Ho vent'anni e sin dall'adolescenza soffro di un problema che mi rende la vita impossibile.
Quando mi trovo in pubblico mi sento come fossi oppresso o sopraffatto da qualcosa, ho problemi a respirare correttamente (mi sembra che il respiro sia cortissimo) e ho una sensazione simile alle vertigini, come se fossi in iperventilazione. Le ciglia cominciano a battere in modo irregolare, con lo sguardo tra lo stralunato e il perso nel vuoto e soprattutto non riesco a tenere la testa dritta, è come se qualcuno mi costringere la tenerla bassa con lo sguardo fisso verso terra.
Ho sempre io terrore di "guardare male" le altre persone, come già successo un paio di volte a scuola, ricordo solo che ho rivolto un attimo lo sguardo verso la cattedra e la professoressa si è offesa dicendo che la stavo guardando male...
Peggio ancora quando mi trovo in una situazione in cui sono faccia a faccia con un'altra persona come quando aspetto che il bibliotecario mi passi il libro oppure sto parlando con qualcuno. In questi casi non riesco mai nemmeno a guardare la faccia dell'altro e sembra che i muscoli facciali si irrigidiscano da soli e mi diano un'espressione un po' da incavolato facendo come minimo pensare all'interlocutore che gli stia mancando di rispetto.
Come avrete indovinato a causa do tutto ciò i miei relazioni sociali sono nulle, e io stesso cercò di ridurle al minimo per evitare i disturbi che ho menzionato precedentemente, anche se soffro fortemente la mancanza di un amico o anche di un conoscente.
Del resto chi vorrebbe fare conoscenza con una persona del genere?
Che tutto questo sia causato solo dall'ansia? Temo costantemente do avere qualche problema psicologico o cerebrale e che rimanga così per il resto della mia vita.