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18-11-2012, 13:25
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#1
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 12,323
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L'altro giorno stavo studiacchiando in psicologia l'unità sulla "Pragmatica della comunicazione", argomento che mi ha affascinato al punto che quando sono arrivata alla fine ci son rimasta malissimo ( mai successa 'na roba simile in 13 anni di scuola ).
L'ultimo paragrafetto trattava la "Conferma e disconferma" e ho dovuto rileggerlo più volte perchè il concetto di un tratto non mi era chiaro, ma allo stesso tempo mi interessava molto:
Vabbeh iniziava col dire che quando si comunica ognuno consciamente o meno da una propria definizione di se che può essere o meno confermata dall'interlocutore.
Poi da la definizione di "Disconferma" e dice:
" Il recettore del messaggio non rifiuta tanto la definizione che l'altro ha dato di sè ma gli nega un ruolo, non gli riconosce l'identità di emittente, il diritto di esprimersi. Ciò può portare nel tempo alla perdita del Sè, all'alienazione del soggetto in questione se questo tiene in gran conto i feedback di coloro che lo disconfermano"
Io solitamente quando studio argomenti molto concettuali tendo a farmi degli esempi in testa, ma in questo caso non ci son riuscita nonostante mi risulti vagamente familiare, non riesco a metterla a fuoco.
Qualcuno può aiutarmi con degli esempi?
E in generale vi ci trovate?
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18-11-2012, 13:31
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#2
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Banned
Qui dal: Mar 2012
Ubicazione: Torino
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Figlioletto:<Vorrei tanto iscrivermi a pallanuoto!!! sarebbe divertentissimo!!! yeeeeeeeeeeeeeeeeh!>
Mamma premurosa: <Tu? Ma se affoghi dopo 2 metri? non sapresti mai nuotare. Fai schifo. Sei incapace. Moriresti di una morte lenta sebbene divertente da guardare.>
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18-11-2012, 13:32
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#3
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 12,323
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Ahahahahahah Direi che rende l'idea
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18-11-2012, 13:32
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#4
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: USS Enterprise • NCC1701E
Messaggi: 16,727
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Quote:
Originariamente inviata da VUCHAN94
Qualcuno può aiutarmi con degli esempi? E in generale vi ci trovate?
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Sicura di volere una risposta? Potrebbe anche non piacerti
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18-11-2012, 14:05
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#5
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Intermedio
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 207
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Ciao, ho letto il libro di Watzlawick sulla pragmatica della comunicazione umana e forse ti può aiutare separare i livelli di comunicazione tra livello di contenuto e livello di relazione.
La conferma, il rifiuto e la disconferma avvengono tutti a livello di relazione, quindi il contenuto può essere il più vario.
Mi cimento in un esempio, serve anche a me per vedere se l'ho capito bene.
Conferma: tu fai una affermazione ( e siccome nella comunicazione c'è il livello di relazione, attraverso questa affermazione tu affermi te stesso ) e il tuo interlocutore te la conferma. Esempio:
Una ragazza si incontra con un ragazzo. Si salutano e lei, che ha comprato un paio di orecchini nuovi, ma molto vistosi, gli chiede: " Hai visto che orecchini che ho comprato? "
Il ragazzo potrà rispondere in vari modi:
- in modo serio, se si mostra entusiasta e dice, non assumendo un atteggiamento falso, ma perchè lo crede veramente: " si, cavolo che belli, mettono ancora di più in risalto la bellezza del tuo viso. Dove li hai comprati?"
- in modo scherzoso, mostrandolo evidentemente e dice, assumento di proposito un aspetto canzonatorio e rivolgendosi alla ragazza come se si rivolgesse ad un bimbo, con voce tenera: " no, guarda, con questi orecchini sei ancora più brutta, così brutta che non ti voglio più vedere " ( e nel frattempo può baciarla appassionatamente )
In questo modo il ragazzo "accetta" la comunicazione della ragazza ( che gli chiede un parere sulla scelta ) e la conferma ( accetta il contenuto ) anche eventualmente rilanciando confermando il suo interesse chiedendole dove li ha comprati; oppure nel caso in cui scherza è il non-verbale e il paraverbale che intervengono confemando la relazione, anche se il verbale, preso così com'è la nega; questo perchè il verbale si esprime rispetto al contenuto, il paraverbale e il non verbale si esprimono sulla relazione. Quindi il tono della voce e il successivo bacio ribaltano completamente il contenuto del messaggio verbale che perde completamente di significato.
Rifiuto: tu fai una affermazione ( e siccome nella comunicazione c'è il livello di relazione, attraverso questa affermazione tu affermi te stesso ) ma il tuo interlocutore te la rifiuta. Esempio:
Una ragazza si incontra con un ragazzo. Si salutano e lei, che ha comprato un paio di orecchini nuovi, ma molto vistosi, gli chiede: " Hai visto che orecchini che ho comprato? "
Il ragazzo potrà rispondere in vari modi:
- in modo serio, se si mostra perplesso e dice, non assumendo un atteggiamento falso, ma perchè lo crede veramente: " no guarda, fanno schifo, sembri una zingara. "
- In modo canzonatorio però in senso dispregiativo: " si si, son proprio bellissimi, guarda, non ne ho mai visti di più belli, e poi a te stanno di un bene..."
In questo modo il ragazzo "accetta" la comunicazione della ragazza ( che gli chiede un parere sulla scelta ) però ne rifiuta il contenuto esprimendo sia a livello di contenuto che di relazione il suo parere contrario ( caso in cui il ragazzo é serio ) oppure solo a livello di relazione ( caso in cui il ragazzo canzona la ragazza )ancora una volta è il non-verbale e il paraverbale che intervengono confemando la relazione.
Disconferma: tu fai una affermazione ( e siccome nella comunicazione c'è il livello di relazione, attraverso questa affermazione tu affermi te stesso ) ma il tuo interlocutore rifiuta proprio la comunicazione. Esempio:
Una ragazza si incontra con un ragazzo. Si salutano e lei, che ha comprato un paio di orecchini nuovi, ma molto vistosi, gli chiede: " Hai visto che orecchini che ho comprato? "
Il ragazzo potrà rispondere in vari modi, ma tutti a negare la comunicazione:
- in modo serio: " tu pensi solo a spendere i soldi per agghindarti, invece di pensare a metterli da parte perchè fra un po' dobbiamo andare a vivere insieme"
- in modo serio, ma generico, come se non ci fosse un vero interesse: " si si molto belli. Ah poi, ti sei ricordata di comprare il regalo per il compleanno di mio fratello?"
- in modo preoccupato, ma senza alcuna correlazione con la comunicazione della ragazza: "si. Ah sai, oggi mia madre mi ha insultato "
- in modo contento, ma ancora una volta senza alcun riferimento alla domanda della ragazza: " si. Sai, oggi la mia squadra ha vinto la partita! "
In tutti questi casi, la comunicazione viene messa in secondo piano. La ragazza fa una domanda che viene eventualmente confermata a livello verbale, ma a livello di relazione viene completamente ignorata.
Credo sia questo il punto chiave della disconferma, che può rispondere, a livello di contenuto in maniera positiva o negativa, ma il contenuto della risposta è ambiguo perchè non ha alcun riferimento con la comunicazione, cioè manda messaggi ( non verbali, paraverbali ) che non c'entrano niente con la comunicazione. Mi immagino che la sensazione della ragazza può essere un qualcosa del tipo: " Ma questo ha capito quello che sto dicendo? Mi ascolta? ".
Viene tolta importanza alla comunicazione nell'aspetto della relazione, cosicchè anche la persona che l'ha iniziata si sente interdetta.
Non so se si capisce e se l'esempio è chiaro, ho cercato di fare del mio meglio, visto che non sono uno psicologo, cercando di interpretare quello che dice il libro.
ciao
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18-11-2012, 14:10
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#6
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Esperto
Qui dal: Nov 2012
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 4,900
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Quote:
Originariamente inviata da Halastor
Figlioletto:<Vorrei tanto iscrivermi a pallanuoto!!! sarebbe divertentissimo!!! yeeeeeeeeeeeeeeeeh!>
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più o meno il 50% dei miei problemi derivano da questa roba qui
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18-11-2012, 14:12
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#7
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 12,323
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@Datagram: sei stato veramente chiaro e esaustivo, grazie mille mi hai illuminato
Com'è che si intitola il libro di Watzlavick?
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18-11-2012, 14:15
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#8
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Intermedio
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 207
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Pragmatica della comunicazione umana - Studio dei modelli interattivi delle patologie e dei paradossi.
Casa editrice Astrolabio
Ho letto altre cose dello stesso autore, molto illuminanti.
Il libro è vecchiotto, ma sempre attualissimo, spiega delle cose in maniera davvero illuminante. Non è leggerissimo, ma molto interessante.
ciao
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18-11-2012, 14:22
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#9
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Intermedio
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 207
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Ci sono anche degli estratti di sedute di terapia di gruppo, per i vari argomenti che ci sono. Secondo me, essendo un libro vecchiotto, se fai un giro in rete dovresti trovare anche esempi:
http://unmetroedieci.blogspot.it/201...on-esisti.html
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18-11-2012, 14:25
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#10
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Esperto
Qui dal: Mar 2012
Messaggi: 12,323
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Ma cavoli, costa un botto.
Oggi vado in libreria e vedo se ne trovo un'edizione tascabile ecnomica
Tral'altro praticamente tutti i titoli citati nella pagina mi son familiari, son sempre esposti in bella vista nella sezione "Psicologia" di Feltrinelli solo che forse a giudicar dalla copertina e dal titolo ho sempre pensato fossero libri di self-help e li ho liquidati, oltretutto non li collegavo manco al buon Watzlavick ma ora ci farò un pensierino
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18-11-2012, 14:36
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#11
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Esperto
Qui dal: Jul 2012
Messaggi: 1,573
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argomento interessante! (ma perchè non ho fatto psicologia??? sigh...)
mi pare che parta dal presupposto che quando conversiamo con qualcuno tendiamo ad inviare dei messaggi per impostare la nostra persona. ovviamente succede in modo del tutto natuale e dipende dal modo di porci, ma soprattutto dal modo di impostare un discorso, il tono di voce che usiamo, insomma quello che diciamo e come lo diciamo, lo facciamo in base al nostro modo di essere e alla nostra personalità.
infatti tempo fa quando ero costretta a stare in un gruppo di persone, mi è capitato di "annullarmi" completamente. ovvero non aprivo bocca, abbassavo lo sguardo e mi immobilizzavo, tipo statuina.
chi riceve il messaggio inconsciamente ci inquadra in una certa tipologia di persona, e tenderà a farsi un'idea di chi ha di fronte.
di conseguenza ci sono due possibilità: la conferma o la disconferma.
nel primo caso ciò che è stato recepito corrisponde a ciò che è stato inviato, nel secondo caso no.
ovvio che la disconferma può creare confusione in chi invia il messaggio, poichè la persona in qualche modo si sente fraintesa.
paragonerei la disconferma al misunderstanding.
ma parlo da profana, quindi probabilmente mi sbaglio.
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18-11-2012, 14:37
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#12
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Nervenleben.
Messaggi: 2,958
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Quote:
Originariamente inviata da Pablo's way
più o meno il 50% dei miei problemi derivano da questa roba qui
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Mica solo i tuoi, non è altro che il desiderio di riconoscimento.
È Hegel, filtrato attraverso Kojève.
Una cosa pure abbastanza terribile (e cioè da meditare a lungo), tra l'altro; gli psicologi la trattano come una maniera di funzionare bene nel mondo. Non cedere sul tuo desiderio, cioè ostinati, dunque competi. Perché non è certo una roba così neutrale con emittenti e destinatari.
Perché tu sia riconosciuto, l'altro deve cedere, e cioè asservirsi a te.
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Ultima modifica di Dedalus; 18-11-2012 a 15:43.
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18-11-2012, 15:00
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#13
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Esperto
Qui dal: Nov 2012
Ubicazione: Toscana
Messaggi: 4,900
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Quote:
Originariamente inviata da Dedalus
Mica solo i tuoi, non è altro che il desiderio di riconoscimento.
È Hegel, filtrato attraverso Kojève.
Una cosa pure abbastanza terribile (e cioè da meditare a lungo), tra l'altro; i psicologi la trattano come una maniera di funzionare bene nel mondo. Non cedere sul tuo desiderio, cioè ostinati, dunque competi. Perché non è certo una roba così neutrale con emittenti e destinatari.
Perché tu sia riconosciuto, l'altro deve cedere, e cioè asservirsi a te.
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Hai ragione, è un problema piuttosto comune, trattandosi di un desiderio che tutti abbiamo naturalmente.
Mi sono riconosciuto nell'esempio madre-figlio, perché è in quel rapporto che ho subito maggiormente la disconferma delle mie capacità. Parlando con la mia psicologa è emerso che una buona parte dei miei problemi ha origine da ciò.
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18-11-2012, 15:35
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#14
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 6,117
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Quote:
Originariamente inviata da Datagram
Non so se si capisce e se l'esempio è chiaro, ho cercato di fare del mio meglio, visto che non sono uno psicologo, cercando di interpretare quello che dice il libro.
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Sì sì.. Lo sai che brutto tempo fa qui dalle mie parti?
Scherzavo. Sì, secondo me sei stato molto bravo a fare gli esempi!
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18-11-2012, 15:39
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#15
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Intermedio
Qui dal: Aug 2011
Messaggi: 207
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Quote:
Originariamente inviata da Who_by_fire
Sì sì.. Lo sai che brutto tempo fa qui dalle mie parti?
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Hai colto nel segno!
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18-11-2012, 15:39
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#16
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 6,117
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Quote:
Originariamente inviata da Dedalus
Mica solo i tuoi, non è altro che il desiderio di riconoscimento.
È Hegel, filtrato attraverso Kojève.
Una cosa pure abbastanza terribile (e cioè da meditare a lungo), tra l'altro; i psicologi la trattano come una maniera di funzionare bene nel mondo. Non cedere sul tuo desiderio, cioè ostinati, dunque competi. Perché non è certo una roba così neutrale con emittenti e destinatari.
Perché tu sia riconosciuto, l'altro deve cedere, e cioè asservirsi a te.
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" Gli psicologi"!
(incredibile! Ho trovato un errore di grammatica in un post di Dedalus! Ho vinto qualche cosa? )
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18-11-2012, 15:42
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#17
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Esperto
Qui dal: May 2010
Ubicazione: Nervenleben.
Messaggi: 2,958
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Quote:
Originariamente inviata da Who_by_fire
(incredibile! Ho trovato un errore di grammatica in un post di Dedalus! Ho vinto qualche cosa? )
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La conferma che ci metto poco a scrivere quel che scrivo. Correggo.
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18-11-2012, 15:58
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#18
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 6,117
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Tornando seri...
Secondo me gli esempi di disconferma che ha fatto Datagram sono giusti, ma neanche particolarmente estremi.
Credo di aver ricevuto dai miei coetanei, in alcuni momenti della mia vita, disconferme persino più marcate di quelle che cita Datagram.
Esempio: sono in un gruppo di persone (colleghi), faccio una domanda e non mi viene data risposta, esattamente come se non avessi parlato.
Esempio: sono in un gruppo di persone (colleghi), intervengo nella discussione, ma non riesco a terminare la frase perché quello che sto dicendo non è ascoltato da nessuno - è come se non stessi neppure parlando.
Esempio: sto camminando assieme ad altre persone e mi si slaccia una scarpa; mi fermo per riallacciarmela e nessuno si ferma per aspettarmi o mostra alcun segno di rallentare nonostante non potessero fisicamente non accorgersi che ero rimasto indietro.
Esempio: sono ad una tavolata della mensa con colleghi (arrivato assieme a loro), e gli altri hanno finito di mangiare e si alzano senza aspettarmi e se ne vanno senza nemmeno salutarmi o scusarsi. Tra loro invece si aspettano sempre e si salutano se si alzano prima per andarsene.
Esempio: sono a scuola, ora di ginnastica, gioco di squadra (pallavolo o calcio o basket o altro), sono in una squadra ma tutti i membri della mia squadra fanno esattamente come se non esistessi (nemmeno mi rimproverano per le mie scarse abilità, proprio fanno come se non esistessi), non tocco mai la palla, e anzi i miei compagni di squadra fanno addirittura corse o virtuosismi pur di non passarmi la palla (in fondo per loro lì è come se non ci fossi io ma ci fosse uno spazio vuoto).
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18-11-2012, 16:01
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#19
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Esperto
Qui dal: Oct 2007
Messaggi: 6,117
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18-11-2012, 16:21
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#20
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Esperto
Qui dal: Aug 2007
Messaggi: 23,128
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Per wbf: probabilmente non ti sei accorto del fatto che questo genere di disconferme sono molto comuni all'interno delle dinamiche relazionali quotidiane (specie tra persone legate da vincoli più "volatili" e superficiali) e chiunque può divenirne soggetto/vittima...tu hai probabilmente sviluppato un maggior grado di vulnerabilità a tali situazioni e le hai elevate ad esempio paradigmatico di un'inconciliabilità tra te e il mondo ma a mio avviso i traumi maggiori, le incomprensioni e le disconferme più frustranti nascono sempre in seno alla famiglia.
PS Il libro di Watzlavick è una bibbia assoluta
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