortesia tra persone.
Bravo, concordo in pieno.
Poi se vogliamo dirla tutta il barista è uno dei mestieri con meno responsabilità che esista. Se sbagli a fare un caffè non viene la fine del mondo. E poi non c'è nulla di difficile che bisogna sapere fare. Appunto l'ingrediente principale è la cordialità e magari scambiare due chiacchiere col cliente, non rimproverargli che ha lasciato due fazzoletti su un tavolo. E che cavolo!
Vecchio 02-12-2012, 18:54   #68
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Originariamente inviata da Winston_Smith Visualizza il messaggio
4) scommetto che ce l'hai con quelli dell'est

5) queste cose avvengono a vagonate anche tra italiani

6) che importanza ha l'etnia di orgine?
In ogni caso alexon c'ha preso... è dell'est, ma non vuol dire nulla.
Vecchio 03-12-2012, 16:29   #69
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Originariamente inviata da lennon Visualizza il messaggio
Volevo raccontare un avvenimento alquanto strano capitatomi stamattina.
Entro in un bar dove di solito faccio colazione la mattina. Prendo le mie cose e mi siedo in un tavolino con sopra un giornale e mentre consumo leggo qualcosina. Finito di mangiare vado vicino al bancone per chiedere un caffè. Mentre mi accingo a pagare, la barista, straniera e molto "attraente" con una faccia "minacciosa" mi chiede se sono stato io a lasciare i fazzolettini sul tavolino, fatto in modo molto sgarbato e con l'indice alzato. Mi da un fastidio indescrivibile quando qualcuno mi alza l'indice in faccia. Io dico che non sono stato io, allora lei stizzita si alza li va a togliere.
Per un po' sto zitto, ma prima di andarmene proprio non riesco a trattenermi e gli faccio presente che i fazzoletti li avevo lasciati io, e che se me l'avesse chiesto con garbo e dicendo "per favore" li avrei tolti senza problemi e avrei chiesto scusa. Lei ha blaterato qualcosa che ora non ricordo di preciso, comunque mi ha fatto alterare ancora di più e me ne sono uscito con un:"dovresti imparare un po' di educazione". La discussione è continuata per qualche minuto, alla fine scocciato ho pagato e sono andato via.
Era da mesi che non rivolgevo la parola a quella tizia, ho più volte pensato di provarci ma come al solito non ho mai concluso nulla. E' paradossale che io l'abbia fatto per litigarci. Ma è stata una cosa automatica, in quel momento non ho pensato a quello che stavo dicendo, mi aveva solo infastidito il suo comportamento e ho agito di conseguenza, senza pensare che era donna, che aveva più o meno la mia età e che era carina, insomma una perfetta preda per provarci.
Inutile dire che la cosa mi ha fatto pensare moltissimo, insomma forse mi ha anche aiutato, in fondo non così paura delle donne... non so se prenderlo come un fatto positivo o se preoccuparmi ulteriormente.
controcorrente non ti dirò che hai fatto bene.

Meglio certo che starsene zitti; e dal tuo punto di vista sicuramente un successo, mi rendo conto di quanto ti sia costato dirle quelle parole.

Ma le hai detto una palla, all'inizio, dicendole che i fazzoletti non li avevi lasciati te.

Inoltre questo genere di reazioni stizzite molto spesso hanno una loro ragione, magari legata a problemi altrui (in questo caso della barista) di cui non sei a conoscenza e di cui lei invece ne legge il sintomo (la classica "goccia che fa traboccare il vaso") nel fazzolettino abbandonato.

Ho notato più volte, soprattutto alla guida, come l'acredine e la rabbia tendono ad amplificarsi fra le persone, dietro un fenomeno di retroazione positiva che si propaga grazie al fatto che ognuno, sentendosi attaccato e più o meno dalla parte della ragione (talvolta solo per il fatto che si è sentito attaccato), pensa di doversi in qualche modo rivalere. E' normale, eh, mi è successo più volte e persino su questo stesso forum.
Il problema è che questo rancore non ci aiuta, ma lascia un retrogusto amaro per l'interazione sgradevole, sia al nostro interlocutore che a noi, e quindi la mia domanda è se queste schermiglie valgano la pena di essere combattute, vista la misera vittoria di pirro che se ne ricava.

Ti faccio un controesempio, invece:
barista: "L'hai lasciato te quel fazzoletto sul tavolo?" (con fare aggressivo)
tu (offeso) "Sì, l'ho lasciato io. Ora lo tolgo. Non c'è bisogno di puntare il dito, tuttavia."
vai a togliere il fazzoletto e a gettarlo, poi torni dalla barista.
(con tono comprensivo) "Mi spiace averti fatto arrabbiare, non era mia intenzione essere sgarbato, si è trattato solo di semplice distrazione. Tuttavia mi ha colpito molto il tono che hai usato, e devo essere sincero, all'inizio ci sono rimasto molto male. Sai, parlandosi con gentilezza a volte si ottengono i risultati migliori... anche se non è facile se ci sono delle preoccupazioni, o delle tensioni sul lavoro... immagino che sia stressante il lavoro, qui..."
lei si sfogava un po', tu le dicevi "capisco" (salvo ti dicesse cose assurde), e niente, potevi continuare a chiaccherarci oppure congedarti e salutare.
In questo caso tuttavia l'interazione avrebbe avuto un retrogusto piacevole, tu l'avresti ricordata come la barista coi casini che ogni tanto sbarella e sbaglia il tono di voce, e non come la stronza maleducata che punta il dito ai clienti paganti.


Ovviamente non voglio minimizzare la difficoltà che per un fobico possa rappresentare un'uscita del genere, quindi comunque complimenti per esserti esposto anziché stare zitto, è stato socialmente un successo.
Però, a mio parere, cercare di imitare i "normaloni" nella loro rozzeria e tendenza all'aggressività facile è controproducente, bisogna acquisire i lati positivi, non quelli negativi, delle persone "normali".
Vecchio 04-12-2012, 17:19   #70
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Originariamente inviata da Marco Russo Visualizza il messaggio
controcorrente non ti dirò che hai fatto bene.

Meglio certo che starsene zitti; e dal tuo punto di vista sicuramente un successo, mi rendo conto di quanto ti sia costato dirle quelle parole.

Ma le hai detto una palla, all'inizio, dicendole che i fazzoletti non li avevi lasciati te.

Inoltre questo genere di reazioni stizzite molto spesso hanno una loro ragione, magari legata a problemi altrui (in questo caso della barista) di cui non sei a conoscenza e di cui lei invece ne legge il sintomo (la classica "goccia che fa traboccare il vaso") nel fazzolettino abbandonato.

Ho notato più volte, soprattutto alla guida, come l'acredine e la rabbia tendono ad amplificarsi fra le persone, dietro un fenomeno di retroazione positiva che si propaga grazie al fatto che ognuno, sentendosi attaccato e più o meno dalla parte della ragione (talvolta solo per il fatto che si è sentito attaccato), pensa di doversi in qualche modo rivalere. E' normale, eh, mi è successo più volte e persino su questo stesso forum.
Il problema è che questo rancore non ci aiuta, ma lascia un retrogusto amaro per l'interazione sgradevole, sia al nostro interlocutore che a noi, e quindi la mia domanda è se queste schermiglie valgano la pena di essere combattute, vista la misera vittoria di pirro che se ne ricava.

Ti faccio un controesempio, invece:
barista: "L'hai lasciato te quel fazzoletto sul tavolo?" (con fare aggressivo)
tu (offeso) "Sì, l'ho lasciato io. Ora lo tolgo. Non c'è bisogno di puntare il dito, tuttavia."
vai a togliere il fazzoletto e a gettarlo, poi torni dalla barista.
(con tono comprensivo) "Mi spiace averti fatto arrabbiare, non era mia intenzione essere sgarbato, si è trattato solo di semplice distrazione. Tuttavia mi ha colpito molto il tono che hai usato, e devo essere sincero, all'inizio ci sono rimasto molto male. Sai, parlandosi con gentilezza a volte si ottengono i risultati migliori... anche se non è facile se ci sono delle preoccupazioni, o delle tensioni sul lavoro... immagino che sia stressante il lavoro, qui..."
lei si sfogava un po', tu le dicevi "capisco" (salvo ti dicesse cose assurde), e niente, potevi continuare a chiaccherarci oppure congedarti e salutare.
In questo caso tuttavia l'interazione avrebbe avuto un retrogusto piacevole, tu l'avresti ricordata come la barista coi casini che ogni tanto sbarella e sbaglia il tono di voce, e non come la stronza maleducata che punta il dito ai clienti paganti.


Ovviamente non voglio minimizzare la difficoltà che per un fobico possa rappresentare un'uscita del genere, quindi comunque complimenti per esserti esposto anziché stare zitto, è stato socialmente un successo.
Però, a mio parere, cercare di imitare i "normaloni" nella loro rozzeria e tendenza all'aggressività facile è controproducente, bisogna acquisire i lati positivi, non quelli negativi, delle persone "normali".
Sono d'accordo quasi su tutto, specialmente sul fatto degli automobilisti frustrati. Non sai quanti ne incontro al giorno, ma il più delle volte mi faccio una risata perché spesso sono solo ridicoli. Litigare per chi deve dare la precedenza a chi lo trovo davvero insensato.
Sono sicuro che la migliore reazione che potevo avere era quella che hai descritto, ma come ho già detto è stato un di quei rari casi in cui ho perso proprio la pazienza e non ho avuto molto tempo per riflettere.
L'unico punto con cui non mi trovo d'accordo è quello in cui dici che magari la barista ha avuto quella reazione perché aveva già qualche suo problema personale, quasi a giustificarla. Io ti dico che bene o male i problemi li hanno tutti, dal meno serio a quello più grave, anche chi apparentemente è estroverso, è ricco, è bello o chissà quale altra cosa. Perché se ci comportassimo tutti così, cercando in qualche modo di sfogare sugli altri i nostri problemi, dovremmo uscire con le bombe a mano o con un mitra da casa perlomeno. Qualsiasi sia il problema avere una reazione pessima con un estraneo è semplicemente segno di cattiva educazione e di mancanza di rispetto per gli altri.
Vecchio 04-12-2012, 17:59   #71
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Originariamente inviata da lennon Visualizza il messaggio
Sono d'accordo quasi su tutto, specialmente sul fatto degli automobilisti frustrati. Non sai quanti ne incontro al giorno, ma il più delle volte mi faccio una risata perché spesso sono solo ridicoli. Litigare per chi deve dare la precedenza a chi lo trovo davvero insensato.
Sono sicuro che la migliore reazione che potevo avere era quella che hai descritto, ma come ho già detto è stato un di quei rari casi in cui ho perso proprio la pazienza e non ho avuto molto tempo per riflettere.
L'unico punto con cui non mi trovo d'accordo è quello in cui dici che magari la barista ha avuto quella reazione perché aveva già qualche suo problema personale, quasi a giustificarla. Io ti dico che bene o male i problemi li hanno tutti, dal meno serio a quello più grave, anche chi apparentemente è estroverso, è ricco, è bello o chissà quale altra cosa. Perché se ci comportassimo tutti così, cercando in qualche modo di sfogare sugli altri i nostri problemi, dovremmo uscire con le bombe a mano o con un mitra da casa perlomeno. Qualsiasi sia il problema avere una reazione pessima con un estraneo è semplicemente segno di cattiva educazione e di mancanza di rispetto per gli altri.

Sono assolutamente d'accordo, ma è proprio per questo che dobbiamo dare il buon esempio, comprendere non è sinonimo di giustificare.
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