Ciao a tutti. Sono Giulia (nome di fantasia) e ho 24 anni.
Gli amici che ho avuto nella vita si possono contare sulle dita di una mano. Amputata.
Se siete qui sapete tutti quanto faccia schifo essere soli e non avere amici, specialmente quando si è ancora dei gagliardi giovincelli, quindi non sto qui a dilungarmi e passo direttamente al pippone sulla storia della mia vita.
Pur essendo sempre stata molto timida e solitaria, fino a 12 anni ho avuto una vita che più o meno qualcuno potrebbe definire normale, almeno a livello sociale. Poi a 13 anni il degrado: depressione maggiore, mi chiudo in casa per un anno e inverto il ciclo sonno-veglia (non so se sapete cos'è un Hikikomori). Da lì in poi son sempre stati cazzi da cagare.
Il rientro nella società è stato molto lento e difficile, ci ho messo un bel po' a riprendermi e da lì in poi nulla è più stato lo stesso.
Se prima, bene o male, come tutti i dodicenni, uscivo coi miei compagnucci di classe per andare al parchetto a disegnare dei cazzi sulle panchine, seppur ogni morte di Papa, da quel momento in poi, per me, avere degli amici è diventata una chimera irraggiungibile. Mi sono estraniata dal flusso della vita e non sono mai più riuscita a rientrarci.
Alle superiori, esasperata da questa situazione, mi sono lanciata nelle attività e nei corsi più disparati, nel tentativo di conoscere gente, ma col risultato che ho conosciuto solo dei cinquantenni. Non so perché c'è questo destino che io debba conoscere solo dei cinquantenni. Se fossi una cinquantenne sarei piena di amici. Forse devo solo aspettare. Ma qualcosa mi dice che a 50 anni conoscerò solo degli ottantenni.
All'Università poi è stato il degrado. Non ho conosciuto nessuno in 3 anni, e, dopo un po', tra la depressione (che non mi ha mai abbandonato del tutto) e cazzi e mazzi vari, ho smesso di andarci e ho perso altri anni, tant'è che adesso sono ancora qui che mi devo laureare. Ancora più megadepressione.
I miei genitori sono anche loro dei disagiati, non hanno amici e non hanno mai spronato me a cercarne. Inutile dire che con loro ho un pessimo rapporto.
L'unica cosa che mi era andata bene fino adesso era che avevo trovato una ragazzo con cui mi trovavo da Dio, quella che si definirebbe l'anima gemella, ma, come avrete sagacemente intuito dall'utilizzo dei verbi al passato (e questo è il motivo che sta alla base del mio scrivere stasera) questa storia è finita, ed è finita per lo stesso motivo per cui sono finite anche le mie storie precedenti, e per lo stesso motivo per cui ora sono qui a scrivere, ovvero per i miei problemi sociali e per il fatto che non ho amici.
Ora, dopo 3 anni di relazione, da qualche mese io e questo ragazzo stiamo continuando a vederci come amici, sostanzialmente perché io ero sull'orlo del crollo nervoso. Lui ovviamente non ne vuole sapere mezza di tornare assieme, ma acconsente a continuare a vederci perché sa che a parte lui non ho praticamente nessuno e se lui mi abbandonasse finirei veramente male (sì, ho una leggera dipendenza psicologica da questa persona).
Così, mentre lui esce tutte le sere e va a ballare sperando che prima o poi qualcuna gliela dia, io faccio la muffa in casa aspettando il momento di vederlo.
Come potete sempre sagacemente intuire, il fatto di spendere la mia vita come se fossi agli arresti domiciliari, unito alla mia autostima nulla e ai miei giganteschi problemi relazionali, non mi è di certo di grande aiuto nell'incontrare un'altra persona. Cosa che, se anche avvenisse, risolverebbe comunque solo in parte e solo momentaneamente la situazione, perché dopo un po' si ripresenterebbero gli stessi identici problemi, dal momento che non ho amici.
Alla luce di ciò, quindi, il motivo per cui scrivo è sostanzialmente la speranza di poter incontrare qualcuna/o più o meno della mia età con cui stringere amicizia, fare due chiacchiere ogni tanto, andare nei posti assieme a fare le cose che fanno i gggiovani. Mi sono stufata di vivere come una vecchia zitella reclusa. Non sono certo un animale da party, ma ogni tanto sento anche io il bisogno di svagarmi, e mi piacerebbe andare qualche volta a una festa o in un locale prima di avere 96 anni.
Non pensavo sarei mai arrivata al punto di fare un coming out così plateale, mi sono sempre vergognata moltissimo della mia situazione e ho sempre cercato di tenerla nascosta (cosa che, paradossalmente ha contribuito ad alimentarla, perché quando conoscevo qualcuno cercavo di non entrare a un livello di conoscenza troppo intimo, per evitare che venisse a conoscenza del mio "segreto", ovvero l'onta sociale di non avere amici). Adesso però, arrivata all'esasperazione, ho deciso di lasciare da parte l'orgoglio e affrontare in faccia la realtà. Quindi, se c'è qualche ragazza (o anche ragazzo va bene, l'importante è che non siate dei serial killer e/o degli stupratori) più o meno di età compresa tra i 20 e i 30 anni, di Emilia-Romagna e dintorni possibilmente (ma non necessariamente, l'importante è che sia una località raggiungibile in un tempo calcolabile in ore e non in anni luce), che legge questo messaggio ed è preso bene, si faccia pure vivo. Sto internet del cazzo è inutile e dannoso per tutto, se a volte può essere utile a qualcosa usiamolo.
Vi ringrazio se siete riusciti a sorbirvi tutto il pippone pizzoso e tutta la lacrimevole storia della mia vita senza suicidarvi.
Buona serata!
