SamueleMitomane

Questo video...
lo guardai quando venne pubblicato al tempo, o forse un anno dopo, non ricordo. Davvero ben fatto, e mi fece riflettere molto. Promisi a me stesso di non sprecare più tempo su internet. Eppure eccomi qui, a fare esattamente questo. Avrei potuto usare questi anni per leggere più libri, per interessarmi delle cose, invece no, ho vagato fra schede virtuali per chissà quanto tempo. "Il tempo è la risorsa più preziosa", già. Come vorrei tornare indietro solo di qualche anno e aggiustare tutto, ma proprio tutto. Ma ora non voglio partire per la tangente con altri discorsi.

Il pc lo uso da quando avevo 5 anni, ricordo che mio cugino mi installò un emulatore gameboy per Pokemon Rossofuoco, ricordo pure che mia madre fu contenta della rapidità con cui avevo imparato tutti i meccanismi di base. Però non c'è stata mai un'ossessione, quando potevo, uscivo ben volentieri a giocare fuori. E lo stesso è oggi, solo che uscire per "giocare" ormai sono eventi rari come trovare un Abra

E insomma, mi sono eventualmente accorto di aver sviluppato una dipendenza, che è l'unica cosa che riesco fare per tutto il giorno senza mai stancarmi, forse perché non ci vuole molta concentrazione e si spreca poca energia. Il peggio sta nel fatto che non mi diverto nemmeno, sono semplicemente uno zombie e poi a fine giornata mi pento di non aver fatto assolutamente nulla. E questo ormai da tempo immemore. Vorrei che i miei genitori mi avessero aiutato, che avessero avuto una buona libreria, o almeno avessero avuto la responsabilità di farmi capire come rendere valido il mio tempo. Sono stato sempre per conto mio e ho pagato le conseguenze dell'ignoranza. Oltre a vaghi ricordi di felicità e infelicità, per gli ultimi sei anni i ricordi sono tutti annebbiati. E questa è una delle cause.
A volte non riesco a staccarmici, tutto il resto mi sembra inutile e troppo faticoso, mi viene subito sonno (considerando pure che dormo poco molto spesso). E quando la depressione si mostra più forte, non mi muovo nemmeno dal letto, ogni movimento mi pesa, e quindi quello che faccio è guardare il cellulare. È come fare delle sessioni intensive autodistruzione.

Qual è la vostra esperienza?

Edit: l'ho editato ora questo post perché sembrava scritto da un bambino di 11 anni. Non che ora la mia prosa sia buona però mi sono sentito come un professore mentre corregge il tema

Hor

Dipendevo da internet... una volta. Ho passato anche un periodo di dipendenza da giochi on-line (strategici in tempo reale, passavo diverse ore al giorno a giocare con sconosciuti da altri continenti che mai avrei visto nella vita cosiddetta reale).
Poi mi sono lasciato questa dipendenza alle spalle. Ma non perché ne sia uscito, non perché sia "guarito" ma semplicemente perché l'apatia, il senso di vuoto, la mancanza di entusiasmo hanno invaso e divorato anche questo aspetto della mia vita. Ora non provo più tanto interesse a navigare a caso di pagina in pagina. Al massimo mi soffermo ogni tanto a leggere commenti altrui ai libri che leggo, o che vorrei leggere. Per il resto la rete la utilizzo quasi esclusivamente per lavoro. Ma, ripeto, non è che sono uscito dal tunnel. Sono entrato in un altro tunnel, forse peggiore, quello della morte dell'entusiasmo e degli interessi...

SamueleMitomane

Si anche io giocavo molte ore al giorno, online. In realtà ci fu un periodo di due anni in cui mi sono divertito. Fino a quando non ho messo da parte la console, sia perché i giochi cominciavano a farsi cari, sia perché non mi divertiva più, sia perché volevo pensare a studiare. Poi non ho mai studiato, ma vabè, voleva dire che il problema non erano i videogiochi ma dei blocchi psicologici più radicati.
Il video parla del tempo, di quanto sia la risorsa più preziosa. Noi non ce ne rendiamo conto, lo diamo sempre per scontato il fatto che siamo vivi, dimendicandoci che un giorno non lo saremo più. Devo trovare il modo di piegare la mia mente alla mia volontà. È l'unico obbiettivo da rincorrere del resto.

Locharb

Non rimproverarti nulla, la vita non ha un fottuto senso, anche io ho passato anni dell'adolescenza chiuso in casa davanti alla play o al PC. Ma non me ne pento, le persone molte volte sono maligne, quei momenti passati in un mondo virtuale nel tentativo di fuggire da quello reale sono stati infondo bei momenti, di pace, serenita, divertimento, sfide con me stesso .

Milo

Io non ci vedo niente di male a stare tanto tempo su internet,alla fine può essere costruttivo,si possono imparare tante cose,restare informati e svagarsi,io fuori dall'on line non trovo ci siano cose molto interessanti.

idk

Internet è quel salvagente che ti viene in soccorso quando non si ha una real life decente. Ben venga la dipendenza.

SamueleMitomane

Già. Mi distaccavo dalla realtà che avevo attorno, che non era, comee dire, tragica, almeno non sempre, però ero davvero solo e mancavo di stimoli. La mia famiglia stava cominciando a crescere uno strato di indifferenza e la vita diventava sempre più monotona, e io non avevo nessuna solida "comitiva" da cui fuggire come facevano tutti.

cancellato20151

Mi ritrovo molto nelle parole scritte da ognuno di voi.

Qualche medico aveva ipotizzato una certa dipendenza da internet, da pc, ma alla fine, secondo me, è solo stata una conseguenza a tutto il resto, un rifugio.
Arrivato a questo punto, non mi pongo neanche più domande riguardo l'effettiva presenza, o meno, di questa dipendenza.

Fin da piccolo sono stato poco abituato e poco propenso al rapporto sociale.
Passavo la maggior parte dei pomeriggi in casa perché i miei lavoravano tutto il giorno e avevano tutti paura a mandarmi fuori da solo anche fossi stato semplicemente sotto casa (mentre gli altri si incontravano a casa di qualcuno o andavano a giocare all'aperto).

L'unico contatto sociale era con mio fratello ma spesso e volentieri ognuno si faceva i cavoli propri.

In qualche modo bisognava passare il tempo ed evadere da ciò che, a lungo andare, è diventato un problema insormontabile.

Prima di tutto c'era stata la tv. Guardavo lo schermo e nel frattempo giocavo fisicamente e con l'immaginazione, impersonando i personaggi più disparati.
In seguito è arrivata la console alla quale non sono mai stato molto legato perché, inizialmente, i giochi mi causavano ansia e stress, pur trattandosi di gameplay offline.
Con il pc, invece, si è aperta la mia finestra sul mondo alla quale continuo ad affacciarmi tuttora.

[parallelamente a tutto questo, ho continuato a coltivare la mia passione per il designo che è diventata poi una delle cause della mia rovina]

Come ha detto anche Samuele, viene facile rimanere attaccati allo schermo per giornate intere, senza seguire una precisa ricerca o senza avere voglia in generale.
Ma il resto è sempre troppo faticoso da affrontare (durante i down peggiori, però, non riesco a stare nemmeno al pc).

Ripensandoci ora, sarebbe stato utile passare parte di quel tempo a leggere libri o svolgere altre attività più costruttive (vorrei provare a farlo anche ora), magari per accrescere la cultura e l'intelletto, ma se certi stimoli non arrivano dall'ambiente famigliare, è difficile immettersi in una certa strada.


Allo stato attuale delle cose, non vedo l'ora che sia disponibile una tecnologia simile a quella del film "Ready Player One"; in grado di permettere un'immersione totale in un mondo che non sia quello reale.

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Delle volte non so se maledire internet o ringraziarlo, in ogni caso è qui


Non so neanche pensarla come una dipendenza perché per me la vita è praticamente quasi solo su internet,
è il tempo che passo altrove ad essere in netta minoranza

E comunque è talmente intersecato alla realtà ora, per tutti o quasi tutti

cancellato20852

Concordo. Ti diro di più, avrei preferito stare davanti la play piuttosto di stare insieme a gente del cavolo che mi usava per noia e per sfogo.

Kitsune

Io sono stato dipendente dalle chat e poi dai mmorpg ma non rimpiango di aver fatto entrambe le cose.
Le chat non mi interessano più e dai mmorpg ci sto alla larga perché mi fan perdere il controllo, il mio pg diventa più importante di me stesso e questo mi crea seri problemi nella vita reale.
Ora passo su internet/pc tutto il mio tempo ma non ho una dipendenza, quando internet arrivò nella mia vita a 15 anni fu una rivoluzione grandiosa e penso che sia ancora rivoluzionario nella mia vita solo che ho smesso di accorgermene. Potrei fare qualcosa di meglio? immagino di sì c'è sempre qualcosa di migliore là fuori da qualche parte ma non mi importa mi accontento.

BackToMe

Spesso internet nel tempo libero è un'evasione a basso costo e impegno dalla noia. Non ho una vera dipendenza in quanto posso stare a tempo indefinito senza se sto bene o sto facendo cose belle (ad esempio in viaggio a parte vedere qualche informazione di utilità immediata non uso mai internet). A casa da solo invece spesso perdo un sacco di tempo su un paio di forum.
Internet è una miniera di informazioni anche utili.. penso però che più si limita il tempo di utilizzo più si va al sodo e alle informazioni utili.
Non ho mai giocato online. Non ho più da diversi anni facebook. Sono però molto curioso di informazioni e leggo molto online dell'argomento che mi interessa in quel momento.

Atlas

questo è un video meraviglioso

Saturnino

In questa stagione non c'è per nulla pericolo che mi attacchi eccessivamente a internet: ora che ho abbastanza giorni liberi appena ho possibilità esco e vado in giro....alla sera dedico un po' di tempo a giocare o a vedere qualche video su youtube ma tutto nella norma.
Nei mesi invernali ci sto di sicuro di più anche perchè ci sono meno possibilità di uscire ma cmq so che ha la sua collocazione...nel senso che ora so pormi un limite e dedicarmi a qualcos'altro...diversamente come accadeva in passato.

CryingOnMyMind

Ci passo gran parte della mia esistenza su internet. Tra PC e smartphone saranno almeno 8-10 ore di uso, ma si tratta di un riempitivo. Non parlo di dipendenza, poiché sono in grado, se voglio, di limitarne fortemente l'uso, solo che ultimamente non ho niente di meglio da fare

Green Tea

Sono convinto che lo pensassero di me.
"E' dipendente da quel coso" "Sempre su internet" " Sempre a giocare"
La verità è che la dipendenza si determina quando, privato dell'elemento, hai delle reazioni esagerate e innaturali. Io non le ho mai avute, pur passando molte ore davanti al PC. Un anno sono rimasto completamente isolato e senza tecnologia (giochi, console, internet, etc) per un mese e neanche mi pesava. Facevo altro, tornato a casa ripresi a giocare 10 ore al giorno..

Poi vedi persone, che "no, figurati.. lo usa come tutti, mica è dipendente" che a telefono scarico dà di matto, si comporta da bambino isterico e corre a casa per caricarlo e ritrovare il suo collegamento...

SamueleMitomane

Comunque, facendo una somma di quest'anno, a testimonianza di quanto la mia vita sia vuota, posso certamente dire di essere stato con gli occhi a fissare il cellulare più di quanto abbia fissato all'esterno. E lo odio, non capisco perché continuo ad autodistruggermi, forse è quel senso di coerenza per il quale vale la logica "ho fallito, sono un fallito e non posso far altro che comportarmi da tale".